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LE SUPERUTOPIE toyscapes di Anna la Touche Riciputo e (H)eart(H)quake di Coletivo Barragem – Mostra e videoperformance @ Casa dell’Architettura Spoleto – Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto
Apr 28–Lug 15 giorno intero
<!--:it-->LE SUPERUTOPIE toyscapes di Anna la Touche Riciputo e (H)eart(H)quake di Coletivo Barragem - Mostra e videoperformance <!--:--><!--:en-->SUPERUTOPIAS - Toyscapes by Anna la Touche Riciputo and (H)eart(H)quake by Coletivo Barragem - Exhibition and videoperformance <!--:--> @ Casa dell’Architettura Spoleto – Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto | Spoleto | Umbria | Italia

Casa dell’Architettura Spoleto – Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto
28 aprile 2018, ore 17 – 15 luglio 2018
Orario: venerdi-sabato-domenica 10.30-13.00 / 15.30-19.00
Inaugurazione: 28 aprile ore 17.00

La casa dell’Architettura di Spoleto negli spazi di Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto ospita la mostra LE SUPERUTOPIE toyscapes con le opere di Anna Riciputo e la video performance (H)EART((H)QUAKE del Coletivo Barragem composto da Nivaldo Godoy e Panais Bouki.

Le Superutopie di Anna la Touche Riciputo sono sintesi di un modo di vedere lo spazio costruito e attraverso i Toyscapes, paesaggi giocattoli nel senso di gioco lecorbuseriano, prendono forma collage di paesaggi-frontiere dell’immaginario utopico composti da frammenti dell’architettura, dell’arte e dei costumi.

Questi mirabilianti scenari pop sono il frutto di una analisi precisa e formale: l’architetto accoglie la ricchezza del paesaggio urbano, seleziona le architetture icone della città che sono cardini della storia e talvolta le ricompone in una stratigrafia contemporanea.
La stratigrafia così assume un duplice significato sia quello di un ricollocamento dell’opera stessa all’interno del nuovo paesaggio sia una fusione diretta ed epocale dove parti di architetture contemporanee si fondono con frammenti di architetture storicizzate.
Pop è conoscere le regole e allo stesso tempo, apparentemente, prendersene gioco; elementi iconici di uso quotidiano fanno un salto di scala, si ingrandiscono fino a diventare funzione e si manifestano nella loro estasi goliardica. La pop-architettura è intesa letteralmente come popular dove l’armonia compositiva entra nel bagaglio immaginativo che già ognuno possiede e dove si riconosce.
All’interno di un unico layout visivo necessariamente e coerentemente tutto diventa icona, l’architettura supera se stessa e sotto forma di “oggetto” dialoga con “l’oggetto artistico” e viceversa; si è spettatori di una “relazione erotica/sensuale/passionale con la saggezza” espressa con simboli di bellezza assoluta capaci di generare un nuovo racconto.
Il racconto assume anche un’accezione utopica super, nel senso di sopra la visione limitativa delle eterne nuove frontiere dell’architettura, perché il collage di frammenti guarda a un nuovo approccio visivo e percettivo dell’architettura stessa e dell’arte ad essa collegata.

La video performance (H)EART((H)quake del Coletivo Barragem di Nivaldo Godoy e Panais Bouki, raccoglie l’eredità pop di Anna Riciputo e rimescola dentro sequenze video il loro punto di vista sulla città di Spoleto. Ricompongono i segnali storici della città mescolati ad icone del Festival dei Due Mondi facendo emergere le strutture provvisorie del dopo sisma. Questi impalcati si liberano della loro funzione strettamente strutturale animandosi in un linguaggio spaziale autonomo. Tralicci di acciaio si liberano nello spazio trasformando, un linguaggio “provvisorio”, in “architetture del vuoto”. Una visione “libera” dai problemi della ricostruzione tout court che affronta artisticamente e architettonicamente il tema della qualità estetica di un permanente mascherato da temporaneo.

La mostra si aprirà con la presentazione del catalogo pubblicato da ADD-art Edizioni che ha visto la collaborazione sinergica del coordinatore della Casa dell’Architettura, l’architetto Fabio Fabiani, il direttore di Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto, Gianluca Marziani, la curatrice di Addart Alessia Vergari, il giornalista Andrea Tomasini e l’illustrissima presenza dell’architetto Adolfo Natalini.

La Casa dell’Architettura è promossa da OFARCH Officina d’Architettura e Urban Center Spoleto, con il patrocinio del Comune di Spoleto, Ordine Architetti P.P.C. di Perugia, F.U.A. Fondazione Umbra per l’Architettura, Ordine degli Ingegneri di Perugia, INU Istituto Nazionale di Urbanistica Sezione Umbria e ha il sostegno di Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto.

Informazioni:
fb OFARCH Officina d’Architettura

Mag
12
Sab
Canapa nera. Guardavo le macerie e immaginavo il futuro @ Rocca Albornoz -Museo Nazionale del Ducato
Mag 12–Lug 15 giorno intero
<!--:it-->Canapa nera. Guardavo le macerie e immaginavo il futuro<!--:--> @ Rocca Albornoz -Museo Nazionale del Ducato | Spoleto | Umbria | Italia

CANAPA NERA – “Guardavo le macerie e immaginavo il futuro”

12 maggio – 15 luglio 2018

Un’installazione che fa leva sul cuore, ma anche sulla responsabilità collettiva di ognuno. Un algido muro bifronte si innalza nel Salone d’Onore della Rocca di Spoleto per raccontare in un mix alchemico la storia di un popolo coraggioso, quello della Valnerina. Da un lato c’è il grigio, memoria della pietra urbana della Basilica di San Benedetto a Norcia, dall’altro i colori esplosivi della fiorita di Pian Grande di Castelluccio.

L’opera è realizzata dalla Regione Umbria con il coordinamento, concept e progetto dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia insieme all’atelier milanese dell’artista Daniela Gerini. Il supporto tecnico è del Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco. L’installazione alla Rocca di Spoleto è realizzata in collaborazione con il Polo Museale dell’Umbria e il Comune di Spoleto.

“Canapa Nera” è un progetto di valorizzazione del territorio umbro, in particolare della Valnerina: l’installazione è realizzata con i frammenti recuperati dal sisma del 2016 ed è stata recentemente esposta in occasione del Fuorisalone, nell’ambito di Interni House in Motion nel chiostro centrale dell’Università degli Studi di Milano.

Il concept
Canapa Nera è la crasi perfetta tra il fiume Nera e la resistente fibra, la cui lavorazione fa parte dei saperi del territorio umbro. In particolare, la dorsale appenninica che attraversa il territorio è da sempre una realtà italiana tra le più dedite alla coltura della pianta. Non a caso proprio qui ha sede il Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco che, oltre ad una vasta documentazione storica sul suo utilizzo, ospita un centro produttivo dove viene materialmente lavorata la canapa per dare vita a prototipi innovativi e sperimentali. Con le materie prime della canapa si possono produrre, in modo pulito ed economicamente conveniente, tessuti, carta, plastiche, vernici, combustibili ed anche un olio alimentare di altissime qualità. Oggi, ad esempio, si fa largo impiego della canapa nella costruzione di case nell’ambito dell’architettura ecosostenibile. Non solo una riedificazione di case e chiese, ma anche la riaffermazione della fiducia nelle persone. Abitare non è solo un atto materiale (“house in motion”), ma è anche un atto immateriale (“house in emotion”). Allo stesso modo, il compito della ricostruzione non è solo quello di restituire una casa, ma è anche quello di custodire un’identità. Traghettando i ricordi e le speranze oltre l’emergenza.

La maceria diventa arte
Respiriamo la sofferenza di cui i detriti sono carichi, ma avvertiamo anche la speranza. In questo lato dell’opera, quella plasmata dall’Accademia delle Belle Arti di Perugia, predomina il grigio tipico della pietra dei centri storici della Valnerina. Nell’installazione padroneggia una scomposizione caotica di macerie prelevate nelle zone rosse del cratere umbro e ordinate da un sistema di opere provvisionali e di reti paramassi, allo stesso tempo simboli della catastrofe accaduta e segnali di rinascita imminente. Materia, segni e pochi colori ordinati dal claim “Guardavo le macerie e immaginavo il futuro” il cui lettering richiama un senso di decadenza, una scritta slavata dal tempo e dagli eventi. La maceria è tutto ciò che resta dopo la scossa e al contempo è ciò che era prima della scossa, ultima traccia concreta che conserve in sé una identità che rischia di andare perduta. Forse ci parla, come a dire “Non dimenticarmi”. È l’inizio e la fine, passato e futuro. La maceria è ciò da cui (ri)partire per attivare il processo di ricostruzione del valore della comunità umbra. I detriti ricomposti come in un fermo – immagine, congelati in un mondo senza spazio e senza tempo, incarnano i valori identitari più profondi della Valnerina e del suo popolo. Valori millenari che non vanno perduti ma, giorno dopo giorno, ricostruiti per tornare ad una bellissima normalità, allontanando il rischio di dispersione del sapere di questa terra. Perché perdere il passato significa perdere il futuro.

Il tessuto diventa quadro
La canapa è rappresentata in una versione artistica e contemporanea, “vestita” di segni iconici, materia e colori. Grazie alle pennellate di Daniela Gerini, artista e stilista appassionata di moda e design e che ha sempre usato colori e segni in chiave moderna, la canapa diventa qualcosa da dipingere e a sua volta diventa quadro.

Ce lo insegnano anche Leonardo, Rembrandt, Van Gogh e Picasso: le loro opere erano per lo più dipinte su tele in tessuto di canapa e spesso con colori ad olio a base della pianta, affinché l’opera potesse sopravvivere più a lungo e mantenersi in un ottimo stato nel corso del tempo. Allo stesso modo, per l’installazione Canapa Nera Daniela Gerini ha fissato sul polittico di undici tele di canapa i colori esplosivi della fioritura di Castelluccio raccontando come, in questo luogo senza tempo, il grigio dell’inverno viene spazzato via dalle sfumature dei papaveri, narcisi, genziane, tulipani, fiordalisi e piante di lenticchie. Un paesaggio di grande bellezza dove il giallo, l’azzurro, il bianco e il rosso dipingono i campi con immense striature di colori, come enormi quadri astratti. I colori brillanti della natura che rinasce sul Pian Grande si fissano sulla fibra neutra e resistente, simbolo di una identità tra passato e futuro, arricchita da segni: forme geometriche che incastrate tra loro formano figure ricche di significato, la mano che, a seconda dei casi della vita, dona e riceve come simbolo di solidarietà e fiducia e l’occhio che vede e che, colpito dal sisma, piange.

Committenza: Regione Umbria
In collaborazione con: Polo Museale dell’Umbria, Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto
Coordinamento generale: Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia
Concept e progetto dell’allestimento: Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia: Paolo Belardi direttore, Paul H. Robb, Matteo Scoccia
Concept e realizzazione opere d’arte su tela di canapa: Studio Daniela Gerini
Supporto tecnico: Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco
Organizzazione: Sistema Museo
Grafica: Paul H. Robb

Orari di apertura: dal martedì alla domenica 9:30 – 19:30; lunedì 9:30 – 13:30. Ultimo ingresso consentito 45 minuti prima della chiusura

La visita all’installazione è compresa nel biglietto d’ingresso alla Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto.

Per informazioni:
Sistema Museo 0743.224952 / 340.5510813 – spoleto@sistemamuseo.it – www.sistemamuseo.it

Giu
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Ven
Visite guidate tematiche e Trekking tour – Giugno 2018
Giu 1–Giu 29 giorno intero
Giu
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Ven
XXXII Sagra degli Gnocchi, del Suino e del Trebbiano spoletino @ Località San Brizio
Giu 22–Lug 1 giorno intero

Loc. San Brizio, dal 22 giugno al 1 luglio 2018
XXXII Sagra degli Gnocchi, del Suino e del Trebbiano spoletino
Un ricco programma di intrattenimento con musica e orchestre da ballo tutte le sere ed una taverna con menù sempre diversi e piatti della tradizione

Organizzazione: Pro Loco San Brizio – Facebook: Pro Loco San Brizio di Spoleto

Giu
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Dom
CAPOLAVORI DEL TRECENTO. Il cantiere di Giotto, Spoleto e l’Appennino @ Museo Diocesano - Basilica di Sant’Eufemia - Museo Nazionale del Ducato
Giu 24–Nov 4 giorno intero
<!--:it-->CAPOLAVORI DEL TRECENTO. Il cantiere di Giotto, Spoleto e l’Appennino<!--:--><!--:en-->MASTERPIECES OF THE 14th CENTURY. The worksite of Giotto, Spoleto and the Apennines<!--:--> @ Museo Diocesano - Basilica di Sant’Eufemia - Museo Nazionale del Ducato | Spoleto | Umbria | Italia

Un grande secolo per una grande mostra in Umbria.
Capolavori del Trecento. Il cantiere di Giotto, Spoleto e l’Appennino, curata da Vittoria Garibaldi e Alessandro Delpriori, si terrà dal 24 giugno al 4 novembre 2018 nei comuni di Trevi, Montefalco, Spoleto e Scheggino.

La mostra vanta l’esposizione di circa 70 dipinti a fondo oro su tavola, sculture lignee policrome e miniature, che raccontano la meraviglia ambientale dell’Appennino centrale e la civiltà storico-artistica, civile e socio-religiosa nell’Italia di primo Trecento.Sono quattro le sedi espositive: a Trevi il Museo di San Francesco; a Spoleto il Museo Diocesano – Basilica di Sant’Eufemia e il Museo Nazionale del Ducato; a Montefalco il Complesso Museale di San Francesco. Nello Spazio Arte Valcasana di Scheggino sarà possibile vivere uno sguardo corale, emozionante, sulla trama di chiese, pievi, eremi e abbazie in Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio dove questi artisti di cultura giottesca hanno lavorato tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento, connessi attraverso itinerari organizzati che permetteranno di scoprire luoghi ed opere d’arte incantevoli.

La mostra, organizzata da Civita Mostre e Sistema Museo, è promossa dai comuni di Trevi, Montefalco, Spoleto e Scheggino, dal Polo Museale dell’Umbria, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, dalla Regione Umbria, dall’Archidiocesi di Spoleto-Norcia e dall’Associazione Rocca Albornoziana di Spoleto, con il contributo di Gal Valle Umbra e Sibillini, ATI 3 Umbria, VUS COM Spa, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto.

Il successo, nel cuore verde d’Italia, della lezione rivoluzionaria di Giotto e dello stupefacente virtuosismo dei caposcuola senesi Pietro Lorenzetti e Simone Martini, sarà raccontata in mostra attraverso una costellazione di artisti, spesso anonimi, che si fecero interpreti dell’anima più profonda e vera dell’Appennino, declinando emozioni di fede e dolcezza, dipinte con un linguaggio pittorico intenso, ed un magistero tecnico sorprendente. Fino alla meraviglia che nasce dalla visione di capolavori conservati in musei e raccolte di grande prestigio, come la Fondazione Cini di Venezia, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, l’Alana Collection di Newark (USA).
I visitatori di queste mostre potranno vivere il privilegio di ammirare opere rese visibili per la prima volta al vasto pubblico. Ricordiamo i due stupefacenti dossali esposti nell’appartamento di rappresentanza di Sua Santità il Pontefice, entrambi provenienti da Montefalco, restaurati per l’occasione dai magistrali laboratori dei Musei Vaticani; oppure lo straordinario riavvicinamento del Trittico con l’Incoronazione della Vergine del Maestro di Cesi e il Crocifisso con Christus triumphansdipinti entrambi per il monastero di Santa Maria della Stella di Spoleto, oggi separati tra il Musée Marmottan Monet di Parigi e il Museo del Ducato di Spoleto. Per la prima volta, dall’inizio dell’Ottocento, torneranno insieme.

Visitando le sedi espositive, e i luoghi nel territorio, sarà possibile entrare in una bottega d’artista medievale, per comprenderne il virtuoso e febbrile impegno nel realizzare fondi oro, sculture, miniature, oreficerie, affreschi, in un caleidoscopio di raffinate e originali personalità che vivevano il loro punto di riferimento in una delle capitali artistiche dell’Italia medievale, la città ducale di Spoleto: il Maestro delle Palazze, il Maestro di Sant’Alò, il Maestro di San Felice di Giano, il Maestro di Cesi, il Maestro di San Ponziano, il Maestro della Croce di Trevi, il Maestro della Croce di Visso, il Maestro di Fossa.

Una mostra per conoscere e stupirsi.

Il comitato scientifico della mostra è composto da: Lucia Arbace, Guido Cornini, Andrea De Marchi, Giovanni Luca Delogu, Marica Mercalli, Stefania Nardicchi, Antonio Paolucci, Marco Pierini, Mario Scalini, Lisa Zanni.

LE SEDI ESPOSITIVE

Montefalco, Complesso Museale di San Francesco

Tornano a Montefalco tre opere trecentesche importantissime, di cui la città èstata privata dalle spoliazioni napoleoniche e dalla dispersione del patrimonio mobile che ne seguì: il grande dossale che era sull’altare maggiore della Chiesa di San Francesco, opera del Maestro di Fossa, splendido come un’opera Simone Martini; la tavolaper l’altare della Cappella di Santa Croce nella Chiesa di Santa Chiara di Montefalco, opera estrema del più giottesco dei pittori spoletini, il Maestro di Cesi; lo stendardo processionale con la Passione di Cristo, anche questo in origine nella chiesa di San Francesco a Montefalco. La mostra è l’occasione per ricostruire, con un’operazione virtuosa, i contesti originali e dare conto al visitatore della straordinaria stagione trecentesca vissuta dalla città.

Spoleto, Museo Diocesano e Basilica di Sant’Eufemia

Il Museo Diocesano di Spoleto conserva molte opere che testimoniano la pittura e la scultura lignea in questa zona dalla metà del Duecento fino agli anni cinquanta del secolo successivo. La sezione di mostra, che espone capolavori del Maestro di Cesi e del Maestro di San Felice di Giano, è il completamento dell’esposizione nella chiesa di San Francesco a Trevi. Di particolare importanzail “Trittico con Incoronazione della Vergine” del Maestro di Cesi dal Museo Marmottan Monet di Parigi e il Paliotto del Maestro di San Felice di Giano dalla Galleria Nazionale dell’Umbria. Si potrà indagare in maniera circostanziata il rapporto tra scultura lignea e policromia, così importante per il trecento spoletino, in modo da mettere in relazione scultori e pittori che potevano essere nella medesima bottega, se non combaciare addirittura nella stessa persona.

Spoleto, Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto

La sezione presenta l’antefatto della pittura spoletina del Trecento, prima della rivoluzione di Giotto, preceduta dai pittori presenti nel cantiere di Assisi al momento dell’arrivo di Cimabue. In particolare il Maestro delle Palazze, che affonda le proprie radici culturali nella tradizione spoletina e insieme rappresenta il momento del cambio generazionale tra i pittori del Duecento e quelli che volsero l’arte “di greco in latino”. L’anonimo artista lasciò sulle pareti della chiesa di Santa Maria Inter Angelos o delle Palazze, situata sulle pendici del Monteluco, un ciclo murale di soggetto sacro di particolare interesse, realizzato alla fine del XIII secolo. Bruno Toscano ne ha sottolineato i caratteri dal forte accento cimabuesco e ha legato la loro cronologia con la presenza ad Assisi del pittore fiorentino, per altro non suffragata da date certe, ma alla vigilia dell’arrivo di Giotto. Intorno al 1920 gran parte degli affreschi fu staccata e, tra il 1924 e il 1931, alcuni di essi furono acquistati da cinque musei americani (Museum of Fine Arts a Boston, Glencairn Museum a Bryn Athyn, Fogg Art Musem della Harvard University a Cambridge, Wadsworth Atheneum Museum of Art ad Hartford e Worcester Art Museum). Nel 1964 fu distaccata una delle scene sopravvissute e cinque brani degli affreschi rimasti in situ, confluiti nel Museo Nazionale del Ducato. Il progetto prevede la ricomposizione virtuale a grandezza naturaledella collocazione degli affreschi in uno dei saloni della Rocca, attraverso un impaginato grafico ed immagini in bianco e nero degli affreschi, oggi conservati nei musei americani.

