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Gen
22
Lun
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Gen 22 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Gen 22 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

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Tel. 0743 522620

Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
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Tel. 0743/522177

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Gen
23
Mar
Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Gen 23 giorno intero

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Piazza Bovio
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Gen
24
Mer
Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Gen 24 giorno intero

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Gen
25
Gio
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Gen 25 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Gen 25 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
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STAGIONE DI PROSA 2023/2024 | IL CALAMARO GIGANTE dal romanzo omonimo di Fabio Genovesi @ Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
Gen 25@20:45
<!--:it-->STAGIONE DI PROSA 2023/2024 | IL CALAMARO GIGANTE dal romanzo omonimo di Fabio Genovesi<!--:--> @ Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti

Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, ore 20.45
STAGIONE DI PROSA 2023/2024

Scarica il programma completo della Stagione di Prosa di Spoleto

IL CALAMARO GIGANTE
dal romanzo omonimo di Fabio Genovesi

adattamento di FABIO GENOVESI, ANGELA FINOCCHIARO e BRUNO STORI
regia CARLO SCIACCALUGA
con ANGELA FINOCCHIARO e BRUNO STORI
e 8 performer produzione ENFI TEATRO

La vita di Angela è assurda e incomprensibile, come quella di ognuno di noi. Oggi più che mai: tornava a Milano per la cena dell’ufficio, ma il rientro dei vacanzieri dal mare la blocca in coda. Angela maledice tutta quella gente, maledice pure il mare da cui tornano. E ha ancora la bocca aperta, quando un’onda impossibile la porta via, travolgendo e stravolgendo la sua vita. In un
vortice fuori dal mondo e dallo spazio, dove si ritrova a girare insieme a un tipo strano e antiquato, Montfort, che arriva da un’altra nazione e un altro secolo, e in comune hanno solo di non sapere come sono finiti lì. Così inizia il loro viaggio, che onda dopo onda li sbatterà a vivere le avventure di donne e uomini che invece hanno avuto il coraggio di abbracciare il mare e la vita come un’unica, strabiliante meraviglia. Vite sconosciute ma fondamentali, incredibili ma verissime, legate dall’aver creduto con tutto il cuore all’esistenza di un animale così enorme e lontano dalla normalità che per millenni lo si è considerato una leggenda: Il Calamaro Gigante. E se nel mondo esiste il calamaro gigante, allora non c’è più un sogno che sia irrealizzabile, una battaglia inaffrontabile, un amore impossibile.

Botteghino Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti – via Vaita Sant’Andrea, 20 tel. 0743 222647

Gli abbonati alla Stagione 2023/2024, presentando la tessera di abbonamento, avranno la possibilità di acquistare un biglietto ridotto per gli spettacoli delle altre Stagioni del Teatro Stabile dell’Umbria.

VENDITA BIGLIETTI a partire da giovedì 12 ottobre
– online www.teatrostabile.umbria.it
– prenotazioni telefoniche: Tel. 075 57542222 – Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria – tutti i giorni feriali dalle 16 alle 20; è possibile prenotare dopo l’ultima replica dello spettacolo precedente. I biglietti prenotati devono essere ritirati entro le 20.00 del giorno dello spettacolo.
– botteghino Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti – via Vaita Sant’Andrea, 20 – tel. 0743222647
il giorno dello spettacolo dalle 17 per gli spettacoli delle 20.45 e dalle 15 per gli spettacoli delle 17

Costo biglietti:
Platea, posto palco platea centrale, posto palco I ordine centrale: € 21 intero (€ 18 ridotto sotto 28 e sopra 65 anni)
Posto Palco platea laterale, I ordine laterale, II – III ordine centrale: € 17 intero (€ 14 ridotto sotto 28 e sopra 65 anni)
Posto palco II e III ordine laterale e galleria: € 10

Costo spettacolo fuori abbonamento VENERE NEMICA / 16 marzo
Platea, posto palco platea centrale, posto palco I ordine centrale: € 32 intero (€ 28 ridotto sotto 28 e sopra 65 anni)
Posto Palco platea laterale, I ordine laterale, II – III ordine centrale: € 28 intero (€ 24 ridotto sotto 28 e sopra 65 anni)
Posto palco II e III ordine laterale e galleria: € 20

