dal 16 luglio al 9 settembre 2023
Circa quaranta appuntamenti in meno di due mesi tra teatro, musica, letture e arte.
Accade d’estate a Spoleto 2023, il cartellone di eventi realizzato dal Comune di Spoleto insieme alle associazioni e istituzioni culturali della città, inizierà domenica 16 luglio per concludersi sabato 9 settembre.
Gli spettacoli di Monica Guerritore e Giulio Scarpati dedicati ad Anna Magnani e Maria Callas; i concerti di Mannarino (Festival Suoni Controvento), Roy Paci e Alfa; gli incontri con gli scrittori Edoardo Albinati, Lorenzo Pavolini e Silvio Perrella.
Questi gli appuntamenti principali in programma, che si terranno nelle location del centro storico e negli spazi scenici del territorio spoletino, in un susseguirsi di appuntamenti culturali che vedranno protagonisti anche il Teatro Lirico Sperimentale, Umbria Ensemble, il Festival delle Regioni, le music band di Spoleto, Mirko Revoyera, l’associazione Spoleto musica, la Western Country Band,la Compagnia Agape Teatro di Bevagna, le opere sonore di Open Window, l’associazione Italia Langobardorum e STUDIO A’87.

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com
dal 16 luglio al 9 settembre 2023
Circa quaranta appuntamenti in meno di due mesi tra teatro, musica, letture e arte.
Accade d’estate a Spoleto 2023, il cartellone di eventi realizzato dal Comune di Spoleto insieme alle associazioni e istituzioni culturali della città, inizierà domenica 16 luglio per concludersi sabato 9 settembre.
Gli spettacoli di Monica Guerritore e Giulio Scarpati dedicati ad Anna Magnani e Maria Callas; i concerti di Mannarino (Festival Suoni Controvento), Roy Paci e Alfa; gli incontri con gli scrittori Edoardo Albinati, Lorenzo Pavolini e Silvio Perrella.
Questi gli appuntamenti principali in programma, che si terranno nelle location del centro storico e negli spazi scenici del territorio spoletino, in un susseguirsi di appuntamenti culturali che vedranno protagonisti anche il Teatro Lirico Sperimentale, Umbria Ensemble, il Festival delle Regioni, le music band di Spoleto, Mirko Revoyera, l’associazione Spoleto musica, la Western Country Band,la Compagnia Agape Teatro di Bevagna, le opere sonore di Open Window, l’associazione Italia Langobardorum e STUDIO A’87.

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com
Casina dell’Ippocastano
LE ROMPIBOLLE
Favole tonde per ridere a piedi scalzi
Un recital con letture di fiabe, musica dal vivo, un percorso sensoriale a piedi scalzi e giochi con le bolle di sapone.
Sarà fornito un kit per i bambini
Ideazione, regia e letture: Anna Rita Antonelli
Voce: Jessica Vitali
Percorso sensoriale: Manuela Amadio
In occasione del soggiorno di Silvio Perrella sul territorio di Spoleto e Campello sul Clitunno, in preparazione della Lezione di Strada sul tema Il fluire della poesia che si terrà Giovedì 7 settembre alle ore 17 al Tempietto sul Clitunno, Martedì 5 settembre alle ore 21 al Cinema Sala Pegasus (Piazza Bovio, 1) a Spoleto è in programma la proiezione del film documentario Raffaele La Capria, scrittore d’acqua (63′) di Serafino Amato, interviene Silvio Perrella.
Ingresso gratuito.
Evento inserito nel programma di Accade d’Estate a Spoleto
dal 16 luglio al 9 settembre 2023
Circa quaranta appuntamenti in meno di due mesi tra teatro, musica, letture e arte.
Accade d’estate a Spoleto 2023, il cartellone di eventi realizzato dal Comune di Spoleto insieme alle associazioni e istituzioni culturali della città, inizierà domenica 16 luglio per concludersi sabato 9 settembre.
Gli spettacoli di Monica Guerritore e Giulio Scarpati dedicati ad Anna Magnani e Maria Callas; i concerti di Mannarino (Festival Suoni Controvento), Roy Paci e Alfa; gli incontri con gli scrittori Edoardo Albinati, Lorenzo Pavolini e Silvio Perrella.
Questi gli appuntamenti principali in programma, che si terranno nelle location del centro storico e negli spazi scenici del territorio spoletino, in un susseguirsi di appuntamenti culturali che vedranno protagonisti anche il Teatro Lirico Sperimentale, Umbria Ensemble, il Festival delle Regioni, le music band di Spoleto, Mirko Revoyera, l’associazione Spoleto musica, la Western Country Band,la Compagnia Agape Teatro di Bevagna, le opere sonore di Open Window, l’associazione Italia Langobardorum e STUDIO A’87.

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com
dal 16 luglio al 9 settembre 2023
Circa quaranta appuntamenti in meno di due mesi tra teatro, musica, letture e arte.
Accade d’estate a Spoleto 2023, il cartellone di eventi realizzato dal Comune di Spoleto insieme alle associazioni e istituzioni culturali della città, inizierà domenica 16 luglio per concludersi sabato 9 settembre.
Gli spettacoli di Monica Guerritore e Giulio Scarpati dedicati ad Anna Magnani e Maria Callas; i concerti di Mannarino (Festival Suoni Controvento), Roy Paci e Alfa; gli incontri con gli scrittori Edoardo Albinati, Lorenzo Pavolini e Silvio Perrella.
Questi gli appuntamenti principali in programma, che si terranno nelle location del centro storico e negli spazi scenici del territorio spoletino, in un susseguirsi di appuntamenti culturali che vedranno protagonisti anche il Teatro Lirico Sperimentale, Umbria Ensemble, il Festival delle Regioni, le music band di Spoleto, Mirko Revoyera, l’associazione Spoleto musica, la Western Country Band,la Compagnia Agape Teatro di Bevagna, le opere sonore di Open Window, l’associazione Italia Langobardorum e STUDIO A’87.

mostra fotografica a cura di Serafino Amato
13 maggio – 30 settembre 2023
Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano
Via Sant’Agata,18/a
SPOLETO
Dacia Maraini. Viaggi nel mondo è il titolo della mostra fotografica che si tiene dal 13 maggio al 30 settembre 2023 all’interno degli spazi del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto (Via Sant’Agata, 18/A) a cura di Serafino Amato: circa cinquanta fotografie di grande e medio formato realizzate dall’autrice tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
L’iniziativa si inaugura sabato 13 maggio alle ore 17 con un incontro, in collaborazione con l’Associazione Fondo Alberto Moravia, in cui Dacia Maraini converserà sul tema della mostra insieme allo scrittore Lorenzo Pavolini.
Nei suoi viaggi nel mondo, compiuti spesso in compagnia di Alberto Moravia e, in altre occasioni, di Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e altri artisti, fotografi, registi (Andrea Andermann, Gianni Barcellona, Roberto Faidutti, Sebastian Schadauser), la scrittrice ha attraversato diversi continenti, dall’America centrale all’Asia, cogliendo con la sua macchina fotografica la monumentalità dei siti archeologici così come quella della natura, indagando con singolare capacità narrativa il fascino di un passato che continua ad evocare la sua grandezza, nei costumi tradizionali o attraverso ruderi di antiche architetture.
L’aver viaggiato in luoghi che oggi sarebbe inimmaginabile raggiungere con la stessa libertà, rende questi documenti ancora più preziosi, testimonianza di un mondo scomparso, tracce di un’umanità che si è andata trasformando.
Dacia Maraini, memore della lezione paterna (il padre Fosco è stato un antropologo e fotografo di terre e culture lontane), ha sempre portato con sé una macchina fotografica, offrendo attraverso di essa, ma prima ancora con il suo sorriso e la curiosità verso le culture più lontane, un documento forte e in qualche modo scritto in fotogrammi che nella precisione delle loro sequenze sono di per sé racconti compiuti.
Chi ha avuto la fortuna di vedere il suo archivio si può rendere conto di quanta attenzione e cura lei abbia sempre avuto nei confronti di questo strumento di espressione.
Il flusso di tradizione e modernità, di memoria e oblio, la forza della natura, si intrecciano poeticamente nella sequenza di circa cinquanta scatti selezionati per questa mostra da Serafino Amato, che dialogano idealmente con la ricca collezione di reperti conservati nelle sale del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto.
Con questa mostra, visitabile fino al 30 settembre 2023, si intende rendere omaggio all’attività di Dacia Maraini, scrittrice e indagatrice dei fenomeni culturali e sociali del nostro tempo, così come alla sua poliedrica natura che, oltre alla narrazione letteraria si è espressa anche attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, offrendo l’opportunità di conoscere meglio e da vicino una delle più autorevoli scrittrici e pensatrici italiane.
La mostra “Dacia Maraini. Viaggi nel Mondo” è promossa da FIDAPA Spoleto in collaborazione con il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto, Direzione Regionale Musei Umbria, Associazione Fondo Alberto Moravia, Comune di Spoleto e Fondazione Festival dei Due Mondi, con il fondamentale sostegno di Fondazione Amen, azienda Urbani Tartufi, Associazione Amici di Spoleto Onlus, Centro Antiviolenza Crisalide e Associazione “Donne contro la guerra”, e con il patrocinio di Rotary Club Spoleto e Lyons Club Spoleto.
Per tutto il periodo di svolgimento della mostra, il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto ha in programma una serie di incontri con autori e presentazioni di libri affini al tema dell’evento espositivo, tra viaggi, diritti e identità culturali. In collaborazione con la libreria UBIK di Spoleto, dopo la conferenza inaugurale con l’autrice Dacia Maraini, il successivo appuntamento è previsto giovedì 25 maggio 2023, alle ore 17 con lo scrittore, finalista del Premio Strega 2012, Marco Mantello che converserà sul suo ultimo libro dal titolo “Marie Gulpin” (Neri Pozza, 2023) con la scrittrice Carola Susani in collaborazione con Associazione Fondo Alberto Moravia. Sarà presente Porzia Addabbo, Consiglio Direttivo “Nessuno Tocchi Caino”.
Dacia Maraini fotografa
Un fotografo “vero” racchiude la semantica del vedere senza tentennamenti, in un solo scatto trova il soggetto, il predicato, l’oggetto e, se è bravo e fortunato, anche l’aggettivo. Il senso di una frase racchiuso in una cornice e poco importa la misura. Ho guardato queste foto con l’occhio del fotografo, è vero, mi emoziono facilmente davanti a delle immagini, non importa di chi. Queste foto le ho avute fra le mani per anni, prima al Fondo Moravia, scatti singoli però. Non trovavo nulla che non fosse il soggetto in molte delle foto di Dacia, ma quando ho messo mano ai negativi ed ai provini la trama mi è apparsa chiaramente. Dacia scrive “ …le macchine fotografiche sono state compagne di adolescenza”. Le macchine di Fosco erano in bella vista o a disposizione? Certo è che chi ama la fotografia non può non amare la macchina fotografica, la trasparenza della lente e la meccanica discreta di un oggetto costruito per ricevere attraverso la luce le forme del reale. Un apparecchio della Kodak, si chiamava “Retina”: mai nome fu più appropriato. Dacia usava la Leica del padre, racconta, poi acquistò una reflex con i suoi primi soldi. Non tanto inconsapevole Dacia quando dice di amare l’ottica normale, il 50mm. per intenderci, un’ottica che restituisce le proporzioni “senza ravvicinare troppo, né troppo allargare il campo”. Una scelta difficile, perché “raccontare” con un’ottica normale da 50 mm. sono e sono stati in pochi a saperlo fare bene. “Penso alla fotografia in termini di racconto, mi piace che la foto racconti qualcosa, anche se solo per accenni”. La scelta di Dacia è raccontare storie e, anche se la fotografia non è lo strumento a lei così congeniale come lo è la “penna”, nella ripetizione della sequenza segna la frase, immagini anche diverse si legano fra loro per due, tre e talvolta per molti fotogrammi. “Fotografie come appunti di pensiero, di viaggio”, appunti con forma di racconto. Davanti ad una scoperta ci si emoziona, questo mi ha guidato. Non ho scoperto una fotografa, Dacia sa benissimo che non basta la passione coltivata, seppure dall’infanzia, a diventarlo, ma ha restituito a me, con le sue fotografie, e spero anche a chi le osserverà, la sua passione per le “cose” della vita, dal respiro, al soffio leggero. L’amore, gli alberi, gli animali e i paesaggi, attraversati con gli amici cari di una vita fa e quelli di oggi.
Serafino Amato
Informazioni: Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto 0743 223277
Info stampa: Antonella Manni, Mob. 3395993281

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com

Giovedì 7 settembre alle ore 17.30 nella Sala Monterosso di Villa Redenta, si terrà l’incontro con lo scrittore e assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese papà adottivo di una bambina con la sindrome di Down e sceneggiatore del film che uscirà in tutte le sale il 28 settembre dal titolo “Nata per me”.
L’appuntamento sarà preceduto, alle ore 16.30, dal flash mob La bellezza di esserci… tra musica e parole a cura delle insegnanti e degli alunni che, nell’anno scolastico 2022/2023, hanno partecipato al progetto in collaborazione con la libreria UBIK e l’Associazione Teude.
All’intervento in cui si affronterà la tematica legata al “percorso di cura, amore e diritti tra disabilità, inclusione e omogenitorialità”, saranno presenti Luigina Renzi, assessore al benessere e innovazione sociale formazione generale e sportiva per la valorizzazione della persona e Danilo Chiodetti, assessore alla valorizzazione delle culture, della qualità e della bellezza della città e del territorio.
“Siamo molto desiderosi di ascoltare il suo percorso di amore attraverso diritti negati e disabilità – ha dichiarato l’assessore Renzi – insieme a Luca Trapanese, scrittore, papà adottivo di Alba, bambina down che nessuno voleva adottare parleremo dei diritti delle bambine, dei bambini e delle famiglie in senso lato. Oltre a raccontarci la sua esperienza, avremo un momento di incontro con le studentesse e gli studenti di alcune scuole primarie che presenteranno un laboratorio artistico sul libro dell’autore del titolo “Ditemi bella” riferito ad Alba”.
dal 16 luglio al 9 settembre 2023
Circa quaranta appuntamenti in meno di due mesi tra teatro, musica, letture e arte.
Accade d’estate a Spoleto 2023, il cartellone di eventi realizzato dal Comune di Spoleto insieme alle associazioni e istituzioni culturali della città, inizierà domenica 16 luglio per concludersi sabato 9 settembre.
Gli spettacoli di Monica Guerritore e Giulio Scarpati dedicati ad Anna Magnani e Maria Callas; i concerti di Mannarino (Festival Suoni Controvento), Roy Paci e Alfa; gli incontri con gli scrittori Edoardo Albinati, Lorenzo Pavolini e Silvio Perrella.
Questi gli appuntamenti principali in programma, che si terranno nelle location del centro storico e negli spazi scenici del territorio spoletino, in un susseguirsi di appuntamenti culturali che vedranno protagonisti anche il Teatro Lirico Sperimentale, Umbria Ensemble, il Festival delle Regioni, le music band di Spoleto, Mirko Revoyera, l’associazione Spoleto musica, la Western Country Band,la Compagnia Agape Teatro di Bevagna, le opere sonore di Open Window, l’associazione Italia Langobardorum e STUDIO A’87.

