Guide turistiche di Spoleto

La Spoleto della prima metà del ‘900 raccontata nelle guide turistiche e d’arte conservate alla  Biblioteca Comunale “G. Carducci”. Grazie all’appuntamento con la rubrica “Accadde a Spoleto” si riscoprono immagini di forte suggestione, si ricordano studiosi e personaggi di spicco della sfera dell’arte con un forte legame con la città, si rievocano alcune vicende della Brigata spoletina degli amici dell’arte. Quattro sono le pubblicazioni prese in esame e sono tutte di iniziativa a carattere nazionale e internazionale: una del 1909, due degli anni ’20, l’ultima del 1944.

Denso di notizie storiche, approfondimenti artistici e citazioni colte è il capitolo dedicato a Spoleto dalla studiosa Olga von Gerstfeldt nella sua “Umbrische Städte” pubblicata nel 1909. Il libro è contraddistinto, oltre che dalle belle illustrazioni su Spoleto di Adolf Hirémy, pittore secessionista attratto da soggetti mitologici e dell’immaginario di Roma antica, dalla presenza di un ex libris sulla seconda di copertina e da una dedica speciale.

"Umbrische Städte" | Ex libris (2^ di copertina)

L’ex libris, realizzato dall’illustratore tedesco Marcus Behmer, sempre gravitante attorno all’orbita dei secessionisti, appartiene all’autrice del testo e a suo marito Ernst Steinmann. Steinmann è un celebre critico d’arte, esperto di Michelangelo e fondatore e direttore della Biblioteca Hertziana di Roma. Preziosa la dedica, che porta la data del 1914, che Steinmann rivolge alla Brigata spoletina degli amici dell’arte, in memoriam di sua moglie Olga, scomparsa da pochi anni. La Brigata, fondata proprio nel 1914 e attiva fino al 1944, era allora una influente e prestigiosa associazione di appassionati d’arte della città. Una delle prime azioni di tutela del patrimonio curate dell’associazione fu quella di raccogliere fondi per riportare alla luce la cripta di San Marco in pomeriis, alla fine di via delle Felici. Steinmann, tra i soci benemeriti, vi contribuì con una donazione.

È del 1924 invece “Spoleto” di Carlo Bandini che fa parte di una serie di pubblicazioni dal titolo “Italia Artistica” diretta dallo scrittore e storico dell’arte Corrado Ricci. È una lunga, articolata ed esaustiva disamina delle cose d’arte della città, affrontata, dallo studioso e letterato spoletino, anche lui tra i soci della Brigata spoletina, in scrupoloso ordine cronologico e sostenuta da una piacevolissima prosa poetica. Corredano il testo oltre cento fotografie. Ne abbiamo scelte alcune tra cui spiccano una piazza Duomo con una pavimentazione non proprio impeccabile e un’insolita prospettiva di piazza della Signoria.

"Spoleto" di Carlo Bandini | Fontana di piazza del Mercato

Più spostato sul versante delle immagini è il volume tratto dalla collana “L’Italia Monumentale” edita dai fratelli Alinari sotto il patronato del Touring Club Italiano e della “Dante Alighieri”. È una pubblicazione di piccolo formato del 1928, in tre lingue, italiano, francese e inglese, con una introduzione curata dallo storico d’arte e giornalista Ottorino Gurrieri e accompagnata da 64 fotografiche. Oltre ai monumenti e agli scorci più conosciuti della città, le foto della guida danno spazio anche alla presenza umana e alle attività quotidiane: i carretti che passano lungo via Cecili o di fronte all’abside di San Nicolò, i banchetti delle mercanzie in piazza del Mercato, un ragazzo di fronte a Porta Fuga (nelle didascalie ribattezzata Porta Friga).

L'Italia monumentale | Porta Fuga

Quasi interamente illustrativa è la guida edita nel 1944 dal CTI ovvero la Consociazione Turistica Italiana, nome con cui era stato stato ribattezzato da un po’ di anni – secondo i dettami dell’epoca di italianizzare ogni singola parola straniera – il Touring Club Italiano. Il volume, dalla caratteristica copertina azzurra, fa parte della collana “Attraverso l’Italia”. Tranne brevi didascalie e un introduzione generale di carattere descrittivo, il racconto delle mirabilia artistiche e ambientali della regione è affidato ad un affascinante apparato fotografico. Per la sezione dedicata a Spoleto spiccano il particolar modo una foto della facciata di San Salvatore con le due porte laterali ancora murate e una immagine, a cura dello studio Vasari, di buoi a lavoro sulla piana di Spoleto che ricorda per atmosfere e taglio la pittura dei macchiaioli.

Consociazione Turistica Italiana | San Salvatore

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