18 APP / CARTA DEL DOCENTE: Anche a teatro è possibile utilizzare il bonus 18app e la Carta del Docente

LAST MINUTE UNIVERSITÀ: il giorno dello spettacolo dalle ore 20 ingresso a 10 euro (l’offerta è riservata agli studenti universitari dietro presentazione della tessera)

A NATALE REGALA IL TEATRO: Info e prenotazioni T 338 8562727

Gen
26
Ven
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Gen 26 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Gen 26 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

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cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620

Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
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Gen
27
Sab
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Gen 27 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Gen 27 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620

Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177

Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com

Gen
28
Dom
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Gen 28 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Gen 28 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

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Tel. 0743 522620

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Vicolo San Filippo 16
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Visita guidata SPOLETO CARD | UNO SCRIGNO DI ANTICHE PITTURE – La Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo @ Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo
Gen 28@11:00

Le visite guidate tematiche nei musei sono GRATUITE per i POSSESSORI della SPOLETO CARD.

Si può partecipare anche senza SPOLETO CARD con una tariffa agevolata:
VISITE GUIDATE TEMATICHE: € 5,00 a persona, oltre il biglietto del museo

Le visite guidate sono SOLO SU PRENOTAZIONE e A NUMERO CHIUSO.

La SPOLETO CARD è un biglietto cumulativo che consente di accedere a numerosi siti museali del territorio e usufruire di particolari vantaggi.
La SPOLETO CARD si può acquistare nei siti museali aderenti ed è valida 7 giorni.

TARIFFE SPOLETO CARD:
Red Card: € 13,00
Green Card: € 11,00 (dai 18 ai 25 anni, oltre 65 anni, gruppi)
A cura di: Sistema Museo, in collaborazione con il Comune di Spoleto.

Per informazioni e prenotazioni:
Soc. Coop. Sistema Museo
Tel e fax 0743 46434 – 0743 224952
E-mail: info@spoletocard.it
Sito web: www.spoletocard.it

Gen
29
Lun
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Gen 29 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Gen 29 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
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Vicolo San Filippo 16
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Gen
30
Mar
Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
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Gen
31
Mer
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Feb
1
Gio
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 1 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 1 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

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Tel. 0743 522620

Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
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Feb
2
Ven
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 2 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 2 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620

Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
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Tel. 0743/522177

Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com

Feb
3
Sab
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 3 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 3 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620

Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177

Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com

Feb
4
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LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 4 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 4 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
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Feb
5
Lun
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 5 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 5 giorno intero

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Feb
6
Mar
Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
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STAGIONE DI PROSA 2023/2024 | COSÌ È (SE VI PARE) di Luigi Pirandello @ Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
Feb 6@20:45
<!--:it-->STAGIONE DI PROSA 2023/2024 | COSÌ È (SE VI PARE) di Luigi Pirandello<!--:--> @ Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti

Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, ore 20.45
STAGIONE DI PROSA 2023/2024

Scarica il programma completo della Stagione di Prosa di Spoleto

COSÌ È (SE VI PARE)
di Luigi Pirandello

con MILENA VUKOTIC, PINO MICOL, GIANLUCA FERRATO
e con MARIA ROSARIA CARLI, MASSIMO LELLO, STEFANIA BARCA, MARCO PROSPERINI, ANTONIO SARASSO, ROBERTA
ROSIGNOLI, VICKY CATALANO, WALTER CERROTTA, GIULIA PALLETTI
scene ROBERTO CREA
costumi CHIARA DONATO
musiche TEHO TEARDO
artigiano della luce LUIGI ASCIONE
videoartist MICHELANGELO BASTIANI
aiuto regia ROBERTA LUCCA
regia GEPPY GLEIJESES
produzione GITIESSE ARTISTI RIUNITI