mostra fotografica a cura di Serafino Amato
13 maggio – 30 settembre 2023
Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano
Via Sant’Agata,18/a
SPOLETO
Dacia Maraini. Viaggi nel mondo è il titolo della mostra fotografica che si tiene dal 13 maggio al 30 settembre 2023 all’interno degli spazi del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto (Via Sant’Agata, 18/A) a cura di Serafino Amato: circa cinquanta fotografie di grande e medio formato realizzate dall’autrice tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
L’iniziativa si inaugura sabato 13 maggio alle ore 17 con un incontro, in collaborazione con l’Associazione Fondo Alberto Moravia, in cui Dacia Maraini converserà sul tema della mostra insieme allo scrittore Lorenzo Pavolini.
Nei suoi viaggi nel mondo, compiuti spesso in compagnia di Alberto Moravia e, in altre occasioni, di Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e altri artisti, fotografi, registi (Andrea Andermann, Gianni Barcellona, Roberto Faidutti, Sebastian Schadauser), la scrittrice ha attraversato diversi continenti, dall’America centrale all’Asia, cogliendo con la sua macchina fotografica la monumentalità dei siti archeologici così come quella della natura, indagando con singolare capacità narrativa il fascino di un passato che continua ad evocare la sua grandezza, nei costumi tradizionali o attraverso ruderi di antiche architetture.
L’aver viaggiato in luoghi che oggi sarebbe inimmaginabile raggiungere con la stessa libertà, rende questi documenti ancora più preziosi, testimonianza di un mondo scomparso, tracce di un’umanità che si è andata trasformando.
Dacia Maraini, memore della lezione paterna (il padre Fosco è stato un antropologo e fotografo di terre e culture lontane), ha sempre portato con sé una macchina fotografica, offrendo attraverso di essa, ma prima ancora con il suo sorriso e la curiosità verso le culture più lontane, un documento forte e in qualche modo scritto in fotogrammi che nella precisione delle loro sequenze sono di per sé racconti compiuti.
Chi ha avuto la fortuna di vedere il suo archivio si può rendere conto di quanta attenzione e cura lei abbia sempre avuto nei confronti di questo strumento di espressione.
Il flusso di tradizione e modernità, di memoria e oblio, la forza della natura, si intrecciano poeticamente nella sequenza di circa cinquanta scatti selezionati per questa mostra da Serafino Amato, che dialogano idealmente con la ricca collezione di reperti conservati nelle sale del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto.
Con questa mostra, visitabile fino al 30 settembre 2023, si intende rendere omaggio all’attività di Dacia Maraini, scrittrice e indagatrice dei fenomeni culturali e sociali del nostro tempo, così come alla sua poliedrica natura che, oltre alla narrazione letteraria si è espressa anche attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, offrendo l’opportunità di conoscere meglio e da vicino una delle più autorevoli scrittrici e pensatrici italiane.
La mostra “Dacia Maraini. Viaggi nel Mondo” è promossa da FIDAPA Spoleto in collaborazione con il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto, Direzione Regionale Musei Umbria, Associazione Fondo Alberto Moravia, Comune di Spoleto e Fondazione Festival dei Due Mondi, con il fondamentale sostegno di Fondazione Amen, azienda Urbani Tartufi, Associazione Amici di Spoleto Onlus, Centro Antiviolenza Crisalide e Associazione “Donne contro la guerra”, e con il patrocinio di Rotary Club Spoleto e Lyons Club Spoleto.
Per tutto il periodo di svolgimento della mostra, il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto ha in programma una serie di incontri con autori e presentazioni di libri affini al tema dell’evento espositivo, tra viaggi, diritti e identità culturali. In collaborazione con la libreria UBIK di Spoleto, dopo la conferenza inaugurale con l’autrice Dacia Maraini, il successivo appuntamento è previsto giovedì 25 maggio 2023, alle ore 17 con lo scrittore, finalista del Premio Strega 2012, Marco Mantello che converserà sul suo ultimo libro dal titolo “Marie Gulpin” (Neri Pozza, 2023) con la scrittrice Carola Susani in collaborazione con Associazione Fondo Alberto Moravia. Sarà presente Porzia Addabbo, Consiglio Direttivo “Nessuno Tocchi Caino”.
Dacia Maraini fotografa
Un fotografo “vero” racchiude la semantica del vedere senza tentennamenti, in un solo scatto trova il soggetto, il predicato, l’oggetto e, se è bravo e fortunato, anche l’aggettivo. Il senso di una frase racchiuso in una cornice e poco importa la misura. Ho guardato queste foto con l’occhio del fotografo, è vero, mi emoziono facilmente davanti a delle immagini, non importa di chi. Queste foto le ho avute fra le mani per anni, prima al Fondo Moravia, scatti singoli però. Non trovavo nulla che non fosse il soggetto in molte delle foto di Dacia, ma quando ho messo mano ai negativi ed ai provini la trama mi è apparsa chiaramente. Dacia scrive “ …le macchine fotografiche sono state compagne di adolescenza”. Le macchine di Fosco erano in bella vista o a disposizione? Certo è che chi ama la fotografia non può non amare la macchina fotografica, la trasparenza della lente e la meccanica discreta di un oggetto costruito per ricevere attraverso la luce le forme del reale. Un apparecchio della Kodak, si chiamava “Retina”: mai nome fu più appropriato. Dacia usava la Leica del padre, racconta, poi acquistò una reflex con i suoi primi soldi. Non tanto inconsapevole Dacia quando dice di amare l’ottica normale, il 50mm. per intenderci, un’ottica che restituisce le proporzioni “senza ravvicinare troppo, né troppo allargare il campo”. Una scelta difficile, perché “raccontare” con un’ottica normale da 50 mm. sono e sono stati in pochi a saperlo fare bene. “Penso alla fotografia in termini di racconto, mi piace che la foto racconti qualcosa, anche se solo per accenni”. La scelta di Dacia è raccontare storie e, anche se la fotografia non è lo strumento a lei così congeniale come lo è la “penna”, nella ripetizione della sequenza segna la frase, immagini anche diverse si legano fra loro per due, tre e talvolta per molti fotogrammi. “Fotografie come appunti di pensiero, di viaggio”, appunti con forma di racconto. Davanti ad una scoperta ci si emoziona, questo mi ha guidato. Non ho scoperto una fotografa, Dacia sa benissimo che non basta la passione coltivata, seppure dall’infanzia, a diventarlo, ma ha restituito a me, con le sue fotografie, e spero anche a chi le osserverà, la sua passione per le “cose” della vita, dal respiro, al soffio leggero. L’amore, gli alberi, gli animali e i paesaggi, attraversati con gli amici cari di una vita fa e quelli di oggi.
Serafino Amato
Informazioni: Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto 0743 223277
Info stampa: Antonella Manni, Mob. 3395993281

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com

77ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE DI SPOLETO E DELL’UMBRIA
LA LEGGE e GLI OCCHI DI IPAZIA
Teatro Caio Melisso – Spoleto (PG)
giovedì 24 agosto alle ore 20.30 (per gruppi organizzati)
venerdì 25 agosto alle ore 20.30
sabato 26 agosto alle ore 20.30
domenica 27 agosto alle ore 17.00
Durata: 60 minuti circa
La prima e l’ultima opera di un grande compositore contemporaneo presentate insieme
Anteprima della stagione, la consueta kermesse musicale, in collaborazione con il Comune di Spoleto, presenta quest’anno un dittico di opere del celebre compositore Giacomo Manzoni, che ha da poco compiuto 90 anni. Presso il Teatro Caio Melisso dal giorno 24 agosto al 27 agosto andranno in scena La legge, prima opera del maestro composta nel 1955 e rielaborata per il Teatro Lirico Sperimentale e Gli occhi di Ipazia, ultima composizione commissionata dallo Sperimentale. La direzione è di Marco Angius e la regia è curata da Claudia Sorace / Muta Imago. Interpreti i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale.
OPERALIEDER
Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori
Sala Monterosso, Complesso di Villa Redenta – Spoleto (PG)
lunedì 28 agosto alle ore 21.00
Durata: 50 minuti circa
Una serata immersi nella canzoni di Franz Schubert messe in scena
Lo spettacolo Le donne, i cavallier, l’arme e gli amori 2 vedrà protagonisti i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, guidati dalla regia di Laura Cosso e accompagnati al pianoforte dal M° Luca Spinosa. I brani di Franz Schubert tratteranno i temi tipici della liederistica e trasporteranno lo spettatore in una serata visionaria presso il Complesso di Villa Redenta a Spoleto.
A HAND OF BRIDGE e I DUE TIMIDI
Teatro Nuovo – Spoleto (PG)
venerdì 1 settembre alle ore 20.30
sabato 2 settembre alle ore 20.30
domenica 3 settembre alle ore 17.00
Durata: 60 minuti circa
Due opere del ‘900 in scena a Spoleto
Al Teatro Nuovo andrà in scena il dittico formato da A hand of bridge, opera del compositore americano Samuel Barber su libretto di Gian Carlo Menotti, e I due timidi, opera del vincitore del premio Oscar Nino Rota su libretto di Suso Cecchi D’Amico. La direzione è curata da Gian Rosario Presutti e la regia da Giorgio Bongiovanni. “Le due opere che compongono il dittico sono in apparenza molto diverse – afferma il regista Giorgio Bongiovanni – “A hand of bridge” è una storia senza azione, che avviene nei pensieri dei personaggi. “I due timidi” invece è una tipica farsa italiana, con italianissimi scambi di persona ed equivoci. Eppure si coglie immediatamente un tema conduttore che percorre le due opere: i personaggi non riescono a comunicare, sono costretti a una terribile solitudine, che è la solitudine della nostra condizione umana”. Interpreti vocali saranno i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto accompagnati dall’Ensemble strumentale del Teatro Lirico Sperimentale.
INTERMEZZI DEL ‘700
La franchezza delle donne e Moschetta e Grullo
Teatro Caio Melisso – Spoleto (PG)
venerdì 8 settembre alle ore 21.00
sabato 9 settembre alle ore 21.00
domenica 10 settembre alle ore 17.00
Durata: 50 minuti circa
Il recupero di due intermezzi del ‘700 in collaborazione con il Centro Studi Pergolesi
In collaborazione con il Centro Pergolesi – Università degli Studi di Milano, il Teatro Lirico Sperimentale presenterà al Teatro Caio Melisso La franchezza delle donne in dittico con Moschetta e Grullo, intermezzi buffo del ‘700 composti da Giuseppe Sellitti e Domenico Sarri. Un importante recupero grazie alle nuove edizioni critiche a cura dei musicologi Antonio Dilella e Claudio Toscani. La direzione è affidata a Pierfrancesco Borrelli, musicista esperto nel repertorio barocco mentre la regia è di Andrea Stanisci. Le produzioni sono rese possibili grazie al sostegno della Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini.
TURANDOT
Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti – Spoleto (PG)
venerdì 15 settembre alle ore 20.30
sabato 16 settembre alle ore 20.30
domenica 17 Settembre alle ore 17.00
Un’opera ai tempi delle favole… una fiaba senza tempo in scena.
L’opera tradizionale che verrà presentata a Spoleto al Teatro Nuovo e a Perugia, Foligno, Città di Castello e Todi nell’ambito della Stagione Lirica Regionale dell’Umbria sarà il capolavoro incompleto di Giacomo Puccini Turandot. A dirigere i cantanti, coro e orchestra il direttore Carlo Palleschi.La regia è a cura di Alessio Pizzech e l’allestimento scenico a cura di Andrea Stanisci; i costumi di Clelia De Angelis e le luci di Eva Bruno. Nei vari ruoli si esibiranno, alternandosi nelle 12 recite previste, i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.
PREVENDITE
circuito online Ticket Italia https://ticketitalia.com/77-stagione-lirica-sperimentale-2023/stagione-lirica-regionale-2023
oppure presso le rivendite autorizzate.
A Spoleto: Tabaccheria CMB piazza della Vittoria n.24 – Tel. 0743.47967
Per informazioni
Tel. 0743.222889
E-mail: info@ticketitalia.com
Organizzazione
Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” Spoleto
Tel. 0743 221645
Sito web: www.tls-belli.it
e-mail: ufficio.stampa@tls-belli.it segreteria@tls-belli.it
dal 16 luglio al 9 settembre 2023
Circa quaranta appuntamenti in meno di due mesi tra teatro, musica, letture e arte.
Accade d’estate a Spoleto 2023, il cartellone di eventi realizzato dal Comune di Spoleto insieme alle associazioni e istituzioni culturali della città, inizierà domenica 16 luglio per concludersi sabato 9 settembre.
Gli spettacoli di Monica Guerritore e Giulio Scarpati dedicati ad Anna Magnani e Maria Callas; i concerti di Mannarino (Festival Suoni Controvento), Roy Paci e Alfa; gli incontri con gli scrittori Edoardo Albinati, Lorenzo Pavolini e Silvio Perrella.
Questi gli appuntamenti principali in programma, che si terranno nelle location del centro storico e negli spazi scenici del territorio spoletino, in un susseguirsi di appuntamenti culturali che vedranno protagonisti anche il Teatro Lirico Sperimentale, Umbria Ensemble, il Festival delle Regioni, le music band di Spoleto, Mirko Revoyera, l’associazione Spoleto musica, la Western Country Band,la Compagnia Agape Teatro di Bevagna, le opere sonore di Open Window, l’associazione Italia Langobardorum e STUDIO A’87.
Visite guidate tematiche settimanali
Prosegue anche a SETTEMBRE 2023 il programma settimanale di visite guidate a tema a cura di Sistema Museo alla scoperta delle preziose testimonianze storico artistiche dei musei di Spoleto e Campello sul Clitunno. Gli appuntamenti settimanali sono previsti nei musei della rete Spoleto Card: la Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Palazzo Collicola, la Casa Romana, la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, il Museo del Tessuto e del Costume e il Tempietto sul Clitunno.
Le visite guidate tematiche “Capolavori da Museo” alle collezioni dei musei della Spoleto Card sono un’opportunità unica per vivere a pieno la carta turistica museale e scoprire il prezioso patrimonio storico artistico di Spoleto e di Campello sul Clitunno. Le attività sono a cura di Sistema Museo in collaborazione con la Direzione Regionale Musei dell’Umbria – Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto – Tempietto sul Clitunno, il Comune di Spoleto e il Comune di Campello sul Clitunno.
CHIESA DEI SANTI GIOVANNI E PAOLO
Uno scrigno di antiche pitture | sabato ore 11.00
ROCCA ALBORNOZ – MUSEO NAZIONALE DEL DUCATO DI SPOLETO
La Rocca: una fortezza, un carcere, un simbolo | sabato e domenica ore 12.00
MUSEO DEL TESSUTO E DEL COSTUME
Racconti in…tessuti | sabato ore 18.00
TEMPIETTO SUL CLITUNNO
Un monumento che affascina da secoli | sabato ore 19.00
CASA ROMANA
Una domus da sogno | domenica ore 15.00
PALAZZO COLLICOLA
Una nobile passeggiata | domenica ore 17.00
Tariffe di partecipazione a tutte le visite guidate
Intero € 5,00 | Ridotto € 4,00 per i possessori della Spoleto Card e dai 7 ai 17 anni | Gratuito fino a 6 anni |
Previo acquisto della Spoleto Card o del biglietto di ingresso al museo.
Prenotazione consigliata fino ad esaurimento posti.
Visite guidate acquistabili su www.spoletowelcome.it
Informazioni e prenotazioni:
SISTEMA MUSEO
0743.224952 | museoducatospoleto@sistemamuseo.it
0743.46434 | spoleto@sistemamuseo.it

