Pietro Mascagni: il concerto al Teatro Nuovo

Spoleto è stata sempre al centro di eventi musicali di grande spessore, una città con una specifica vocazione culturale per la lirica e per il melodramma, capace di attrarre personalità di assoluta levatura. Lo dimostra questo episodio accaduto nei primi anni del ‘900 che vide coinvolto Adriano Belli, non a caso fondatore nel 1947 di una delle istituzioni musicali che contribuiranno a far conoscere il nome di Spoleto nel mondo: il Teatro Lirico Sperimentale.

Il 26 settembre del 1906, uno dei massimi autori del melodramma italiano, Pietro Mascagni, compositore e direttore d’orchestra tra i più popolari del tempo, autore della celeberrima trasposizione in musica della Cavalleria Rusticana, è protagonista di un concerto al Teatro Nuovo di Spoleto.

Programma concerto di P. Mascagni | Teatro Nuovo di Spoleto | 26 settembre 1906

L’occasione è preziosa e desta notevole curiosità: oltre ad essere un musicista di fama mondiale, Mascagni è un vero personaggio, poliedrico ed esuberante, facondo conferenziere, vivace scrittore, sorta di divo ante litteram, effigiato in giornali e riviste anche grazie alla sua riconoscibile silhouette, sigaro toscano in bocca e folta capigliatura. Un uomo passionale e vitale, coerente in vita con i principi ispiratori della sua arte, segnata da una vibrante, robusta e generosa vena melodica che ha fatto la sua fortuna.

Complice la vicinanza geografica – il Maestro si trovava a Foligno per una serie di rappresentazioni della sua opera Iris – è facile per il suo amico Adriano Belli (fondatore nel 1947 del Teatro Lirico Sperimentale) e per l’allora sindaco di Spoleto Domenico Arcangeli convincere Mascagni a regalare al pubblico di Spoleto un concerto sinfonico con musiche di RossiniVerdiSchumannWagner ed altri.

I giornali locali diedero ampio spazio al “genio creatore” di Mascagni, allora all’apice della popolarità.

Giovane Umbria | 23 settembre 1906

Il Messaggero racconta di come i musicisti giunsero a Spoleto in treno e il Maestro in automobile e riferisce dell’abbaglio che prese il comitato che lo attendeva a Porta Leonina quando, all’alzarsi di una nuvola di polvere in prossimità di Villa Redenta, iniziò a suonare una marcia di benvenuto per poi accorgersi che in realtà si trattava di un villeggiante che rientrava in città.

Per il settimanale Giovane Umbria “il fatto assurge all’importanza di un avvenimento – nella nostra tranquilla città del silenzio”, avvezza sì alla tradizione lirica ma non a quella sinfonica, “privilegio quasi esclusivo delle grandi città”. Il quindicinale Il pensiero radicale dedica quasi 4 colonne all’evento. Teatro gremito, scroscianti applausi sia al direttore che all’orchestra (composta da 60 elementi). La serata si concluse dopo il concerto con un banchetto offerto nella sala Mauri.

In biblioteca Carducci sono conservati e in libera consultazione tutti i documenti qui presentati. Del lungo rapporto professionale e di amicizia tra Belli e Mascagni è possibile trovare memoria nell’Archivio Adriano Belli del Centro Studi Belli-Argiris del Teatro Lirico Sperimentale.

ARCHIVIO NEWS

Pin It

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *