Agosto 1904. Nasce da un congresso di Spoleto la Federazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze
Estate 1904. In città sono fatte stampare due cartoline speciali per annunciare un evento molto atteso e prestigioso: le numerose società di pubblica assistenza esistenti nel paese – organismi di volontariato di impronta laica, nate dall’esperienza dalle Società Operaie di Mutuo Soccorso ed evolutesi in istituzioni civili di pubblica utilità – scelgono Spoleto come sede del IV Congresso Nazionale.
Le cartoline conservate nella fototeca della Biblioteca Carducci sono stampate su cartoncino rigido con firma in calce di Raffaele Canè, un fotografo operante in città che abbiamo già incontrato nel corso di questa rubrica. Non è da escludere però che quelle di Canè siano semplici riproduzioni e che gli originali – come riporta un articolo della “Giovane Umbria” del 14 agosto del 1904 – provengano invece dalla ditta spoletina dei fratelli Guizzi e stampate dalla Panetto e Petrelli.
Quale che sia la loro effettiva provenienza, l’evento pubblicizzato è un appuntamento di alto profilo: è sempre la “Giovane Umbria” che ci descrive in un articolo del 26 giugno, in piena fase organizzativa del convegno, come
«l’avv. Paletti, presidente della locale società di P. A., e con lui gli avvocati Camillo Bezzi e Adolfo Mars recavansi a Roma per conferire col ministro Rava in ordine al Congresso, coll’intento precipuo d’interessare il Governo ad un progetto di legge che verrà deliberato e discusso fra i vari temi al Congresso. Accompagnata dall’On. Sinibaldi e dall’On. marchese Pandolfi, presidente della Confederazione delle Società di P. A. la Commissione predetta ebbe un colloquio coll’On. Rava e poi anche coll’On. Giolitti. Ambedue i ministri ascoltarono con molta attenzione le proposte della Commissione ed, accettando la presidenza onoraria del Comitato ordinatore del Congresso, promisero formalmente il loro intervento nella seduta d’inaugurazione. Difatti lo stesso giorno perveniva al Segretario di detto Comitato il seguente telegramma: Ministri Giolitti, Rava, promesso ufficiale intervento congresso. – Paletti – Bezzi – Mars.»
Il congresso dura cinque giorni da giovedì 18 a lunedì 22 agosto del 1904. Dalla stazione ferroviaria fino a porta Garibaldi la strada è addobbata a festa, «[…] al corso Vittorio Emanuele figuravano quattro indovinatissimi drappi dal colore bleu appresi a verdi festoni di bosso. In caratteri bianchi vi erano impresse scritte esprimenti massime altamente umanitarie. Agli imbocchi delle vie facevan bella mostra eleganti pennoni dai vivi e variati colori. Verso le ore nove cominciarono a giungere al Municipio i congressisti pel ricevimento d’onore. Le sale della pinacoteca si animavano a poco a poco di gentili signore e signorine, dei sigg. congressisti, della autorità con o senza tuba, dei rappresentanti la stampa, dei sindaci del circondario e presidenti delle società operaie intervenute. Il rinfresco fu splendidamente servito dalla ditta Nicolai. Alle 10 mosse da Piazza Campello il corteo per recarsi al Teatro Massimo dove doveva aver luogo l’inaugurazione. Lo precedevano i pompieri in alta uniforme e il concerto cittadino».
Oltre a numerose note di colore e ad altri preziosi dettagli sui numerosi eventi che fanno da corona al convegno – la serata di gala al teatro Massimo con l’Otello di Verdi di cui si riporta la locandina, una corsa motociclistica a Forca di Cerro, una festa campestre a Villa Redenta, l’illuminazione a bengala di Monteluco, Rocca e Ponte – l’articolo del 21 agosto sopracitato, oltre a sottolineare come l’adesione associazioni al convegno sia stata imponente, precisa en passant quale sia la ragione precipua del convegno, destinata ad avere ripercussioni importanti sulla storia del movimento assistenzialista italiano: «il Sindaco dott. Arcangeli portò ai congressisti il saluto di Spoleto. Seguì con uno splendido, brillante discorso l’ass. avv. Paletti presidente della nostra associazione di P. Assistenza, il quale trattò diffusamente dei compiti moderni della carità, dei doveri che ha lo Stato verso le società di assistenza pubblica, delle forme più acconce che la federazione sorgente di queste associazioni, dovrà usare per diffondere ed organizzare in un senso sempre più progressivamente civile lo spirito della beneficenza fra le masse operaie e le classi privilegiate dalla fortuna.» “La federazione sorgente” specifica l’articolo: e infatti è proprio dal congresso di Spoleto che nascerà la Federazione Nazionale delle Società di Pubblica Assistenza e Pubblico Soccorso, poi riconosciuta nel 1911 come “Ente Morale”.
Tra Spoleto e l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze esiste da sempre un legame speciale. Così, quando, nel 2014, vuole festeggiare i 110 anni del movimento di volontariato più grande d’Italia, l’ANPAS torna significativamente a scegliere Spoleto come sede del Consiglio nazionale.
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