mostra fotografica a cura di Serafino Amato
13 maggio – 30 settembre 2023
Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano
Via Sant’Agata,18/a
SPOLETO
Dacia Maraini. Viaggi nel mondo è il titolo della mostra fotografica che si tiene dal 13 maggio al 30 settembre 2023 all’interno degli spazi del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto (Via Sant’Agata, 18/A) a cura di Serafino Amato: circa cinquanta fotografie di grande e medio formato realizzate dall’autrice tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
L’iniziativa si inaugura sabato 13 maggio alle ore 17 con un incontro, in collaborazione con l’Associazione Fondo Alberto Moravia, in cui Dacia Maraini converserà sul tema della mostra insieme allo scrittore Lorenzo Pavolini.
Nei suoi viaggi nel mondo, compiuti spesso in compagnia di Alberto Moravia e, in altre occasioni, di Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e altri artisti, fotografi, registi (Andrea Andermann, Gianni Barcellona, Roberto Faidutti, Sebastian Schadauser), la scrittrice ha attraversato diversi continenti, dall’America centrale all’Asia, cogliendo con la sua macchina fotografica la monumentalità dei siti archeologici così come quella della natura, indagando con singolare capacità narrativa il fascino di un passato che continua ad evocare la sua grandezza, nei costumi tradizionali o attraverso ruderi di antiche architetture.
L’aver viaggiato in luoghi che oggi sarebbe inimmaginabile raggiungere con la stessa libertà, rende questi documenti ancora più preziosi, testimonianza di un mondo scomparso, tracce di un’umanità che si è andata trasformando.
Dacia Maraini, memore della lezione paterna (il padre Fosco è stato un antropologo e fotografo di terre e culture lontane), ha sempre portato con sé una macchina fotografica, offrendo attraverso di essa, ma prima ancora con il suo sorriso e la curiosità verso le culture più lontane, un documento forte e in qualche modo scritto in fotogrammi che nella precisione delle loro sequenze sono di per sé racconti compiuti.
Chi ha avuto la fortuna di vedere il suo archivio si può rendere conto di quanta attenzione e cura lei abbia sempre avuto nei confronti di questo strumento di espressione.
Il flusso di tradizione e modernità, di memoria e oblio, la forza della natura, si intrecciano poeticamente nella sequenza di circa cinquanta scatti selezionati per questa mostra da Serafino Amato, che dialogano idealmente con la ricca collezione di reperti conservati nelle sale del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto.
Con questa mostra, visitabile fino al 30 settembre 2023, si intende rendere omaggio all’attività di Dacia Maraini, scrittrice e indagatrice dei fenomeni culturali e sociali del nostro tempo, così come alla sua poliedrica natura che, oltre alla narrazione letteraria si è espressa anche attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, offrendo l’opportunità di conoscere meglio e da vicino una delle più autorevoli scrittrici e pensatrici italiane.
La mostra “Dacia Maraini. Viaggi nel Mondo” è promossa da FIDAPA Spoleto in collaborazione con il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto, Direzione Regionale Musei Umbria, Associazione Fondo Alberto Moravia, Comune di Spoleto e Fondazione Festival dei Due Mondi, con il fondamentale sostegno di Fondazione Amen, azienda Urbani Tartufi, Associazione Amici di Spoleto Onlus, Centro Antiviolenza Crisalide e Associazione “Donne contro la guerra”, e con il patrocinio di Rotary Club Spoleto e Lyons Club Spoleto.
Per tutto il periodo di svolgimento della mostra, il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto ha in programma una serie di incontri con autori e presentazioni di libri affini al tema dell’evento espositivo, tra viaggi, diritti e identità culturali. In collaborazione con la libreria UBIK di Spoleto, dopo la conferenza inaugurale con l’autrice Dacia Maraini, il successivo appuntamento è previsto giovedì 25 maggio 2023, alle ore 17 con lo scrittore, finalista del Premio Strega 2012, Marco Mantello che converserà sul suo ultimo libro dal titolo “Marie Gulpin” (Neri Pozza, 2023) con la scrittrice Carola Susani in collaborazione con Associazione Fondo Alberto Moravia. Sarà presente Porzia Addabbo, Consiglio Direttivo “Nessuno Tocchi Caino”.
Dacia Maraini fotografa
Un fotografo “vero” racchiude la semantica del vedere senza tentennamenti, in un solo scatto trova il soggetto, il predicato, l’oggetto e, se è bravo e fortunato, anche l’aggettivo. Il senso di una frase racchiuso in una cornice e poco importa la misura. Ho guardato queste foto con l’occhio del fotografo, è vero, mi emoziono facilmente davanti a delle immagini, non importa di chi. Queste foto le ho avute fra le mani per anni, prima al Fondo Moravia, scatti singoli però. Non trovavo nulla che non fosse il soggetto in molte delle foto di Dacia, ma quando ho messo mano ai negativi ed ai provini la trama mi è apparsa chiaramente. Dacia scrive “ …le macchine fotografiche sono state compagne di adolescenza”. Le macchine di Fosco erano in bella vista o a disposizione? Certo è che chi ama la fotografia non può non amare la macchina fotografica, la trasparenza della lente e la meccanica discreta di un oggetto costruito per ricevere attraverso la luce le forme del reale. Un apparecchio della Kodak, si chiamava “Retina”: mai nome fu più appropriato. Dacia usava la Leica del padre, racconta, poi acquistò una reflex con i suoi primi soldi. Non tanto inconsapevole Dacia quando dice di amare l’ottica normale, il 50mm. per intenderci, un’ottica che restituisce le proporzioni “senza ravvicinare troppo, né troppo allargare il campo”. Una scelta difficile, perché “raccontare” con un’ottica normale da 50 mm. sono e sono stati in pochi a saperlo fare bene. “Penso alla fotografia in termini di racconto, mi piace che la foto racconti qualcosa, anche se solo per accenni”. La scelta di Dacia è raccontare storie e, anche se la fotografia non è lo strumento a lei così congeniale come lo è la “penna”, nella ripetizione della sequenza segna la frase, immagini anche diverse si legano fra loro per due, tre e talvolta per molti fotogrammi. “Fotografie come appunti di pensiero, di viaggio”, appunti con forma di racconto. Davanti ad una scoperta ci si emoziona, questo mi ha guidato. Non ho scoperto una fotografa, Dacia sa benissimo che non basta la passione coltivata, seppure dall’infanzia, a diventarlo, ma ha restituito a me, con le sue fotografie, e spero anche a chi le osserverà, la sua passione per le “cose” della vita, dal respiro, al soffio leggero. L’amore, gli alberi, gli animali e i paesaggi, attraversati con gli amici cari di una vita fa e quelli di oggi.
Serafino Amato
Informazioni: Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto 0743 223277
Info stampa: Antonella Manni, Mob. 3395993281

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com
Sabato 9 settembre 2023, dalle ore 17 alle ore 20, avrà luogo OPEN WINDOW, un evento di sound art a cura di Nyla van Ingen e Myriam Laplante.
Passeggiando per il centro storico di Spoleto si potranno ascoltare opere sonore provenienti dalle finestre di edifici e palazzi.
Evento inserito nel programma di Accade d’Estate a Spoleto

77ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE DI SPOLETO E DELL’UMBRIA
LA LEGGE e GLI OCCHI DI IPAZIA
Teatro Caio Melisso – Spoleto (PG)
giovedì 24 agosto alle ore 20.30 (per gruppi organizzati)
venerdì 25 agosto alle ore 20.30
sabato 26 agosto alle ore 20.30
domenica 27 agosto alle ore 17.00
Durata: 60 minuti circa
La prima e l’ultima opera di un grande compositore contemporaneo presentate insieme
Anteprima della stagione, la consueta kermesse musicale, in collaborazione con il Comune di Spoleto, presenta quest’anno un dittico di opere del celebre compositore Giacomo Manzoni, che ha da poco compiuto 90 anni. Presso il Teatro Caio Melisso dal giorno 24 agosto al 27 agosto andranno in scena La legge, prima opera del maestro composta nel 1955 e rielaborata per il Teatro Lirico Sperimentale e Gli occhi di Ipazia, ultima composizione commissionata dallo Sperimentale. La direzione è di Marco Angius e la regia è curata da Claudia Sorace / Muta Imago. Interpreti i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale.
OPERALIEDER
Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori
Sala Monterosso, Complesso di Villa Redenta – Spoleto (PG)
lunedì 28 agosto alle ore 21.00
Durata: 50 minuti circa
Una serata immersi nella canzoni di Franz Schubert messe in scena
Lo spettacolo Le donne, i cavallier, l’arme e gli amori 2 vedrà protagonisti i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, guidati dalla regia di Laura Cosso e accompagnati al pianoforte dal M° Luca Spinosa. I brani di Franz Schubert tratteranno i temi tipici della liederistica e trasporteranno lo spettatore in una serata visionaria presso il Complesso di Villa Redenta a Spoleto.
A HAND OF BRIDGE e I DUE TIMIDI
Teatro Nuovo – Spoleto (PG)
venerdì 1 settembre alle ore 20.30
sabato 2 settembre alle ore 20.30
domenica 3 settembre alle ore 17.00
Durata: 60 minuti circa
Due opere del ‘900 in scena a Spoleto
Al Teatro Nuovo andrà in scena il dittico formato da A hand of bridge, opera del compositore americano Samuel Barber su libretto di Gian Carlo Menotti, e I due timidi, opera del vincitore del premio Oscar Nino Rota su libretto di Suso Cecchi D’Amico. La direzione è curata da Gian Rosario Presutti e la regia da Giorgio Bongiovanni. “Le due opere che compongono il dittico sono in apparenza molto diverse – afferma il regista Giorgio Bongiovanni – “A hand of bridge” è una storia senza azione, che avviene nei pensieri dei personaggi. “I due timidi” invece è una tipica farsa italiana, con italianissimi scambi di persona ed equivoci. Eppure si coglie immediatamente un tema conduttore che percorre le due opere: i personaggi non riescono a comunicare, sono costretti a una terribile solitudine, che è la solitudine della nostra condizione umana”. Interpreti vocali saranno i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto accompagnati dall’Ensemble strumentale del Teatro Lirico Sperimentale.
INTERMEZZI DEL ‘700
La franchezza delle donne e Moschetta e Grullo
Teatro Caio Melisso – Spoleto (PG)
venerdì 8 settembre alle ore 21.00
sabato 9 settembre alle ore 21.00
domenica 10 settembre alle ore 17.00
Durata: 50 minuti circa
Il recupero di due intermezzi del ‘700 in collaborazione con il Centro Studi Pergolesi
In collaborazione con il Centro Pergolesi – Università degli Studi di Milano, il Teatro Lirico Sperimentale presenterà al Teatro Caio Melisso La franchezza delle donne in dittico con Moschetta e Grullo, intermezzi buffo del ‘700 composti da Giuseppe Sellitti e Domenico Sarri. Un importante recupero grazie alle nuove edizioni critiche a cura dei musicologi Antonio Dilella e Claudio Toscani. La direzione è affidata a Pierfrancesco Borrelli, musicista esperto nel repertorio barocco mentre la regia è di Andrea Stanisci. Le produzioni sono rese possibili grazie al sostegno della Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini.
TURANDOT
Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti – Spoleto (PG)
venerdì 15 settembre alle ore 20.30
sabato 16 settembre alle ore 20.30
domenica 17 Settembre alle ore 17.00
Un’opera ai tempi delle favole… una fiaba senza tempo in scena.
L’opera tradizionale che verrà presentata a Spoleto al Teatro Nuovo e a Perugia, Foligno, Città di Castello e Todi nell’ambito della Stagione Lirica Regionale dell’Umbria sarà il capolavoro incompleto di Giacomo Puccini Turandot. A dirigere i cantanti, coro e orchestra il direttore Carlo Palleschi.La regia è a cura di Alessio Pizzech e l’allestimento scenico a cura di Andrea Stanisci; i costumi di Clelia De Angelis e le luci di Eva Bruno. Nei vari ruoli si esibiranno, alternandosi nelle 12 recite previste, i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.
PREVENDITE
circuito online Ticket Italia https://ticketitalia.com/77-stagione-lirica-sperimentale-2023/stagione-lirica-regionale-2023
oppure presso le rivendite autorizzate.
A Spoleto: Tabaccheria CMB piazza della Vittoria n.24 – Tel. 0743.47967
Per informazioni
Tel. 0743.222889
E-mail: info@ticketitalia.com
Organizzazione
Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” Spoleto
Tel. 0743 221645
Sito web: www.tls-belli.it
e-mail: ufficio.stampa@tls-belli.it segreteria@tls-belli.it
Visite guidate tematiche settimanali
Prosegue anche a SETTEMBRE 2023 il programma settimanale di visite guidate a tema a cura di Sistema Museo alla scoperta delle preziose testimonianze storico artistiche dei musei di Spoleto e Campello sul Clitunno. Gli appuntamenti settimanali sono previsti nei musei della rete Spoleto Card: la Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Palazzo Collicola, la Casa Romana, la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, il Museo del Tessuto e del Costume e il Tempietto sul Clitunno.
Le visite guidate tematiche “Capolavori da Museo” alle collezioni dei musei della Spoleto Card sono un’opportunità unica per vivere a pieno la carta turistica museale e scoprire il prezioso patrimonio storico artistico di Spoleto e di Campello sul Clitunno. Le attività sono a cura di Sistema Museo in collaborazione con la Direzione Regionale Musei dell’Umbria – Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto – Tempietto sul Clitunno, il Comune di Spoleto e il Comune di Campello sul Clitunno.
CHIESA DEI SANTI GIOVANNI E PAOLO
Uno scrigno di antiche pitture | sabato ore 11.00
ROCCA ALBORNOZ – MUSEO NAZIONALE DEL DUCATO DI SPOLETO
La Rocca: una fortezza, un carcere, un simbolo | sabato e domenica ore 12.00
MUSEO DEL TESSUTO E DEL COSTUME
Racconti in…tessuti | sabato ore 18.00
TEMPIETTO SUL CLITUNNO
Un monumento che affascina da secoli | sabato ore 19.00
CASA ROMANA
Una domus da sogno | domenica ore 15.00
PALAZZO COLLICOLA
Una nobile passeggiata | domenica ore 17.00
Tariffe di partecipazione a tutte le visite guidate
Intero € 5,00 | Ridotto € 4,00 per i possessori della Spoleto Card e dai 7 ai 17 anni | Gratuito fino a 6 anni |
Previo acquisto della Spoleto Card o del biglietto di ingresso al museo.
Prenotazione consigliata fino ad esaurimento posti.
Visite guidate acquistabili su www.spoletowelcome.it
Informazioni e prenotazioni:
SISTEMA MUSEO
0743.224952 | museoducatospoleto@sistemamuseo.it
0743.46434 | spoleto@sistemamuseo.it

mostra fotografica a cura di Serafino Amato
13 maggio – 30 settembre 2023
Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano
Via Sant’Agata,18/a
SPOLETO
Dacia Maraini. Viaggi nel mondo è il titolo della mostra fotografica che si tiene dal 13 maggio al 30 settembre 2023 all’interno degli spazi del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto (Via Sant’Agata, 18/A) a cura di Serafino Amato: circa cinquanta fotografie di grande e medio formato realizzate dall’autrice tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
L’iniziativa si inaugura sabato 13 maggio alle ore 17 con un incontro, in collaborazione con l’Associazione Fondo Alberto Moravia, in cui Dacia Maraini converserà sul tema della mostra insieme allo scrittore Lorenzo Pavolini.
Nei suoi viaggi nel mondo, compiuti spesso in compagnia di Alberto Moravia e, in altre occasioni, di Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e altri artisti, fotografi, registi (Andrea Andermann, Gianni Barcellona, Roberto Faidutti, Sebastian Schadauser), la scrittrice ha attraversato diversi continenti, dall’America centrale all’Asia, cogliendo con la sua macchina fotografica la monumentalità dei siti archeologici così come quella della natura, indagando con singolare capacità narrativa il fascino di un passato che continua ad evocare la sua grandezza, nei costumi tradizionali o attraverso ruderi di antiche architetture.
L’aver viaggiato in luoghi che oggi sarebbe inimmaginabile raggiungere con la stessa libertà, rende questi documenti ancora più preziosi, testimonianza di un mondo scomparso, tracce di un’umanità che si è andata trasformando.
Dacia Maraini, memore della lezione paterna (il padre Fosco è stato un antropologo e fotografo di terre e culture lontane), ha sempre portato con sé una macchina fotografica, offrendo attraverso di essa, ma prima ancora con il suo sorriso e la curiosità verso le culture più lontane, un documento forte e in qualche modo scritto in fotogrammi che nella precisione delle loro sequenze sono di per sé racconti compiuti.
Chi ha avuto la fortuna di vedere il suo archivio si può rendere conto di quanta attenzione e cura lei abbia sempre avuto nei confronti di questo strumento di espressione.
Il flusso di tradizione e modernità, di memoria e oblio, la forza della natura, si intrecciano poeticamente nella sequenza di circa cinquanta scatti selezionati per questa mostra da Serafino Amato, che dialogano idealmente con la ricca collezione di reperti conservati nelle sale del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto.
Con questa mostra, visitabile fino al 30 settembre 2023, si intende rendere omaggio all’attività di Dacia Maraini, scrittrice e indagatrice dei fenomeni culturali e sociali del nostro tempo, così come alla sua poliedrica natura che, oltre alla narrazione letteraria si è espressa anche attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, offrendo l’opportunità di conoscere meglio e da vicino una delle più autorevoli scrittrici e pensatrici italiane.
La mostra “Dacia Maraini. Viaggi nel Mondo” è promossa da FIDAPA Spoleto in collaborazione con il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto, Direzione Regionale Musei Umbria, Associazione Fondo Alberto Moravia, Comune di Spoleto e Fondazione Festival dei Due Mondi, con il fondamentale sostegno di Fondazione Amen, azienda Urbani Tartufi, Associazione Amici di Spoleto Onlus, Centro Antiviolenza Crisalide e Associazione “Donne contro la guerra”, e con il patrocinio di Rotary Club Spoleto e Lyons Club Spoleto.
Per tutto il periodo di svolgimento della mostra, il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto ha in programma una serie di incontri con autori e presentazioni di libri affini al tema dell’evento espositivo, tra viaggi, diritti e identità culturali. In collaborazione con la libreria UBIK di Spoleto, dopo la conferenza inaugurale con l’autrice Dacia Maraini, il successivo appuntamento è previsto giovedì 25 maggio 2023, alle ore 17 con lo scrittore, finalista del Premio Strega 2012, Marco Mantello che converserà sul suo ultimo libro dal titolo “Marie Gulpin” (Neri Pozza, 2023) con la scrittrice Carola Susani in collaborazione con Associazione Fondo Alberto Moravia. Sarà presente Porzia Addabbo, Consiglio Direttivo “Nessuno Tocchi Caino”.
Dacia Maraini fotografa
Un fotografo “vero” racchiude la semantica del vedere senza tentennamenti, in un solo scatto trova il soggetto, il predicato, l’oggetto e, se è bravo e fortunato, anche l’aggettivo. Il senso di una frase racchiuso in una cornice e poco importa la misura. Ho guardato queste foto con l’occhio del fotografo, è vero, mi emoziono facilmente davanti a delle immagini, non importa di chi. Queste foto le ho avute fra le mani per anni, prima al Fondo Moravia, scatti singoli però. Non trovavo nulla che non fosse il soggetto in molte delle foto di Dacia, ma quando ho messo mano ai negativi ed ai provini la trama mi è apparsa chiaramente. Dacia scrive “ …le macchine fotografiche sono state compagne di adolescenza”. Le macchine di Fosco erano in bella vista o a disposizione? Certo è che chi ama la fotografia non può non amare la macchina fotografica, la trasparenza della lente e la meccanica discreta di un oggetto costruito per ricevere attraverso la luce le forme del reale. Un apparecchio della Kodak, si chiamava “Retina”: mai nome fu più appropriato. Dacia usava la Leica del padre, racconta, poi acquistò una reflex con i suoi primi soldi. Non tanto inconsapevole Dacia quando dice di amare l’ottica normale, il 50mm. per intenderci, un’ottica che restituisce le proporzioni “senza ravvicinare troppo, né troppo allargare il campo”. Una scelta difficile, perché “raccontare” con un’ottica normale da 50 mm. sono e sono stati in pochi a saperlo fare bene. “Penso alla fotografia in termini di racconto, mi piace che la foto racconti qualcosa, anche se solo per accenni”. La scelta di Dacia è raccontare storie e, anche se la fotografia non è lo strumento a lei così congeniale come lo è la “penna”, nella ripetizione della sequenza segna la frase, immagini anche diverse si legano fra loro per due, tre e talvolta per molti fotogrammi. “Fotografie come appunti di pensiero, di viaggio”, appunti con forma di racconto. Davanti ad una scoperta ci si emoziona, questo mi ha guidato. Non ho scoperto una fotografa, Dacia sa benissimo che non basta la passione coltivata, seppure dall’infanzia, a diventarlo, ma ha restituito a me, con le sue fotografie, e spero anche a chi le osserverà, la sua passione per le “cose” della vita, dal respiro, al soffio leggero. L’amore, gli alberi, gli animali e i paesaggi, attraversati con gli amici cari di una vita fa e quelli di oggi.
Serafino Amato
Informazioni: Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto 0743 223277
Info stampa: Antonella Manni, Mob. 3395993281