Trevi, Museo di San Francesco

Nella Chiesa di San Francesco, adiacente la Pinacoteca Comunale, è conservata una splendida e gigantesca croce sagomata databile intorno al 1317. Si tratta di un’opera straordinaria per conservazione e qualità, dipinta da uno dei maggiori protagonisti di quella stagione, il Maestro della Croce di Trevi (che prende il nome dalla sua opera più rappresentativa), lo stesso amato da Roberto Longhi che lo aveva battezzato come Maestro del 1310. Questi partecipò senz’altro alla decorazione assisiate e fu attivo probabilmente già alla fine del XIII secolo, proprio in parallelo alla presenza di Giotto in Umbria. L’opera di Trevi è sintomatica di quel momento, ha dentro tutta la forza del pittore toscano, ma anche l’espressività locale, la capacità di parlare allo spettatore, la coscienza di un messaggio diretto a chi le rivolgeva lo sguardo. Andare a studiare il Maestro della Croce di Trevi e i pittori e gli scultori in legno (che in qualche caso potrebbero combaciare tra loro), attivi a Spoleto e dintorni alla fine del Duecento e all’inizio del secolo successivo, significa ricostruire per la prima volta un tessuto lacerato e a grandi tratti perduto, ma di qualità eccezionale. Significa poter rivedere un panorama artistico nuovo e per quel territorio fortemente identitario.
Nella stessa sede verrà esposto il corpus delle opere del Maestro di Fossa, personalità altissima capace di muoversi a valle della cultura di Giotto, ma innestato della grazia di Simone Martini in perfetto parallelo con Puccio Capanna. Vero e grande artista di Spoleto alla metà del XIV secolo, il Maestro di Fossa è un faro per tutta l’arte a seguire fin dentro il Quattrocento. Tutto lo svolgersi della pittura locale si basa sul suo insegnamento, dal possibile Bartolo di Spoleto, il cosiddetto Maestro dei Calvari, fino agli inizi di Giovanni di Corraduccio.

Scheggino, Spazio Arte Valcasana

Nello Spazio Arte Valcasana di Scheggino sarà possibile avere completa documentazione degli itinerari e informazioni sui luoghi di visita. A Scheggino, inoltre, verranno presentati alcuni frammenti degli affreschi e uno dei due rosoni dell’abbazia di San Salvatore a Campi di Norcia, gioiello dell’arte romanica gravemente danneggiato dal sisma, attualmente oggetto di un impegnativo cantiere di recupero e restauro degli affreschi superstiti, curato dalla Soprintendenza all’archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e dall’Istituto Superiore Conservazione e Restauro.

VALORIZZAZIONE TERRITORIALE

L’oggetto stesso della mostra, dedicata una stagione di rinascimento artistico di cui l’Umbria è stata protagonista in Italia, e le cui testimonianze sono state gravemente compromesse dai recenti eventi sismici, merita una particolare attenzione in termini di studio, e di riscoperta culturale e turistica. Gli itinerari, organizzati e suggeriti nel territorio, permetteranno ai visitatori di conoscere un’eredità preziosa e irripetibile, anche se testimonianze importanti di questo patrimonio non saranno visibili a causa dei danni subiti dal terremoto.
Partendo dallo Spazio Arte Valcasana di Scheggino, gli itineraricoinvolgeranno ben quattro regioni: Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo. Ventinove i Comuni coinvolti, di cui 19 in Umbria, con 72 chiese e oltre cento tra opere e cicli pittorici: interessata tutta la Valnerina, ma anche la Valle Umbra, il Folignate e lo Spoletino, Nocera Umbra, Fossato di Vico e alcune zone del Ternano, la provincia di Macerata, il Reatino, L’Aquila e il suo circondario.

I luoghi coinvolti dagli itinerari nel territorio sono:

Acquasparta (TR), Chiesa di San Francesco
Camerino (MC), Museo Diocesano
Campello sul Clitunno (PG), loc. Campello Alto, Monastero dei Barnabiti, loc. Lenano, Chiesa di San Lorenzo, Eremo di Sant’Antonio
Castel Castagna (TE), loc. Ronzano, Abbazia di Santa Maria
Castel Ritaldi (PG), loc. Colle del Marchese, Chiesa della Madonna della Selvetta
Castelsantangelo sul Nera (MC), Chiesa di Santa Maria di Vallinfante, Chiesa di San Martino dei Gualdesi
Cerreto di Spoleto (PG), Chiesa di Santa Maria dell’Annunziata, loc. Borgo Cerreto, Chiesa di San Francesco o di San Lorenzo, loc. Ponte Pieve di Santa Maria
Cesi (TR), Chiesa di Santa Maria Assunta
Ferentillo (TR), Abbazia di San Pietro in Valle
Foligno (PG), Cattedrale di San Feliciano, Museo Diocesano, Chiesa di San Nicolò di Guesia, loc. Belfiore, Eremo di Santa Maria di Giacobbe.
L’Aquila, Museo Nazionale d’Abruzzo, Chiesa di San Biagio, loc. Fossa, Chiesa Santa Maria ad Cryptas
Leonessa (RI), Convento di San Giovanni
Montefalco (PG), Chiesa di Santa Chiara, Cappella di Santa Croce, Chiesa di Sant’Agostino, loc. Turrita, Chiesa di Santa Maria
Monteleone di Spoleto (PG), Chiesa di San Francesco
Nocera Umbra (PG), loc. Case Basse, Chiesa di San Giovenale
Norcia (PG), Chiesa di Sant’Agostino, Chiesa del Crocifisso, Chiesa di San Francesco, loc. Campi, Chiesa di San Salvatore, loc. Forsivo, chiesa di San Giacomo, loc. Valcaldara, Chiesa San Giovanni, loc. Legogne, Chiesa di Santa Maria
Preci (PG), Chiesa di Santa Maria della Pietà, loc. Castelvecchio, Chiesa della Madonna della Cona, loc. Poggio di Croce, Chiesa di San Bartolomeo
Rieti, Cattedrale di Santa Maria Assunta, Chiesa Nuova, loc. Posta, Convento di San Francesco
Sant’Anatolia di Narco (PG), loc. Caso, Chiesa di Santa Cristina, Chiesa di Santa Maria Assunta
Scurcola Marsicana (AQ), Santuario della Vittoria
Sefro (MC), loc. Agolla, Chiesa di San Tossano
Sellano (PG), loc. Orsano, Chiesa di Santa Maria Assunta
Spoleto (PG), Cattedrale di Santa Maria Assunta, Chiesa e monastero di Santa Maria inter Angelos, detto delle Palazze, Chiesa di San Domenico, Chiesa di San Gregorio Maggiore, Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Chiesa di San Paolo inter vineas, Chiesa di San Ponziano, Chiesa di San Sabino, Monastero Santa Maria della Stella, Chiesa di Santa Maria della Misericordia, Chiesa di San Ponziano, Chiesa di San Sabino, Palazzo dei Canonici, Palazzo Vescovile, Chiesa dell’Annunziata, loc. La Costa, Eremo di San Girolamo loc. Morro parrocchiale
Sulmona (AQ), Chiesa di San Francesco della Scarpa
Tolentino (MC), Santuario di San Nicola
Trevi (PG), Chiesa di San Francesco, Chiesa di San Nicolò, Chiesa di Santa Caterina, Chiesa di Santa Maria di Pietrarossa, Chiesa di San Pietro a Pettine, ex Monastero di Santa Croce
Ussita (MC), Collegiata di Santa Maria
Vallo di Nera (PG), Chiesa di Santa Maria, Chiesa di Santa Caterina, Chiesa di San Giovanni
Visso (MC), Collegiata di Santa Maria

Giu
28
Gio
CARATTERI DI TESTA installazione di Giacomo Ramaccini @ Rocca Albornoziana - Museo Nazionale del Ducato
Giu 28–Set 2 giorno intero
<!--:it-->CARATTERI DI TESTA installazione di Giacomo Ramaccini<!--:--><!--:en-->CARATTERI DI TESTA installation by Giacomo Ramaccini<!--:--> @ Rocca Albornoziana - Museo Nazionale del Ducato | Spoleto | Umbria | Italia

Giovedì 28 giugno, alle ore 12, al Museo nazionale del Ducato di Spoleto – Rocca Albornoz sarà inaugurata un’installazione di Giacomo Ramaccini intitolata Caratteri di testa.

L’opera si propone di indagare, attraverso la fotografia, la circolarità di un percorso che va dal simbolo della realtà alla realtà del simbolo.

Ramaccini (Spoleto 1989) ha conseguito un diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia. Caratteri di testa è stato presentata per la prima volta al Palazzo Collicola Arti Visive di Spoleto, nell’ambito dell’esposizione Aeroporto di Spoleto. Nuove rotte artistiche con libere destinazioni.

L’iniziativa sarà presentata dalla direttrice Paola Mercurelli Salari. Sarà presente l’artista.

Spoleto 1959. Il secondo Festival dei Due Mondi – Mostra @ Archivio di Stato - Sez. Spoleto
Giu 28–Set 20 giorno intero

Nell’ambito della sessantunesima edizione del Festival dei Due Mondi, giovedì 28 giugno 2018, dalle ore 9:30, si tengono – presso l’Archivio di Stato, Largo Ermini – una conferenza, l’inaugurazione di una mostra e la presentazione di un volume tutti incentrati sul tema Spoleto 1959. Il secondo Festival dei Due Mondi. Nuovi spazi per il teatro, invenzione di nuovi generi.

La mostra Spoleto 1959, il secondo Festival dei Due Mondi, a cura della Sezione dell’Archivio di Stato di Spoleto, presenta al pubblico fotografie originali, documenti d’archivio, articoli dell’epoca usciti al di là dell’Atlantico, in Italia e in altri paesi europei e sarà visitabile fino al 20 settembre 2018.

Info stampa: aciemmearte@gmail.com, mob. 339.5993281.
Sezione Archivio di Stato di Spoleto – Largo G. Ermini – 06049 Spoleto (Pg) – tel. 0743. 43789 – e-mail: sass.aspg@gmail.com
Comune di Spoleto – Piazza del Comune, 1 – 06049 Spoleto (PG) – Office +39(0)743.218.249 – +39(0)743.218.276 – email: ufficio.stampa@comunespoleto.gov.it

Giu
29
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61° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 29–Lug 15 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 61° edizione.

Dal 29 giugno al 15 luglio 2018 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

Questo il promo:

PROGRAMMA E INFO SUL SITO UFFICIALE DEL FESTIVAL: www.festivaldispoleto.com


COME ACQUISTARE
*Call Center Festival
+ 39 0743 77 64 44
+39 0743 22 28 89
*al costo della tariffa urbana

biglietteria@festivaldispoleto.com

Box Office Spoleto
– Via Filitteria, 1
– Piazza della Vittoria, 25

PUNTI VENDITA TICKETITALIA

IL CONI PER IL FESTIVAL @ Palazzo Comunale
Giu 29–Lug 15 giorno intero

IL CONI PER IL FESTIVAL

29 giugno – 15 luglio
Palazzo Comunale | Cappella di San Ponziano, Sala Spagna e Sala dei Duchi
Mostra delle Fiaccole Olimpiche. Intarsi di Sport e Storia del Ciclismo e del Pugilato
Salotto letterario
orari apertura mostra: dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle ore 21.00
il sabato e la domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle 24.00

7 luglio
Palazzo Comunale | Sala dei Duchi
ore 19.30 Salotto letterario sportivo
Celebrazione dei 50 anni dei Giochi Olimpici di Città del Messico
Conversazioni con personaggi sportivi nazionali e internazionali invitati: medagliati olimpici italiani a Città del Messico

14 luglio
Palazzo Comunale | Sala dei Duchi
ore 19.30 Salotto letterario sportivo
Il Ciclismo e la storia di Gino Bartali
Conversazioni con personaggi sportivi nazionali e internazionali

Il femminismo femminile: mostra di collage vintage di Maria Grazia Preda @ Galleria d’arte Germanico
Giu 29–Lug 15 giorno intero
<!--:it-->Il femminismo femminile: mostra di collage vintage di Maria Grazia Preda<!--:--> @ Galleria d’arte Germanico | Spoleto | Umbria | Italia

Galleria d’arte Germanico, Via Arco di Druso 19
29 giugno – 15 luglio 2018
IL FEMMINISMO FEMMINILE: MOSTRA DI COLLAGE VINTAGE DI MARIA GRAZIA PREDA

Positività, sorriso, ironia ed ottimismo sono i tratti comunicativi delle ruggenti donne degli anni 50 realizzate da Maria Grazia Preda, artista del collage nata a Spoleto ma bolognese di adozione, che espone per la prima volta a Spoleto in occasione del Festiva dei Due Mondi.

Le opere di Maria Grazia Preda rappresentano l’espressione più pura del “Collage vintage”, arte del recupero creativo di riviste degli anni cinquanta con un approccio profondamente ottimista. Antenato dell’odierno “vintage”, in francese antico “vendenge” definiva i vini vendemmiati nelle annate migliori. Più che mai inconsapevolmente fedeli all’origine etimologica del termine, i Collage Vintage di Maria Grazia Preda distillano l’immaginario di un decennio rimasto negli annali come un periodo di estremo ottimismo e rinascita, riassemblandolo in chiave contemporanea attraverso lo strumento dell’ironia.
Gli anni Cinquanta, sotto forma di riviste originali d’epoca pubblicate in Italia, sono infatti il serbatoio da cui l’autrice attinge: immagini, loghi, parole stampate diventano così gli elementi minimi che, ricombinati e incollati a mano su carte pregiate, danno vita ad eleganti pezzi unici caratterizzati da una rara freschezza di gusto contemporaneo, che non dimentica tuttavia il sapore del tempo senza abbandonarsi ad alcuna sterile nostalgia.
Una vera e propria incursione nella storia del costume, della moda e della pubblicità, insomma, in cui centrale diventa il messaggio positivo veicolato dalla figura della donna. Caratterizzata da una raffinata eleganza, la protagonista dei collage in mostra veste con stile le creazioni degli anni d’oro della moda francese e italiana. All’allure classica delle immagini fa da contrappunto l’elemento testuale, anch’esso recuperato tout court dalle riviste d’epoca, in cui la sensibilità moderna scorge un certo candore. È in questo spazio interstiziale tra presente e passato, amplificato dagli accostamenti inediti di immagini e parole, che agisce l’ironia, restituendo un’immagine di donna che appare essere una sintesi tra due epoche: classicamente femminile, ma anche ironica, emancipata, battagliera e sicura di sé nel suo lanciare decisi messaggi positivi che stimolano lo spettatore ad attingere alle infinite risorse interiori che ogni individuo è capace di manifestare, anche e soprattutto in circostanze avverse.

Info: Tel. 3921771730 – info@collagevintage.itwww.collagevintage.it

Giu
30
Sab
ANDREA PACANOWSKI All’infuori di me – Mostra @ Palazzo Collicola Arti Visive
Giu 30–Ott 7 giorno intero
<!--:it-->ANDREA PACANOWSKI  All’infuori di me - Mostra<!--:--><!--:en-->ANDREA PACANOWSKI  All’infuori di me - Exhibition<!--:--> @ Palazzo Collicola Arti Visive | Spoleto | Umbria | Italia

L’inaugurazione della mostra di Andrea Pacanowski, avrà luogo SABATO 30 GIUGNO alle ore 12:00 a Spoleto presso Palazzo Collicola Arti Visive.

La mostra, a cura di Gianluca Marziani, è inserita nel programma ufficiale del Festival dei Due Mondi. La conferenza stampa è in calendario alle ore 11:00 nella Galleria museale del Piano Nobile.

Chi non si è cimentato, almeno una volta, con un puzzle da centinaia di tasselli? Ricorderete le immagini che di solito compongono il mosaico: vincono i paesaggi a campo lungo e le visioni panoramiche in genere, con una quota maggiore per le nature incontaminate, gli spot culturali e le folle umane. Il puzzle racchiude, involontariamente, il senso dell’immagine odierna: la disintegrazione di un ordine da riassemblare somiglia ai passaggi tra analogico e digitale, ai trasferimenti tra device e stampa, ai legami tra alta e bassa definizione… la natura analogica del puzzle tocca il close-up e le profondità di campo, le staffette tonali tra zone di colore, fino ad integrare il glitch (l’errore di posizione del tassello) come ulteriore possibilità esplorativa.

Andrea Pacanowski presenta a Spoleto una quindicina di lavori fotografici. All’infuori di me raccoglie masse umane, corpi in ordine militaresco, gente in uniforme, gruppi rituali. Sono pattern collettivi che provengono, in particolare, dal consesso religioso in esterni, dai luoghi d’aggregazione dei culti monoteistici più diffusi. Le foto racchiudono tasselli d’umanità in un telaio geografico che gioca con l’astrazione pittorica e le iconografie del web, creando un cortocircuito estetico di alta fattura, mantenendo la purezza dell’analogico come potenziale mimetico (simulare tecniche digitali attraverso il talento analogico è un passaggio nodale nella fotografia contemporanea). Quei corpi riguardano le inquietudini del nostro tempo, i confini della libertà, la necessità di una guida spirituale, la ricerca di condivisione… tutti temi di portata storica e pregnanza politica, centrali in un’epoca così narcisistica, narrati da Pacanowski con abilità estetica e intelligenza concettuale.

Una fotografia dal risultato pittorico, modulata per ritmi e griglie, dove il colore diviene struttura plastica, dove il ritmo comprime il dinamismo interno dell’immagine. Pacanowski, attraverso l’ambiguità ottica del puzzle, sfida il pubblico alla visione mobile in avanti e indietro, per definire la messa a fuoco, per sciogliere le ambiguità retiniche che le immagini contengono. Le opere sono puzzle fotografici che rompono diverse certezze su usi e abusi del digitale. Secondo l’autore ogni scatto è un viaggio unico dal senso analogico, un’immersione lenta che richiede conoscenza tecnica, invenzione, ribaltamento di regole in apparenza immobili. L’immagine finale è il risultato di riprese, combinazioni, luci di scena e altri trucchi che il nostro ha affinato nel contesto della Moda, il suo luogo d’origine professionale, spazio di crescita tecnica ma anche di perfezionismi robotici senza emozioni. Pacanowski sentiva il limite del set e della post-produzione, del digitale come dittatura patinata: ed eccolo sfidare la messinscena elettronica, preferendo i codici lenti di un habitus interiore, dove la pelle fotografata si tramuta in geografia complessa, dove colori e tonalità definiscono l’invisibile, dove graffiature e segni amplificano l’energia iconografica. Le sue azioni sono scie sonore che mappano le armonie sinuose, localizzano dettagli, ampliano i segnali emotivi dietro un corpo. La fotografia prende qui il ritmo lento del pennello, rivelando una qualità metafisica che ci conduce in un rituale misterioso, ascetico, fatalmente spirituale.
La mostra a Spoleto entra così nel cuore dei culti monoteisti: Cristianesimo, Ebraismo, Islam. Un viaggio fotografico che racconta le metodiche spontanee dei grandi raduni, secondo un approccio che coglie gli equilibri gravitazionali, le scale cromatiche, i ritmi sincretici, le armonie collettive. Un’analisi per mostrare il valore etico di ogni religione, la possibile convivenza tra diversità, l’importanza del dialogo come cardine di una rifondazione universale. La fotografia di Pacanowski ribadisce tutto ciò, e lo fa con un’energia estetica che rompe il giudizio di merito, annullando i termini di superiorità e inferiorità, i pericolosi personalismi, le manie estremiste. Qui si parla di armonia e libertà, di uomini e donne che camminano sullo stesso Pianeta, respirando lo stesso ossigeno, inseguendo gli stessi sogni, in cerca di quella cosa indistruttibile che ovunque si chiama Amore.

E’ la fotografia che riprende la sua essenza analogica ma con il meglio che la stampa e i supporti possano offrire. Non è un ritorno alle origini ma l’origine di una continuità possibile, è la resistenza del fattore umano che orchestra frammenti di bellezza universale. Una bellezza che ci parla di religioni e sincretismo, che entra nel cuore caldo del Pianeta da una porta di liberazione dei contenuti. Andrea Pacanowski ci invita nelle sue tessiture ritmate, nelle moltiplicazioni di ogni singola diversità, nel rumore cromatico di una visione che coinvolge ognuno di noi. Perché, come dice il titolo, all’infuori di me ci sono sempre tutti gli altri.

www.andreapacanowski.it

La mostra termina domenica 7 ottobre 2018
Info mostra: www.palazzocollicola.it https://www.facebook.com/PALAZZOCOLLICOLA
Contatti Palazzo Collicola: info@palazzocollicola.it
Contatti Sistema Museo: ufficiostampa@sistemamuseo.it

EUGENE LEMAY Ghost Witness Shadow – Mostra @ Palazzo Collicola Arti Visive
Giu 30–Ott 7 giorno intero
<!--:it-->EUGENE LEMAY  Ghost Witness Shadow - Mostra<!--:--><!--:en-->EUGENE LEMAY  Ghost Witness Shadow - Exhibition<!--:--> @ Palazzo Collicola Arti Visive | Spoleto | Umbria | Italia

EUGENE LEMAY – GHOST WITNESS SHADOW
a cura di Gianluca Marziani

La mostra di EUGENE LEMAY sarà inaugurata SABATO 30 GIUGNO alle ore 12:00 a Spoleto presso Palazzo Collicola Arti Visive. La mostra, a cura di Gianluca Marziani, è inserita nel programma ufficiale del Festival dei Due Mondi.

