Accadde a Spoleto: 10-11 settembre 1864

10 e 11 settembre 1864: il Teatro Nuovo di Spoleto, il nuovo tempio della lirica, inaugurato da poco più di un mese, dopo quasi un decennio di complessi lavori, si appresta ad ospitare una straordinaria due giorni di musica e danza.

Protagonista assoluta del cartellone, specificamente approntato per la sfavillante occasione, è la giovane soprano di origine boema Teresa Stoltz, un talento cristallino, dotato di prodigiosa estensione vocale, che aveva esordito a Tbilisi solo qualche anno prima. Da poco tornata in Italia, dove aveva perfezionato lo studio del canto, si cimenta a Spoleto nel “Trovatore” di Verdi, a pochi mesi dal debutto italiano a Torino. Nelle enciclopedie più prestigiose e nei testi dedicati alla storia della lirica viene spesso citata la data di Spoleto come una delle prime, significative tappe di una carriera che, proseguita alla Scala e lanciata dalla consacrazione tributatale in occasione della prima italiana del Don Carlos a Bologna, doveva portare la Stoltz a diventare il soprano drammatico verdiano per antonomasia.

Le due date al Teatro Nuovo promettono non solo grandi momenti di canto lirico, ma anche due significative soirées di danza, inserite nel programma a complemento degli spettacoli musicali: si tratta di due balletti coreografati da Cesare Cecchetti, il padre di Enrico, uno dei grandi maestri della danza del XX Secolo. Le due fantasie coreografiche sono “Picot e Robin, ovvero i due giullari” e “La Contessa d’Egmont”, quest’ultima nobilitata dalla presenza della celebre ballerina Amalia Ferraris, a Spoleto in una delle sue ultime interpretazioni, ad appena un lustro dal suo ritiro dalle scene.

Nella cartella in cui è conservato il manifesto dell’evento – parte del materiale facente parte dell’archivio fotografico della Biblioteca di palazzo Mauri – sono contenuti anche un bozzetto e una riproduzione del disegno di Francesco Coghetti per il sipario del Teatro Nuovo, una scena di vigorosa composizione plastica che rappresenta uno degli episodi più illustri ed evocativi della storia di Spoleto: la strenua e coraggiosa difesa della città presa d’assalto da Annibale, una battaglia che si tramutò in una vittoria per gli spoletini e che portò alla disfatta del condottiero punico e alla fuga dei cartaginesi.

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