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com
Il Mercatino dell’Antico si svolge ogni seconda domenica del mese in Piazza della Libertà e nelle vie limitrofe, dalla mattina fino al calare del sole.
Nei mesi estivi il mercato si sposta nei giardini di Viale Matteotti.
Offre oggetti di vario genere e qualità, da prodotti di artigianato e di piccolo antiquariato, a capi d’abbigliamento, mobili, gioielli, libri, dipinti.
Per partecipare come espositori: Ufficio Commercio del Comune di Spoleto – Tel. 0743 218454 / 55

dav

77ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE DI SPOLETO E DELL’UMBRIA
LA LEGGE e GLI OCCHI DI IPAZIA
Teatro Caio Melisso – Spoleto (PG)
giovedì 24 agosto alle ore 20.30 (per gruppi organizzati)
venerdì 25 agosto alle ore 20.30
sabato 26 agosto alle ore 20.30
domenica 27 agosto alle ore 17.00
Durata: 60 minuti circa
La prima e l’ultima opera di un grande compositore contemporaneo presentate insieme
Anteprima della stagione, la consueta kermesse musicale, in collaborazione con il Comune di Spoleto, presenta quest’anno un dittico di opere del celebre compositore Giacomo Manzoni, che ha da poco compiuto 90 anni. Presso il Teatro Caio Melisso dal giorno 24 agosto al 27 agosto andranno in scena La legge, prima opera del maestro composta nel 1955 e rielaborata per il Teatro Lirico Sperimentale e Gli occhi di Ipazia, ultima composizione commissionata dallo Sperimentale. La direzione è di Marco Angius e la regia è curata da Claudia Sorace / Muta Imago. Interpreti i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale.
OPERALIEDER
Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori
Sala Monterosso, Complesso di Villa Redenta – Spoleto (PG)
lunedì 28 agosto alle ore 21.00
Durata: 50 minuti circa
Una serata immersi nella canzoni di Franz Schubert messe in scena
Lo spettacolo Le donne, i cavallier, l’arme e gli amori 2 vedrà protagonisti i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, guidati dalla regia di Laura Cosso e accompagnati al pianoforte dal M° Luca Spinosa. I brani di Franz Schubert tratteranno i temi tipici della liederistica e trasporteranno lo spettatore in una serata visionaria presso il Complesso di Villa Redenta a Spoleto.
A HAND OF BRIDGE e I DUE TIMIDI
Teatro Nuovo – Spoleto (PG)
venerdì 1 settembre alle ore 20.30
sabato 2 settembre alle ore 20.30
domenica 3 settembre alle ore 17.00
Durata: 60 minuti circa
Due opere del ‘900 in scena a Spoleto
Al Teatro Nuovo andrà in scena il dittico formato da A hand of bridge, opera del compositore americano Samuel Barber su libretto di Gian Carlo Menotti, e I due timidi, opera del vincitore del premio Oscar Nino Rota su libretto di Suso Cecchi D’Amico. La direzione è curata da Gian Rosario Presutti e la regia da Giorgio Bongiovanni. “Le due opere che compongono il dittico sono in apparenza molto diverse – afferma il regista Giorgio Bongiovanni – “A hand of bridge” è una storia senza azione, che avviene nei pensieri dei personaggi. “I due timidi” invece è una tipica farsa italiana, con italianissimi scambi di persona ed equivoci. Eppure si coglie immediatamente un tema conduttore che percorre le due opere: i personaggi non riescono a comunicare, sono costretti a una terribile solitudine, che è la solitudine della nostra condizione umana”. Interpreti vocali saranno i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto accompagnati dall’Ensemble strumentale del Teatro Lirico Sperimentale.
INTERMEZZI DEL ‘700
La franchezza delle donne e Moschetta e Grullo
Teatro Caio Melisso – Spoleto (PG)
venerdì 8 settembre alle ore 21.00
sabato 9 settembre alle ore 21.00
domenica 10 settembre alle ore 17.00
Durata: 50 minuti circa
Il recupero di due intermezzi del ‘700 in collaborazione con il Centro Studi Pergolesi
In collaborazione con il Centro Pergolesi – Università degli Studi di Milano, il Teatro Lirico Sperimentale presenterà al Teatro Caio Melisso La franchezza delle donne in dittico con Moschetta e Grullo, intermezzi buffo del ‘700 composti da Giuseppe Sellitti e Domenico Sarri. Un importante recupero grazie alle nuove edizioni critiche a cura dei musicologi Antonio Dilella e Claudio Toscani. La direzione è affidata a Pierfrancesco Borrelli, musicista esperto nel repertorio barocco mentre la regia è di Andrea Stanisci. Le produzioni sono rese possibili grazie al sostegno della Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini.
TURANDOT
Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti – Spoleto (PG)
venerdì 15 settembre alle ore 20.30
sabato 16 settembre alle ore 20.30
domenica 17 Settembre alle ore 17.00
Un’opera ai tempi delle favole… una fiaba senza tempo in scena.
L’opera tradizionale che verrà presentata a Spoleto al Teatro Nuovo e a Perugia, Foligno, Città di Castello e Todi nell’ambito della Stagione Lirica Regionale dell’Umbria sarà il capolavoro incompleto di Giacomo Puccini Turandot. A dirigere i cantanti, coro e orchestra il direttore Carlo Palleschi.La regia è a cura di Alessio Pizzech e l’allestimento scenico a cura di Andrea Stanisci; i costumi di Clelia De Angelis e le luci di Eva Bruno. Nei vari ruoli si esibiranno, alternandosi nelle 12 recite previste, i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.
PREVENDITE
circuito online Ticket Italia https://ticketitalia.com/77-stagione-lirica-sperimentale-2023/stagione-lirica-regionale-2023
oppure presso le rivendite autorizzate.
A Spoleto: Tabaccheria CMB piazza della Vittoria n.24 – Tel. 0743.47967
Per informazioni
Tel. 0743.222889
E-mail: info@ticketitalia.com
Organizzazione
Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” Spoleto
Tel. 0743 221645
Sito web: www.tls-belli.it
e-mail: ufficio.stampa@tls-belli.it segreteria@tls-belli.it

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com
Collaborazione tra la Biblioteca comunale “G. Carducci” e il 2° Circolo Didattico di Spoleto
La Biblioteca comunale “G. Carducci” e il II Circolo Didattico di Spoleto, partner del Patto locale della lettura 2021-2024, sono lieti di presentare il Progetto condiviso di lettura ad alta voce, per la fascia 0-6 anni, “Leggimi e… leggimi ancora!” che si articolerà in una serie di incontri presso la biblioteca comunale e le scuole dell’infanzia del 2° Circolo Didattico.
La lettura ad alta voce è un’esperienza importante da vivere con i propri bambini per crescere insieme e per rafforzare relazioni.
Il primo incontro dal titolo Incontrarsi, conoscersi e crescere insieme si svolgerà lunedì 11 settembre, alle ore 17.00 nel cortile di Palazzo Mauri.
L’iniziativa rientra nel Progetto “Leggiamo! Lo Spazio condiviso della lettura” realizzato con il finanziamento del Centro per il Libro e la Lettura Bando città che legge 2021.
“Avvicinare i bambini alla lettura, guidarli alla scoperta di storie e immagini nuove e ancora sconosciute, rappresenta una delle attività più stimolanti portate avanti in questi anni – ha spiegato l’assessore Danilo Chiodetti – non solo perché consente di fortificare la collaborazione con le famiglie e con la scuola, ma anche di avviare un percorso di conoscenza fin dalla più tenera età. I risultati ottenuti fin qui ci confortano enormemente”.
“La scoperta del piacere di leggere è stato sempre un obiettivo prioritario del II Circolo didattico, per il quale l’intero Collegio Docenti ha dedicato grande spazio nel piano dell’offerta formativa – ha aggiunto la dirigente scolastica professoressa Silvia Mattei – Anno dopo anno c’è stato un progressivo potenziamento di tale attività, tesa non solo a stimolare lo sviluppo del linguaggio e molte abilità cognitive nei bambini, ma anche a creare una magico vizio che unisce grandi e piccini”.

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com

mostra fotografica a cura di Serafino Amato
13 maggio – 30 settembre 2023
Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano
Via Sant’Agata,18/a
SPOLETO
Dacia Maraini. Viaggi nel mondo è il titolo della mostra fotografica che si tiene dal 13 maggio al 30 settembre 2023 all’interno degli spazi del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto (Via Sant’Agata, 18/A) a cura di Serafino Amato: circa cinquanta fotografie di grande e medio formato realizzate dall’autrice tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
L’iniziativa si inaugura sabato 13 maggio alle ore 17 con un incontro, in collaborazione con l’Associazione Fondo Alberto Moravia, in cui Dacia Maraini converserà sul tema della mostra insieme allo scrittore Lorenzo Pavolini.
Nei suoi viaggi nel mondo, compiuti spesso in compagnia di Alberto Moravia e, in altre occasioni, di Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e altri artisti, fotografi, registi (Andrea Andermann, Gianni Barcellona, Roberto Faidutti, Sebastian Schadauser), la scrittrice ha attraversato diversi continenti, dall’America centrale all’Asia, cogliendo con la sua macchina fotografica la monumentalità dei siti archeologici così come quella della natura, indagando con singolare capacità narrativa il fascino di un passato che continua ad evocare la sua grandezza, nei costumi tradizionali o attraverso ruderi di antiche architetture.
L’aver viaggiato in luoghi che oggi sarebbe inimmaginabile raggiungere con la stessa libertà, rende questi documenti ancora più preziosi, testimonianza di un mondo scomparso, tracce di un’umanità che si è andata trasformando.
Dacia Maraini, memore della lezione paterna (il padre Fosco è stato un antropologo e fotografo di terre e culture lontane), ha sempre portato con sé una macchina fotografica, offrendo attraverso di essa, ma prima ancora con il suo sorriso e la curiosità verso le culture più lontane, un documento forte e in qualche modo scritto in fotogrammi che nella precisione delle loro sequenze sono di per sé racconti compiuti.
Chi ha avuto la fortuna di vedere il suo archivio si può rendere conto di quanta attenzione e cura lei abbia sempre avuto nei confronti di questo strumento di espressione.
Il flusso di tradizione e modernità, di memoria e oblio, la forza della natura, si intrecciano poeticamente nella sequenza di circa cinquanta scatti selezionati per questa mostra da Serafino Amato, che dialogano idealmente con la ricca collezione di reperti conservati nelle sale del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto.
Con questa mostra, visitabile fino al 30 settembre 2023, si intende rendere omaggio all’attività di Dacia Maraini, scrittrice e indagatrice dei fenomeni culturali e sociali del nostro tempo, così come alla sua poliedrica natura che, oltre alla narrazione letteraria si è espressa anche attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, offrendo l’opportunità di conoscere meglio e da vicino una delle più autorevoli scrittrici e pensatrici italiane.
La mostra “Dacia Maraini. Viaggi nel Mondo” è promossa da FIDAPA Spoleto in collaborazione con il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto, Direzione Regionale Musei Umbria, Associazione Fondo Alberto Moravia, Comune di Spoleto e Fondazione Festival dei Due Mondi, con il fondamentale sostegno di Fondazione Amen, azienda Urbani Tartufi, Associazione Amici di Spoleto Onlus, Centro Antiviolenza Crisalide e Associazione “Donne contro la guerra”, e con il patrocinio di Rotary Club Spoleto e Lyons Club Spoleto.
Per tutto il periodo di svolgimento della mostra, il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto ha in programma una serie di incontri con autori e presentazioni di libri affini al tema dell’evento espositivo, tra viaggi, diritti e identità culturali. In collaborazione con la libreria UBIK di Spoleto, dopo la conferenza inaugurale con l’autrice Dacia Maraini, il successivo appuntamento è previsto giovedì 25 maggio 2023, alle ore 17 con lo scrittore, finalista del Premio Strega 2012, Marco Mantello che converserà sul suo ultimo libro dal titolo “Marie Gulpin” (Neri Pozza, 2023) con la scrittrice Carola Susani in collaborazione con Associazione Fondo Alberto Moravia. Sarà presente Porzia Addabbo, Consiglio Direttivo “Nessuno Tocchi Caino”.
Dacia Maraini fotografa
Un fotografo “vero” racchiude la semantica del vedere senza tentennamenti, in un solo scatto trova il soggetto, il predicato, l’oggetto e, se è bravo e fortunato, anche l’aggettivo. Il senso di una frase racchiuso in una cornice e poco importa la misura. Ho guardato queste foto con l’occhio del fotografo, è vero, mi emoziono facilmente davanti a delle immagini, non importa di chi. Queste foto le ho avute fra le mani per anni, prima al Fondo Moravia, scatti singoli però. Non trovavo nulla che non fosse il soggetto in molte delle foto di Dacia, ma quando ho messo mano ai negativi ed ai provini la trama mi è apparsa chiaramente. Dacia scrive “ …le macchine fotografiche sono state compagne di adolescenza”. Le macchine di Fosco erano in bella vista o a disposizione? Certo è che chi ama la fotografia non può non amare la macchina fotografica, la trasparenza della lente e la meccanica discreta di un oggetto costruito per ricevere attraverso la luce le forme del reale. Un apparecchio della Kodak, si chiamava “Retina”: mai nome fu più appropriato. Dacia usava la Leica del padre, racconta, poi acquistò una reflex con i suoi primi soldi. Non tanto inconsapevole Dacia quando dice di amare l’ottica normale, il 50mm. per intenderci, un’ottica che restituisce le proporzioni “senza ravvicinare troppo, né troppo allargare il campo”. Una scelta difficile, perché “raccontare” con un’ottica normale da 50 mm. sono e sono stati in pochi a saperlo fare bene. “Penso alla fotografia in termini di racconto, mi piace che la foto racconti qualcosa, anche se solo per accenni”. La scelta di Dacia è raccontare storie e, anche se la fotografia non è lo strumento a lei così congeniale come lo è la “penna”, nella ripetizione della sequenza segna la frase, immagini anche diverse si legano fra loro per due, tre e talvolta per molti fotogrammi. “Fotografie come appunti di pensiero, di viaggio”, appunti con forma di racconto. Davanti ad una scoperta ci si emoziona, questo mi ha guidato. Non ho scoperto una fotografa, Dacia sa benissimo che non basta la passione coltivata, seppure dall’infanzia, a diventarlo, ma ha restituito a me, con le sue fotografie, e spero anche a chi le osserverà, la sua passione per le “cose” della vita, dal respiro, al soffio leggero. L’amore, gli alberi, gli animali e i paesaggi, attraversati con gli amici cari di una vita fa e quelli di oggi.
Serafino Amato
Informazioni: Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto 0743 223277
Info stampa: Antonella Manni, Mob. 3395993281