La conferenza stampa è in calendario alle ore 11:00 nella Galleria museale del Piano Nobile.

Il Piano Nobile di Palazzo Collicola Arti Visive apre le sue quinte settecentesche per ospitare un nuovo progetto d’artista, disegnato in maniera “sartoriale” sul modello domestico delle stanze. L’approccio con Eugene Lemay segue le consuete regole di un inserimento morbido e inclusivo, ricreato con modi mimetici che si fondono nell’antico senza modifiche sostanziali.

Integrazione è la parola giusta per cogliere l’abbraccio tra la natura di un appartamento gentilizio e l’energia elettrica di un artista contemporaneo. Da una parte lo splendore opulento del luogo, dall’altra la potenza metaforica di Lemay, la sua critica sociale, la durezza monolitica delle opere. Il contrasto apparente si trasforma così in una fluida integrazione: ora la pienezza mai aggressiva del luogo, ora l’essenza espressiva di un’arte che aggredisce lo sguardo, caricando le stanze di un magnetismo invisibile ma denso.

Lo statunitense Eugene Lemay (1960, Grand Rapids, Michigan) torna in Italia dopo la personale romana al MACRO Mattatoio (a cura di Micol Di Veroli, febbraio – aprile 2015). Dimensions of Dialogue era il titolo di quella mostra, una frase che ben racchiude la coscienza etica di Lemay, la natura politica e militante del suo lavoro. Le opere a Palazzo Collicola sono le stazioni di un cammino nel dolore della guerra, nell’ipocrisia della politica, nella fobia e nel terrore che acceca, nelle ferite della carne e in quelle del cuore. L’artista americano conosce il rumore delle bombe, lo stridore delle armi letali, l’odore del sangue che scorre. A 13 anni si trasferì dal Michigan in Israele, passando l’adolescenza in un kibbutz, diventando poi un soldato volontario che ha impugnato le armi e combattuto per Israele. Un’esperienza durissima che ha segnato la sua vita di ebreo americano, plasmando il suo talento come fosse una tempesta che modella una montagna.

Ci sono vite normali che talvolta creano racconti straordinari. E poi ci sono vite straordinarie, senza approdi sicuri, che si sublimano in opere universali, destinate all’esperanto dello sguardo, alla dimensione collettiva dei valori naturali. Eugene Lemay si porta dentro lo straordinario di un’esistenza nomade, culturalmente feconda, impressionante per eventi e conseguenze. Una vita dentro la vita, talmente coinvolgente da trasformarsi in una spinta artistica, così da produrre conseguenze in forma di opere e messaggi visuali.

Gianluca Marziani: “Mi colpisce la doppia anima di alcune opere, la capacità che hanno di plasmarsi sui singoli habitat. Quando ho visto le installazioni nel gigantesco studio del New Jersey, ho pensato che respiravano in silenzio, dentro un ambiente neutro che le accettava senza conflitto. Una volta allestite a Spoleto, qualcosa in loro è completamente cambiato, adesso iniziavano una fase di respiro più rapido, come se sentissero un luogo anomalo e cercassero di adattarsi ad un habitat carico di memorie…”

Fantasmi, testimoni, ombre… sono loro che ci guidano idealmente lungo le stazioni del Piano Nobile, li sentiamo dentro i quadri, oltre le cornici, tra le finte bombe di un’installazione, dentro l’impasto pittorico, nei fondali monocromi delle superfici… Lemay attraversa il male dell’umanità con il passo metaforico dell’arte, evitando il ricatto del realismo, preferendo il passo sospeso dei riti allegorici, delle figure archetipiche, del nero che dissolve, del grigio che annebbia. Attraverso l’elaborazione digitale e l’esecuzione manuale si ricreano corpi e volti che sembrano nati dalla plastilina, dalla lana, dal vapore, dalla neve, dalla panna… sono ombre di carne, fantasmi solidi, testimoni silenti del male subìto… Corpi artici e nebulosi, simili ad orsi bianchi che abbracciano, si piegano, soffrono, cadono, si alzano in piedi… Corpi di soldati che potrebbero diventare tutto ciò che vorremmo fossero… Corpi che sono archetipi filosofici tra Platone e Nietzsche, talvolta neri come ombre nel buio della caverna, come soldati sotto il cielo senza stelle… Corpi che incarnano il dolore e la voglia di rinascita, divisi tra un male necessario e un bene ancor più necessario… corpi che sono fantasmi in cammino nel mondo, lenti ma elefantiaci nel passo pesante che calpesta le terre ferite… corpi che sembrano ombre solide, testimoni oculari del dolore collettivo… corpi che cercano la luce della notte, le stelle del giorno, l’orizzonte lontano degli eventi.

Gianluca Marziani: “Godot è arrivato tra noi assieme ai testimoni silenziosi di Lemay. La figura misteriosa di Samuel Beckett giunge tra i viventi, si confonde nella folla di fantasmi e ombre mute. Non si presenta a nessuno ma si capisce che è Godot, archetipo tra gli archetipi, testimone e giudice che guida gli umani sull’orlo dell’abisso, fermandosi poco prima della caduta. Davanti al vuoto ci riassume il male in un istante, carezzando la Terra che soffre, chiedendoci da che parte vogliamo andare… Perché il male ha raggiunto il culmine e oltre inizia il buco nero, l’antimateria dell’esistenza, la fine dell’ultimo finale di partita. Godot ci accompagna sul baratro e ci lascia guardare il vuoto infinito ma anche la luce dietro la schiena, la possibilità di un nuovo viaggio, di una rinascita plausibile. Ad ognuno di noi la scelta tra il buco nero e la luce, tra un lungo addio e un lunghissimo amore…”

Il progetto italiano di Eugene Lemay prevede una tappa successiva nel magnifico piano nobile del Museo RISO di Palermo, prestigiosa sede che amplierebbe le ragioni del dialogo tra memoria e presente, antichità e ragionamento contemporaneo. La direttrice del museo, Valeria Li Vigni, ha immaginato assieme a Marziani un viaggio speculare dentro due residenze che si sono trasformate in centri per l’arte del nostro tempo. Un incontro unico e spettacolare, corredato da un catalogo (edito dal RISO) che documenterà il valore visuale e tematico di questa splendida contaminazione.

La mostra termina domenica 7 ottobre 2018
Info mostra: www.palazzocollicola.it https://www.facebook.com/PALAZZOCOLLICOLA
Contatti Palazzo Collicola: info@palazzocollicola.it
Contatti Sistema Museo: ufficiostampa@sistemamuseo.it

GIORGIO ORTONA – F.I.C.O. Feticci Individui Case Oggetti – Mostra @ Palazzo Collicola Arti Visive
Giu 30–Ott 7 giorno intero
<!--:it-->GIORGIO ORTONA - F.I.C.O. Feticci Individui Case Oggetti - Mostra<!--:--><!--:en-->GIORGIO ORTONA - F.I.C.O. Feticci Individui Case Oggetti - Exhibition<!--:--> @ Palazzo Collicola Arti Visive | Spoleto | Umbria | Italia

La mostra personale di Giorgio Ortona, sarà inaugurata SABATO 30 GIUGNO alle ore 12:00 a Spoleto presso Palazzo Collicola Arti Visive. La mostra, a cura di Gianluca Marziani, è inserita nel programma ufficiale del Festival dei Due Mondi.

La conferenza stampa è in calendario alle ore 11:00 nella Galleria museale del Piano Nobile.

La mostra è realizzata in collaborazione con Settantasette Gallery (MI).

Roma. Pigneto. Via Braccio da Montone: davanti a noi un edificio basso, al primo piano ecco lo studio di Giorgio Ortona, immerso in un quartiere che stigmatizza pregi e difetti di una città complessa, favolosa per evidenze ma decadente per attitudine; una metropoli che al Pigneto intreccia edilizia mista e creatività, nodo multietnico e vita notturna, proletariato e terziario tecnologico di nuova generazione. Da qui, tra Casilina e Prenestina, parte uno sguardo d’autore con la filosofia del drone: altezze a campo aperto per una visione concentrica e lenticolare della Roma moderna, palazzinara, commerciale, dissonante, cementizia, popolosa…

Giorgio Ortona dipinge non solo ciò che vede ma ciò che gli occhi odorano, ciò che le orecchie assaggiano, ciò che la bocca ascolta… un’apparente contraddizione dei sensi, specchio veritiero di un pennello che il contrasto semantico lo risolve al suo interno: pittura sporca eppure chirurgica, brulicante ma asciutta, realistica e al contempo mentale. Una pittura di contrasti sanati, dove lo stesso telaio di legno grezzo, pur imitando il pallet da cantiere, si trasforma in un distanziatore dalla perfetta calibratura. Una contraddizione che si risolve anche nei fondali: si intravedono linee, numeri e tacche che palesano la natura architettonica della tavola, come se il fondo fosse la cellulosa su cui l’autore progetta le visioni. Qui esce fuori l’anima d’architetto, il passato universitario e la disposizione mentale; emerge l’angolo di sguardo che certifica un imprinting ma anche il suo cortocircuito per merito di un linguaggio, la pittura, che ridefinisce il sentimento profondo dell’architettare.

La pittura è l’architettura abitabile degli spazi interiori

La Roma di Giorgio Ortona diventa matrice e codice genetico, genoma figurativo che attraversa molteplici luoghi di ambito novecentista. Non pensiate, però, alla solita Capitale da periferia disfatta; qui, al contrario, si raccontano la bella edilizia popolare anni Sessanta, certe facciate umbertine tra Esquilino e Colle Oppio, alcuni capolavori residenziali in Prati e San Giovanni, tanti palazzi monolitici che ben s’inseriscono nel contesto urbano, spesso tra tangenziali a serpente, sopraelevate, raccordi e strisce d’asfalto. Ortona mappa l’urbe capitolina tra tetti e antenne, balconi e verde pubblico, crea geografie di cemento armato, esalta il cantiere con il corredo d’impalcature e gru svettanti… verrebbe da dire: da tempo Roma non era così “romana” in un quadro; viene da aggiungere: una Roma tanto minuziosa da rendersi universale, archetipo di qualsiasi luogo cresciuto per incroci meticci, scambi culturali, energia collettiva, potere politico e investimento economico.

La Roma di Ortona è anche la città dei volti amati, dei corpi affini, degli oggetti sensibili che catturano la sua fiducia emotiva. E’ un mondo di affetti e sensazioni vive, un legame vigile con la prosa del quotidiano: la città al di fuori, le persone e gli oggetti negli appartamenti, sui terrazzi, davanti ad una porta, dentro un negozio, in piedi per strada, dovunque il corpo, un cibo o un oggetto siano integrazioni biologiche della città pulsante. Lo stesso autoritratto, oggi esposto con alcune varianti, coinvolge magliette o giubbotti che l’autore, dileguatosi nel bianco pittorico, indossava al momento della foto, offrendoci così un ritratto per assenze, per evocazioni urbane, per rumori di fondo.

L’immaginario urbano di Ortona nasce dall’alto, attraverso le immagini panoramiche di Google Earth. Da qui la creazione di una griglia pittorica in cui il realismo si affianca alle cancellature di colore, alle assenze evocate, alle dissolvenze improvvise. Scompaiono le zone che non meritavano celebrazione, che stridevano nel contesto, che inquinavano l’occhio architettonico di Ortona. Assenze solo apparenti che si trasformano in fasce di colore, richiamando Nicolas De Staël e Alberto Burri, elettrificando la pittura con volumi astratti, tanto plastici da fondersi con la città reale.

Ad accompagnare i quadri ci sarà Storie di Pittura, un video che racconta l’artista nei suoi spazi di vita e lavoro. Un’appendice che tira le somme narrative di un viaggio unico nella città che non dorme, nei quartieri ad alta temperatura umana, nei mondi privati di un artista che architetta, giorno per giorno, le sue stanze interiori. Il video è stato realizzato da Sintesi Visiva.

Come direbbe qualcuno che passeggia per il Pigneto: “Davvero FICO sto quadro de Ortona…”

F.I.C.O. ovvero, Feticci Individui Case Oggetti
www.giorgioortona.com

La mostra termina domenica 7 ottobre 2018
Info mostra: www.palazzocollicola.it https://www.facebook.com/PALAZZOCOLLICOLA
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GIUSEPPE PULVIRENTI Trademark SP – Mostra @ Palazzo Collicola Arti Visive
Giu 30–Lug 29 giorno intero
<!--:it-->GIUSEPPE PULVIRENTI  Trademark SP - Mostra<!--:--><!--:en-->GIUSEPPE PULVIRENTI  Trademark SP - Exhibition<!--:--> @ Palazzo Collicola Arti Visive | Spoleto | Umbria | Italia

L’inaugurazione della mostra di Giuseppe Pulvirenti si terrà SABATO 30 GIUGNO alle ore 12:00 a Spoleto presso Palazzo Collicola Arti Visive. La mostra è inserita nel programma ufficiale del Festival dei Due Mondi.

La conferenza stampa è in calendario alle ore 11:00 nella Galleria museale del Piano Nobile.

Achille Bonito Oliva: “Se la scultura è un genere che vuol essere perdonato, Giuseppe Pulvirenti riesce nel suo intento. Evitare l’ingombro ed esaltare il suo accesso nella dimensione della Forma. L’opera depurata da ogni intento celebrativo o puramente descrittivo di una realtà funzionale, elevata invece a Spazio smaterializzato e consegnata al tempo della contemplazione e della riflessione.”ì

Gianluca Marziani, curatore della mostra, scrive che “Giuseppe Pulvirenti comprime il mistero profondo della scultura nei suoi volumi sintetici e silenziosi. Azzera l’ornamento per agire sulla colonna vertebrale della dimensione plastica, sul limbo alchemico tra l’uovo di Piero e il moloch di Kubrick. Le sculture come attivatori di senso che si trasformano in piccole casseforti inaccessibili, vertebre di materia compatta senza porte d’accesso in superficie.”
 
Pulvirenti conduce lo spettatore verso la pura riflessione, sottolineando come tutte le forme, anche le più misteriose, siano insite nella mente umana. Scopo dell’artista è catturarle dal profondo e renderle fatti iconici, soffermandosi sull’ambiguità dei volumi, sulle potenzialità allusive dell’oggetto-scultura cui va aggiunta la scelta di titoli quasi sempre enigmatici. Un’arte che assume funzioni metafisiche, per esplorare il mistero di forme archetipiche e universali.

In occasione della mostra a Palazzo Collicola Arti Visive, Pulvirenti espone due opere in bronzo e una in gesso. Le due sculture in bronzo, “Cruna Quadra” e “Cruna Tonda”, entrambe del 2018, saranno appoggiate fra il pavimento e la parete per dare un senso fisico di transitorietà. Entrambe le sculture sono firmate, in maniera evidente, con le iniziali del nome – GP – e l’anno di esecuzione, così come accaduto con le opere della precedente serie Trademark, esposte a marzo 2018 nella Galleria Valentina Bonomo di Roma. Anche oggi Pulvirenti ha giocato con l’idea di oggetti seriali, imprimendo nel bronzo lettere e numeri che distolgono l’attenzione dalla pura piacevolezza estetica.

La mostra è allestita nella sala dedicata ad Alexander Calder, lo scultore che a Spoleto creò il “Teodelapio”, capolavoro onirico di 18 metri in altezza, collocato dal 1962 davanti alla Stazione. In sintonia con il lavoro di Calder, l’opera in gesso “Senza titolo”, sempre del 2018, sarà appoggiata sul pavimento, proprio come accadeva coi famosi Stabiles del maestro americano. Un dialogo a voce silenziosa che è un omaggio radiante alle vertigini surreali di Calder, ai suoi dilemmi geometrici, al cortocircuito spaziale, all’idea di una bellezza ricostituita.

Trademark di ieri diventa oggi TRADEMARK SP, dove le due lettere richiamano la città di Spoleto ma anche il logo d’autore di GP con le sue alchimie misteriose in forma di scultura.

La mostra è realizzata in collaborazione con Valentina Bonomo Arte Contemporanea

BIOGRAFIA
Giuseppe Pulvirenti è nato a Siracusa (1956). Vive e lavora tra Roma e Siracusa. Tra il 1970 e il 1975 studia all’Istituto Statale d’Arte di Siracusa e all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove dal 1986 è docente di Modellistica. Ha partecipato a numerose mostre internazionali tra cui: XI Quadriennale di Roma (1986), XLIV Biennale di Venezia (1990), Triennale di Milano (1994), Palais des Art di Tolouse (1994), Winchester Gallery di Winchester (1997), Rha The Gallagher di Dublino (1997) Pici Gallery di Seoul (2004), Tokyo Design Center di Gotanda (2004), 
Kuchu Teien Tenbodai Sky Gallery di Osaka (2004), ricevendo significativi riconoscimenti tra cui il Premio Acquisto alla Biennale di Venezia (1990). Tra le principali mostre personali: Framart studio di Milano (1992), Galleria Nuova Icona di Venezia (1996), Fondazione Mudima di Milano (2000), nonché in diverse occasioni presso la Galleria Ugo Ferranti di Roma (2004, 2006, 2009, 2012).

La mostra termina domenica 29 luglio 2018
Info mostra: www.palazzocollicola.it https://www.facebook.com/PALAZZOCOLLICOLA
Contatti Palazzo Collicola: info@palazzocollicola.it
Contatti Sistema Museo: ufficiostampa@sistemamuseo.it

LA MAMA SPOLETO OPEN @ Spoleto
Giu 30–Lug 15 giorno intero
<!--:it-->LA MAMA SPOLETO OPEN <!--:--> @ Spoleto | Spoleto | Umbria | Italia

Arrivato alla sua ottava edizione il festival La MaMa Spoleto Open a cura di La MaMa Umbria InternationaL, quest’anno proporrà – dal 30 giugno al 15 luglio, nell’ambito del sessantunesimo Festival di Spoleto, una serie di interessanti incontri, performance e residenze, tutte fondate sui linguaggi contemporanei dello arti performative, con numerose parentesi indirizzate a scenari internazionali.

