L’ex ferrovia Spoleto-Norcia: dal primo progetto all’inaugurazione

È stata definita un capolavoro di ingegneria, un’opera di geniale arditezza per concezione ed esecuzione, una ferrovia a trazione elettrica che dal 1926 al 1968 è riuscita a collegare, nonostante l’asprezza del paesaggio, varie località della Valnerina lungo il percorso tra Spoleto e Norcia. La ex ferrovia è ora una delle piste ciclabili e di trekking più suggestive d’Italia, recentemente inserita dal Touring Club tra i luoghi da non perdere dell’Umbria.

Grazie alla raccolta delle pagine della cronaca cittadina del “Messaggero”, conservate alla Biblioteca Carducci, è possibile conoscere alcuni personaggi che sono stati tra i protagonisti dell’impresa e tracciare alcune tappe – dal 1910 alla inaugurazione del 1926 – che hanno portato alla realizzazione di questa imponente opera.

I primi due articoli – che riportano il primo una lettera dell’allora sindaco di Spoleto l’avv. Paletti, il secondo una comunicazione del comitato spoletino pro ferrovia Spoleto-Norcia – sono del febbraio 1910 e si rivelano particolarmente interessanti perché entrambi sottolineano come l’ambizioso progetto (all’epoca concepito dal funzionario del Genio civile ing. Carlo Carosso) fosse stato pensato come strategica via di comunicazione tra l’Umbria e il Piceno, un’opera capace di spezzare l’isolamento dei territori aprendo nuove prospettive commerciali e di sviluppo. Lo spiega bene anche un’intervista, datata 12 maggio 1910, ad uno dei più attivi sostenitori dell’impresa, il deputato spoletino Domenico Arcangeli.

Il Messaggero | 2 febbraio 1910

Passano un po’ di anni e il progetto cambia. L’articolo del 20 agosto 1913 riporta una dettagliata sintesi della relazione tecnica fornita al “Messaggero” dalla Società Subalpina di Imprese Ferroviarie cui sono affidati i lavori da effettuarsi su disegno di un nuovo progettista, l’ing. E. Thomann. Vi sono riportati la descrizione del tracciato, le fermate, l’andamento altimetrico e planimetrico e il preventivo. Sono richiesti trenta mesi di lavori per importo di quasi 12 milioni e mezzo di lire. Il 14 settembre di quell’annoviene annunciato il primo colpo di piccone, in località Licina. Ma i lavori si interrompono subito per molti mesi a causa delle difficoltà della ditta Sutter.

Il Messaggero | 14 settembre 1913

Il 9 aprile 1914 si dà notizia di un telegramma che Carlo Schanzer – deputato eletto nel collegio di Spoleto e figura di riferimento per le battaglie politiche utili a superare l’isolamento viario della zona di Spoleto e Norcia – scrive al sindaco di Spoleto Fratellini: tra il 16 e il 20 aprile i lavori possono ricominciare. Thomann concede un’intervista in cui fornisce tutti i dettagli.

Il Messaggero | 9 aprile 1914 (1)

Nonostante imperversi la guerra, i lavori continuano. Il 12 maggio 1916 la stampa spoletina è invitata ad un sopralluogo per seguire da vicino l’avanzamento degli interventi. La galleria di Caprareccia è stata scavata per 680 metri, il ponte di Cortaccione è già terminato.

Il Messaggero 12 maggio 1916 (1)

Ma l’allargamento del conflitto e la sua virulenza impongono continue e prolungate interruzioni, anche se la galleria di Caprareccia viene terminata nell’aprile del 1917. Il 21 febbraio 1921 si torna a parlare della Spoleto-Norcia dopo che i lavori sono ripresi nel 1920.  In quei giorni si stanno ultimando le realizzazioni delle gallerie elicoidali, una delle meraviglie del percorso ferroviario.

Il Messaggero 21 febbraio 1921 (1)

Il 17 novembre 1923 si racconta di una visita al tracciato avvenuta pochi giorni prima da parte dell’ispettore capo del Regio Ispettorato delle Ferrovie ing. Massioli per presentare la relazione sullo stato dei lavori al Consiglio Superiore dei lavori pubblici. Accompagnato dal direttore generale Thomann e dai direttori dei lavori Hoffman e Basler, Massioli, a cui viene comunicato che gli interventi sono completi per quasi due terzi della linea, rimane «estasiato dalla genialità della costruzione della ferrovia e dalla bellezza del paesaggio.»

Il Messaggero 17 novembre 1923

È finalmente il momento di festeggiare. Dopo gli ultimi collaudi (articolo del settembre 1926) e una lettera del sindaci di Spoleto Ferretti e Cammeresi di Norcia che annunciano la prossima inaugurazione della Ferrovia (pezzo uscito il 29 ottobre 1926), un articolo senza data, ma riferibile sempre all’ottobre del ’26, ricorda i protagonisti ed elenca i numeri e le principali vicende di una vera e propria impresa.

Il Messaggero Settembre 1926

Il capo del Governo Benito Mussolini, dopo un colloquio definito lungo e cordiale con i sindaci di Spoleto e di Norcia, fissa per lunedì 1 novembre 1926 la data della cerimonia di inaugurazione cui parteciperanno ministri e sottosegretari. La cronaca di quel giorno, il racconto del percorso del treno, le varie fasi della cerimonia, i discorsi, i festeggiamenti, in un’atmosfera da fasto littorio, sono contenuti nell’articolo del “Messaggero” del 2 novembre che chiude la nostra antologia.

Ferrovia Spoleto-Norcia | Guida Consociazione Turistica Italiana (1)

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