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com

mostra fotografica a cura di Serafino Amato
13 maggio – 30 settembre 2023
Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano
Via Sant’Agata,18/a
SPOLETO
Dacia Maraini. Viaggi nel mondo è il titolo della mostra fotografica che si tiene dal 13 maggio al 30 settembre 2023 all’interno degli spazi del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto (Via Sant’Agata, 18/A) a cura di Serafino Amato: circa cinquanta fotografie di grande e medio formato realizzate dall’autrice tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
L’iniziativa si inaugura sabato 13 maggio alle ore 17 con un incontro, in collaborazione con l’Associazione Fondo Alberto Moravia, in cui Dacia Maraini converserà sul tema della mostra insieme allo scrittore Lorenzo Pavolini.
Nei suoi viaggi nel mondo, compiuti spesso in compagnia di Alberto Moravia e, in altre occasioni, di Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e altri artisti, fotografi, registi (Andrea Andermann, Gianni Barcellona, Roberto Faidutti, Sebastian Schadauser), la scrittrice ha attraversato diversi continenti, dall’America centrale all’Asia, cogliendo con la sua macchina fotografica la monumentalità dei siti archeologici così come quella della natura, indagando con singolare capacità narrativa il fascino di un passato che continua ad evocare la sua grandezza, nei costumi tradizionali o attraverso ruderi di antiche architetture.
L’aver viaggiato in luoghi che oggi sarebbe inimmaginabile raggiungere con la stessa libertà, rende questi documenti ancora più preziosi, testimonianza di un mondo scomparso, tracce di un’umanità che si è andata trasformando.
Dacia Maraini, memore della lezione paterna (il padre Fosco è stato un antropologo e fotografo di terre e culture lontane), ha sempre portato con sé una macchina fotografica, offrendo attraverso di essa, ma prima ancora con il suo sorriso e la curiosità verso le culture più lontane, un documento forte e in qualche modo scritto in fotogrammi che nella precisione delle loro sequenze sono di per sé racconti compiuti.
Chi ha avuto la fortuna di vedere il suo archivio si può rendere conto di quanta attenzione e cura lei abbia sempre avuto nei confronti di questo strumento di espressione.
Il flusso di tradizione e modernità, di memoria e oblio, la forza della natura, si intrecciano poeticamente nella sequenza di circa cinquanta scatti selezionati per questa mostra da Serafino Amato, che dialogano idealmente con la ricca collezione di reperti conservati nelle sale del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto.
Con questa mostra, visitabile fino al 30 settembre 2023, si intende rendere omaggio all’attività di Dacia Maraini, scrittrice e indagatrice dei fenomeni culturali e sociali del nostro tempo, così come alla sua poliedrica natura che, oltre alla narrazione letteraria si è espressa anche attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, offrendo l’opportunità di conoscere meglio e da vicino una delle più autorevoli scrittrici e pensatrici italiane.
La mostra “Dacia Maraini. Viaggi nel Mondo” è promossa da FIDAPA Spoleto in collaborazione con il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto, Direzione Regionale Musei Umbria, Associazione Fondo Alberto Moravia, Comune di Spoleto e Fondazione Festival dei Due Mondi, con il fondamentale sostegno di Fondazione Amen, azienda Urbani Tartufi, Associazione Amici di Spoleto Onlus, Centro Antiviolenza Crisalide e Associazione “Donne contro la guerra”, e con il patrocinio di Rotary Club Spoleto e Lyons Club Spoleto.
Per tutto il periodo di svolgimento della mostra, il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto ha in programma una serie di incontri con autori e presentazioni di libri affini al tema dell’evento espositivo, tra viaggi, diritti e identità culturali. In collaborazione con la libreria UBIK di Spoleto, dopo la conferenza inaugurale con l’autrice Dacia Maraini, il successivo appuntamento è previsto giovedì 25 maggio 2023, alle ore 17 con lo scrittore, finalista del Premio Strega 2012, Marco Mantello che converserà sul suo ultimo libro dal titolo “Marie Gulpin” (Neri Pozza, 2023) con la scrittrice Carola Susani in collaborazione con Associazione Fondo Alberto Moravia. Sarà presente Porzia Addabbo, Consiglio Direttivo “Nessuno Tocchi Caino”.
Dacia Maraini fotografa
Un fotografo “vero” racchiude la semantica del vedere senza tentennamenti, in un solo scatto trova il soggetto, il predicato, l’oggetto e, se è bravo e fortunato, anche l’aggettivo. Il senso di una frase racchiuso in una cornice e poco importa la misura. Ho guardato queste foto con l’occhio del fotografo, è vero, mi emoziono facilmente davanti a delle immagini, non importa di chi. Queste foto le ho avute fra le mani per anni, prima al Fondo Moravia, scatti singoli però. Non trovavo nulla che non fosse il soggetto in molte delle foto di Dacia, ma quando ho messo mano ai negativi ed ai provini la trama mi è apparsa chiaramente. Dacia scrive “ …le macchine fotografiche sono state compagne di adolescenza”. Le macchine di Fosco erano in bella vista o a disposizione? Certo è che chi ama la fotografia non può non amare la macchina fotografica, la trasparenza della lente e la meccanica discreta di un oggetto costruito per ricevere attraverso la luce le forme del reale. Un apparecchio della Kodak, si chiamava “Retina”: mai nome fu più appropriato. Dacia usava la Leica del padre, racconta, poi acquistò una reflex con i suoi primi soldi. Non tanto inconsapevole Dacia quando dice di amare l’ottica normale, il 50mm. per intenderci, un’ottica che restituisce le proporzioni “senza ravvicinare troppo, né troppo allargare il campo”. Una scelta difficile, perché “raccontare” con un’ottica normale da 50 mm. sono e sono stati in pochi a saperlo fare bene. “Penso alla fotografia in termini di racconto, mi piace che la foto racconti qualcosa, anche se solo per accenni”. La scelta di Dacia è raccontare storie e, anche se la fotografia non è lo strumento a lei così congeniale come lo è la “penna”, nella ripetizione della sequenza segna la frase, immagini anche diverse si legano fra loro per due, tre e talvolta per molti fotogrammi. “Fotografie come appunti di pensiero, di viaggio”, appunti con forma di racconto. Davanti ad una scoperta ci si emoziona, questo mi ha guidato. Non ho scoperto una fotografa, Dacia sa benissimo che non basta la passione coltivata, seppure dall’infanzia, a diventarlo, ma ha restituito a me, con le sue fotografie, e spero anche a chi le osserverà, la sua passione per le “cose” della vita, dal respiro, al soffio leggero. L’amore, gli alberi, gli animali e i paesaggi, attraversati con gli amici cari di una vita fa e quelli di oggi.
Serafino Amato
Informazioni: Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto 0743 223277
Info stampa: Antonella Manni, Mob. 3395993281

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com
Venerdì 15 settembre alle ore 17.00 si terrà presso il Complesso Monumentale di S. Nicolò la presentazione della nuova edizione di SPOLETO IN PIETRE dello storico dell’arte Bruno Toscano.

77ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE DI SPOLETO E DELL’UMBRIA
LA LEGGE e GLI OCCHI DI IPAZIA
Teatro Caio Melisso – Spoleto (PG)
giovedì 24 agosto alle ore 20.30 (per gruppi organizzati)
venerdì 25 agosto alle ore 20.30
sabato 26 agosto alle ore 20.30
domenica 27 agosto alle ore 17.00
Durata: 60 minuti circa
La prima e l’ultima opera di un grande compositore contemporaneo presentate insieme
Anteprima della stagione, la consueta kermesse musicale, in collaborazione con il Comune di Spoleto, presenta quest’anno un dittico di opere del celebre compositore Giacomo Manzoni, che ha da poco compiuto 90 anni. Presso il Teatro Caio Melisso dal giorno 24 agosto al 27 agosto andranno in scena La legge, prima opera del maestro composta nel 1955 e rielaborata per il Teatro Lirico Sperimentale e Gli occhi di Ipazia, ultima composizione commissionata dallo Sperimentale. La direzione è di Marco Angius e la regia è curata da Claudia Sorace / Muta Imago. Interpreti i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale.
OPERALIEDER
Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori
Sala Monterosso, Complesso di Villa Redenta – Spoleto (PG)
lunedì 28 agosto alle ore 21.00
Durata: 50 minuti circa
Una serata immersi nella canzoni di Franz Schubert messe in scena
Lo spettacolo Le donne, i cavallier, l’arme e gli amori 2 vedrà protagonisti i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, guidati dalla regia di Laura Cosso e accompagnati al pianoforte dal M° Luca Spinosa. I brani di Franz Schubert tratteranno i temi tipici della liederistica e trasporteranno lo spettatore in una serata visionaria presso il Complesso di Villa Redenta a Spoleto.
A HAND OF BRIDGE e I DUE TIMIDI
Teatro Nuovo – Spoleto (PG)
venerdì 1 settembre alle ore 20.30
sabato 2 settembre alle ore 20.30
domenica 3 settembre alle ore 17.00
Durata: 60 minuti circa
Due opere del ‘900 in scena a Spoleto
Al Teatro Nuovo andrà in scena il dittico formato da A hand of bridge, opera del compositore americano Samuel Barber su libretto di Gian Carlo Menotti, e I due timidi, opera del vincitore del premio Oscar Nino Rota su libretto di Suso Cecchi D’Amico. La direzione è curata da Gian Rosario Presutti e la regia da Giorgio Bongiovanni. “Le due opere che compongono il dittico sono in apparenza molto diverse – afferma il regista Giorgio Bongiovanni – “A hand of bridge” è una storia senza azione, che avviene nei pensieri dei personaggi. “I due timidi” invece è una tipica farsa italiana, con italianissimi scambi di persona ed equivoci. Eppure si coglie immediatamente un tema conduttore che percorre le due opere: i personaggi non riescono a comunicare, sono costretti a una terribile solitudine, che è la solitudine della nostra condizione umana”. Interpreti vocali saranno i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto accompagnati dall’Ensemble strumentale del Teatro Lirico Sperimentale.
INTERMEZZI DEL ‘700
La franchezza delle donne e Moschetta e Grullo
Teatro Caio Melisso – Spoleto (PG)
venerdì 8 settembre alle ore 21.00
sabato 9 settembre alle ore 21.00
domenica 10 settembre alle ore 17.00
Durata: 50 minuti circa
Il recupero di due intermezzi del ‘700 in collaborazione con il Centro Studi Pergolesi
In collaborazione con il Centro Pergolesi – Università degli Studi di Milano, il Teatro Lirico Sperimentale presenterà al Teatro Caio Melisso La franchezza delle donne in dittico con Moschetta e Grullo, intermezzi buffo del ‘700 composti da Giuseppe Sellitti e Domenico Sarri. Un importante recupero grazie alle nuove edizioni critiche a cura dei musicologi Antonio Dilella e Claudio Toscani. La direzione è affidata a Pierfrancesco Borrelli, musicista esperto nel repertorio barocco mentre la regia è di Andrea Stanisci. Le produzioni sono rese possibili grazie al sostegno della Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini.
TURANDOT
Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti – Spoleto (PG)
martedì 12 settembre alle ore 18.00 (anteprima per le scuole)
mercoledì13 settembre alle ore 10.00 (anteprima per le scuole)
giovedì 14 Settembre alle ore 10.00 (anteprima per le scuole)
venerdì 15 settembre alle ore 20.30
sabato 16 settembre alle ore 20.30
domenica 17 Settembre alle ore 17.00
Un’opera ai tempi delle favole… una fiaba senza tempo in scena.
L’opera tradizionale che verrà presentata a Spoleto al Teatro Nuovo e a Perugia, Foligno, Città di Castello e Todi nell’ambito della Stagione Lirica Regionale dell’Umbria sarà il capolavoro incompleto di Giacomo Puccini Turandot. A dirigere i cantanti, coro e orchestra il direttore Carlo Palleschi.La regia è a cura di Alessio Pizzech e l’allestimento scenico a cura di Andrea Stanisci; i costumi di Clelia De Angelis e le luci di Eva Bruno. Nei vari ruoli si esibiranno, alternandosi nelle 12 recite previste, i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.
PREVENDITE
circuito online Ticket Italia https://ticketitalia.com/77-stagione-lirica-sperimentale-2023/stagione-lirica-regionale-2023
oppure presso le rivendite autorizzate.
A Spoleto: Tabaccheria CMB piazza della Vittoria n.24 – Tel. 0743.47967
Per informazioni
Tel. 0743.222889
E-mail: info@ticketitalia.com
Organizzazione
Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” Spoleto
Tel. 0743 221645
Sito web: www.tls-belli.it
e-mail: ufficio.stampa@tls-belli.it segreteria@tls-belli.it
Processi, creazione, linguaggi
Torna la terza edizione di Umbria Factory Festival, un contenitore multidisciplinare dedicato ai linguaggi artistici e ai processi di creazione contemporanea ideato da Zut!, spazio innovativo dedicato alle arti performative e alla sperimentazione. Il Festival si svolgerà a Spoleto nei weekend del 15 e 16 settembre, 23 e 24 settembre, 30 settembre e 1 ottobre per poi proseguire a Foligno dal 5 all’8 ottobre e dal 12 al 15 ottobre in molteplici spazi della città. Il progetto è realizzato con il contributo di MiC Ministero della Cultura, Regione Umbria, Comune di Foligno, Comune di Spoleto + EMAS, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
Anche quest’anno si rinnova la proficua collaborazione con La Mama Umbria International di Spoleto, realtà di rilievo internazionale che da più di trent’anni si occupa di progetti artistici e culturali, consolidando il desiderio di espandere orizzonti e prospettive e ampliando il territorio geografico su diversi luoghi della regione Umbria. Una riflessione concreta e partecipata che consente di immaginare nuove formule per ricollocare l’arte nella società, ribaltare alcune pratiche di partecipazione e facilitare un incontro reale con le istanze del pubblico.
Umbria factory 2023 propone un programma articolato in itinerari specifici in ambito performativo e musicale all’interno di un progetto capace di connettere i territori con le piattaforme culturali nazionali e internazionali.
Programmazione Spoleto:
venerdì 15 settembre
Cantiere Oberdan, ore 21.30
Mohabbat | Afshin Varjavandi
Uno studio sull’Iran, un viaggio alla ricerca dei concetti basilari di uguaglianza, progresso ed emancipazione
sabato 16 settembre
Cantiere Oberdan, ore 21.30
Mohabbat | Afshin Varjavandi
Uno studio sull’Iran, un viaggio alla ricerca dei concetti basilari di uguaglianza, progresso ed emancipazione
sabato 23 settembre
Piazza San Gabriele Dell’Addolorata, ore 18.30
Speeed | Parini Secondo e Bienoise
Progetto musicale e coreografico ispirato alla Para Para e alla musica Eurobeat
con Teatro Stabile dell’Umbria
Cantiere Oberdan, ore 21.30
Euclidean Space | Eden Wiseman
Installazione performativa dedicata alle opere architettoniche, agli schizzi, alle composizioni musicali e alla storia della vita dell’architetto e compositore Iannis Xenaki
domenica 24 settembre
Cantiere Oberdan, ore 18.30 e ore 21.30
Euclidean Space | Eden Wiseman
Installazione performativa dedicata alle opere architettoniche, agli schizzi, alle composizioni musicali e alla storia della vita dell’architetto e compositore Iannis Xenaki
sabato 30 settembre
Cantiere Oberdan, ore 21.30
Pedalare, pedalare, pedalare! | Jared McNeill & Arianna de Angelis M.
La storia di Alfonsina Strada, la prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia (1924), ritenuta tra le pioniere della parificazione maschile e femminile nello sport.
A seguire:
L’ospite | Sara Libori
Uno studio sul rapporto con l’altro, ospite inatteso e sorpresa per l’anima.
domenica 1 ottobre
Cantiere Oberdan, ore 18.30
Pedalare, pedalare, pedalare! | Jared McNeill & Arianna de Angelis M.
La storia di Alfonsina Strada, la prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia (1924), ritenuta tra le pioniere della parificazione maschile e femminile nello sport.
A seguire:
L’ospite | Sara Libori
Uno studio sul rapporto con l’altro, ospite inatteso e sorpresa per l’anima.
La programmazione del festival continuerà a Foligno dal 5 all’8 ottobre e dal 12 al 15 ottobre con la presenza di numerosi artisti: marco martinelli / teatro delle albe / stefano pilia/spiralis aurea / luisa borini / otolab / niccolò fettarappa/lorenzo guerrieri / murcof & sergi palau / marco ceccotti / lucia guarino/ilenia romano / nerval teatro / benno steinegger & jovial mbenga / holy tongue / virgilio sieni / AZIONIfuoriPOSTO/silvia dezulian e filippo porro / emidio clementi e corrado nuccini / roberto abbiati/claudio morganti / artisti drama / ariella vidach – AIEP.
Si inizia con Marco Martinelli / Mi ritrovai, dalla selva oscura al Paradiso “azione corale” (giovedì 5 ottobre, ore 19, Corte Palazzo Trinci). A seguire (6 ottobre) Teatro delle Albe / Pasolinacci e Pasolini (ore 21, Teatro Subasio di Spello) e musica con Stefano Pilia / Spiralis aurea quartetto, più dopo festival (ore 22.30, Spazio ZUT!); sabato 7 ottobre teatro con Luisa Borini / Molto dolore per nulla (ore 17, Auditorium Santa Caterina), l’installazione digitale Otolab / Punto Zero (ore 19, Auditorium Santa Caterina), ancora teatro con Niccolò Fettarappa/Lorenzo Guerrieri / La Sparanoia – Atto unico senza feriti gravi purtroppo (ore 21, Spazio ZUT!) e musica con Murcof & Sergi Palau / The Alias Session A/V set (ore 22.30, Auditorium San Domenico), più dopo festival (ore 23.30, Spazio ZUT!); domenica 8 ottobre, installazione digitale Otolab / Punto Zero (ore 19, Auditorium Santa Caterina), Marco Ceccotti / Questa splendida non belligeranza (ore 21.30, Spazio ZUT!), più dopo festival (ore 22.30).
Giovedì 12 ottobre, danza con Lucia Guarino/Ilenia Romano / Somewhere (ore 21, Spazio ZUT!); venerdì 13 ottobre Nerval Teatro / La Buca (ore 18, Teatro Subasio Spello), Benno Steinegger & Jovial Mbenga / The chance to find yourself (ore 21, Auditorium Santa Caterina), musica con Holy Tongue (ore 22.30, Spazio ZUT!), più dopo festival (ore 23.30); sabato 14 ottobre, laboratorio di comunità Virgilio Sieni / Lezione sul gesto aperta a tutti (ore 16, Auditorium Santa Caterina), danza con AZIONIfuoriPOSTO/Silvia Dezulian e Filippo Porro / Oltrepassare (ore 16.30, ex Teatro Piermarini, con Teatro Stabile dell’Umbria), Virgilio Sieni / Danza Cieca (ore 18.30, Auditorium Santa Caterina), Emidio Clementi e Corrado Nuccini / Motel Chronicles (ore 21.30, Spazio ZUT!), più dopo festival (ore 23); domenica 15 ottobre, UPSIDE DOWN – il Talk imperfetto in diretta su Radio IF/UFF (ore 11, Palazzo Candiotti) e a seguire Brunch presso Spazio ZUT!, AZIONIfuoriPOSTO/Silvia Dezulian e Filippo Porro / Oltrepassare (ore 16.30, ex Teatro Piermarini, con Teatro Stabile dell’Umbria), Roberto Abbiati/Claudio Morganti / Circo Kafka (ore 18, Auditorium Santa Caterina), danza con Artisti Drama / STAR esseri umani molto da vicino (ore 19, Auditorium Santa Caterina), installazione performativa Ariella Vidach – AIEP / Virtual touch & trail (ore 21, Spazio ZUT!), più dopo festival; lunedì 16 ottobre (matinée per le scuole), Roberto Abbiati / Claudio Morganti / Circo Kafka (ore 10, Auditorium Santa Caterina) e installazione performativa Ariella Vidach – AIEP / Virtual touch & trail (ore 11, Spazio ZUT!).
Il programma completo su www.spaziozut.it/umbria-factory-festival/
Per ulteriori informazioni uffestival.info@gmail.com
Ufficio stampa Danilo Nardoni – tel. 3491441173
Visite guidate tematiche settimanali
Prosegue anche a SETTEMBRE 2023 il programma settimanale di visite guidate a tema a cura di Sistema Museo alla scoperta delle preziose testimonianze storico artistiche dei musei di Spoleto e Campello sul Clitunno. Gli appuntamenti settimanali sono previsti nei musei della rete Spoleto Card: la Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Palazzo Collicola, la Casa Romana, la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, il Museo del Tessuto e del Costume e il Tempietto sul Clitunno.
Le visite guidate tematiche “Capolavori da Museo” alle collezioni dei musei della Spoleto Card sono un’opportunità unica per vivere a pieno la carta turistica museale e scoprire il prezioso patrimonio storico artistico di Spoleto e di Campello sul Clitunno. Le attività sono a cura di Sistema Museo in collaborazione con la Direzione Regionale Musei dell’Umbria – Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto – Tempietto sul Clitunno, il Comune di Spoleto e il Comune di Campello sul Clitunno.
CHIESA DEI SANTI GIOVANNI E PAOLO
Uno scrigno di antiche pitture | sabato ore 11.00
ROCCA ALBORNOZ – MUSEO NAZIONALE DEL DUCATO DI SPOLETO
La Rocca: una fortezza, un carcere, un simbolo | sabato e domenica ore 12.00
MUSEO DEL TESSUTO E DEL COSTUME
Racconti in…tessuti | sabato ore 18.00
TEMPIETTO SUL CLITUNNO
Un monumento che affascina da secoli | sabato ore 19.00
CASA ROMANA
Una domus da sogno | domenica ore 15.00
PALAZZO COLLICOLA
Una nobile passeggiata | domenica ore 17.00
Tariffe di partecipazione a tutte le visite guidate
Intero € 5,00 | Ridotto € 4,00 per i possessori della Spoleto Card e dai 7 ai 17 anni | Gratuito fino a 6 anni |
Previo acquisto della Spoleto Card o del biglietto di ingresso al museo.
Prenotazione consigliata fino ad esaurimento posti.
Visite guidate acquistabili su www.spoletowelcome.it
Informazioni e prenotazioni:
SISTEMA MUSEO
0743.224952 | museoducatospoleto@sistemamuseo.it
0743.46434 | spoleto@sistemamuseo.it