Questo il programma:

Sabato 30 Giugno e Domenica 1 luglio CHIOSTRO SAN NICOLO’

Focus Young Mediterranean and Middle East Choreographers (danza)
Progetto speciale in collaborazione con altri 11 Festival italiani sostenuto dal Mibact e dal MAE che sostiene e promuove, tramite azioni di ospitalità e residenza, workshop e spettacoli, un focus dedicato ai giovani coreografi del bacino del Mediterraneo, facilitando la mobilità, il dialogo interculturale e lo scambio di pratiche performative tra gli artisti ospitati e quelli italiani.

h. 15.00 “PRELUDE TO PERSIAN MYSTERIES” – SINA SABERI (Iran)
“BOURGEOIS-Z” – JADD TANK (Libano) / NORA ALAMI (Marocco)

Martedì 3 luglio e Mercoledì 4 luglio 2018 SALA FRAU
h. 20.00 NON SONO (Juggling/teatro) Francesca Mari e Chris Patfield (IT/UK)

Giovedì 5 luglio e Venerdì 6 luglio 2018 SALA CHIOSTRO SAN NICOLO’
h. 15.00 “MAPPE – ALPHABET” (Danza) – GRUPPO NANOU

Domenica 8 luglio 2018 SALA FRAU
h. 20.00 “NON E’ ANCORA NATO” (Teatro) – Caroline Baglioni, Michelangelo Bellani

Lunedì 9 luglio 2018 – SALA CHIOSTRO SAN NICOLO’
h. 22.00 “THE POLAR TRUTH” – (Teatro) Semion Alexandrovsky, DYNAMIS

Martedì 10 luglio 2018 SALA CHIOSTRO SAN NICOLO’
h. 15.00 “THE POLAR TRUTH” – (Teatro) Semion Alexandrovsky , DYNAMIS

Giovedì 12 luglio 2018 SALA CHIOSTRO SAN NICOLO’
h. 21.30 “WELCOME…” – (Danza) SBB Company

Venerdì 13 luglio 2018 SALA CHIOSTRO SAN NICOLO’
h. 15.00 “WELCOME…” – (Danza) SBB Company

Sabato 14 luglio 2018 SALA CHIOSTRO SAN NICOLO’
h. 21.30 “WELCOME…” – (Danza) SBB Company

Domenica 15 luglio 2018 SALA FRAU
h. 16.00 “PENELOPE…” – (Teatro) Compagnia Scena Nud

Organizzazione:
La MaMa Umbria International
Loc. Santa Maria Reggiana 7/8
06049 Spoleto (PG)

www.lamamaumbria.org
www.lamamaspoletopen.net
lamamaumbria@gmail.com

MOSTRE inserite nel programma del 61° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 30–Lug 15 giorno intero
<!--:it-->MOSTRE inserite nel programma del 61° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->61st Festival of Two Worlds' Exhibitions<!--:--> @ Spoleto

Spoleto, Trevi, Montefalco e Scheggino, dal 24 giugno al 4 novembre 2018
CAPOLAVORI DEL TRECENTO. Il cantiere di Giotto, Spoleto e l’Appennino

A cura di Vittoria Garibaldi e Alessandro Delpriori

Un grande secolo per una grande mostra in Umbria. Capolavori del Trecento. Il cantiere di Giotto, Spoleto e l’Appennino, curata da Vittoria Garibaldi e Alessandro Delpriori, si tiene dal 24 giugno al 4 novembre 2018 nei comuni di Trevi, Montefalco, Spoleto e Scheggino.
La mostra prevede l’esposizione di circa 70 opere, tra straordinari fondi oro e sculture di primo Trecento, provenienti da prestigiose raccolte nazionali e internazionali, per valorizzare lo straordinario patrimonio artistico prodotto tra la fine del Duecento e la metà del Trecento, e che si espresse in Umbria con un grande fermento politico, religioso, sociale e artistico. Sono quattro le sedi espositive: a Trevi la Raccolta d’Arte di San Francesco, a Spoleto il Museo Diocesano – Basilica di Sant’Eufemia e il Museo Nazionale del Ducato, a Montefalco il Complesso Museale di San Francesco. Dallo Spazio Arte Valcasana di Scheggino partono invece gli itinerari territoriali che vanno ad approfondire, nei contesti d’origine, la conoscenza dei maestri presenti in mostra.

La mostra è promossa dai Comuni di Trevi, Montefalco, Spoleto e Scheggino, dal Polo Museale dell’Umbria, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, la Regione Umbria, l’Archidiocesi di Spoleto-Norcia e l’Associazione Rocca Albornoziana di Spoleto, con il contributo di Gal Valle Umbra e Sibillini, ATI 3 Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto. È organizzata da Civita Mostre e Sistema Museo.

Le collezioni permanenti dei musei ospitanti dialogano con capolavori unici della pittura e scultura trecentesca, di cui alcuni per la prima volta concessi in prestito.
Tra il Duecento e il Trecento l’Umbria è teatro della più importante rivoluzione artistica del medioevo. L’eccezionale mostra è pensata come una summa della cultura artistica del periodo. Attraverso la ricostruzione del corpus delle opere di maestri anonimi, come il Maestro delle Palazze, il Maestro di Sant’Alò, il Maestro di Cesi, il Maestro della Croce di Trevi, il Maestro della Croce di Visso, il Maestro di Fossa, spesso pittori e scultori allo stesso tempo, intende valorizzare una scuola pittorica ad oggi poco conosciuta, ma di grande interesse culturale. Allo stesso tempo testimonia la vitalità dell’area appenninica nella quale si sviluppò. Particolare attenzione è dedicata alla scultura lignea che in quel periodo collaborava in maniera sostanziale con la pittura alla creazione di tabernacoli con ante richiudibili, tanto da lasciare supporre che il ruolo del pittore e dello scultore potessero combaciare nella stessa persona. L’esposizione di tavole dipinte e di figure rilevate in legno, poste per la prima volta una accanto all’altra, potrà finalmente proporre soluzioni anche a questa affascinante questione.
www.capolavorideltrecento.it

informazioni:
dal 22 giugno al 4 novembre
inaugurazioni:
venerdì 22 giugno ore 17.30, Montefalco, Complesso museale San Francesco
venerdì 22 giugno ore 19.30, Trevi, Raccolta d’arte di San Francesco
sabato 23 giugno ore 17.30 Spoleto, Museo Nazionale del Ducato, Rocca Albornoziana
sabato 23 giugno ore 19.30 Spoleto, Museo diocesano, Basilica di Sant’Eufemia

orari Museo Nazionale del Ducato, Rocca Albornoziana:
da martedì a domenica ore 9.30-19.30
lunedì 9.30-13.30

orari Museo Diocesano e Basilica di Sant’Eufemia
da lunedì a giovedì ore 11.00-13.30
da venerdì a domenica ore 11.00-13.30 / 14.30-17.00

Palazzo Collicola Arti Visive e Casa Romana, dal 30 giugno
MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE
nell’ambito del 61° FESTIVAL DEI DUE MONDI

Una sinfonia polifonica di sguardi sul mondo che ribolle. Palazzo Collicola Arti Visive propone diverse direzioni espositive che spaziano tra nazioni, linguaggi e temi di forte presa etica. Al Piano Nobile si distribuiscono le installazioni e le pitture dell’americano EUGENE LEMAY, un percorso che incrocia temi di attualità scottante con la complessa vita dell’autore. ANDREA PACANOWSKI al Piano Mostre propone una fotografia di pura energia pittorica, una serie di folle a campo lungo sul tema dei tre monoteismi religiosi: tre realtà globali che si trasformano in ritmo geometrico, armonia cromatica, equilibrio figurativo. GIORGIO ORTONA, sempre al Piano Mostre, ci conduce nella sua pittura scarna e analitica, una riflessione figurativa sulle strutture profonde che regolano l’uomo, la città, gli edifici e gli oggetti. Allo stesso piano espone l’israeliano YIGAL OZERI, autore di stupefacenti ritratti femminili dal conturbante iperrealismo pittorico. GIUSEPPE PULVIRENTI (in collaborazione con Valentina Bonomo) presenta, nella prima sala della Collezione Collicola, una mostra di sculture misteriose, piccoli oggetti dal rigore cerebrale e dal cuore metafisico. Nelle altre sale della Collezione si trovano i gioielli artistici di GIORGIO FACCHINI (e di grandi artisti come Calder, Fontana, Lichtenstein, Picasso…) che creano un efficace dialogo con diverse opere della collezione permanente. Nella sala Sten&Lex arriva ROBERTA PIZZORNO con le sue chine e i suoi acquerelli onirici. Alla Casa Romana sbarca il duo campano TTOZOI, reduce dai successi alla Reggia di Caserta e agli Scavi Archeologici di Pompei: la loro mostra, realizzata con il principio biologico delle muffe naturali, si installa nel luogo con perfezione siderale. TORU HAMADA, artista giapponese che esporrà a Palazzo Collicola il prossimo autunno, porta a Spoleto, davanti al Teatro Nuovo, una scultura in marmo che si integra nel circuito di sculture all’aperto. All’ingresso del museo campeggia, infine, l’installazione che DAVID POMPILI ha dedicato ai volti importanti di Spoleto, un omaggio che somiglia ad una bellissima nuvola tra memoria e futuro.

informazioni:
opening mostre a Palazzo Collicola Arti Visive
sabato 30 giugno ore 12.00
opening mostra del duo Ttozoi alla Casa Romana
sabato 30 giugno ore 18.00
opening mostra di Giorgio Facchini al Museo Carandente
sabato 7 luglio ore 12.00

PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE
Museo Carandente, Piano Nobile e Piano Mostre temporanee
orari di apertura
dal mercoledì al lunedì 10.30-13.00/15.30-19.00
martedì chiuso

intero €9,00
ridotto (dai 15 ai 25 anni) €5,00
gratuito fino a 14 anni

CASA ROMANA
orari di apertura
tutti i giorni 10.30-13.30/14.00-19.00

intero €3,00
ridotto €2,00 (da 15 a 25 anni)
gratuito fino a 14 anni di età, residenti e scuole del Comune di Spoleto

Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, dal 30 giugno
JULIE BORN SCHWARTZ:
EX-VOTO

un progetto di Mahler & LeWitt Studios
supportato da The Goldstone Family Foundation

La film-maker danese Julie Born Schwartz presenta una video-installazione su tre schermi, Ex-voto, che esplora espressioni di fede e spiritualità nella cultura materiale e visiva. Il film è in parte ambientato nel Santuario di Santa Rita da Cascia in Umbria, dove i pellegrini chiedono l’intercessione del santo delle “cause perse”.
Santa Rita ha un enorme seguito di devoti in tutto il mondo e Born Schwartz è la prima film-maker a cui è stato concesso l’accesso alle aree di clausura del convento di Cascia. Durante un periodo di due anni, ospite dal programma di residenze Mahler & LeWitt Studios nella vicina Spoleto, ha conosciuto le suore del monastero, intervistato e registrato le loro vite su pellicola.
L’artista concettuale francese del XX secolo, Yves Klein, era un devoto di Santa Rita ed egli, come molti altri pellegrini, le ha dedicato diversi ex-voto. Un ex-voto è un’offerta religiosa fatta affinché venga esaudita una preghiera. Gli ex-voto di Klein sono intessuti nel film insieme agli incontri di Born Schwartz con i devoti contemporanei di Santa Rita. Il film incorpora anche altri luoghi dalle connotazioni spirituali nelle vicinanze di Spoleto, tra cui l’onirico complesso di Tomaso Buzzi a Montegabbione, “La Scarzuola”, e una chiesa sommersa usata dal regista russo Andrei Tarkovsky nella sua Nostalghia.
La presentazione di Ex-voto al Festival di Spoleto 2018, nonché una pubblicazione di accompagnamento, sono generosamente sponsorizzati dalla Goldstone Family Foundation. La ricerca iniziale di Born Schwartz, realizzata durante una residenza presso gli Studios Mahler & LeWitt nel 2016, è stata sponsorizzata dal Danish Arts Council. La galleria dell’artista a Londra, Union Pacific, ha fornito un supporto essenziale nella preparazione dell’installazione per il Festival di Spoleto.

informazioni:
Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, Spoleto
Via S. Giovanni e Paolo, 5
inaugurazione sabato 30 giugno dalle 12.00 alle 20.00
introduzione del curatore
venerdì 6 luglio e venerdì 13 luglio
dalle 18.00 alle 20.00
orari di apertura:
da mercoledì a lunedì
11.00-13.00 / 15.30-19.00

ingresso €2,00

la visita privata del 30 giugno e l’introduzione del curatore del 6 e 13 luglio sono a ingresso gratuito

Palazzo Racani Arroni, dal 30 giugno
FABRIZIO FERRI
PERSONALE

Fabrizio Ferri, autore della fotografia che è l’immagine di Spoleto61, prende parte al Festival con una sua personale, sostenuta dal quotidiano la Repubblica: una serie di scatti dal 1973 ai nostri giorni, immagini di straordinaria suggestione che ritraggono celebri artisti, icone del mondo dello spettacolo degli ultimi decenni.

informazioni:
inaugurazione sabato 30 giugno ore 16.00
orari di apertura:
lunedì-giovedì ore 15.30- 18.30
venerdì-domenica ore 10.00 – 18.30

intero €10,00
ridotto €5,00

Istituto Amedeo Modigliani, dal 30 giugno al 4 agosto
GLI AMICI DI MODIGLIANI
L’AGGUATO SOCIALE DI MIMMO NOBILE

a cura dell’Istituto Amedeo Modigliani
presidente Luciano Renzi
vicepresidente Franco Sensi
membro del direttivo Flavio Pezzoli
direttore artistico per la mostra Gli Amici di Modigliani Alberto D’Atanasio
direttore artistico per la mostra L’Agguato Sociale di Mimmo Nobile Roberto Savi
catalogo Palombi Editore

L’Istituto Amedeo Modigliani propone due eventi artistici di alto profilo. Una prima mostra dedicata agli amici di Modigliani, pittori di grande notorietà e rilievo internazionale che in diverse occasioni e circostanze hanno intrecciato relazioni e amicizia con l’artista italiano, condividendo non solo la passione per la pittura ma anche esperienze di vita. Sono dunque esposte opere uniche di Picasso, Modigliani, Utrillo, Braque, Chagall e altri, che danno vita a un’esposizione significativa e ricca d’informazioni sulla vita parigina di Modigliani oltre che su alcuni dei suoi più importanti amici. Opere di rara bellezza si intrecciano a immagini e foto storiche della vita di Amedeo Modigliani nei primi anni del ‘900.
Parallelamente la Casa ospita la mostra L’Agguato Sociale del pittore italiano contemporaneo Mimmo Nobile, considerato dai suoi collezionisti e dalla critica quale pittore “sociale”, ovvero un artista in grado d’interpretare le tensioni, le sofferenze, i volti e le espressioni della vita quotidiana, di un popolo lacerato dalle diseguaglianze, conflittuale e solitario, nella sua estrema disperazione e abbandono.
Con questa prima mostra, l’Istituto intende ospitare nella propria Casa autori contemporanei dalle forti capacità pittoriche ed espressive, ma che per diversi motivi non sono entrati nel grande gioco del marketing e della kermesse consumistica dei potenti internazionali del mercato dell’arte.
Esattamente com’è capitato al pittore livornese che in vita non riuscì mai a realizzare una mostra personale né un catalogo delle sue opere.
Con questo spirito l’Istituto continua la sua missione nel raccontare e divulgare il Modigliani storico senza rinunciare all’altro suo obiettivo di presentare creatività contemporanee dal forte contenuto espressivo ed emotivo.

informazioni:
30 giugno – 4 agosto
Istituto Amedeo Modigliani
Palazzo Montani
Piazza Fontana, 3
inaugurazione sabato 30 giugno
la biglietteria sarà aperta dalle ore 16.00
orari: dal giovedì alla domenica dalle 10.00 alle 23.00
intero €10,00
ridotto over65 €7,00
ingresso gratuito per bambini fino a 10 anni e disabili con accompagnatore

MAG – Palazzo Bufalini (Piazza Duomo), dal 30 giugno al 15 luglio
DUCA
LUCE RITROVATA

a cura di Gianluca Marziani

L’occhio profondo della pittura in un tempo sospeso. Lo spazio di una riflessione intima davanti ai temi condivisi della natura morta. Il rito lento del pennello, modulato da DUCA nel fluido disporsi del ciclo luministico, tra percezioni minuziose e disciplina fisica, silenziosi dettagli e chiavi metaforiche. L’artista perugino ci richiama verso frutti e oggetti di un mondo sospeso, metaforico, archetipico. L’universo poggiato sul tavolo: per rivelarci la nostra unicità attraverso la condivisione interiore di oggetti universali.

informazioni:
dal 30 giugno al 15 luglio
MAG – Palazzo Bufalini
orari di apertura:
dal lunedì al giovedì ore 10.00-13.00 / 15.00-20.00
dal venerdì alla domenica ore 10.00-23.00
Ingresso gratuito

Rocca Albornoz Museo del Ducato, dal 12 maggio al 15 luglio
CANAPA NERA
Guardavo le macerie e immaginavo il futuro

L’opera è realizzata dalla Regione Umbria con il coordinamento, concept e progetto dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia insieme all’atelier milanese dell’artista Daniela Gerini.
“Canapa Nera” è un progetto di valorizzazione del territorio umbro, in particolare della Valnerina: l’installazione è realizzata con i frammenti recuperati dal sisma del 2016 ed è stata recentemente esposta in occasione del Fuorisalone, nell’ambito di Interni House in Motion nel chiostro centrale dell’Università degli Studi di Milano.

Orari di apertura: dal martedì alla domenica 9:30 – 19:30; lunedì 9:30 – 13:30. Ultimo ingresso consentito 45 minuti prima della chiusura.
La visita all’installazione è compresa nel biglietto d’ingresso alla Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto.
Info: Sistema Museo – Tel: 0743-224952 – Mail: spoleto@sistemamuseo.it

informazioni:
Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto
12 maggio – 15 luglio 2018
orari di apertura
dal martedì alla domenica ore 9.30 – 19.30
lunedì ore 9.30 – 13.30
ultimo ingresso consentito 45 minuti prima della chiusura
lunedì pomeriggio chiuso

biglietto Museo Nazionale del Ducato e Rocca Albornoziana
intero €7,50
ridotto €3,75 (dai dai 18 ai 25 anni)
ingresso gratuito fino a 17 anni

Sezione Archivio di Stato di Spoleto (Largo Ermini), dal 28 giugno al 20 settembre 2018
SPOLETO 1959 – IL SECONDO FESTIVAL DEI DUE MONDI

a cura di Paolo Bianchi e Antonella Manni
in collaborazione con Ordine dei Giornalisti dell’Umbria

“Il 1959 è un anno importante perché il Festival è annunciato con un numero progressivo, 2° Festival dei Due Mondi. Si tratta di un segnale, incerto quanto si vuole, della volontà di andare avanti sulla spinta del successo dell’anno precedente”. Così scrivevano nel 1987 Sandro Morichelli e Gianni Toscano. Quest’ultimo era stato il sindaco comunista che nel 1958 aveva avviato la manifestazione accogliendo a braccia aperte gli “americani” al seguito di Gian Carlo Menotti. Il secondo Festival di Spoleto viene preparato sullo sfondo di una città in cui si avvertono l’esigenza e i primi segnali di un profondo cambiamento sia sul piano economico che infrastrutturale. Insieme alla sperimentazione di nuove formule di spettacolo come Album Leaves per la regia di Steven Vinaver e Fogli d’Album diretti da Franco Zeffirelli, si sente impellente l’esigenza di nuovi spazi da utilizzare per il teatro, per le mostre oltre che per i laboratori di scenotecnica e per gli uffici preposti all’organizzazione. Così come si comincia a parlare di convertire per scopi culturali anche la Rocca Albornoziana. “Il 1959 è anche l’anno dell’invenzione del Concerto in Piazza del Duomo – scrive Maurizio Modugno – Non sappiamo a chi sia dovuta: forse Schippers stesso può averne mutuato l’idea da Tanglewood, da Ravinia, dalle serate al Lewisohn Stadium o ad Aix-en-Provence. Certo è che diviene immediatamente un evento di strepitoso appeal musicale e personale per Tommy e per Spoleto”.
In occasione della sessantunesima edizione del Festival dei Due Mondi, proseguendo un progetto avviato per la sessantesima edizione, attraverso una conferenza, un libro, una mostra, si ripercorrono momenti straordinari di storia della città per rileggere le origini della manifestazione, comprenderne l’eredità nel presente, tracciare scenari futuri.

informazioni:
orari di apertura
lunedì e giovedì 08.00-14.00 / 14.30-17.20
martedì, mercoledì e venerdì 08.00-14.00

Ingresso libero

ROBERTA PIZZORNO Full of Emptiness – Mostra @ Palazzo Collicola Arti Visive
Giu 30–Ott 7 giorno intero
<!--:it-->ROBERTA PIZZORNO  Full of Emptiness - Mostra<!--:--><!--:en-->ROBERTA PIZZORNO  Full of Emptiness - Exhibition<!--:--> @ Palazzo Collicola Arti Visive | Spoleto | Umbria | Italia

L’inaugurazione della mostra di Roberta Pizzorno è prevista per SABATO 30 GIUGNO alle ore 12:00 a Spoleto presso Palazzo Collicola Arti Visive.

La mostra è inserita nel programma ufficiale del Festival dei Due Mondi.
La conferenza stampa è in calendario alle ore 11:00 nella Galleria museale del Piano Nobile.

Roberta Pizzorno porta a Spoleto gli esiti figurativi di un lungo lavoro con la china e l’acquerello. Da due anni l’artista ha scelto Spoleto come territorio di residenza, alimentando un legame virtuoso con Palazzo Collicola Arti Visive. Assieme al museo sono nati diversi progetti, in particolare con il gruppo di Sistema Museo che ha integrato certe metodologie del disegno nei diversi workshop didattici. La mostra odierna si offre come un resoconto in progress, una sintesi che trova nella sala di Sten & Lex un ideale laboratorio espositivo.

