Il 15 Dicembre 1926 viene istituita la Scuola Professionale di Arte e Mestieri di Spoleto.
La notizia in città è accolta con grande favore perché la sua nascita va a colmare un vuoto e perché viene vista come occasione preziosa per formare una nuova classe di artisti e di artigiani; un istituto che – superando l’impronta quasi esclusivamente didattica che avevano fino ad allora assicurato le scuole serali di disegno e le varie lezioni di cultura affidate all’Accademia spoletina – è capace di fornire cognizioni tecniche e operative in varie discipline.
Ne parlano, quel dicembre del 1926, vari giornali dell’epoca come “Il Messaggero” – che non nasconde come la scuola possa «migliorare considerevolmente la posizione industriale e commerciale della nostra città» – e “L’alta Spoleto” pronta a sottolineare come «l’intento della scuola è apprezzabilissimo e riguarda direttamente le condizioni dei cittadini e di Spoleto».
Fin dal primo anno il carattere particolare dell’istituto, concepito con un occhio di riguardo per le possibilità di sbocco occupazionale, fa gola a molti. Sono infatti più di 130 gli iscritti che possono seguire i corsi in cinque materie: elettromeccanica, elementi di fabbrica (cioè edilizia e costruzioni), fabbro-meccanica e metallurgia, ebanisteria e disegno per pittori e decoratori.
Vi proponiamo alcune foto delle aule e degli spazi della scuola, insieme a vari lavori eseguiti dagli allievi. Sono tutti scatti tratti dagli archivi della fototeca della Biblioteca Carducci e si riferiscono a primi anni della scuola, risalenti con ogni probabilità ai primi mesi del 1930.
Nata in seno alla Società di Mutuo Soccorso “Luigi Pianciani” con un contributo della Camera di Commercio e il sostegno dell’Amministrazione comunale (guidata in quegli anni dal sindaco Ferretti), la scuola è affidata al prof. Francesco Beneducci, preside dell’Istituto tecnico di Spoleto. I primi docenti sono Pericle Nibbi e Giacomo Panetti.
Il Volume “Per una Storia dell’istruzione professionale e artistica di Spoleto” – curato da Antonella Mariani ed edito dall’Associazione “Amici di Spoleto” nel 2007 – ci ricorda che «la prima sede della scuola di arti e mestieri fu nel palazzo Pianciani, in seguito Palazzo Fioroni in Corso Garibaldi» e che «dopo la seconda guerra mondiale nel 1948 la Società Operaia tornò ad assumere interamente la gestione della scuola che intanto aveva cambiato la ragione sociale in Scuola d’Arte applicata all’Industria di Spoleto”. Purtroppo negli anni 50 cominciarono i primi problemi: i locali della scuola furono «ceduti all’Istituto nazionale per l’addestramento e il perfezionamento dei lavoratori dell’industria (INAPLI)» e nel 1965 «per le enormi difficoltà finanziarie, la fatiscenza delle attrezzature e l’impossibilità dell’insegnamento, l’assemblea generale della Società Operaia decise di cedere la scuola all’Istituto Nazionale per l’Istruzione e l’Addestramento nel Settore Artigianato (INIASA). La scuola cessò la sua attività nel 1969.
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