mostra fotografica a cura di Serafino Amato
13 maggio – 30 settembre 2023
Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano
Via Sant’Agata,18/a
SPOLETO
Dacia Maraini. Viaggi nel mondo è il titolo della mostra fotografica che si tiene dal 13 maggio al 30 settembre 2023 all’interno degli spazi del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto (Via Sant’Agata, 18/A) a cura di Serafino Amato: circa cinquanta fotografie di grande e medio formato realizzate dall’autrice tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
L’iniziativa si inaugura sabato 13 maggio alle ore 17 con un incontro, in collaborazione con l’Associazione Fondo Alberto Moravia, in cui Dacia Maraini converserà sul tema della mostra insieme allo scrittore Lorenzo Pavolini.
Nei suoi viaggi nel mondo, compiuti spesso in compagnia di Alberto Moravia e, in altre occasioni, di Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e altri artisti, fotografi, registi (Andrea Andermann, Gianni Barcellona, Roberto Faidutti, Sebastian Schadauser), la scrittrice ha attraversato diversi continenti, dall’America centrale all’Asia, cogliendo con la sua macchina fotografica la monumentalità dei siti archeologici così come quella della natura, indagando con singolare capacità narrativa il fascino di un passato che continua ad evocare la sua grandezza, nei costumi tradizionali o attraverso ruderi di antiche architetture.
L’aver viaggiato in luoghi che oggi sarebbe inimmaginabile raggiungere con la stessa libertà, rende questi documenti ancora più preziosi, testimonianza di un mondo scomparso, tracce di un’umanità che si è andata trasformando.
Dacia Maraini, memore della lezione paterna (il padre Fosco è stato un antropologo e fotografo di terre e culture lontane), ha sempre portato con sé una macchina fotografica, offrendo attraverso di essa, ma prima ancora con il suo sorriso e la curiosità verso le culture più lontane, un documento forte e in qualche modo scritto in fotogrammi che nella precisione delle loro sequenze sono di per sé racconti compiuti.
Chi ha avuto la fortuna di vedere il suo archivio si può rendere conto di quanta attenzione e cura lei abbia sempre avuto nei confronti di questo strumento di espressione.
Il flusso di tradizione e modernità, di memoria e oblio, la forza della natura, si intrecciano poeticamente nella sequenza di circa cinquanta scatti selezionati per questa mostra da Serafino Amato, che dialogano idealmente con la ricca collezione di reperti conservati nelle sale del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto.
Con questa mostra, visitabile fino al 30 settembre 2023, si intende rendere omaggio all’attività di Dacia Maraini, scrittrice e indagatrice dei fenomeni culturali e sociali del nostro tempo, così come alla sua poliedrica natura che, oltre alla narrazione letteraria si è espressa anche attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, offrendo l’opportunità di conoscere meglio e da vicino una delle più autorevoli scrittrici e pensatrici italiane.
La mostra “Dacia Maraini. Viaggi nel Mondo” è promossa da FIDAPA Spoleto in collaborazione con il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto, Direzione Regionale Musei Umbria, Associazione Fondo Alberto Moravia, Comune di Spoleto e Fondazione Festival dei Due Mondi, con il fondamentale sostegno di Fondazione Amen, azienda Urbani Tartufi, Associazione Amici di Spoleto Onlus, Centro Antiviolenza Crisalide e Associazione “Donne contro la guerra”, e con il patrocinio di Rotary Club Spoleto e Lyons Club Spoleto.
Per tutto il periodo di svolgimento della mostra, il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto ha in programma una serie di incontri con autori e presentazioni di libri affini al tema dell’evento espositivo, tra viaggi, diritti e identità culturali. In collaborazione con la libreria UBIK di Spoleto, dopo la conferenza inaugurale con l’autrice Dacia Maraini, il successivo appuntamento è previsto giovedì 25 maggio 2023, alle ore 17 con lo scrittore, finalista del Premio Strega 2012, Marco Mantello che converserà sul suo ultimo libro dal titolo “Marie Gulpin” (Neri Pozza, 2023) con la scrittrice Carola Susani in collaborazione con Associazione Fondo Alberto Moravia. Sarà presente Porzia Addabbo, Consiglio Direttivo “Nessuno Tocchi Caino”.
Dacia Maraini fotografa
Un fotografo “vero” racchiude la semantica del vedere senza tentennamenti, in un solo scatto trova il soggetto, il predicato, l’oggetto e, se è bravo e fortunato, anche l’aggettivo. Il senso di una frase racchiuso in una cornice e poco importa la misura. Ho guardato queste foto con l’occhio del fotografo, è vero, mi emoziono facilmente davanti a delle immagini, non importa di chi. Queste foto le ho avute fra le mani per anni, prima al Fondo Moravia, scatti singoli però. Non trovavo nulla che non fosse il soggetto in molte delle foto di Dacia, ma quando ho messo mano ai negativi ed ai provini la trama mi è apparsa chiaramente. Dacia scrive “ …le macchine fotografiche sono state compagne di adolescenza”. Le macchine di Fosco erano in bella vista o a disposizione? Certo è che chi ama la fotografia non può non amare la macchina fotografica, la trasparenza della lente e la meccanica discreta di un oggetto costruito per ricevere attraverso la luce le forme del reale. Un apparecchio della Kodak, si chiamava “Retina”: mai nome fu più appropriato. Dacia usava la Leica del padre, racconta, poi acquistò una reflex con i suoi primi soldi. Non tanto inconsapevole Dacia quando dice di amare l’ottica normale, il 50mm. per intenderci, un’ottica che restituisce le proporzioni “senza ravvicinare troppo, né troppo allargare il campo”. Una scelta difficile, perché “raccontare” con un’ottica normale da 50 mm. sono e sono stati in pochi a saperlo fare bene. “Penso alla fotografia in termini di racconto, mi piace che la foto racconti qualcosa, anche se solo per accenni”. La scelta di Dacia è raccontare storie e, anche se la fotografia non è lo strumento a lei così congeniale come lo è la “penna”, nella ripetizione della sequenza segna la frase, immagini anche diverse si legano fra loro per due, tre e talvolta per molti fotogrammi. “Fotografie come appunti di pensiero, di viaggio”, appunti con forma di racconto. Davanti ad una scoperta ci si emoziona, questo mi ha guidato. Non ho scoperto una fotografa, Dacia sa benissimo che non basta la passione coltivata, seppure dall’infanzia, a diventarlo, ma ha restituito a me, con le sue fotografie, e spero anche a chi le osserverà, la sua passione per le “cose” della vita, dal respiro, al soffio leggero. L’amore, gli alberi, gli animali e i paesaggi, attraversati con gli amici cari di una vita fa e quelli di oggi.
Serafino Amato
Informazioni: Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto 0743 223277
Info stampa: Antonella Manni, Mob. 3395993281

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.

Cinéma Sala Pegasus
Piazza Bovio
Sito web: www.cinemasalapegasus.it
Facebook: Cinéma Sala Pegasus
cinemasalapegasus@gmail.com
Tel. 0743 522620
Cinema Sala Frau
Vicolo San Filippo 16
Sito web: www.spoletocinemaalcentro.it
Facebook: Cinema Sala Frau
cinemasalafrau@gmail.com
Tel. 0743/522177
Per ricevere la NEWSLETTER invia una e-mail all’indirizzo cinemasalapegasus@gmail.com

Teatrino – Adelaide Cioni
Museo del Tessuto e del Costume, Spoleto
Sabato 16 settembre, ore 18.00
Evento a cura di Sistema Museo
Mezz’ora dopo la Chiusura, l’evento a cura di Sistema Museo, dedica l’appuntamento di sabato 16 settembre a Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni ospitata al Museo del Tessuto e del Costume di Spoleto.
Teatrino si compone di tre costumi realizzati dall’artista in occasione della recente mostra personale negli spazi di Mimosa House, a Londra. Frutto di una ricerca che fin dagli esordi Cioni porta avanti sui tessuti e sui motivi decorativi astratti, l’installazione rappresenta un omaggio sia a Spoleto, città dove l’artista si è trasferita da alcuni mesi, sia al Museo del Tessuto e del Costume, con il quale l’installazione intende giocosamente dialogare.
L’incontro del 16 settembre rappresenta un’occasione per avvicinarsi alla poetica di Adelaide Cioni, grazie alla presenza della stessa artista e del direttore del circuito museale spoletino Saverio Verini, che ha invitato l’artista a confrontarsi con gli spazi del Museo del Tessuto e del Costume.
Biografia dell’artista
Adelaide Cioni (Bologna, 1976) ha studiato disegno a UCLA, Los Angeles, e si è diplomata in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma (2015). Laureata in storia contemporanea e con un master in traduzione letteraria, per dieci anni ha tradotto letteratura americana (fra gli altri John Cheever, David Foster Wallace, Lydia Davis). Nel 2012 termina la traduzione dei diari di Cheever e decide di smettere di tradurre per dedicarsi alla pratica artistica. Ha esposto in spazi indipendenti e in luoghi istituzionali, in Italia e all’estero. Nel 2022 ha partecipato al programma internazionale di residenze per artisti presso Gasworks, a Londra; nel 2023, sempre a Londra, lo spazio espositivo Mimosa House le ha dedicato una mostra personale.
È rappresentata dalla galleria P420, Bologna.
Quota di partecipazione: € 3.00
È consigliata la prenotazione entro le 13.00 del giorno dell’evento.
0743.46434