Il punto: la partenza di ogni cosa, il fattore primigenio, l’inizio del viaggio conoscitivo. Punto come prologo e primo capitolo dell’esistente, istante sospeso in cui ogni forma è possibile, ogni libertà pronta per i liberi, ogni bellezza potenzialmente disponibile.

…il micromondo cellulare, il gigantismo cosmico, la natura vegetale, il mondo animale…

Punto, linea e curva definiscono le filiazioni interiori della Pizzorno, la sua cosmogonia intima, il suo spazio di coscienza estetica. Il gesto, disciplinato e quotidiano, agisce per linee e curve, creando bioforme volanti, volumi gassosi, solidi senza peso apparente. La china e l’acquerello si dividono il processo esecutivo e ricreano due mondi paralleli ma dialoganti, uniti da una gestualità che fa da ponte tra le anime formali.

Il punto, similmente ad una cellula, inizia a sentire i rumori del Pianeta, registra suoni chiari e scie subliminali, cerca il punto prossimo per definire la catena narrativa della linea, dello scivolamento in avanti, del dialogo che non si ferma ma ricrea le frasi del nostro sogno cosciente.

Affrontare la linea, ovvero, il cammino della forma, lo sviluppo di un’idea nel suo scheletro necessario.
La linea come ambizione di conoscenza, ricerca del margine aperto, avventura nel mistero pulsante del futuro. Una linea che viaggia sempre in avanti, seguendo il movimento della mano e l’occhio dei sentimenti. La linea come coscienza vigile del progresso.

…direzioni del bianconero essenziale, ritmi armonici, direzioni del colore oltre l’essenza…

Quella linea morbida conferma la limpidezza di uno sguardo pacificato, libero da catene mondane e lacci sociali. Pizzorno esce dalle apparenze del reale per costruire soggetti visivi che volano nel raggio gravitazionale del fantastico. Sono embrioni complessi dove umano, animale e vegetale appartengono alla medesima coscienza biologica. La metamorfosi pulsante diviene la ragione genetica dei suoi amabili corpi, l’armonia del dialogo guida la ritualità del gesto continuo. Sono forme che producono meraviglia…

La nostra artista pratica l’armonia e l’equilibrio come fosse un rito respiratorio. Senti che i suoi progetti non hanno nodi o protusioni, al contrario appaiono fluidi e musicali, purissima entropia in forma raccolta. L’opera si trasforma in un continuo autoritrarsi per frammenti emotivi, un diariogramma che si distende lungo le curve rituali della vita. Punto, linea e curva rendono il gesto una specie di respirazione continua e consapevole, così simile al contrarsi ed espandersi dell’universo.

Affrontare la curva, ovvero, la forma nella sua complessità, verso il senso che definisce un progetto.
La curva come planimetria dell’intuizione, un sismografo cosmico e interiore che disegna il cortocircuito, le convivenze, l’armonia finale. Una curva che parla di evoluzioni, sinestesie, bellezza. Angoli morbidi che camminano attraverso la china per poi librarsi in aria attraverso l’acquerello,

…disegnare per capire, finché l’occhio ricomincia a vedere…

Voglio pensare che i corpi volanti dell’artista siano occhi cosmici che racchiudono le formule segrete delle emozioni, dei sentimenti, della bellezza limpida, della chiarezza conoscitiva. Corpi d’inchiostro vivo, scuri per incidersi come solchi sensibili, maestosi nella loro eterea pienezza. Corpi fatti di china, corpi di un italianissimo e geolocalizzabile made in china. Corpi fatti anche di liquido acquerello, membrane gestaltiche di un privato ed emozionante made in herself.

La mostra termina domenica 7 ottobre 2018
Info mostra: www.palazzocollicola.it https://www.facebook.com/PALAZZOCOLLICOLA
Contatti Palazzo Collicola: info@palazzocollicola.it
Contatti Sistema Museo: ufficiostampa@sistemamuseo.it

SPOLETO ARTE – mostra a cura di Vittorio Sgarbi @ Palazz Leti Sansi
Giu 30–Lug 25 giorno intero
<!--:it-->SPOLETO ARTE - mostra a cura di Vittorio Sgarbi<!--:--> @ Palazz Leti Sansi | Spoleto | Umbria | Italia

L’esposizione Spoleto Arte curata da Vittorio Sgarbi e organizzata dal manager della cultura Salvo Nugnes, sarà allestita a Palazzo Leti Sansi in via Arco di Druso 37 (piazza del Mercato, Spoleto) dal 30 giugno al 25 luglio, e ospiterà le opere di numerosi artisti provenienti da tutta Italia e dall’estero.

Fiore all’occhiello del ricco programma pensato per il famoso Festival che da oltre sessant’anni miete successi, Spoleto Arte si corona della mostra di Mario Schifano assieme quella della famosa fotografa India Blake, figlia dell’impero Johnson & Johnson.

La mostra vede il contributo di: José Dalì, artista e figlio di Salvador Dalì, Silvana Giacobini, già direttrice di «Chi» e di «Diva e Donna», Alberto D’Atanasio del Museo Modigliani, Roberto Villa, fotografo di fama internazionale amico di Pier Paolo Pasolini e di Dario Fo, Vanna Ugolini de «Il Messaggero», Carlo Motta di Editoriale G. Mondadori, Tony di Corcia, biografo di Versace e Armani e il pianista di successo internazionale Francesco Marano.

Dice con fierezza Salvo Nugnes: «Sono sempre ben propenso a organizzare l’ormai tradizionale appuntamento annuale con la mostra di Spoleto Arte a cura di Vittorio Sgarbi. È una conferma che rafforza il legame sinergico con l’incantevole città di Spoleto, a me molto cara. La cittadina è infatti immersa in un’atmosfera unica e inconfondibile, con il suo fascino pieno di storia, arte e cultura.»

TTOZOI – GENIUS LOCI (REWORKS) – Mostra @ Casa Romana
Giu 30–Ott 7 giorno intero
<!--:it-->TTOZOI - GENIUS LOCI (REWORKS) - Mostra<!--:--><!--:en-->TTOZOI - GENIUS LOCI (REWORKS) - Exhibition<!--:--> @ Casa Romana | Spoleto | Umbria | Italia

L’inaugurazione della mostra del duo TTOZOI, avrà luogo SABATO 30 GIUGNO alle ore 16:00 a Spoleto presso la CASA ROMANA. La mostra, a cura di Gianluca Marziani, è inserita nel programma ufficiale del Festival dei Due Mondi. La conferenza stampa è in calendario alle ore 11:00 presso Palazzo Collicola Arti Visive.

GENIUS LOCI, ideato da Stefano Forgione e Giuseppe Rossi, sotto la cura di Gianluca Marziani, nasce dall’idea di realizzare opere d’arte direttamente nei luoghi storici prescelti, attraverso l’originale tecnica della proliferazione naturale di muffe su juta, con interventi pittorici successivi.

Gianluca Marziani: La muffa diventa puro codice linguistico, un applicativo biologico che conduce la pittura al punto limite delle sue possibili mutazioni. La grammatica dei TTOZOI rigenera i modelli archetipici di Calzolari e Penone, riportando l’orbita iconografica nei perimetri evolutivi del quadro. L’azione naturale non si disperde ma avviene su superfici circoscritte, sotto il controllo dello spazio d’azione. Un evento tra casualità e controllo che radicalizza il legame tra Arte e Natura, rendendo la biologia un fenomeno elaborativo e partecipativo. Una dialettica viva che porta il fattore creativo nel cuore pulsante del ciclo naturale…

Il “concettualismo naturalmente informale” o “l’informale naturalmente assoluto” che è alla base dell’operato di TTOZOI, evolve il suo naturale processo creativo, ponendosi a contatto con tre siti Unesco, simboli universali della cultura architettonica e archeologica italiana: la REGGIA DI CASERTA (novembre 2017) con la sua necropoli sannita databile IV sec a.C., riportata alla luce nel 1990 nell’area sottostante il secondo cortile; l’ANFITEATRO DEL COMPLESSO ARCHEOLOGICO DI POMPEI (dicembre 2017) dove il duo ha utilizzato gli ambulacri, sepolti dall’eruzione del Vesuvio del 79 e poi riportati alla luce; infine il COLOSSEO (prossimamente), il più grande anfiteatro del mondo, simbolo globale di Roma ed icona d’Italia. All’interno di questo processo che diventa fusione molecolare e concettuale, giunge la mostra alla CASA ROMANA di Spoleto, sorta di spin-off espositivo che inserisce una residenza privata tra le tre tappe monumentali.

Gianluca Marziani: Le tre aree prescelte rappresentano l’apoteosi del genio italico, la vetta archeologica di antichi lustri dell’umano ingegno. Dentro questo ciclo monumentale serviva un passaggio di raccoglimento, una dimensione intima del processo naturale. Un adattamento domestico che riportasse le opere nello spazio del ciclo domestico, dove la memoria storica si aggancia al disegno degli habitat moderni…

La Casa Romana di Spoleto, datata all’inizio del I secolo d.C., è un’abitazione signorile scoperta dall’archeologo spoletino Giuseppe Sordini negli anni 1885-1886 e scavata a più riprese fino al 1914. Si trova in parte sotto la piazza del Municipio e in parte sotto il Palazzo Comunale di cui occupa le fondamenta. Ad oggi rappresenta il sito più frequentato dal turismo che giunge a Spoleto nel corso dell’anno solare.
A Spoleto si vedrà una rigorosa selezione tra le opere delle prime due tappe, oltre ad un progetto di proliferazione site specific, pensato per l’impluvio della Casa Romana. Una quindicina di opere che verranno inserite con ragione mimetica e rispetto ambientale, quasi a fondere la natura viva della pietra con la natura controllata delle muffe naturali.

Gianluca Marziani: L’integrazione coi luoghi avviene per proliferazione ramificata. Non più qualcosa di puramente formale ma un processo che integra visibile e invisibile, memoria e presente, storia e cronaca, individui e collettività…

Nelle prime due tappe gli artisti hanno creato le opere in situ, installando alcune teche sigillate all’interno delle quali le tele sono restate per circa 40 giorni: il Tempo e la Natura hanno fatto il resto. Durante la gestazione è la tela che cattura l’humus, l’anima di ogni luogo, andando oltre il visibile, permettendo di trasferirvi la memoria del “contenitore” culturale mediante due fattori: il “condizionamento emotivo” e il “condizionamento ambientale”, in grado di evocare nella mente dell’osservatore la storia e le suggestioni dei luoghi prescelti.

Il processo informale, realizzato a quattro mani, prevede l’utilizzo di materie organiche (farine varie), acqua e pigmenti naturali su tele di juta, poi riposte in particolari teche che favoriscono la naturale proliferazione di muffe, con manifestazioni sempre diverse; nutrendosi della sola parte organica, le spore interagiranno con l’opera secondo uno schema ignoto ed apparentemente caotico. In realtà TTOZOI monitora la progressione del processo, fin quando deciderà di interromperlo, secondo una declinazione di “salvataggio dall’estetica in purezza”. Solo a questo punto le tele verranno pittoricamente rifinite ed ultimate, lasciando visibili le tracce del passaggio della natura.

Gianluca Marziani: La pittura di radice informale trova la sua evoluzione più significativa, un approdo estetico che stravolge il fattore interpretativo delle opere. Tutte le apparenze astratte si trasformano in un processo ad alta valenza figurativa, dove ciò che vediamo ci conduce ben oltre la pura forma, nella stratificazione pittorica di memorie, esperienze, processi dinamici, contributi esogeni…

Giovedì 19 luglio 2018 è prevista una personale all’interno della Reggia di Caserta. Una mostra di chiusura si terrà, infine, in una prestigiosa sede museale capitolina, così da esporre tutte le opere realizzate nei tre complessi monumentali. A Caserta verrà esposto il ciclo completo che è stato realizzato nei mesi di proliferazione dentro la necropoli sannita.

TTOZOI_Biografia
Stefano Forgione (Avellino, 1969) e Giuseppe Rossi (Napoli, 1972) sono il duo artistico operante con lo pseudonimo TTOZOI dal 2010, anno della personale a Napoli presso Castel Dell’Ovo (a cura di Luca Beatrice). Stefano (Laurea in Architettura) e Giuseppe (Laurea in Economia) sono entrambi autodidatti. Fin dall’adolescenza sperimentano varie tecniche artistiche (carboncino, china, acquerello, acrilico, olio, spray, collage…) e si avvicinano alla Storia dell’Arte per approfondire la cultura Informale, assecondando la loro vocazione estetica e concettuale. Nel dicembre 2006 sarà la comune passione per i temi informali a riavvicinare i due, dopo anni vissuti in varie città d’Italia. Al centro del loro confronto c’è la consapevolezza che “l’Arte sia sempre stata Contemporanea” e che “l’Artista non può operare prescindendo dal passato”: da qui l’elaborazione di un progetto – basato su “concetto” e “forma”, “tempo” e “materia” – che sta diventando portavoce di una piccola rivoluzione nel campo sperimentale della pittura. TTOZOI è artefice del cosiddetto “vuoto d’intervento”, una vera e propria attesa, successiva all’azione simultanea a quattro mani sulla tela.

La mostra termina domenica 7 ottobre 2018
Info mostra: www.palazzocollicola.it https://www.facebook.com/PALAZZOCOLLICOLA
Contatti Palazzo Collicola: info@palazzocollicola.it
Contatti Sistema Museo: ufficiostampa@sistemamuseo.it

YIGAL OZERI Where are we going? – Mostra @ Palazzo Collicola Arti Visive
Giu 30–Ott 7 giorno intero
<!--:it-->YIGAL OZERI  Where are we going? - Mostra<!--:--><!--:en-->YIGAL OZERI  Where are we going? - Exhibition<!--:--> @ Palazzo Collicola Arti Visive | Spoleto | Umbria | Italia

L’inaugurazione della mostra di YIGAL OZERI è prevista per SABATO 30 GIUGNO alle ore 12:00 a Spoleto presso Palazzo Collicola Arti Visive.

La mostra, a cura di Gianluca Marziani, è inserita nel programma ufficiale del Festival dei Due Mondi.

La conferenza stampa è in calendario alle ore 11:00 nella Galleria museale del Piano Nobile.

La pittura sta definendo nuove relazioni coi media tecnologici, confermandosi il più attrattivo, assorbente e intenso codice visuale del nuovo millennio. Passano i secoli, scorre il progresso ma non cambia l’idea che la pittura incarni una solida permanenza, un linguaggio densamente biologico, detonatore di metafisiche resistenti e simboli tramandabili. Sono molteplici i dialoghi che la pittura intrattiene con il mondo fotografico: un binomio virtuoso per codificare un’estetica transmediale, specchio metaforico di un presente ad alta consumazione visiva. In un periodo storico di revisione linguistica, era naturale che il codice fotorealista riprendesse centralità operativa e concettuale. Anche perché oggi, distanti dagli esordi di Chuck Close e Richard Estes, il linguaggio iperrealista assorbe le cellule digitali e modifica la pittura in un ibrido, calibrato sulle proiezioni in 3D e 4D, sui sistemi operativi degli smartphone, sui software fotografici di scatto e modifica. La pittura iperrealista si è così trasformata in pittura postdigitale, una sorta di OGM pittorico che ha metabolizzato la fotografia analogica, sedimentando nel suo impasto diverse tracce di futura memoria.

La pittura postdigitale di Yigal Ozeri mette al centro dello sguardo la DONNA…

Eva continua ad alimentare l’estasi dell’arte a due dimensioni. Lei, la Prima Donna del desiderio, la pietra miliare della narrazione, l’archetipo erotico dell’umanità ancora irradia l’ambizione artistica della traccia, del contorno, del segno, del colore… La creazione in generale insegue icone resistenti, cerca i moloch che siano la Stonhenge dell’educazione emotiva. La Donna nuota da sempre al centro del pensiero artistico, guida il documento storico ma anche l’azione rivoluzionaria, il cambiamento, la lotta militante. Raccontare la Donna nel quadro significa agire dall’origine per inquadrare la complessità; significa amare e condividere, usando la lingua del corpo e dello sguardo, della chimica e dell’alchimia; significa nascondere messaggi etici nelle pieghe di un abito, nel riflesso dentro l’occhio, nella postura del viso, negli oggetti indossati…

La Donna come detonatore simbolico per una rinascita sociale, politica, culturale…

Yigal Ozeri (1958) è un autore israeliano che vive e lavora a New York, nella città che meglio di altre regala stimoli al suo immaginario, dentro un perpetuo ritmo fisico che aderisce alle sue intenzioni tematiche. Dalle strade, dai volti, dai corpi in cammino l’artista ricava sensazioni che trasferisce nei suoi shooting con le modelle in posa, quando definisce il portfolio da cui ricaverà le immagini da dipingere. Non pensiate, però, ai vecchi codici della pittura iperrealista, oggi non si catalogano strade, macchine, vetrine o altri feticci del modello americano. La lucida freddezza dei predecessori si tramuta in un occhio caldo, emotivamente coinvolto, alla ricerca di un erotismo fluido, di una giovinezza raffaellita ma anche digitale, di una sensualità senza barriere. Le donne di Ozeri sono detonatori rivoluzionari che agiscono sullo sguardo. Non urlano, non abbracciano armi, non distillano odio ma guardano davanti e in avanti, verso il mondo stravolto, le derive psicotiche, le culture del terrore. Lo fanno dai loro luoghi silenziosi, dai contesti quieti in cui vivono la loro eternità pittorica. Guardano ognuno di noi, colpendo il nostro sguardo, la nostra coscienza civica, agendo a rilascio lento e prolungato, come accade con la Letteratura e la Poesia.

Quello sguardo femminile, così placido e sospeso, ha qualcosa di rivoluzionario…

L’universo di Ozeri si riconnette ad una tradizione occidentale, soprattutto italiana, di ritrattistica al femminile, dai volti virginali nella Firenze del Cinquecento al bianco neoclassico di Antonio Canova, passando per l’Ottocento di Giovanni Boldini, il Novecento di Amedeo Modigliani… Ozeri attraversa le matrici del femminile e le conduce in un’epica urbana, multirazziale, eterogenea. Le sue creature sono le Madonne dei nostri giorni, le Sante di un presente caotico, le gran dame di un oggi virtuale ma non sempre virtuoso. Sono le amazzoni della città visibile, gli sherpa del nostro cammino interiore, le giovani madri dell’umanità che vede il futuro. Sono la risposta alla cultura della violenza, un contrattacco morbido con colpi di bellezza e azioni poetiche. Potete starne certi: il futuro dell’umanità dovrà passare per le traiettorie del sublime, dell’estasi, del desiderio, della bellezza…

Le donne di Ozeri giungono diritte dal presente eppure sembrano fuori dal tempo, oltre lo spazio della creazione, fluttuanti come stelle che attraversano i secoli. I loro sguardi, le loro posture, i loro corpi sono frammenti di un lungo discorso sentimentale, nato con la vita e destinato a durare oltre noi stessi, oltre la contingenza del quotidiano. Le donne di Ozeri simbolizzano un’iconografia resistente, a riprova di una rigenerazione perenne che solo la pittura (e in parte la scultura) rende possibile. Perché queste fanciulle di raggiante sensualità, splendenti negli sguardi, magiche nel modo di porsi, raccontano la resistenza indissolubile del quadro, la capacità di contagiare il futuro con la memoria di un eterno presente. Non sono più semplici modelle ma un modello di bellezza tramandabile, una semantica dell’indissolubile, una traccia dell’infinito immaginato e sognato.

Quelle donne sembrano dirci: “Dove stiamo andando? Cosa stiamo facendo? Come possiamo migliorare le cose?”. Non ci sono risposte nei quadri, ovvio, poiché l’arte si occupa solo delle domande. Al contempo, i loro sguardi ci guidano oltre la soglia, nell’oceano del dubbio, evocando la possibilità di un’isola, di un approdo sicuro per la nostra coscienza. Un luogo in cui chiarire lo sguardo, provando a realizzare una risposta.

