Gli Annuari del Festival dei Due Mondi

Prosegue la ricognizione degli “Annuari del Festival dei 2 Mondi” conservati alla Biblioteca Comunale Carducci, una serie di pubblicazioni con cui compiere un viaggio nel tempo insieme ai protagonisti e gli spettacoli del Festival di Spoleto.

Nella rubrica di oggi presentiamo le edizioni dal 1963 al 1966, anni in cui il Festival è già nel pieno del suo fulgore.

Annuario del 1963 Nel programma del 1963 spicca la regia di Luchino Visconti per “La Traviata” di cui si riproducono i figurini di Piero Tosi e Bice Brighetto. Di un’altra formidabile collaboratrice di Visconti, Lila de Nobili, è riprodotto un bozzetto per l’opera “La Madre” di Stanley Hollingworth, diretta da Sandro Sequi. Per le pagine dedicate – come di consuetudine negli annuari – all’edizione precedente del Festival, quella del 1962, abbiamo scelto sia un intenso ritratto di Carla Fracci, protagonista del balletto del Festival dei 2 Mondi sia alcuni momenti del Seminario internazionale per attori diretto dal fondatore dell’Actors Studio Lee Strasberg e da sua moglie Paula.

Bozzetto-di-Lila-De-Nobili

Annuario del 1964 Nel 1964 Louis Malle, che qualche anno prima scelse Spoleto come set per il suo film “Vita Privata”, viene chiamato da Menotti per la messa in scena della commedia Hugo von Hofmannsthal “Il Cavaliere della Rosa” con le musiche di Richard Strauss dirette da Thomas Schippers. Tra le altre proposte nel programma del Festival del 1964 figurano i balletti di Paul Tylor e un ricco programma musicale tra cui lo “Stabat Mater” di Rossini e “La Cantata per la Morte Dell’Imperatore Joseph II” di Ludwing Van Beeethoven che vengono eseguiti in memoriam di Anna Venturini, direttrice del Festival dal 1958 al 1963.

I-balletti-di-Paul-Taylor

Annuario del 1965 Nel 1965 Thomas Schippers cura la regia e la direzione musicale dell’Otello di Verdi. I costumi sono di Tony Walton. Per la danza in cartellone c’è il New York City Ballet di George Balanchine. Oltre a questi imperdibili appuntamenti, l’annuario dedica spazio ad uno spettacolo che ha avuto molto eco l’anno precedente: si tratta di “Raymonda” di Rudolph Nureyev con il Royal Ballet di Londra.

Copertina-Annuario-1965

Annuario del 1966 Per il 1966, oltre a riprodurre la copertina dell’annuario, abbiamo privilegiato le parole del grande poeta inglese Percy Bysshe Shelley su Spoleto. Quell’anno ci sono Pelleas e Melisande di Debussy per la regia di Menotti, il Balletto Nazionale della Sierra Leone, la commedia di Italo Svevo “L’avventura di Maria”diretta da Mario Maranzana, ma addirittura cinque pagine sono dedicate ad straordinaria esperienza tenutasi l’anno prima: la Settimana della poesia. Un momento seminale e di enorme impatto quando di diedero appuntamento a Spoleto 24 tra le più grandi personalità della poesia mondiale, tra cui Salvatore Quasimodo, Pablo Neruda, Rafael Alberti, Evgenij Evtushenko, Desmond O’Grady, Lawrence Ferlinghetti, Ezra Pound, Ingeborg Bachmann, per leggere in pubblico, nei teatri e nelle tranquille strade medievali della città, le loro poesie.

Copertina-Annuario-1966

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