77ma STAGIONE LIRICA SPERIMENTALE DI SPOLETO E DELL’UMBRIA
LA LEGGE e GLI OCCHI DI IPAZIA
Teatro Caio Melisso – Spoleto (PG)
giovedì 24 agosto alle ore 20.30 (per gruppi organizzati)
venerdì 25 agosto alle ore 20.30
sabato 26 agosto alle ore 20.30
domenica 27 agosto alle ore 17.00
Durata: 60 minuti circa
La prima e l’ultima opera di un grande compositore contemporaneo presentate insieme
Anteprima della stagione, la consueta kermesse musicale, in collaborazione con il Comune di Spoleto, presenta quest’anno un dittico di opere del celebre compositore Giacomo Manzoni, che ha da poco compiuto 90 anni. Presso il Teatro Caio Melisso dal giorno 24 agosto al 27 agosto andranno in scena La legge, prima opera del maestro composta nel 1955 e rielaborata per il Teatro Lirico Sperimentale e Gli occhi di Ipazia, ultima composizione commissionata dallo Sperimentale. La direzione è di Marco Angius e la regia è curata da Claudia Sorace / Muta Imago. Interpreti i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale.
OPERALIEDER
Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori
Sala Monterosso, Complesso di Villa Redenta – Spoleto (PG)
lunedì 28 agosto alle ore 21.00
Durata: 50 minuti circa
Una serata immersi nella canzoni di Franz Schubert messe in scena
Lo spettacolo Le donne, i cavallier, l’arme e gli amori 2 vedrà protagonisti i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, guidati dalla regia di Laura Cosso e accompagnati al pianoforte dal M° Luca Spinosa. I brani di Franz Schubert tratteranno i temi tipici della liederistica e trasporteranno lo spettatore in una serata visionaria presso il Complesso di Villa Redenta a Spoleto.
A HAND OF BRIDGE e I DUE TIMIDI
Teatro Nuovo – Spoleto (PG)
venerdì 1 settembre alle ore 20.30
sabato 2 settembre alle ore 20.30
domenica 3 settembre alle ore 17.00
Durata: 60 minuti circa
Due opere del ‘900 in scena a Spoleto
Al Teatro Nuovo andrà in scena il dittico formato da A hand of bridge, opera del compositore americano Samuel Barber su libretto di Gian Carlo Menotti, e I due timidi, opera del vincitore del premio Oscar Nino Rota su libretto di Suso Cecchi D’Amico. La direzione è curata da Gian Rosario Presutti e la regia da Giorgio Bongiovanni. “Le due opere che compongono il dittico sono in apparenza molto diverse – afferma il regista Giorgio Bongiovanni – “A hand of bridge” è una storia senza azione, che avviene nei pensieri dei personaggi. “I due timidi” invece è una tipica farsa italiana, con italianissimi scambi di persona ed equivoci. Eppure si coglie immediatamente un tema conduttore che percorre le due opere: i personaggi non riescono a comunicare, sono costretti a una terribile solitudine, che è la solitudine della nostra condizione umana”. Interpreti vocali saranno i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto accompagnati dall’Ensemble strumentale del Teatro Lirico Sperimentale.
INTERMEZZI DEL ‘700
La franchezza delle donne e Moschetta e Grullo
Teatro Caio Melisso – Spoleto (PG)
venerdì 8 settembre alle ore 21.00
sabato 9 settembre alle ore 21.00
domenica 10 settembre alle ore 17.00
Durata: 50 minuti circa
Il recupero di due intermezzi del ‘700 in collaborazione con il Centro Studi Pergolesi
In collaborazione con il Centro Pergolesi – Università degli Studi di Milano, il Teatro Lirico Sperimentale presenterà al Teatro Caio Melisso La franchezza delle donne in dittico con Moschetta e Grullo, intermezzi buffo del ‘700 composti da Giuseppe Sellitti e Domenico Sarri. Un importante recupero grazie alle nuove edizioni critiche a cura dei musicologi Antonio Dilella e Claudio Toscani. La direzione è affidata a Pierfrancesco Borrelli, musicista esperto nel repertorio barocco mentre la regia è di Andrea Stanisci. Le produzioni sono rese possibili grazie al sostegno della Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini.
TURANDOT
Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti – Spoleto (PG)
martedì 12 settembre alle ore 18.00 (anteprima per le scuole)
mercoledì13 settembre alle ore 10.00 (anteprima per le scuole)
giovedì 14 Settembre alle ore 10.00 (anteprima per le scuole)
venerdì 15 settembre alle ore 20.30
sabato 16 settembre alle ore 20.30
domenica 17 Settembre alle ore 17.00
Un’opera ai tempi delle favole… una fiaba senza tempo in scena.
L’opera tradizionale che verrà presentata a Spoleto al Teatro Nuovo e a Perugia, Foligno, Città di Castello e Todi nell’ambito della Stagione Lirica Regionale dell’Umbria sarà il capolavoro incompleto di Giacomo Puccini Turandot. A dirigere i cantanti, coro e orchestra il direttore Carlo Palleschi.La regia è a cura di Alessio Pizzech e l’allestimento scenico a cura di Andrea Stanisci; i costumi di Clelia De Angelis e le luci di Eva Bruno. Nei vari ruoli si esibiranno, alternandosi nelle 12 recite previste, i cantanti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto.
PREVENDITE
circuito online Ticket Italia https://ticketitalia.com/77-stagione-lirica-sperimentale-2023/stagione-lirica-regionale-2023
oppure presso le rivendite autorizzate.
A Spoleto: Tabaccheria CMB piazza della Vittoria n.24 – Tel. 0743.47967
Per informazioni
Tel. 0743.222889
E-mail: info@ticketitalia.com
Organizzazione
Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” Spoleto
Tel. 0743 221645
Sito web: www.tls-belli.it
e-mail: ufficio.stampa@tls-belli.it segreteria@tls-belli.it
Processi, creazione, linguaggi
Torna la terza edizione di Umbria Factory Festival, un contenitore multidisciplinare dedicato ai linguaggi artistici e ai processi di creazione contemporanea ideato da Zut!, spazio innovativo dedicato alle arti performative e alla sperimentazione. Il Festival si svolgerà a Spoleto nei weekend del 15 e 16 settembre, 23 e 24 settembre, 30 settembre e 1 ottobre per poi proseguire a Foligno dal 5 all’8 ottobre e dal 12 al 15 ottobre in molteplici spazi della città. Il progetto è realizzato con il contributo di MiC Ministero della Cultura, Regione Umbria, Comune di Foligno, Comune di Spoleto + EMAS, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
Anche quest’anno si rinnova la proficua collaborazione con La Mama Umbria International di Spoleto, realtà di rilievo internazionale che da più di trent’anni si occupa di progetti artistici e culturali, consolidando il desiderio di espandere orizzonti e prospettive e ampliando il territorio geografico su diversi luoghi della regione Umbria. Una riflessione concreta e partecipata che consente di immaginare nuove formule per ricollocare l’arte nella società, ribaltare alcune pratiche di partecipazione e facilitare un incontro reale con le istanze del pubblico.
Umbria factory 2023 propone un programma articolato in itinerari specifici in ambito performativo e musicale all’interno di un progetto capace di connettere i territori con le piattaforme culturali nazionali e internazionali.
Programmazione Spoleto:
venerdì 15 settembre
Cantiere Oberdan, ore 21.30
Mohabbat | Afshin Varjavandi
Uno studio sull’Iran, un viaggio alla ricerca dei concetti basilari di uguaglianza, progresso ed emancipazione
sabato 16 settembre
Cantiere Oberdan, ore 21.30
Mohabbat | Afshin Varjavandi
Uno studio sull’Iran, un viaggio alla ricerca dei concetti basilari di uguaglianza, progresso ed emancipazione
sabato 23 settembre
Piazza San Gabriele Dell’Addolorata, ore 18.30
Speeed | Parini Secondo e Bienoise
Progetto musicale e coreografico ispirato alla Para Para e alla musica Eurobeat
con Teatro Stabile dell’Umbria
Cantiere Oberdan, ore 21.30
Euclidean Space | Eden Wiseman
Installazione performativa dedicata alle opere architettoniche, agli schizzi, alle composizioni musicali e alla storia della vita dell’architetto e compositore Iannis Xenaki
domenica 24 settembre
Cantiere Oberdan, ore 18.30 e ore 21.30
Euclidean Space | Eden Wiseman
Installazione performativa dedicata alle opere architettoniche, agli schizzi, alle composizioni musicali e alla storia della vita dell’architetto e compositore Iannis Xenaki
sabato 30 settembre
Cantiere Oberdan, ore 21.30
Pedalare, pedalare, pedalare! | Jared McNeill & Arianna de Angelis M.
La storia di Alfonsina Strada, la prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia (1924), ritenuta tra le pioniere della parificazione maschile e femminile nello sport.
A seguire:
L’ospite | Sara Libori
Uno studio sul rapporto con l’altro, ospite inatteso e sorpresa per l’anima.
domenica 1 ottobre
Cantiere Oberdan, ore 18.30
Pedalare, pedalare, pedalare! | Jared McNeill & Arianna de Angelis M.
La storia di Alfonsina Strada, la prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia (1924), ritenuta tra le pioniere della parificazione maschile e femminile nello sport.
A seguire:
L’ospite | Sara Libori
Uno studio sul rapporto con l’altro, ospite inatteso e sorpresa per l’anima.
La programmazione del festival continuerà a Foligno dal 5 all’8 ottobre e dal 12 al 15 ottobre con la presenza di numerosi artisti: marco martinelli / teatro delle albe / stefano pilia/spiralis aurea / luisa borini / otolab / niccolò fettarappa/lorenzo guerrieri / murcof & sergi palau / marco ceccotti / lucia guarino/ilenia romano / nerval teatro / benno steinegger & jovial mbenga / holy tongue / virgilio sieni / AZIONIfuoriPOSTO/silvia dezulian e filippo porro / emidio clementi e corrado nuccini / roberto abbiati/claudio morganti / artisti drama / ariella vidach – AIEP.
Si inizia con Marco Martinelli / Mi ritrovai, dalla selva oscura al Paradiso “azione corale” (giovedì 5 ottobre, ore 19, Corte Palazzo Trinci). A seguire (6 ottobre) Teatro delle Albe / Pasolinacci e Pasolini (ore 21, Teatro Subasio di Spello) e musica con Stefano Pilia / Spiralis aurea quartetto, più dopo festival (ore 22.30, Spazio ZUT!); sabato 7 ottobre teatro con Luisa Borini / Molto dolore per nulla (ore 17, Auditorium Santa Caterina), l’installazione digitale Otolab / Punto Zero (ore 19, Auditorium Santa Caterina), ancora teatro con Niccolò Fettarappa/Lorenzo Guerrieri / La Sparanoia – Atto unico senza feriti gravi purtroppo (ore 21, Spazio ZUT!) e musica con Murcof & Sergi Palau / The Alias Session A/V set (ore 22.30, Auditorium San Domenico), più dopo festival (ore 23.30, Spazio ZUT!); domenica 8 ottobre, installazione digitale Otolab / Punto Zero (ore 19, Auditorium Santa Caterina), Marco Ceccotti / Questa splendida non belligeranza (ore 21.30, Spazio ZUT!), più dopo festival (ore 22.30).
Giovedì 12 ottobre, danza con Lucia Guarino/Ilenia Romano / Somewhere (ore 21, Spazio ZUT!); venerdì 13 ottobre Nerval Teatro / La Buca (ore 18, Teatro Subasio Spello), Benno Steinegger & Jovial Mbenga / The chance to find yourself (ore 21, Auditorium Santa Caterina), musica con Holy Tongue (ore 22.30, Spazio ZUT!), più dopo festival (ore 23.30); sabato 14 ottobre, laboratorio di comunità Virgilio Sieni / Lezione sul gesto aperta a tutti (ore 16, Auditorium Santa Caterina), danza con AZIONIfuoriPOSTO/Silvia Dezulian e Filippo Porro / Oltrepassare (ore 16.30, ex Teatro Piermarini, con Teatro Stabile dell’Umbria), Virgilio Sieni / Danza Cieca (ore 18.30, Auditorium Santa Caterina), Emidio Clementi e Corrado Nuccini / Motel Chronicles (ore 21.30, Spazio ZUT!), più dopo festival (ore 23); domenica 15 ottobre, UPSIDE DOWN – il Talk imperfetto in diretta su Radio IF/UFF (ore 11, Palazzo Candiotti) e a seguire Brunch presso Spazio ZUT!, AZIONIfuoriPOSTO/Silvia Dezulian e Filippo Porro / Oltrepassare (ore 16.30, ex Teatro Piermarini, con Teatro Stabile dell’Umbria), Roberto Abbiati/Claudio Morganti / Circo Kafka (ore 18, Auditorium Santa Caterina), danza con Artisti Drama / STAR esseri umani molto da vicino (ore 19, Auditorium Santa Caterina), installazione performativa Ariella Vidach – AIEP / Virtual touch & trail (ore 21, Spazio ZUT!), più dopo festival; lunedì 16 ottobre (matinée per le scuole), Roberto Abbiati / Claudio Morganti / Circo Kafka (ore 10, Auditorium Santa Caterina) e installazione performativa Ariella Vidach – AIEP / Virtual touch & trail (ore 11, Spazio ZUT!).
Il programma completo su www.spaziozut.it/umbria-factory-festival/
Per ulteriori informazioni uffestival.info@gmail.com
Ufficio stampa Danilo Nardoni – tel. 3491441173
Visite guidate tematiche settimanali
Prosegue anche a SETTEMBRE 2023 il programma settimanale di visite guidate a tema a cura di Sistema Museo alla scoperta delle preziose testimonianze storico artistiche dei musei di Spoleto e Campello sul Clitunno. Gli appuntamenti settimanali sono previsti nei musei della rete Spoleto Card: la Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Palazzo Collicola, la Casa Romana, la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, il Museo del Tessuto e del Costume e il Tempietto sul Clitunno.
Le visite guidate tematiche “Capolavori da Museo” alle collezioni dei musei della Spoleto Card sono un’opportunità unica per vivere a pieno la carta turistica museale e scoprire il prezioso patrimonio storico artistico di Spoleto e di Campello sul Clitunno. Le attività sono a cura di Sistema Museo in collaborazione con la Direzione Regionale Musei dell’Umbria – Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto – Tempietto sul Clitunno, il Comune di Spoleto e il Comune di Campello sul Clitunno.
CHIESA DEI SANTI GIOVANNI E PAOLO
Uno scrigno di antiche pitture | sabato ore 11.00
ROCCA ALBORNOZ – MUSEO NAZIONALE DEL DUCATO DI SPOLETO
La Rocca: una fortezza, un carcere, un simbolo | sabato e domenica ore 12.00
MUSEO DEL TESSUTO E DEL COSTUME
Racconti in…tessuti | sabato ore 18.00
TEMPIETTO SUL CLITUNNO
Un monumento che affascina da secoli | sabato ore 19.00
CASA ROMANA
Una domus da sogno | domenica ore 15.00
PALAZZO COLLICOLA
Una nobile passeggiata | domenica ore 17.00
Tariffe di partecipazione a tutte le visite guidate
Intero € 5,00 | Ridotto € 4,00 per i possessori della Spoleto Card e dai 7 ai 17 anni | Gratuito fino a 6 anni |
Previo acquisto della Spoleto Card o del biglietto di ingresso al museo.
Prenotazione consigliata fino ad esaurimento posti.
Visite guidate acquistabili su www.spoletowelcome.it
Informazioni e prenotazioni:
SISTEMA MUSEO
0743.224952 | museoducatospoleto@sistemamuseo.it
0743.46434 | spoleto@sistemamuseo.it