Scritta nel 1917, la commedia di Pirandello presenta il vano tentativo di far luce, in una città di provincia, sull’identità della moglie del nuovo segretario di Prefettura: si tratta della figlia della Signora Frola, come questa sostiene con assoluta certezza? Oppure quella donna è morta tra le macerie di un terremoto e la moglie del segretario è tutt’altra persona (com’egli sostiene)?
Così è, se vi pare… ognuno di noi ha la sua verità! L’idea dell’allestimento nasce da un’intuizione di Giovanni Macchia, il più rilevante critico di Pirandello: il cannocchiale rovesciato. Le cose più vicine, vissute, torturanti, furono viste con il binocolo rovesciato: da quella distanza che ne permettesse la meditazione assorta o l’ironia o addirittura il grottesco.
Geppy Gleijeses ha chiesto a uno dei più importanti videoartist del mondo di creare, in un contenitore vuoto, degli ologrammi assolutamente tridimensionali, donnine e piccoli uomini alti 50 centimetri, che altro non sono che i personaggi della commedia, i quali inutilmente si affannano per scoprire una verità che non esiste. All’ingresso della Signora Frola, quegli esserini li rivedremo in dimensioni normali. Piccoli uomini che riprendono le loro reali fattezze di fronte alla grandezza del dolore e dell’amore di una madre.

Botteghino Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti – via Vaita Sant’Andrea, 20 tel. 0743 222647

Gli abbonati alla Stagione 2023/2024, presentando la tessera di abbonamento, avranno la possibilità di acquistare un biglietto ridotto per gli spettacoli delle altre Stagioni del Teatro Stabile dell’Umbria.

VENDITA BIGLIETTI a partire da giovedì 12 ottobre
– online www.teatrostabile.umbria.it
– prenotazioni telefoniche: Tel. 075 57542222 – Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria – tutti i giorni feriali dalle 16 alle 20; è possibile prenotare dopo l’ultima replica dello spettacolo precedente. I biglietti prenotati devono essere ritirati entro le 20.00 del giorno dello spettacolo.
– botteghino Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti – via Vaita Sant’Andrea, 20 – tel. 0743222647
il giorno dello spettacolo dalle 17 per gli spettacoli delle 20.45 e dalle 15 per gli spettacoli delle 17

Costo biglietti:
Platea, posto palco platea centrale, posto palco I ordine centrale: € 21 intero (€ 18 ridotto sotto 28 e sopra 65 anni)
Posto Palco platea laterale, I ordine laterale, II – III ordine centrale: € 17 intero (€ 14 ridotto sotto 28 e sopra 65 anni)
Posto palco II e III ordine laterale e galleria: € 10

Costo spettacolo fuori abbonamento VENERE NEMICA / 16 marzo
Platea, posto palco platea centrale, posto palco I ordine centrale: € 32 intero (€ 28 ridotto sotto 28 e sopra 65 anni)
Posto Palco platea laterale, I ordine laterale, II – III ordine centrale: € 28 intero (€ 24 ridotto sotto 28 e sopra 65 anni)
Posto palco II e III ordine laterale e galleria: € 20

18 APP / CARTA DEL DOCENTE: Anche a teatro è possibile utilizzare il bonus 18app e la Carta del Docente

LAST MINUTE UNIVERSITÀ: il giorno dello spettacolo dalle ore 20 ingresso a 10 euro (l’offerta è riservata agli studenti universitari dietro presentazione della tessera)

A NATALE REGALA IL TEATRO: Info e prenotazioni T 338 8562727

Feb
7
Mer
Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 7 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
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Feb
8
Gio
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 8 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 8 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

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Tel. 0743 522620

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Vicolo San Filippo 16
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Feb
9
Ven
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 9 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 9 giorno intero

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Feb 10 giorno intero

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Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

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Feb 10 giorno intero

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Feb 11 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 11 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

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cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620

Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
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Feb
12
Lun
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 12 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 12 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
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Tel. 0743 522620

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Feb 13 giorno intero

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Feb
15
Gio
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 15 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 15 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

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cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620

Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
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Feb
16
Ven
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 16 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 16 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
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Tel. 0743 522620

Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
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Feb
17
Sab
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 17 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 17 giorno intero

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Feb
18
Dom
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Feb 18 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 18 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

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Tel. 0743 522620

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Vicolo San Filippo 16
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Feb
19
Lun
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 19 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 19 giorno intero

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Feb
20
Mar
Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
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#Insieme SCUOLA PER GENITORI @ Centro per l'infanzia "Il Glicine" - via Martiri della Resistenza 67
Feb 20@17:00

Riparte #Insieme SCUOLA PER GENITORI, il ciclo di incontri organizzati dal Comune di Spoleto per l’anno scolastico 2023-2024.
Dal 15 dicembre 2023 al 18 aprile 2024 saranno cinque gli appuntamenti in programma finalizzati alla promozione del benessere ed al confronto tra genitori, attraverso la figura di esperti, con l’obiettivo di generare opportunità di crescita e affrontare temi centrali dello sviluppo dei propri figli.

