Il canone concordato, previsto dalla Legge n. 431/98, rappresenta un importante strumento di facilitazione dell’accesso al mercato delle locazioni e di contenimento del costo dell’affitto che, per numerose famiglie, rappresenta una delle voci di spesa che in maggior misura influisce sui bilanci familiari.
Il Comune di Spoleto ha promosso, ai sensi della stessa legge del Decreto Ministeriale 30.12.2002, la definizione dell’Accordo territoriale canone concordato, sottoscritto il 30 gennaio 2020 dalle rappresentanze:
– APE CONFEDILIZIA;
– ASPPI;
– APPC;
– SUNIA;
– UNIAT;
– SICET;
– UNIONE INQULINI;
– UGL;
– CONFAPPI
Con la sottoscrizione dell’accordo territoriale da parte delle associazioni di rappresentanza sopra elencate, anche nel Comune di Spoleto, quale comune inserito dal CIPE dell’elenco dei comuni ad alta tensione abitativa, è possibile stipulare contratti di affitto ad uso abitativo a canone concordato, ovvero con canone agevolato rispetto a quello libero di mercato, differenziato a seconda delle 4 zone censuarie che compongono il territorio comunale: il centro storico, la zona semi-centrale, la periferia e le frazioni rurali.
Agevolazioni
Oltre alle agevolazioni fiscali previste dalla normativa a favore di proprietari e inquilini e alla riduzione dell’imposta di registrazione del contratto di affitto, il Comune di Spoleto applica, per chi affitta a canone concordato immobili ad uso abitativo adibiti ad abitazione principale (obbligo di trasferimento della residenza anagrafica), una aliquota agevolata IMU sulla tassazione per la seconda casa e l’ulteriore riduzione prevista dai commi 53 e 54 art. 1 della L. 208/2015.