Quando lo Spoleto si chiamava Virtus

Nel 1947-1948 l’ultima avventura in serie C della nostra squadra di calcio

C’è molta attesa in città e tanta curiosità intorno alla squadra di calcio della Virtus Spoleto che nel 1947-48 partecipa, per la quarta volta, al campionato di serie C. Nella stagione precedente la Virtus ha conseguito un risultato tanto prestigioso quanto frustrante: è arrivata infatti seconda e ha dovuto così rinunciare, per soli due punti, a giocarsi le chance – che spettano solo alle prime classificate di ogni girone – di accedere ad un torneo finale che è la porta d’ingresso per la serie cadetta.

Alcuni scatti della formazione della Virtus Spoleto e di alcune azioni di gioco della stagione 1947-1948 sono conservate in un album fotografico della biblioteca comunale Carducci.

Azione di gioco 1

La squadra, allenata da Giovanni Garbo, ex portiere, può contare tra le sue fila giocatori come il terzino sinistro Alvaro Bravetti, che sarà giudicato nel suo ruolo, nel referendum indetto dal Corriere dello Sport, uno dei migliori giocatori del campionato; il terzino destro Gino Pettinari; l’ala Antonio Santarelli; il centro mediano Mario Tonali, giocatore di vasta esperienza e il bomber Gustavo Scagliarini, che si è aggiudicato, nella passata stagione, il titolo di miglior realizzatore del girone, con 23 reti.

Da circa due anni la Virtus Spoleto, con sede sociale al bar ciclistico di Corso Garibaldi, gioca in un nuovo campo di calcio, quello della Cerquiglia. È una vasta zona, contigua alle caserme, che il Comando della Scuola Militare ha concesso alla società. L’area di gioco era stata inaugurata – lo riporta il settimanale locale “Il Fuoco” – il 14 ottobre del 1945 alla presenza delle autorità e di numeroso pubblico. Nelle foto della cerimonia si riconoscono Mons. Marco Gradassi, il delegato arcivescovile che benedice gli impianti e Maria Luisa Pila, madrina del campo, moglie del Presidente della Virtus il conte Franco Pila. Alla contessina spetta l’onore di infrangere “sul palo della porta nord-orientale, la tradizionale bottiglia di spumante tra gli applausi dei convenuti.” La squadra di calcio continuerà ad utilizzare il terreno di gioco della Cerquiglia fino al 1955, quando si costruirà – per volere dell’Amministrazione comunale, sullo stesso appezzamento di terreno degli ex orti Fioranelli sui cui era sorto, all’inizio degli anni ‘30, il vecchio campo sportivo – il Nuovo Stadio Comunale, struttura sportiva tutt’ora in funzione.

Cerimonia inaugurazione | Campo via Cerquiglia 1

Tutte queste informazioni, insieme ad altro materiale fotografico, si trovano in quella che è una vera e propria “bibbia” del football spoletino: “Spoleto. 70 anni di calcio”, edito nel 1977 per i tipi della Panetto e Petrelli. Il volume, per quanto ormai obsoleto, è una miniera inesauribile di notizie e di dati ed è la splendida testimonianza e una delle preziose eredità del lavoro e della passione certosina di uno dei cronisti più attenti alla storia recente della nostra città, Antonio Busetti.

Ma torniamo alla squadra della Virtus Spoleto e al campionato 1947-48, un campionato che si presenta come anomalo e particolare: dalla stagione successiva infatti la serie C, gestita per la prima volta dalla Lega Calcio, sarà completamente riformata. Per ridurre in modo drastico il numero delle squadre, a partire proprio dalla stagione ‘47-48, possono restare in serie C soltanto le prime due classificate di ogni girone. Tutte le altre squadre saranno confinate nella serie inferiore.

La Virtus Spoleto, a soli 3 punti di distanza dalla Sanbenedettese e a quattro dal Macerata, arriverà beffardamente terza.

Escludendo l’episodio della promozione in C2 nel 2005-2006, cui dovette rinunciare per problemi finanziari, quella del 1947-48 sarà l’ultima partecipazione di una formazione di calcio di Spoleto in serie C.

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