Gli incontri, rivolti a famiglie e genitori con figli fino all’età adolescenziale, tratteranno diverse tematiche in un contesto di condivisione e confronto, per facilitare la comunicazione intergenerazionale e migliorare le relazioni all’interno della famiglia.

Il primo appuntamento in programma, venerdì 15 dicembre, sarà con la pedagogista, dottoressa Letizia Bargelli, sul tema “Ma cosa vogliono questi bambini? I bisogni irrinunciabili per crescere”. Sempre la dottoressa Bargelli, lunedì 15 gennaio 2024, affronterà l’argomento “L’intelligenza emotiva dei bambini”.

“Il cervello e la relazione genitori-figli” sarà invece l’incontro in programma martedì 20 febbraio 2024 con lo psicologo Miki Crisanti, mentre giovedì 14 marzo 2024 la psicologa Elisa Montelatici relazionerà sul tema “Quasi adolescenti: il passaggio attraverso la complessità”.

L’ultimo appuntamento si terrà giovedì 18 aprile 2024 con la psicologa Simona Murolo su “Il saper essere che fa al differenza: l’ascolto”.

Tutti gli incontri si terranno al Centro di documentazione “Il guscio della chiocciola” – Centro infanzia “Il Glicine”, in viale Martiri della Resistenza, dalle ore 17.00 alle ore 18.30.

È possibile iscriversi agli incontri inviando una email a scuolapergenitori@comune.spoleto.pg.it
Per informazioni si consiglia di contattare il Comune di Spoleto ai numeri 0743 218519 – 218736.

Feb
21
Mer
Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 21 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
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Feb
22
Gio
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 22 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 22 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

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cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620

Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
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cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177

Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com

Feb
23
Ven
LE MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA @ Palazzo Collicola
Feb 23 giorno intero

Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali

Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto

Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, allestite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová, Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà alla presenza dei tre autori invitati.

Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncillo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conservate nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.

Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco,mostra personale di Calixto Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’area di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda: nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fondendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica. La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighiero Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo. La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.

Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvioli. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge una coppia teste federiciane, risalenti al XII secolo e provenienti dal deposito comunale di Santo Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consumati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse, al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.

Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruanda, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente, quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossibile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900. Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l’installazione comprende un grande dipinto monocromo allestito a parete, anch’esso rivestito di polvere di caffè, che l’artista immagina come un planisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L’operadi Offman si pone così come unariconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l’esperienza individuale sia centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguono e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Palazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.

Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del museo, sarà possibile ammirare una produzione meno nota del celebre scultore spoletino Leoncillo (Spoleto, 1915 – Roma, 1968): un piccolo corpo di opere su carta ripercorre la relazione dell’artista con il disegno, dalla prima fase del realismo espressionista degli anni Trenta e Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938; Uccello, 1939) fino ad arrivare alle opere informali degli anni Sessanta (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulteriore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.

Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l’opportunità di visitare Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a domenica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Costume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati durante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.

Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lucarini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea in Umbria.

Biografie degli artisti

Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavoro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Biennale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D’Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020). Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovacchia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l’ISCP di New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Čepán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.

Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo, Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma (2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things, Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La Quadriennale di Roma, Museo di Roma – Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L’Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 ecologie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura, Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021); Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).

Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikkema Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fernández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mattatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015); Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la prestigiosa fondazione Casa Wabi di Città del Messico e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il premio “Level 0” della fiera ArtVerona.

Programmazione CINEMA a Spoleto @ Sala Pegasus e Sala Frau
Feb 23 giorno intero

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it

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Tel. 0743 522620

Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
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Tel. 0743/522177

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