L’unica figura maschile in mostra è lo stesso artista, un primo piano in bianconero che scruta come un demiurgo davanti agli allievi. Il volto espressivo e la chioma di capelli hanno l’impatto minuzioso dei ritratti di Bronzino e Rembrandt, quel modo chirurgico di gestire il climax con mirabile drammaturgia. Yigal Ozeri incarna gli occhi delle nostre risposte possibili, somigliando ad una guida che ci osserva mentre la Bellezza rivela le coordinate dell’isola.

www.yigalozeriartist.com

La mostra termina domenica 7 ottobre 2018
Info mostra: www.palazzocollicola.it https://www.facebook.com/PALAZZOCOLLICOLA
Contatti Palazzo Collicola: info@palazzocollicola.it
Contatti Sistema Museo: ufficiostampa@sistemamuseo.it

La Scatola delle Meraviglie @ Galleria Arte Tribale
Giu 30@17:00

In occasione della 61esima edizione del Festival dei Due Mondi dal 29 Giugno al 15 Luglio 2018, Carmen Moreno è lieta di presentare, nel suo nuovo spazio espositivo in via Palazzo dei Duchi 22, La Scatola delle Meraviglie , sabato 30 giugno alle ore 17.00.

ATLAS – ALESSANDRA BALDONI @ Galleria ADD-art
Giu 30@18:30

ATLAS – ALESSANDRA BALDONI
TESTI DI ANDREA TOMASINI

Sabato 30 giugno ore 18:30 | galleria ADD-art, Spoleto

Per la prima volta per intero, la galleria ADD-art presenta il nuovo lavoro ATLAS dell’artista e fotografa Alessandra Baldoni, con testi di Andrea Tomasini.
Il lavoro nasce dall’incontro (e dall’innamoramento) dell’artista con l’Atlas Mnemosyne di Aby Warburg, un atlante delle immagini in cui Warburg esplora le sopravvivenze e le permanenze delle immagini di antiche divinità e simboli nella cultura europea moderna.
Nasce da qui l’idea di cercare il luogo visivo dove il mondo “fa rima”, di cercare una specie di ritornello tra le cose- volti animali, natura, statue- come a trovare un senso, una catalogazione per somiglianza di forma, di colore, di significato. Sequenze che cercano un’assonanza, immagini che si richiamano come se condividessero lo stesso segreto. Atlas di Alessandra Bladoni racconta una storia fatta di legami e corde, di significati che si nascondono e si svelano. Una regola, una matematica della bellezza.

dal 30 giugno al 7 settembre 2018
galleria ADD-art, via Palazzo dei Duchi 6 Spoleto

Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Giu 30@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

Lug
1
Dom
Visite guidate tematiche SPOLETO CARD – Luglio 2018 @ Spoleto
Lug 1–Lug 29 giorno intero

Per informazioni e prenotazioni: Soc. Coop. Sistema Museo – Piazza Collicola – Tel. 0743 46434 – 0743 224952 – e-mail: info@spoletocard.it

Per informazioni: IAT di Spoleto – Tel. 0743 218620 info@iat.spoleto.pg.it

Per maggiori informazioni visita il sito www.spoletocard.it

Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 1@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

Lug
2
Lun
Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 2@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

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Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 3@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

Lug
4
Mer
La biblioteca viaggiante del BIBLIOBUS a San Martino in Trignano @ Sala Auditorium (parrocchia)
Lug 4@16:00–18:00
Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 4@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

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Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 5@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

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Sagra della Bruschetta al Tartufo @ Strettura
Lug 6–Lug 15 giorno intero

Fraz. Strettura, dal 6 al 15 luglio 2018
Sagra della Bruschetta e del Tartufo
Manifestazione enogastronomica di grande successo: menù a base di tartufo e divertenti appuntamenti musicali.

Organizzazione: Polisportiva Strettura ‘87
Facebook: https://www.facebook.com/sagra.altartufo/
Info prenotazioni: tel. 0743 54135 – 339 2102262

DUE CON STILE – Letture con degustazione tra vino, amore, dialetti e risate @ Palazzo Mauri - Caffè Letterario
Lug 6@19:00
<!--:it-->DUE CON STILE - Letture con degustazione tra vino, amore, dialetti e risate<!--:--><!--:en-->TWO WITH STYLE - Reading and tasting among wine, love, slang, laughs<!--:--> @ Palazzo Mauri - Caffè Letterario  | Spoleto | Umbria | Italia

DUE CON STILE
Letture con degustazione tra vino, amore, dialetti e risate

Venerdì 6 luglio, ore 19.00 – Caffè Letterario

Ancilla Oggioni e Beatrice Beltrani scateneranno la risata giocando con la trasformazione della lingua italiana, frantumando le sintassi, divertendosi nel labirinto dei dialetti dal romanesco al napoletano, masticando il giullaresco grammelot e il medioevale da taverna, fino alla volgarizzazione parodica del “poema sacro” in fiorentinesco.

Assaporando i piatti creative l’occasione e un ottimo vino, ebbri di parole e buon umore, le due attrici propongono un viaggio irriverente attraverso i sensi più bassi e gli aneliti più alti della natura umana: amore, sesso, cibo e vino.

Testi da: Totò, Dario Fo, Trilussa, Molière, Dante, Camaiti, Stefano Benni, Karl Valentine, Isabelle Allende, Eduardo De Filippo, Vittorio Renuzzi.

Aperitivo e spettacolo: 15 euro

Mezz’ora dopo la chiusura – SCULTURE NELLA CITTÀ E BEVERLY PEPPER @ Palazzo Collicola Arti Visive
Lug 6@19:30
<!--:it-->Mezz'ora dopo la chiusura - SCULTURE NELLA CITTÀ E BEVERLY PEPPER<!--:--><!--:en-->Mezz'ora dopo la chiusura - SPOLETO, SCULPTURES IN THE CITY AND BEVERLY PEPPER<!--:--> @ Palazzo Collicola Arti Visive | Spoleto | Umbria | Italia

SCULTURE NELLA CITTÀ E BEVERLY PEPPER

Mezz’ora dopo la chiusura_Palazzo Collicola Arti Visive

Mezz’ora dopo la chiusura l’evento a cura di Sistema Museo, torna venerdì 6 luglio 2018 alle ore 19.30.

Tema dell’incontro sarà quell’irripetibile esperimento che fu, nel 1962, la mostra Sculture nella Città. L’evento, che rese Spoleto protagonista nel panorama dell’arte contemporanea mondiale, verrà narrato in particolare attraverso le numerose opere di recente donate al Museo Carandente da Beverly Pepper, l’artista americana tra le poche donne che parteciparono alla mostra.

La serata prosegue con un aperitivo. Si ringrazia Con Spoleto – Consorzio Albergatori di Spoleto.

Quota di partecipazione
Visita guidata – Intero € 7,00
Visita guidata – Ridotto € 5,00 per Spoleto Card e fidelizzati
Aperitivo – € 5,00

E’ consigliata la prenotazione entro le 13.00 del venerdì:
news.spoletomusei@sistemamuseo.it
0743.46434

Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 6@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

Lug
7
Sab
FIGURAZIONI MUSICALI – anteprima Biennale di Fiber Art Spoleto @ Galleria Officina d’Arte&Tessuti
Lug 7–Lug 31 giorno intero
<!--:it-->FIGURAZIONI MUSICALI - anteprima Biennale di Fiber Art Spoleto<!--:--> @ Galleria Officina d’Arte&Tessuti | Civitavecchia | Lazio | Italia

Galleria Officina d’Arte&Tessuti, Via Plinio il Giovane 6/10
7 luglio – 31 luglio 2018

FIGURAZIONI MUSICALI
anteprima Biennale di Fiber Art Spoleto

a cura di Maria Giuseppina Caldarola – allestimento di Piefrancesco Caprio
Espongono gli artisti Giulia Carioti; Annamaria Castellan; Cristina Mariani, Guido Nosari (MADRE).

La mostra rappresenta un’anteprima della biennale di Fiber Art, che avrà luogo a Spoleto dall’8 dicembre 2018 al 14 gennaio 2019. Il titolo della mostra, “Figurazioni musicali” fa riferimento ad un comune motivo di ispirazione che i quattro fiberartisti invitati condividono: il linguaggio musicale. Ecco allora che Giulia Carioti opera direttamente su spartiti, Guido Nosari realizza opere utilizzando stoffe componendole secondo ritmi che trae da opere di grandi compositori. Con differente mezzo, la fotografia, ma analogamente opera Annamaria Castellan, con i suoi ritratti che rendono omaggio a De Falla, Gershwin o Čajkovskij. “Canti di lotta e libertà” di Cristina Mariani trae ispirazione da tutt’altro milieu culturale: sono infatti opere tessili accompagnate da musiche e canti tratti da brani che venivano eseguiti dagli operai tessili. Il canto è sempre stato una costante nel lavoro tessile, è ritmo, accompagnamento, nonché elemento di coesione tra le lavoratrici ed i lavoratori.
La galleria ospita anche una selezione di lavori realizzati nell’ambito del Progetto Feltrosa 2018 “Sculture in feltro”, corso di perfezionamento e tutoraggio organizzato dall’Associazione che realizzata annualmente l’iniziativa “Feltrosa”, tutto quanto gira intorno al mondo del feltro fatto a mano. I lavori sono stati realizzati da Mariacristina Bettini, Cinzia Li Volsi, Laura Sassi, Daniela Costanzo.
Con il patrocinio del Comune di Spoleto.

Orari: dal mercoledì al sabato orario continuato 11-20.
Ingresso libero.

INAUGURAZIONE: sabato 7 luglio ore 17,30
Info: 333 3763011 – info@officinadartetessuti.comwww.officinadartetessuti.com

GIOIELLI COME SCULTURE / SCULTURE COME GIOIELLI – Mostra @ Palazzo Collicola Arti Visive
Lug 7–Lug 29 giorno intero
<!--:it-->GIOIELLI COME SCULTURE / SCULTURE COME GIOIELLI - Mostra<!--:--><!--:en-->JEWELS AS SCULPTURES / SCULPTURES AS JEWELS<!--:--> @ Palazzo Collicola Arti Visive | Spoleto | Umbria | Italia

GIORGIO FACCHINI dialoga con le opere della Collezione Carandente… ad accompagnarlo nel prezioso viaggio i gioielli di Arman, Bury, Calder, Fontana, Lichtenstein, Picasso, A. Pomodoro, G. Pomodoro…

a cura di Gianluca Marziani

La mostra GIOIELLI D’ARTISTA, sarà inaugurata SABATO 7 LUGLIO alle ore 12:00 a Spoleto presso Palazzo Collicola Arti Visive. La mostra, a cura di Gianluca Marziani, è inserita nel programma ufficiale del Festival dei Due Mondi.

Giorgio Facchini, marchigiano, scultore del gioiello contemporaneo, torna a Spoleto con una mostra dentro la Collezione Carandente di Palazzo Collicola Arti Visive. Si tratta di una selezione tra i pezzi unici dell’autore pesarese, oltre ad una scultura da esterni, tutti realizzati dagli anni Sessanta ad oggi, seguendo un filo cronologico che si dirama lungo molteplici chiavi figurative. La qualità esecutiva, il tema visionario e la forza espressiva caricano di contenuti la sua dialettica tra l’oro e l’arte del Novecento, in un processo iconografico che tocca Informale, Surrealismo, Spazialismo, Arte Cinetica e Costruttivismo. I pezzi firmati Facchini dialogano con diverse opere della Collezione Carandente, interessanti duetti in cui le sue creazioni, allestite dentro teche di protezione, entrano in sintonia virtuosa con l’opera prescelta. Un progetto unico, pensato con approccio artistico, strutturato per dare al gioiello il carattere universale di scultura pura dalle piccole dimensioni.

Gianluca Marziani: “La scultura da esterni con altezze umane, un monolite scuro dalle trame complesse, sfida la visione intima e crea il cortocircuito tra la scala del macro e la dimensione raccolta del micro. Un’opera che offre il ponte iconico tra gioiello scultoreo e scultura minuziosa, dove le ragioni del rilievo ribadiscono l’approccio ibrido di un autore dall’indole slittante e contaminata. Se il gioiello ambisce al corpo come fosse uno spazio installativo, così la scultura in fusione contrae la sua anima in un gigantismo delle preziosità dal cuore modellistico.”

Tommaso Trini: “Che la scultura innervi ogni artefatto prodotto nel suo atelier di Fano, lo dimostra appieno la circolarità degli elementi raffigurati. Segni simbolici e figure allegoriche si coniugano sempre per formare un concerto plastico, un coro cromatico, di singolare eloquenza in tondo, anche se annodati su un piano. Facchini crea raffinate sculture, aperte all’ambiente, senza gonfiarle in monumenti chiassosi. Preferisce gli incontri ermetici. Egualmente circolare è il costrutto geometrico dei suoi gioielli di fama internazionale. Che non abbracciano solo i polsi che pulsano di vita, ma fasciano l’orecchio e il petto come costrutti convessi, una convessità già tanto cara ai dipinti di De Chirico. In loro, Facchini fa circolare un flusso di pietre e metalli preziosi, arcuato su scudi di luce. La forza dell’essenza rende le composizioni tanto più esemplari quanto essenziali…”

Carlo Bo: “Facchini nasce orafo e poi diventa scultore. Un po’ come dire che sul solco della tradizione familiare, ha saputo innestare un nuovo ramo di invenzione e creazione. Si potrebbe anche sostenere che a forza di perfezionare le sue prime ragioni ne ha colto, in un secondo momento, delle appendici di verità e penetrazione…”

Vittorio Rubiu: “Punto di partenza del suo stile è quello di rifarsi a qualche forma primordiale o simbolica, di dipartirsi dalla geometria ma per riattivarla, secondo un’intenzionalità più intima e nascosta. E sempre, va detto, con un gusto selezionatissimo della materia, un’invenzione, una sperimentazione che poco hanno a che vedere con la nozione tradizionale di oreficeria. Donde il costante interesse per la scultura, e la sua capacità, appunto, di applicare al gioiello il tema spaziale della scultura, con un’intensità, una perspicuità e fermezza d’impianto che sfidano la minuzia dell’esecuzione, per quanto ricca e mirabile…”

Giancarlo Menotti: “Come tutti sanno l’oro è malefico ma nelle mani di un artista come Facchini può diventare fragile e delicato come una frase melodica.”

Gianluca Marziani: “Pensare la scultura indossabile come un viaggio dal micro al macro, dove non conta la dimensione ma l’equilibrio, l’armonia spaziale, la tensione compressa. I gioielli di Facchini nascono da una progettazione che somiglia ai passaggi modulari di uno scultore, quando ingigantisce i disegni e ne ricava visioni spiazzanti; qui si tratta di un processo al contrario, dove il disegno viene plasmato a misura di volume da indossare.”

Gli artisti prescelti per il dialogo sono Alexander Calder, Sol LeWitt, Leoncillo, Beverly Pepper, Carla Accardi, Franco Angeli, Fausto Melotti, Giuseppe Capogrossi, Mario Schifano, Toti Scialoja, Luigi Ontani, Mario Ceroli, Henry Moore, Giuseppe Uncini, Alberto Garutti, Gianni Dessì, Shay Frisch, Giovanni Albanese…

Una sezione speciale della mostra presenta alcuni gioielli realizzati da grandi artisti del Novecento. In una sala si vedranno preziose opere che Facchini e Marziani hanno selezionato tra le migliori proposte disponibili sul mercato internazionale. Capolavori di Arman, Pol Bury, Alexander Calder, Lucio Fontana, Roy Lichtenstein, Niki de Saint Phalle, Pablo Picasso, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro…

COLLEZIONE CARANDENTE ll progetto della Collezione Carandente cresce su fondamenta solide, lungo radici mai statiche che parlano dell’arte italiana nella seconda metà del Novecento, di scultori ormai leggendari, di nomi internazionali ma anche di artisti territoriali che hanno alimentato la coscienza culturale di Spoleto (ed estesi dintorni). Le fondamenta di questo museo riguardano il nucleo storico della sua collezione, un patrimonio che Giovanni Carandente ha costruito con dedizione e passione, documentando le vicende artistiche spoletine, i sogni progettuali (Sculture nella città), gli appuntamenti fissi (Premio Spoleto, Festival dei Due Mondi), il Gruppo di Spoleto, le ricerche dei maestri italiani e stranieri, fino al legame speciale con Leoncillo Leonardi, il più importante tra gli artisti “locali”, inventore del Premio Spoleto, tra i principali artefici della maturazione culturale cittadina. Era necessario ripartire da qui: dai pregi filologici del patrimonio, dalle sue peculiarità iconografiche, dai connubi privati che sono diventati la coscienza storica del progetto e delle sue necessarie evoluzioni. Su tali basi, convinti che una collezione debba seguire lo spirito del tempo, bisognava plasmare un nuovo assetto espositivo, creando allestimenti più rigorosi e connettivi, usando il bianco come contrappunto vivo, invitando il pubblico a una rinata empatia, a un viaggio emotivo e sensoriale, a una narrazione assonante tra memoria e futuro.

BIOGRAFIA Giorgio Facchini nasce a Fano nel 1947. Da giovanissimo, mentre si dedica al disegno, frequenta lo studio di uno zio orafo. In seguito incontra lo scultore Edgardo Mannucci, fondamentale per la sua formazione, nel frattempo prosegue i suoi studi a Venezia. Esordisce con alcuni gioielli prima informali e poi spazialisti, eseguiti con la tecnica dell’osso di seppia. La prima mostra avviene alla Galleria Fanesi di Ancona. Nel 1967 vince il primo premio alla Bevilacqua La Masa di Venezia. Nel 1969 inizia a creare i gioielli cinetici. Nello stesso anno lo invita Pierre Cardin a Parigi per presentare i gioielli assieme alle collezioni moda autunno/inverno. Nel 1970 partecipa ad una mostra da Fumanti, gioielleria romana specializzata in pezzi d’artista. Sempre nel ‘70 le mostre alla Galleria Levi di Milano, La Nuova Pesa di Roma, La Triennale a Milano. Nel 1971 vince il Primo Premio alla VI Biennale d’arte del Metallo di Gubbio. Nel 1972 espone alla gioielleria Drummonds di Melbourne. In questi anni cresce il suo legame con il Festival dei Due Mondi, finché nel 1974 conia la medaglia in oro commissionata dal Festival. Nello stesso anno espone negli Stati Uniti al Wichita Museum. Nel 1981 una nuova personale da Drummonds, poi tocca ad una grande mostra alla Pinacoteca di Macerata. Nel 1992 partecipa a Oro d’Autore. Nel 1997 ha una personale presso il Museo Archeologico di Milano. Il 2001 vede mostre di rilievo presso Palazzo Pitti a Firenze e Mole Vanvitelliana di Ancona. Nel 2006 riceve un omaggio dentro la Rassegna Internazionale G.B. Salvi a Sassoferrato. Nel 2009 partecipa alla mostra “La scultura italiana nel gioiello d’artista dalla seconda metà del 900” al Museo Attilio e Cleofe Gaffoglio di Rapallo. Nel 2010 espone alla Galleria Antichità Sturni di Roma. Oltre ai gioielli Facchini si dedica alla scultura e alla medaglistica. E’ stato docente di discipline plastiche all’Accademia di Belle Arti di Macerata e all’Accademia di Brera a Milano.

La mostra termina domenica 29 luglio 2018
Info mostra: www.palazzocollicola.it https://www.facebook.com/PALAZZOCOLLICOLA
Contatti Palazzo Collicola: info@palazzocollicola.it
Contatti Sistema Museo: ufficiostampa@sistemamuseo.it

Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 7@14:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

Lug
8
Dom
Sfortuna e fortuna degli studi sull’arte umbra del Due-Trecento | Marco Pierini dialoga con Bruno Toscano @ Museo Nazionale del Ducato di Spoleto
Lug 8@18:00
<!--:it-->Sfortuna e fortuna degli studi sull’arte umbra del Due-Trecento | Marco Pierini dialoga con Bruno Toscano <!--:--> @ Museo Nazionale del Ducato di Spoleto | Spoleto | Umbria | Italia

Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, ore 18.00
Sfortuna e fortuna degli studi sull’arte umbra del Due-Trecento
Marco Pierini (direttore Polo Museale dell’Umbria) dialoga con Bruno Toscano (storico dell’arte)

Nell’ambito del programma della Summer School Tra Umbria e Marche Anno 1300, promossa dalla Fondazione Federico Zeri (Università di Bologna) con il patrocinio del Polo museale dell’Umbria

Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 8@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

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9
Lun
Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 9@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

Lug
10
Mar
Il BIBLIOBUS fa tappa a San Silvestro @ San Silvestro - Piazzale vicino alla chiesa
Lug 10@16:00–18:00
<!--:it-->Il BIBLIOBUS fa tappa a San Silvestro<!--:--> @ San Silvestro - Piazzale vicino alla chiesa | San Silvestro | Umbria | Italia

Libri ‘ambulanti’ che escono dagli scaffali e raggiungono le zone periferiche per appassionare tutti, i bambini in primis, alla lettura. Il BIBLIOBUS è un vero servizio bibliotecario itinerante che dà l’opportunità di conoscere e usufruire dell’offerta della “Carducci”: dal tesseramento al prestito di materiali (libri, cd, dvd, videocassette), dal servizio informativo alla consulenza bibliografica.
 