mostra fotografica a cura di Serafino Amato
13 maggio – 30 settembre 2023
Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano
Via Sant’Agata,18/a
SPOLETO
Dacia Maraini. Viaggi nel mondo è il titolo della mostra fotografica che si tiene dal 13 maggio al 30 settembre 2023 all’interno degli spazi del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto (Via Sant’Agata, 18/A) a cura di Serafino Amato: circa cinquanta fotografie di grande e medio formato realizzate dall’autrice tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento.
L’iniziativa si inaugura sabato 13 maggio alle ore 17 con un incontro, in collaborazione con l’Associazione Fondo Alberto Moravia, in cui Dacia Maraini converserà sul tema della mostra insieme allo scrittore Lorenzo Pavolini.
Nei suoi viaggi nel mondo, compiuti spesso in compagnia di Alberto Moravia e, in altre occasioni, di Pier Paolo Pasolini, Maria Callas e altri artisti, fotografi, registi (Andrea Andermann, Gianni Barcellona, Roberto Faidutti, Sebastian Schadauser), la scrittrice ha attraversato diversi continenti, dall’America centrale all’Asia, cogliendo con la sua macchina fotografica la monumentalità dei siti archeologici così come quella della natura, indagando con singolare capacità narrativa il fascino di un passato che continua ad evocare la sua grandezza, nei costumi tradizionali o attraverso ruderi di antiche architetture.
L’aver viaggiato in luoghi che oggi sarebbe inimmaginabile raggiungere con la stessa libertà, rende questi documenti ancora più preziosi, testimonianza di un mondo scomparso, tracce di un’umanità che si è andata trasformando.
Dacia Maraini, memore della lezione paterna (il padre Fosco è stato un antropologo e fotografo di terre e culture lontane), ha sempre portato con sé una macchina fotografica, offrendo attraverso di essa, ma prima ancora con il suo sorriso e la curiosità verso le culture più lontane, un documento forte e in qualche modo scritto in fotogrammi che nella precisione delle loro sequenze sono di per sé racconti compiuti.
Chi ha avuto la fortuna di vedere il suo archivio si può rendere conto di quanta attenzione e cura lei abbia sempre avuto nei confronti di questo strumento di espressione.
Il flusso di tradizione e modernità, di memoria e oblio, la forza della natura, si intrecciano poeticamente nella sequenza di circa cinquanta scatti selezionati per questa mostra da Serafino Amato, che dialogano idealmente con la ricca collezione di reperti conservati nelle sale del Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto.
Con questa mostra, visitabile fino al 30 settembre 2023, si intende rendere omaggio all’attività di Dacia Maraini, scrittrice e indagatrice dei fenomeni culturali e sociali del nostro tempo, così come alla sua poliedrica natura che, oltre alla narrazione letteraria si è espressa anche attraverso l’obiettivo della macchina fotografica, offrendo l’opportunità di conoscere meglio e da vicino una delle più autorevoli scrittrici e pensatrici italiane.
La mostra “Dacia Maraini. Viaggi nel Mondo” è promossa da FIDAPA Spoleto in collaborazione con il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto, Direzione Regionale Musei Umbria, Associazione Fondo Alberto Moravia, Comune di Spoleto e Fondazione Festival dei Due Mondi, con il fondamentale sostegno di Fondazione Amen, azienda Urbani Tartufi, Associazione Amici di Spoleto Onlus, Centro Antiviolenza Crisalide e Associazione “Donne contro la guerra”, e con il patrocinio di Rotary Club Spoleto e Lyons Club Spoleto.
Per tutto il periodo di svolgimento della mostra, il Museo archeologico nazionale e teatro romano di Spoleto ha in programma una serie di incontri con autori e presentazioni di libri affini al tema dell’evento espositivo, tra viaggi, diritti e identità culturali. In collaborazione con la libreria UBIK di Spoleto, dopo la conferenza inaugurale con l’autrice Dacia Maraini, il successivo appuntamento è previsto giovedì 25 maggio 2023, alle ore 17 con lo scrittore, finalista del Premio Strega 2012, Marco Mantello che converserà sul suo ultimo libro dal titolo “Marie Gulpin” (Neri Pozza, 2023) con la scrittrice Carola Susani in collaborazione con Associazione Fondo Alberto Moravia. Sarà presente Porzia Addabbo, Consiglio Direttivo “Nessuno Tocchi Caino”.
Dacia Maraini fotografa
Un fotografo “vero” racchiude la semantica del vedere senza tentennamenti, in un solo scatto trova il soggetto, il predicato, l’oggetto e, se è bravo e fortunato, anche l’aggettivo. Il senso di una frase racchiuso in una cornice e poco importa la misura. Ho guardato queste foto con l’occhio del fotografo, è vero, mi emoziono facilmente davanti a delle immagini, non importa di chi. Queste foto le ho avute fra le mani per anni, prima al Fondo Moravia, scatti singoli però. Non trovavo nulla che non fosse il soggetto in molte delle foto di Dacia, ma quando ho messo mano ai negativi ed ai provini la trama mi è apparsa chiaramente. Dacia scrive “ …le macchine fotografiche sono state compagne di adolescenza”. Le macchine di Fosco erano in bella vista o a disposizione? Certo è che chi ama la fotografia non può non amare la macchina fotografica, la trasparenza della lente e la meccanica discreta di un oggetto costruito per ricevere attraverso la luce le forme del reale. Un apparecchio della Kodak, si chiamava “Retina”: mai nome fu più appropriato. Dacia usava la Leica del padre, racconta, poi acquistò una reflex con i suoi primi soldi. Non tanto inconsapevole Dacia quando dice di amare l’ottica normale, il 50mm. per intenderci, un’ottica che restituisce le proporzioni “senza ravvicinare troppo, né troppo allargare il campo”. Una scelta difficile, perché “raccontare” con un’ottica normale da 50 mm. sono e sono stati in pochi a saperlo fare bene. “Penso alla fotografia in termini di racconto, mi piace che la foto racconti qualcosa, anche se solo per accenni”. La scelta di Dacia è raccontare storie e, anche se la fotografia non è lo strumento a lei così congeniale come lo è la “penna”, nella ripetizione della sequenza segna la frase, immagini anche diverse si legano fra loro per due, tre e talvolta per molti fotogrammi. “Fotografie come appunti di pensiero, di viaggio”, appunti con forma di racconto. Davanti ad una scoperta ci si emoziona, questo mi ha guidato. Non ho scoperto una fotografa, Dacia sa benissimo che non basta la passione coltivata, seppure dall’infanzia, a diventarlo, ma ha restituito a me, con le sue fotografie, e spero anche a chi le osserverà, la sua passione per le “cose” della vita, dal respiro, al soffio leggero. L’amore, gli alberi, gli animali e i paesaggi, attraversati con gli amici cari di una vita fa e quelli di oggi.
Serafino Amato
Informazioni: Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto 0743 223277
Info stampa: Antonella Manni, Mob. 3395993281

www.palazzocollicola.it
Intervallo
Mostra personale di Flavio Favelli
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Le sale del Piano Nobile, cuore dell’edificio, ospiteranno Intervallo, mostra personale di Flavio Favelli (Bologna, 1967), artista tra i più significativi della scena contemporanea italiana, come testimoniano le partecipazioni a due edizioni della Biennale di Venezia, nel 2003 e nel 2013 (in quest’ultima occasione invitato a rappresentare il Padiglione Italia). Con Intervallo, Favelli presenta al pubblico una serie di opere realizzate a partire da mobili dismessi, oggetti trovati ed elementi decorativi: questa galassia di “cose” – che conserva un rapporto con la memoria e l’identità italiana, sottolineando le tensioni tra lo spazio privato della casa e quello pubblico della strada – viene ricombinata per dar luogo a opere stranianti, riconoscibili ma tutt’altro che rassicuranti. Queste composizioni scultoree dialogano e interferiscono con gli arredi già presenti nelle sale del Piano Nobile: due “domesticità” a confronto che entrano in frizione, avvolgendo lo spazio di una luce insolita. Grazie a un’ampia selezione di opere, che copre buona parte della produzione di Favelli, Intervallo può essere considerata come una vera e propria retrospettiva dell’artista, che espone per la prima volta a Spoleto.
Opere provenienti da: Fondazione Marignoli di Montecorona, Spoleto; Collezione già Palazzo Valenti, Trevi; Fondazione Camillo Caetani, Roma
Dal 24 giugno all’8 ottobre 2023
Il Piano Nobile di Palazzo Collicola ospiterà anche Pittura preziosa. Dipinti su pietra, rame e vetro, a cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. La mostra presenta oltre quaranta opere, perlopiù inedite, provenienti dalle collezioni della Fondazione Marignoli di Montecorona di Spoleto e dell’antica famiglia Valenti di Trevi, alle quali si è aggiunto un prezioso alabastro generosamente concesso dalla Fondazione Camillo Caetani di Roma. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, spaziano dal Cinquecento all’Ottocento e offrono un affascinante affondo su questo particolare genere artistico attraverso nomi più o meno noti: dal rame tradizionalmente attribuito a Boccaccio Boccaccino al raro Sigismondo Laire, dalle opere degli umbri Providoni e Refini, a quelle dei più famosi Mastelletta, Cavalier d’Arpino, Lanfranco, Filippo Lauri fino ai meno conosciuti Wals e Mosman.
Mostra collettiva con la partecipazione di Francesco Bendini, Paolo Bufalini, Lucia Cantò,
Giovanni de Cataldo, Binta Diaw, Bekhbaatar Enkhtur, Roberta Folliero,
Jacopo Martinotti, Lulù Nuti, Giulia Poppi, Davide Sgambaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
Nelle sale espositive al piano terra si svolge la collettiva La sostanza agitata, con la partecipazione di undici artisti under 35: Francesco Bendini (Sansepolcro, 1996), Paolo Bufalini (Roma, 1994), Lucia Cantò (Pescara, 1995), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Binta Diaw (Milano, 1995), Bekhbaatar Enkhtur (Ulan Bator, 1994), Roberta Folliero (Roma, 1993), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Lulù Nuti (Roma, 1988), Giulia Poppi (Modena, 1992), Davide Sgambaro (Padova, 1989). Oltre al fattore generazionale, gli artisti in mostra sono legati da un comune interesse per la dimensione installativa e plastica e, in generale, per la relazione tra l’opera e l’ambiente che la accoglie. Il titolo, La sostanza agitata, fa riferimento al carattere sperimentale e difficilmente classificabile delle opere in mostra, alla eterogeneità dei materiali utilizzati e a un approccio che – tra leggerezza e monumentalità, tra ironia e questioni che riflettono i cambiamenti sociali in atto – dichiara un’esplicita derivazione scultorea, in linea con la storia di Spoleto, indissolubilmente legata alla dimensione plastica a partire dall’esperienza di Sculture nella Città (1962).
Mostra personale di Gabriele Donati
Dal 24 giugno al 9 luglio 2023
Spazio anche alla fotografia con la mostra dedicata a Gabriele Donati (Spoleto, 1982 – 2022), autore spoletino prematuramente scomparso. Rock’n’Roll – il metallo, quello puro, non arrugginisce, questo il titolo dell’esposizione a cura dell’Associazione Frak, sarà ospitata al piano seminterrato di Palazzo Collicola (ingresso da via Loreto Vittori) per tutto il periodo del Festival dei Due Mondi, dal 23 giugno al 9 luglio. Il progetto nasce per iniziativa di un gruppo di persone di Spoleto, accomunate dalla volontà condivisa di valorizzare l’opera di Gabriele Donati. Ne è nata una mostra monografica che raccoglie una selezione di opere particolarmente significative dell’autore: oltre cinquanta fotografie che raccontano l’evoluzione della sua ricerca. L’allestimento della mostra, con stanze oscurate e tracce musicali rock e metal riarrangiate al pianoforte in sottofondo, intende offrire ai visitatori un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Anacronismo
Installazione di Paolo Icaro
Dal 24 giugno al 16 ottobre 2023
L’artista ha ideato un intervento realizzato direttamente sul posto, in dialogo con la suggestiva architettura medievale: Anacronismo si compone di lastre di vetro specchiante collocate sopra piccoli rialzi, che catturano e riflettono gli affreschi delle pareti attorno; ne nasce così un’inedita interazione tra la posizione dell’osservatore nello spazio e gli stimoli visivi che lo circondano. Il titolo intende suggerire una specie di cortocircuito temporale, lo stesso che si crea nel momento in cui lo spettatore si espone col proprio sguardo – qui e ora – a un’immagine proveniente da un passato remoto. Anacronismo sancisce il ritorno a Spoleto dell’artista, a distanza di oltre cinquant’anni dalla partecipazione al Premio Spoleto (1966) e alla storica mostra Undici artisti italiani degli anni Sessanta (1967), curata da Giovanni Carandente a Palazzo Ancaiani.
Teatrino
Installazione di Adelaide Cioni
Dal 24 giugno al 24 settembre 2023
L’installazione Teatrino di Adelaide Cioni (Bologna, 1976) è formata da tre costumi realizzati dall’artista in occasione della prestigiosa mostra personale che lo spazio espositivo Mimosa House, a Londra, le ha recentemente dedicato. I costumi, parte di una ricerca sui motivi decorativi astratti che l’artista conduce da anni, saranno esposti all’interno di teche in legno realizzate con la collaborazione dell’artigiano spoletino Leonardo Scaramucci. Adelaide Cioni è legata al territorio umbro da un rapporto speciale: dopo essere stata in residenza ai Mahler & LeWitt Studios e dopo aver risieduto per alcuni anni a Bevagna, l’artista ha scelto Spoleto come luogo dove vivere e lavorare. Teatrino rappresenta dunque un omaggio da parte di Cioni alla sua nuova città e al Museo del Tessuto e del Costume.
DreamHouse
Installazione di Alice Paltrinieri
Dal 24 giugno al 1° ottobre
Alice Paltrinieri (Roma, 1987) alla Casa Romana propone DreamHouse, installazione sonora a cura di Ludovico Pratesi e Marco Bassan. L’intervento è incentrato sull’antica funzione abitativa del luogo. Per l’occasione, il visitatore sarà accolto da un’installazione sonora basata sui racconti di sogni da parte di persone intervistate, nonché dell’artista stessa. Le testimonianze selezionate sono incentrate sul tema della casa – intesa come luogo di rifugio, e deposito di memorie –, con l’intento di accorciare la distanza che spesso viene posta tra il mondo contemporaneo e i siti archeologici. L’intervento di Alice Paltrinieri si propone di far entrare il visitatore in un’atmosfera in cui i sogni contemporanei prendono vita da un luogo che, oltre 2000 anni fa, ha visto vivere e sognare altre persone. Le descrizioni dei luoghi e degli spazi narrati all’interno dei sogni si sovrappongono all’immaginario evocato dagli ambienti della Casa Romana; la dimensione quotidiana e familiare che caratterizzava in origine il luogo riemerge a distanza di secoli sotto forma di sogni, il cui racconto è diffuso nei diversi ambienti della domus.
Il programma di iniziative della rete dei musei toccherà anche il Museo delle Scienze e del Territorio e il Museo delle Miniere. Domenica 9 luglio, in concomitanza con la “Festa dei Boschi”, l’artista Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991) proporrà un progetto a metà tra una mostra e un laboratorio, in collaborazione con gli operatori di Int.Geo.Mod. e Hyla, le due realtà che gestiscono il Museo delle Scienze e del Territorio. Il Soffio del Gatto, questo il titolo del progetto, prevede la realizzazione di dipinti e di sculture ispirate al fondo del Museo, che saranno esposti per alcune ore nel Bosco Sacro di Monteluco; nella stessa giornata, Giulia Mangoni condurrà un laboratorio di disegno dal vero, finalizzato all’osservazione del paesaggio e della natura circostante. Al termine della giornata, i materiali prodotti dall’artista saranno donati al Museo delle Scienze e del Territorio.
A partire dal 29 giugno, saranno visibili i manifesti del progetto Insieme Miniera. L’iniziativa nasce dalla volontà di “avvicinare” il Museo delle Miniere alla città, partendo dall’affissione di alcuni poster in vari luoghi di Spoleto. Il fotografo Serafino Amato (Roma, 1958), invitato dall’associazione Amici delle Miniere, ha realizzato una serie di scatti in occasione di un pic-nic tenutosi al Museo nelle scorse settimane: una delle immagini sarà utilizzata per il manifesto, cercando di mostrare il potenziale del luogo, la sua capacità di attrarre e caratterizzarsi come spazio di aggregazione e incontro tra generazioni diverse, tra memoria e proiezione futura.
Tutte le iniziative sono caratterizzate dalla volontà di unire le diverse sedi della rete grazie all’intervento diretto di artisti contemporanei. Attraverso questo programma, la rete dei Musei Comunali di Spoleto intende caratterizzarsi come una piattaforma dedicata alla ricerca, alla divulgazione, all’incontro e alla sperimentazione, puntando sulle collaborazioni tra artisti, istituzioni e associazioni attive in città e non solo. La programmazione, che prenderà il via a fine giugno, accompagnerà il pubblico per tutta l’estate, fino all’autunno.