Il Bibliobus porta la biblioteca “fuori dalla sua sede” istituzionale di Palazzo Mauri, carico di libri da prendere in prestito e adatti a tutte le età: libri cartonati per i piccoli, racconti, romanzi, saggi, hobby e tempo libero.
 
Con un documento di identità e il domicilio si potrà richiedere la tessera di iscrizione, gratuita e valida sia per la Biblioteca comunale “G. Carducci” di Spoleto, che in tutte le biblioteche dell’Umbria. La durata del prestito è di 30 giorni. 
 
Dopo le prime fermate a San Giacomo (martedì 26 giugno a Piazzale Flaminio) e San Martino in Trignano (mercoledì 4 luglio) martedì 10 luglio (ore 16.00-18.00) il Bibliobus farà tappa a San Silvestro.

Il Bibliobus viaggerà con i bibliotecari insieme ai ragazzi del Servizio Civile e alcuni volontari del “Gruppo Lettori volontari della “Carducci”.

X° ed. VIAGGIATORI sulla FLAMINIA – “Ibis Redibis” @ Partenza da Spoletosfera
Lug 10@17:00
<!--:it-->X° ed. VIAGGIATORI sulla FLAMINIA - “Ibis Redibis”<!--:--> @ Partenza da Spoletosfera | Spoleto | Umbria | Italia

Partenza da Spoletosfera, ore 17.00
X° ed. VIAGGIATORI sulla FLAMINIA – “Ibis Redibis”
“Terra tremula / tremi tra brividi, se partorisci, morbido utero florido”
(Edoardo Sanguineti, per “Viaggiatori sulla Flaminia” 1998, dedicata all’Umbria terremotata)

19° ITINERARIO / MARTEDI 10 luglio 2018 – SPOLETO
ORE 17:00 SPOLETOSFERA (Via Martiri della Resistenza) relazione sulla CUPOLA GEODEDICA di RICHARD BUCKMINSTER FULLER e la realizzazione del Parcheggio sotterraneo, a cura del progettista arch. GIULIANO MACCHIA.
ORE 17:40 EX- CONVITTO FEMMINILE (Giardini Ippocastano) OPERA STREET ART a cura di OB QUEBERRY, autore del ciclo pittorico eseguito di recente.
ORE 18:10 OPEN STUDIO (Via Brignone 2) “THE TIME MACHINE PROJECT” a cura di ROBERT NEAL
ORE 18:30 STUDIO A’87 (Sede post-terremoto: Corso Mazzini 65) “IN RICORDO DI CAIO MARIO GARRUBBA”: intervento del giornalista PIETRO DEL RE, inviato per le pagine degli Esteri di Repubblica e amico del grande fotografo viaggiatore.
In esposizione alcuni libri monografici di Mario Garrubba e degli estratti d’interviste di Antonella Manni giornalista del Messaggero, di Massimiliano Castellani corrispondente dell’Avvenire, e un testo del giornalista Alfonso Marchese tratto da Spoletonline.

Progetto: Franco Troiani (Studio A’87); a cura di Emanuele De Donno, Giuliano Macchia, Franco Troiani.
Organizzazione: Viaggiatori sulla Flaminia, Ass.ne Viaindustriae, Studio A’87.
Con il patrocinio della Regione Umbria . Provincia di Perugia . Camera di Commercio Perugia . Comune di Spoleto . Palazzo Collicola Arti Visive Spoleto.
Info: Viaggiatori sulla Flaminia / Spoleto: 339 4319977 – 349 5240942 – 338 5219840

Presentazione del volume GLI AFFRESCHI DELLE PALAZZE – Una storia tra Umbria e America @ Rocca Albornoz - Sala Antonini
Lug 10@18:00
Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 10@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

Lug
11
Mer
Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 11@19:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

Lug
12
Gio
Apertura straordinaria serale della Rocca Albornoz e Visite guidate alla mostra Capolavori del Trecento. Il Cantiere di Giotto, Spoleto e l’Appennino e ai camminamenti difensivi @ Rocca Albornoziana - Museo Nazionale del Ducato
Lug 12@19:30–22:30

In occasione dell’apertura straordinaria serale della Rocca Albornoz, prevista giovedì 12 luglio 2018 dalle 19.30 alle 22.30, il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto in collaborazione con Sistema Museo, propone delle visite guidate alla mostra Capolavori del Trecento. Il Cantiere di Giotto, Spoleto e l’Appennino e ai camminamenti difensivi.

Le visite guidate ai camminamenti difensivi sono programmate nei seguenti orari: 19.30 – 20.15 – 21.00 con una guida specializzata che vi guiderà fino alla sommità della torre, dalla quale si può osservare un panorama mozzafiato sul centro storico della città e sulla vallata.

Le attività prevedono il pagamento del biglietto d’ingresso ed essendo organizzate in piccoli gruppi, è consigliata la prenotazione. L’ingresso alla Rocca Albornoz e al Museo Nazionale del Ducato di Spoleto è possibile fino alle ore 21.45 (45 min. prima della chiusura).

Gli ascensori che collegano al monumento chiudono alle ore 23.00.

Informazioni e prenotazioni:
museoducatospoleto@sistemamuseo.it
0743.224952 / 340.5510813

Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 12@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

Lug
13
Ven
XXXIII Sagra del Tartufo @ Terzo San Severo
Lug 13–Lug 22 giorno intero

Loc. Terzo San Severo, dal 13 al 22 luglio 2018
XXXIII Sagra del Tartufo
A cura di: Associazione Amici di Terzo San Severo e Roselli

Per info e programma:
www.sagradeltartufoterzosansevero.it

Mezz’ora dopo la chiusura – LA MAGIA DEL TRAMONTO. Passeggiata panoramica @ Casa Romana
Lug 13@19:30
<!--:it-->Mezz'ora dopo la chiusura - LA MAGIA DEL TRAMONTO. Passeggiata panoramica<!--:--><!--:en-->Mezz'ora dopo la chiusura - THE MAGIC OF SUNSET. Panoramic walk<!--:--> @ Casa Romana | Spoleto | Umbria | Italia

LA MAGIA DEL TRAMONTO – Passeggiata panoramica

Mezz’ora dopo la chiusura l’evento a cura di Sistema Museo, vi aspetta venerdì 13 luglio 2018 alle ore 19.30 con un trekking urbano intitolato La magia del tramonto.

Una guida esperta vi accompagnerà in una passeggiata panoramica intorno alla fortezza, durante la quale potrete ammirare con occhi nuovi i celebri monumenti di Spoleto, conoscere interessanti storie e aneddoti riguardanti la città e scoprire tante inedite bellezze.

L’appuntamento è alle 19.30 presso la Casa Romana (Via di Visiale).

La serata prosegue con un aperitivo. Si ringrazia Con Spoleto – Consorzio Albergatori di Spoleto.

Quota di partecipazione
Visita guidata – Intero € 7,00
Visita guidata – Ridotto € 5,00 per Spoleto Card e fidelizzati
Aperitivo – € 5,00

E’ consigliata la prenotazione entro le 13.00 del venerdì:
news.spoletomusei@sistemamuseo.it
0743.46434

Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 13@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

Lug
14
Sab
Finissage CANAPA NERA “Guardavo le macerie ed immaginavo il futuro” @ Rocca Albornoz - Salone d'Onore
Lug 14@21:30
<!--:it-->Finissage CANAPA NERA "Guardavo le macerie ed immaginavo il futuro"<!--:--> @ Rocca Albornoz - Salone d'Onore | Spoleto | Umbria | Italia

Spoleto (PG), Rocca Albornoz – Salone d’Onore
14 luglio 2018, ore 21.30

Nell’ambito del Festival di Spoleto, serata di finissage del Progetto:
Canapa Nera – “Guardavo le macerie e immaginavo il futuro”

Parteciperanno:

Andrea Margaritelli – Presidente Nazionale INARCH
Lucio Caporizzi – Direttore Area Programmazione Regione Umbria
Paolo Belardi – Direttore ABA Perugia
Glenda Giampaoli – Direttore Museo della Canapa
Daniela Gerini – Designer
Gilda Bojardi – Direttore rivista INTERNI

Considerazioni conclusive “Ricostruire”:
Mario Botta – Architetto

“Canapa Nera” è un progetto di valorizzazione del territorio umbro, in particolare della Valnerina: l’installazione è realizzata con i frammenti recuperati dal sisma del 2016 ed è stata recentemente esposta in occasione del Fuorisalone, nell’ambito di Interni House in Motion nel chiostro centrale dell’Università degli Studi di Milano.
Un algido muro bifronte si innalza nel Salone d’Onore della Rocca per raccontare in un mix alchemico la storia di un popolo coraggioso la cui economia è pronta al rilancio. C’è il grigio, memoria della pietra urbana della Basilica di San Benedetto a Norcia, e poi ci sono i colori esplosivi della fiorita di Pian Grande di Castelluccio. Due lati di una stessa opera legati da un sottile ed emozionante filo comune. Un’installazione che viene dalla ricerca non solo scientifica, ma anche artistica.

Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 14@21:30

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

Lug
15
Dom
Tra le mura del Rock – Storie e racconti di arte e cultura @ Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti
Lug 15@21:00

Giunge alla seconda edizione Tra le mura del Rock, una serie di incontri con esperti e appassionati per parlare di arte e musica. Gli incontri si tengono presso il Laboratorio di Disegno e Pittura di Cosimo Brunetti, organizzatore dell’evento.

Questo il calendario degli incontri:

Venerdì 29 giugno 2018, ore 21.30
Dalle origini della musica al Rock
A cura del mezzosoprano Susanna Salustri
Special guest il violinista Federico Orazi

Sabato 30 giugno 2018, ore 21.30
Concept Album a confronto: Catch 33 dei Meshuggah e Leviathan dei Mastodon
A cura del bassista dei Ricovered Flavio Morosini

Domenica 01 luglio 2018, ore 21.30
I Nirvana e gli anni novanta
A cura del rocker Cristian Proietti

Lunedì 02 luglio 2018, ore 21.30
Larve e sangue in Verdi
A cura del Prof. Sandro Costanzi

Martedì 03 luglio 2018, ore 21.30
Il Demone di Lermontov
A cura dell’attrice Diletta Masetti

Mercoledì 04 luglio 2018, ore 21.30
L’improvvisazione e la sorpresa si nascondono tra le vignette
A cura del giornalista e scrittore Luca Raffaelli

Giovedì 05 luglio 2018, ore 21.30
Rock fuck the Disco
A cura del Dj Sacha Meriggioli

Venerdì 06 luglio 2018, ore 21.30
Come nasce una canzone
Incontro col cantautore Nino “Nanco” Di Crescenzo
(introduzione a cura dello studente Demetrio Enea)

Sabato 07 luglio 2018

dalle 14.30 alle 19.30
Il pittore e la modella
con la modella Consuelo Paola

ore 18.30
Modigliani e le sue muse
A cura della storica dell’arte Annalisa Servili

Domenica 08 luglio 2018, ore 21.30
Nel giardino dell’Eden con gli Iron Butterfly
A cura del Prof. Roberto Quirino

Lunedì 09 luglio 2018, ore 21.30
Rock e Rivoluzione
A cura del Dott. di ricerca in Fisica del mare e politologo Gianluca Eusebi Borzelli

Martedì 10 luglio 2018, ore 21.30
Dream Theater: A dream once broken
A cura del regista e fotografo Andrea di Liddo

Mercoledì 11 luglio 2018, ore 19.30
La leggenda dei Jethro Tull
A cura del pittore Cosimo Brunetti

Giovedì 12 luglio 2018, ore 21.30
“Yes” dei Morphine
A cura del mestierante Dario Polinori

Venerdì 13 luglio 2018, ore 21.30
La danza del Rock
A cura della Proff.ssa Annamaria Ceccarelli
e con la ballerina Stefania De Iulis

Sabato 14 luglio 2018, ore 21.30
Il pensiero analogico nella realizzazione di un progetto discografico
Incontro con la cantautrice Silvia Oddi e con il musicista e produttore discografico Gianluca Salvi

Domenica 15 luglio 2018, ore 21.00
I Genesis del Peter Gabriel
A cura del musicologo Giovanni Caristi

Lug
20
Ven
LE QUATTRO STAGIONI – Spoleto d’Estate @ Spoleto
Lug 20–Set 2 giorno intero
<!--:it-->LE QUATTRO STAGIONI - Spoleto d'Estate<!--:--><!--:en-->THE FOUR SEASONS - Spoleto's Summer 2018<!--:--> @ Spoleto

Christian De Sica, Giancarlo GianniniCaparezzaDavid Riondino, la danza dei Kataklò e di Mauro Bigonzetti, il Gran Galà Internazionale di Danza “Tribute to Rudolf Nureyev”, l’appuntamento con Eine Kleine Musik del Teatro Lirico Sperimentale, i concerti dell’alba dell’Umbria Ensemble che omaggiano Leonard Bernstein e i Beatles: questi sono alcuni dei protagonisti e degli spettacoli che compongono il cartellone di “Le Quattro Stagioni – Spoleto d’Estate”, il contenitore di proposte culturali del Comune di Spoleto che propone tanti appuntamenti con la musica, la danza, il teatro, la letteratura. Nel programma – che accoglie anche i tanti eventi inseriti nel cartellone del 38° ferragosto Spoletino organizzato dalla PRO LOCO “A. Busetti” – anche conferenze, trekking urbani, momenti conviviali curate da diverse associazioni della città tra cui l’archivio di Stato di Perugia, Cinema Sala Pegasus, Spoleto Studi d’Arte, il Coro dei Laudesi Umbri. Molte anche le mostre, dagli appuntamenti di Palazzo Collicola Arti Visive, ai Capolavori del ‘300 alla Rocca di Albornoz, da quella dedicata al Festival del 1959 all’archivio di Stato all’istallazione di Giacomo Ramaccini, da Deposito d’autore a Casa Menotti fino a Figurazioni Musicali alla Galleria d’Arte e Tessuti.

Giancarlo Giannini apre il programma – venerdì 20 luglio (ore 21.15) al Teatro Romano – con il recital “LE PAROLE NOTE”, un incontro tra letteratura e musica che vede sul palco, insieme al grande attore, il Marco Zurzolo Quartet con ospite speciale il fisarmonicista Luciano Biondini. “Le Parole Note” è un evento I Love Spoleto.

Sabato 21 luglio sempre al Teatro Romano (ore 21.15) va in scena “MEDITERRANEA”, circumnavigazione coreografica attraverso la musica delle culture che si affacciano sul Mediterraneo. Uno spettacolo che nasce nel 1993 per il Balletto di Toscana e che ottiene subito uno strepitoso successo. Per i suoi quindici anni, nel 2008, viene ripreso e rimontato per la compagnia del Teatro alla Scala, segnando il primo debutto scaligero di Mauro Bigonzetti. Mediterranea è una produzione di Daniele Cipriani. Un evento I Love Spoleto. Sempre sabato 21 all’ex chiesa di S. Agata conferenza di Luigi Rambotti.

Altro appuntamento con la danza è quello con i Kataklò Athletic Dance Theatre che nella splendida cornice del Teatro romano venerdì 27 luglio alle ore 21.15 portano in scena “READY”, uno show appositamente pensato e costruito da Giulia Staccioli che popone le spettacolari coreografie tratte dalle produzioni Eureka (2016), Puzzle (2012) e Play (2008) mantenendo la linea dinamica, atletica, poetica e originale che ha reso i Kataklò la compagnia di athletic theatre italiana più amata e richiesta al mondo. Uno spettacolo I Love Spoleto.

Terzo appuntamento con la danza – sabato 28 luglio alle ore 21,15 ancora al Teatro Romano – è il Gran Gala Internazionale di Danza “tribute to Rudolf Nureyev, realizzato da Daniele Cipriani. A ottanta anni dalla nascita e a venticinque dalla scomparsa, lo spettacolo è un viaggio attraverso le tappe più significative della carriera dello straordinario artista. Sarà una rara registrazione, diretta da Nureyev, che accompagnerà le raffinate proiezioni multimediali del video artista Massimiliano Siccardi in apertura della serata. Uno spettacolo I Love Spoleto.

Il 4 agosto alla Sala Pegasus (ore 17) anteprima nazionale del film “Perfect. Il Re del Pugno”.

Domenica 5 agosto (ore 10) ad Acquaiura-Torrecola alla scoperte della tradizioni con raccolta di patate e colazione con bruschetta.

Doppio appuntamento – venerdì 10 e sabato 11 agosto – con il Teatro Lirico Sperimentale che per EINE KLEINE MUSIK 2018 propone, alle ore 18 al Teatro Caio Melisso, un omaggio musicale a “LA FRANCE“ con brani tratti da opere di Erik Satie, Gabriel Fauré, Francis Poulenc. A seguire, la celebre opera che ha segnato il primo grande successo di Jacques Offenbach “BA-TA-CLAN”, su libretto Ludovic Halévy. La Regia e l’allestimento sono di Giorgio Bongiovanni e Lisa Nava con i Solisti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”. Sempre il 10 agosto alle 18 trekking urbano dal titolo “Aspettando le stelle Cadenti”.

Dall’11 agosto al 15 agosto si susseguono gli eventi del Ferragosto Spoletino a cura della PRO LOCO in piazza del Comune. Sabato 11 agosto (ore 21) “Danzando Sotto le Stelle” con Lorenzo Lupi e il ContemporaneaMENTE Gruppo Danza. Il 12 agosto “Emozioni e Note – concerto tributo a Cristian Panetto. Il 13 agosto (ore 21) “MAMMA LI TURCHI. Pizziche, tarantelle e tammuriate” . il 14 agosto (ore 21.30) la commedia dialettale “LA PUNTURA NO…NO…NO…” della Traussa. Il 15 agosto alle 19 concerto degli APACHE che precedono il classico appuntamento (alle ore 21.30) con la Tombola.

Sabato 18 agosto al Complesso Monumentale di San Nicolò (ore 21.30) David Riondino è protagonista di “IL DIO DENARO (NON AVRAI ALTRO DIO ALL’INFUORI DI ME) E ALTRE LETTURE”. Uno spettacolo, evento speciale della rassegna “Libro d’Ingresso”, che segna un’ulteriore tappa della collaborazione artistica tra David Riondino e il musicista Fabrizio De Rossi Re.

Giovedì 23 agosto al Complesso San Nicolò (ore 21.30) concerto a cura del Trio di Spoleto (Francioli-Scarabottini-Marino). Venerdì 24 agosto (ore 21.30) concerto corale alla Rocca di Albornoz a cura dei Laudesi Umbri e sempre martedì, ma alle 18.00 alla chiesa di San Ponziano, concerto per organo di Angelo Silvio Rosati e Roberto Petralia.

Sabato 25 agosto in piazza duomo (ore 21.15) Christian racconta Christian De Sica con la partecipazione di Pino Strabioli e l’Orchestra Big Band Universe. Un evento “I love Spoleto”.

Due i concerti dell’alba curati dal gruppo cameristico dell’Umbria Ensemble che si terranno entrambi alla Rocca Albornoziana: il primo sabato 11 agosto alle ore 6.10 è un omaggio al Leonard Bernstein in occasione del centenario della nascita del grande compositore di West Side Story . Il secondo – sabato 25 agosto alle ore 6.25 – si intitola “Da Vivaldi ai Beatles” è un excursus musicale tratto da brani di Vivaldi, Boccherini e il repertorio dei Beatles reinterpretato dal chitarrista  Leo Brouwer.

Allo Stadio comunale, venerdì 31 agosto alle ore 21.30, fa tappa a Spoleto, unica data estiva in Umbria, il “Prisoner 709 Tour” che porta negli stadi e nelle arene d’Italia la musica di Caparezza. Il Tour promuove l’omonimo settimo album in studio del geniale artista, cantautore e rapper che fa della contaminazione stilistica e dell’eclettismo sonoro la sua più peculiare cifra espressiva. Uno spettacolo I Love Spoleto.

Tre gli appuntamenti con NOTE LETTERE, recital che nascono dalla collaborazione delle biblioteche Carducci e Carandente e il TLS: il 23 agosto (ore 18) a Monteluco, il 29 agosto alle Casette (ore 21) e il 31 agosto (ore 21) all’anfiteatro del Centro Civico di San Nicolò.  Otto invece gli INCONTRI MUSICALI 2018 alla Rocca di Albornoz e alla ex Chiesa di Sant’Agata (curati da Spoleto Studi d’Arte). Il 15, 17, 19, 23, 24, 26, 30, 31 agosto e il 2 settembre.

IL PROGRAMMA COMPLETO

LE PAROLE NOTE Teatro Romano | 20/7 h 21.15
recital Giancarlo Giannini | con Marco Zurzolo Quartet e ARTeM String Quintet
special guest Luciano Biondini | un evento I Love Spoleto

LA STORIA DEL COMPLESSO DI SANT’AGATA da monastero a carcere
ex Chiesa di Sant’Agata | 21/07 h 18.00
conferenza | relatore Luigi Rambotti | a cura dell’Archivio di Stato di Perugia
Sezione di Spoleto

MEDITERRANEA Teatro Romano | 21/7 h 21.15
spettacolo di danza | coreografia di Mauro Bigonzetti | produzione Daniele Cipriani
Entertainment | un evento I Love Spoleto

READY – Kataklò Athletic Dance Theatre Teatro Romano | 27/07 h 21.15
danza acrobatica | ideazione e direzione artistica Giulia Staccioli | un evento
I Love Spoleto

GALA INTERNAZIONALE DI DANZA Teatro Romano | 28/07 h 21.00
tributo a Rudolf Nureyev in occasione dei 25 anni dalla sua scomparsa e 80 dalla
nascita | produzione di Daniele Cipriani Entertainment | un evento I Love Spoleto

PERFECT! IL RE DEL PUGNO Cinéma Sala Pegasus | 04/08 h 17.00
film-documentario sul mondo del chessboxing | anteprima nazionale e
cinematografica | regia e montaggio A. Mignacca | dibattito finale | 38° Ferragosto
Spoletino | Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’

PATATE: arcacciate, cotte e magnate Torrecola-Acquaiura | 05/08 h 10.00
38° Ferragosto Spoletino | alla scoperta delle tradizioni con raccolta delle patate
colazione con bruschetta e pane strusciato con il pomodoro | pranzo c/o il ristorante
‘La Luna Piena’ h 12.30 | info e prenotazioni Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’

EINE KLEINE MUSIK 2018 Teatro Caio Melisso ‘Spazio Carla Fendi’ | 10-11/08 h 18.00
LA FRANCE | musiche di E. Satie, G. Faurè, F. Poulenc

BA-TA-CLAN | libretto di Ludovic Halévy, musica J. Offenbach
72a Stagione Lirica Sperimentale del TLS di Spoleto ‘A. Belli’

ASPETTANDO LE STELLE CADENTI partenza da concordare | 10/08 h 18.00
trekking urbano con Irene Maturi, Caterina Sapori e Roberto Quirino | cena alla
terrazza del ristorante ‘Il Panciolle’ h 20.30 | 38° Ferragosto Spoletino | info e
prenotazioni Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’

CONCERTI DELL’ALBA Rocca Albornoz | 11/08 h 06.10
concerto omaggio a Leonard Bernstein in occasione del centenario della nascita
a cura di Umbria Ensemble

DANZANDO SOTTO LE STELLE Piazza del Comune | 11/08 h 21.00
spettacolo di danza con Lorenzo Lupi dell’Accademia Statale Opera di Vienna e il
ContemporaneaMENTE Gruppo Danza | 38° Ferragosto Spoletino | info e prenotazioni
Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’

EMOZIONI E NOTE concerto per Cristian Piazza del Comune | 12/08 h 21.00
una serata di musica e non solo, con tanti amici di Cristian
38° Ferragosto Spoletino | info e prenotazioni Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’

MAMMA LI TURCHI Piazza del Comune | 13/08 h 21.00
musica dal Sud Italia, pizziche, tarantelle, tammurriate
38° Ferragosto Spoletino | info e prenotazioni Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’

LA PUNTURA NO…NO…NO…!!! Piazza del Comune | 14/08 h 21.00
commedia dialettale della Compagnia Teatrale ‘La Traussa’
38° Ferragosto Spoletino | info e prenotazioni Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’

INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz, Sala Antonini | 15/08 h 18.00
musiche di Haydn, Delibes, Lutoslawski, Mozart | a cura di Spoleto Studi d’Arte

APACHE in concerto Piazza del Comune | 15/08 h 19.00
38° Ferragosto Spoletino | Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’

TOMBOLA E LOTTERIA DI FERRAGOSTO Piazza del Comune | 15/08 h 21.30
storico tabellone della tombola | 38° Ferragosto Spoletino | Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’

INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz | 17/08 h 18.00
musiche di Britten, Strauss, Rossini | a cura di Spoleto Studi d’Arte

IL DIO DENARO Complesso Monumentale di San Nicolò | 18/08 h 21.30
(non avrai altro Dio al di fuori di me) e altre letture
spettacolo di e con David Riondino | musica di Fabrizio De Rossi Re
speciale Libro | d’Ingresso | a cura di David Riondino

INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz, Sala Antonini | 19/08 h 18.00
musiche di Chausson, Beethoven, Bunch | a cura di Spoleto Studi d’Arte

INCONTRI MUSICALI 2018 ex Chiesa di Sant’Agata | 23/08 h 21.30
concerti brevi per famiglie con bambini | a cura di Spoleto Studi d’Arte

NOTE LETTERE Monteluco, prato piccolo | 23/08 h 18.00
Il flauto magico | parole, voci, bel canto e musica | recital a cura delle Biblioteche
Comunali ‘G. Carducci’ e ‘G. Carandente’ e del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto ‘A. Belli’

10 KM DI MUSICA Complesso Monumentale di San Nicolò | 23/08 h 21.30
concerto con musiche da R. Galliano a E. Morricone e R. Molinelli
a cura del Trio di Spoleto Gabriele Francioli, Gianni Scarabottini, Marco Marino

INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz, Sala Antonini | 24/08 h 18.00
Musiche di Reich, Barber, Ligeti, CPE Bach | a cura di Spoleto Studi d’Arte

CANTEMUS concerto corale Rocca Albornoz, Sala Antonini | 24/08 h 21.30
incontro di voci | Coro Jacobus Gallus-Trieste direttore dal M° Marko Sancin | Coro
Laudesi Umbri di Spoleto ‘Padre Antonio Giannone’ direttore Padre Matteo Ferraldeschi

IL SOLE DELLA SICILIA in concerto a Spoleto Chiesa di S. Ponziano | 24/08 h 18.00
concerto per organo | Angelo Silvio Rosati e Roberto Petralia | buffet a cura di
ConSpoleto | 38° Ferragosto Spoletino | prenotazioni Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’

CONCERTI DELL’ALBA Rocca Albornoz | 25/08 h 06.25
concerto da Vivaldi ai Beatles su musiche di Vivaldi, Boccherini,
Beatles/Brouwer | a cura di Umbria Ensemble

CHRISTIAN racconta CHRISTIAN DE SICA Piazza Duomo | 25/08 h 21.15
concerto con la straordinaria partecipazione di Pino Strabioli | orchestra Big
Band Universe diretta da Marco Tiso | pianoforte Riccardo Biseo | un evento
I Love Spoleto

INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz, Sala Antonini | 26/08 h 18.00
musiche di Monteverdi, Allegri, Stefani, Wennakowski, Brahms | a cura di
Spoleto Studi d’Arte

NOTE LETTERE Rione ‘Le Casette’
Piazza Donatori del Sangue | 29/08 h 21.00
Duchesse e Regine | parole, voci, bel canto e musica | recital a cura delle Biblioteche
Comunali ‘G. Carducci’ e ‘G. Carandente’ e del Teatro Lirico Sperimentale di
Spoleto ‘A. Belli’

INCONTRI MUSICALI 2018 ex Chiesa di Sant’Agata | 30/08 h 18.30
concerti brevi per famiglie con bambini  | a cura di Spoleto Studi d’Arte

INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz, Sala Antonini | 31/08 h 18.00
Zante, Kreisler, Paganini, Duruflè, Vivaldi  | a cura di Spoleto Studi d’Arte

NOTE LETTERE Anfiteatro Centro Civico di San Nicolò | 31/08 h 21.00
Don Giovanni | parole, voci, bel canto e musica | recital a cura delle Biblioteche
Comunali ‘G. Carducci’ e ‘G. Carandente’ e del Teatro Lirico Sperimentale di
Spoleto ‘A. Belli’

CAPAREZZA PRISONER 709 TOUR
Stadio Comunale | 31/08 h 21.30
concerto | un evento I Love Spoleto

INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz, Sala Antonini | 02/09 h 18.00
musiche di Roussel, Martinu, Stravinsky, Schumann | a cura di Spoleto
Studi d’Arte

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MOSTRE

CAPOLAVORI DEL TRECENTO. Il cantiere di Giotto, Spoleto e l’Appennino
24/06 – 04/11 | a cura di Vittoria Garibaldi e Alessandro Delpriori
Museo Diocesano Basilica di Sant’Eufemia, Rocca Albornoz, Museo Nazionale del Ducato
esposizione di circa 70 dipinti a fondo oro su tavola, sculture lignee policrome e miniature
altre sedi espositive: Trevi, Montefalco e Scheggino | www.capolavorideltrecento.it

MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE 30/06 – 07/10
a cura di Gianluca Marziani
Palazzo Collicola Arti Visive – Eugene Leway con ‘Ghost Witness Shadow’, Giorgio Ortona
con ‘F.I.C.O.’, Yigal Ozeri con ‘Where are we going?’, Andrea Pacanowski con ‘All’infuori
di Me’, Roberta Pizzorno con ‘Full of emptiness’, Giuseppe Pulvirenti con ‘Trademark SP’
e Giorgio Facchini con ‘Gioielli come sculture, sculture come gioielli’ (le mostre di Facchini
e Pulvirenti termineranno il 29 luglio) | 16/07 – 31/08 ven-dom 10.30-13.00 / 15.30-19.00
01/09 – 07/10 sab e dom 10.30-13.00 / 15.30-19.00
Casa Romana – Ttozoi con ‘Genius Loci (Reworks)’ | tutti i giorni 10.30-13.30 / 14.00-19.00

SPOLETO 1959 – Il Secondo Festival dei Due Mondi 28/06 – 20/09
a cura e presso Archivio di Stato di Perugia, Sezione di Spoleto (Largo Ermini)
mostra con fotografie originali, documenti d’archivio, articoli dell’epoca
lun-ven 8.30-13.30 | lun e giov 14.30-17.00 | ingresso libero

CARATTERI DI TESTA 28/06 – 02/09
installazione di Giacomo Ramaccini | Rocca Albornoz, Museo Naz.le del Ducato di Spoleto
mart-dom 9.30-19.30 | lun dalle 9.30 alle 13.30 | ultimo ingresso 45’ prima della chiusura

DEPOSITO D’AUTORE 30/06 – 31/08
a cura di Gianluca Marziani | Casa Menotti (Piazza Duomo)
10 artisti per raccontare il legame tra Giovanni Carandente e Spoleto
mar-dom 10.30-13.00 / 16.00-20.00 | ingresso libero

FIGURAZIONI MUSICALI 07/07 – 31/07
a cura di Maria Giuseppina Caldarola
Galleria Officina d’Arte&Tessuti (Via Plinio il Giovane)
allestimento di Piefrancesco Caprio | Giulia Carioti, Annamaria Castellan, Cristina Mariani,
Guido Nosa

Acquisto biglietti online:

Teatro Romano | Inizio spettacoli ore 21.15 – Gran Gala di Danza ore 21.00

20/07 | Giancarlo Gianninihttps://bit.ly/2lrDYHr

21/07 | Mediterraneahttps://bit.ly/2lnIXsM

27/07 | READY by Kataklòhttps://bit.ly/2JXg0Tm

28/07 | GRAN GALA INTERNAZIONALE di DANZA: https://bit.ly/2MEJXW1

Stadio Comunale | Inizio concerto ore 21.30 (apertura cancelli ore 19)
04/08 | CAPAREZZAhttps://bit.ly/2I8VHN3

25/08 | Christian racconta Christian de Sica: http://ilovespoleto.it/desica

Mezz’ora dopo la chiusura – GIOIELLI COME SCULTURE / SCULTURE COME GIOIELLI @ Palazzo Collicola Arti Visive
Lug 20@19:30
<!--:it-->Mezz'ora dopo la chiusura - GIOIELLI COME SCULTURE / SCULTURE COME GIOIELLI<!--:--><!--:en-->Mezz'ora dopo la chiusura - JEWELS AS SCULPTURES / SCULPTURES AS JEWELS<!--:--> @ Palazzo Collicola Arti Visive | Spoleto | Umbria | Italia

GIOIELLI COME SCULTURE / SCULTURE COME GIOIELLI

Mezz’ora dopo la chiusura l’evento a cura di Sistema Museo, vi aspetta venerdì 20 luglio 2018 alle ore 19.30 con un appuntamento dedicato a Gioielli come sculture, sculture come gioielli, la mostra temporanea di Giorgio Facchini a cura di Gianluca Marziani.

L’esposizione, ospitata all’interno del Museo Carandente, è pensata come un dialogo fra i monili dell’autore pesarese e le importanti opere della collezione spoletina. Ad arricchire ulteriormente la mostra, gioielli di importanti artisti come Arman, Bury, Calder, Fontana, Lichtenstein, Picasso, Arnaldo e Giò Pomodoro.

La serata prosegue con un aperitivo. Si ringrazia Con Spoleto – Consorzio Albergatori di Spoleto.

Quota di partecipazione
Visita guidata – Intero € 7,00
Visita guidata – Ridotto € 5,00 per Spoleto Card e fidelizzati
Aperitivo – € 5,00

E’ consigliata la prenotazione entro le 13.00 del venerdì:
news.spoletomusei@sistemamuseo.it
0743.46434

Concerto di Laura Magnani @ Cinéma Sala Pegasus
Lug 20@21:00

Venerdì 20 luglio, alle ore 21.00, la pianista Laura Magnani eseguirà un concerto dedicato a Claude Debussy nel centenario della morte.

Il concerto si terrà alla Sala Pegasus.
Ingresso libero fino ad esaurimento di posti.

Info: Accademia degli Ottusi – accademiaspoletina@gmail.com

LE PAROLE NOTE con Giancarlo Giannini @ Teatro Romano
Lug 20@21:15
<!--:it-->LE PAROLE NOTE con Giancarlo Giannini<!--:--><!--:en-->LE PAROLE NOTE feat. Giancarlo Giannini<!--:--> @ Teatro Romano | Spoleto | Umbria | Italia

Venerdì 20 luglio ore 21.15 – Teatro Romano
LE PAROLE NOTE
Con Giancarlo Giannini

letture con ORCHESTRA e il Marco Zurzolo Quartet
Con ARTeM String Quintet
Special guest Luciano Biondini

Il recital di Giancarlo Giannini è un singolare incontro di letteratura e musica. L’attore particolarmente
esperto nell’analisi della parola recita una serie di brani e poesie al grande pubblico da Pablo Neruda, Garcia
Lorca, Marquez, ai più classici come Shakespeare, Angiolieri, Salinas.
Vari autori e un unico tema: L’amore, la donna, la passione…La vita!
Giancarlo Giannini sarà accompagnato da una serie di brani inediti del sassofonista partenopeo: Marco
Zurzolo, suonati dal suo quartetto.
Giancarlo Giannini e la sua recitazione, la sua voce calda e penetrante condurrà gli spettatori in
“atmosfere”, mistiche, malinconiche, amorose, ed ironiche in un viaggio dal 200’ fino ad arrivare ai giorni
nostri.
Grandi emozioni, varie atmosfere.

“Le Parole Note” è un evento I Love Spoleto.

Biglietti: https://bit.ly/2lrDYHr

Lug
21
Sab
MOSTRA FOTOGRAFICA | Il teatro nascosto. Una storia per immagini @ Museo Archeologico e Teatro Romano di Spoleto
Lug 21 2018–Dic 31 2019 giorno intero
<!--:it-->MOSTRA FOTOGRAFICA | Il teatro nascosto. Una storia per immagini<!--:--><!--:en-->PHOTO EXHIBITION | The Hidden Theatre. A story in images<!--:--> @ Museo Archeologico e Teatro Romano di Spoleto | Spoleto | Umbria | Italia

La mostra Il teatro nascosto. Una storia per immagini è una raccolta di fotografie inedite risalenti agli anni del ritrovamento del Teatro Romano di Spoleto e della sua messa in luce, dal 1938 al 1960.

La mostra, promossa dal Polo Museale dell’Umbria – Museo Archeologico e Teatro Romano di Spoleto, in collaborazione con Astra onlus e con l’Archivio di Stato di Perugia, sez. di Spoleto, si avvale di materiale messo a disposizione per la maggior parte dall’Accademia Etrusca di Cortona e dall’archivio del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, che rivela aspetti inediti della scoperta del teatro romano e della trasformazione del complesso di S.Agata da carcere giudiziario (1867-1957) a museo.

La storia del monastero di S.Agata già nota grazie alle ricerche di G.Curti, S.Di Sante Coaccioli, S. Gubbiotti, sfociate nel documentatissimo libro del 2011 “Il Teatro Romano e l’ex monastero di S.Agata. Cronaca delle trasformazioni”, viene oggi arricchita dalle fotografie scattate dall’allora ispettore archeologo Umberto Ciotti, che documentò ogni passo dei lavori di demolizione e scavo.

Polo Museale dell’Umbria
Piazza Giordano Bruno 10 – Perugia – tel. 075 5759612
Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto
Via Sant’Agata 18A – tel. 0743 223277

Inaugurazione mostra fotografica: Il teatro nascosto. Una storia per immagini @ Museo Archeologico e Teatro Romano di Spoleto
Lug 21@16:30
<!--:it-->Inaugurazione mostra fotografica: Il teatro nascosto. Una storia per immagini <!--:--> @ Museo Archeologico e Teatro Romano di Spoleto | Spoleto | Umbria | Italia

Inaugurerà il 21 luglio alle ore 16.30 la mostra dal titolo Il teatro nascosto. Una storia per immagini, una raccolta di fotografie inedite risalenti agli anni del ritrovamento del Teatro Romano di Spoleto e della sua messa in luce, dal 1938 al 1960.

La mostra, promossa dal Polo Museale dell’Umbria – Museo Archeologico e Teatro Romano di Spoleto, in collaborazione con Astra onlus e con l’Archivio di Stato di Perugia, sez. di Spoleto, si avvale di materiale messo a disposizione per la maggior parte dall’Accademia Etrusca di Cortona e dall’archivio del Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, che rivela aspetti inediti della scoperta del teatro romano e della trasformazione del complesso di S.Agata da carcere giudiziario (1867-1957) a museo.

La storia del monastero di S.Agata già nota grazie alle ricerche di G.Curti, S.Di Sante Coaccioli, S. Gubbiotti, sfociate nel documentatissimo libro del 2011 “Il Teatro Romano e l’ex monastero di S.Agata. Cronaca delle trasformazioni”, viene oggi arricchita dalle fotografie scattate dall’allora ispettore archeologo Umberto Ciotti, che documentò ogni passo dei lavori di demolizione e scavo.

La mostra sarà introdotta da una conferenza di Luigi Rambotti, direttore dell’Archivio di Stato di Perugia, che tratteggerà la storia del Complesso e ne illustrerà il passaggio da monastero a carcere, in seguito alla legge per la soppressione degli Ordini e Corporazioni religiose del 1866.

Seguirà un intervento del professor Pietro Emidio Rindinella in qualità di testimone oculare degli ultimi anni di utilizzo della struttura come carcere giudiziario femminile.

Polo Museale dell’Umbria
Piazza Giordano Bruno 10 – Perugia – tel. 075 5759612
Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto
Via Sant’Agata 18A – tel. 0743 223277

La storia del Complesso di Sant’Agata – da monastero a carcere @ ex Chiesa di Sant'Agata
Lug 21@18:00

LA STORIA DEL COMPLESSO DI SANT’AGATA
da monastero a carcere

conferenza

ex Chiesa di Sant’Agata
Sabato 21 luglio h 18.00

Relatore Luigi Rambotti
A cura dell’Archivio di Stato di Perugia Sezione di Spoleto

Evento inserito nel programma de Le Quattro Stagioni – Spoleto d’Estate.

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