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Mar
28
Lun
ANDREA Griminelli plays ENNIO Morricone – Concerto di Pasqua del Festival dei Due Mondi @ Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
Mar 28@18:00

Il Festival dei Due Mondi propone per il secondo anno consecutivo un concerto speciale in occasione delle festività pasquali. Lunedì 28 marzo Andrea Griminelli, flautista di fama mondiale, si esibirà sul palco del Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti” in un concerto interamente dedicato alla musica del Maestro Ennio Morricone.

Andrea Griminelli flauto
Stefano Nanni pianoforte e fisarmonica
Luciano Zadro chitarra e mandolino
Stefano Travaglini contrabbasso e basso
Gianluca Nanni batteria e percussioni

programma:

Ennio Morricone
Per le antiche scale
Saharan dream
Medley da “Nuovo Cinema Paradiso”
Giù la testa
Medley: Novecento, Malena, L’Uccello dalle Piume di Cristallo
C’era una volta in America
C’era una volta il West
My Heart and I
Il Prato
The Mission

Box Office
Piazza della Vittoria 25, Spoleto
Punti Vendita TicketItalia

Info e prenotazioni
+39 0743 22 28 89
info@ticketitalia.com


ANDREA GRIMINELLI
| Le sue sensibilissime interpretazioni e la sua tecnica sorprendente, hanno contribuito a consolidare la carriera di Andrea Griminelli e fargli guadagnare riconoscimenti in tutto il mondo, dal Grammy, al Prix de Paris fino alle onorificenze.

Accostatosi al flauto all’età di dieci anni, studia con i leggendari Jean-Pierre Rampal e Sir James Galway, che lo definisce “il più grande flautista salito alla ribalta della scena musicale da tanti anni”. Durante gli studi con J. P. Rampal al Conservatorio di Parigi vince i concorsi di Stresa ed Alessandria. Nel 1983 e nel 1984 ottiene il prestigioso Prix de Paris.

Il suo debutto a livello internazionale avviene nel 1984 all’età di venticinque anni quando é presentato al pubblico d’oltreoceano da Luciano Pavarotti nel memorabile concerto al Madison Square Gardens di New York e assieme al quale intraprende una intensa collaborazione negli anni successivi tra cui si ricordano gli indimenticabili concerti all’Hyde Park di Londra nel 1990, al Central Park di New York nel 1993, alla Torre Eiffel di Parigi e nella Piazza Rossa di Mosca.

La sua carriera si arricchisce di importanti concerti e tournées in Europa, Giappone, Sud America, Stati Uniti e nel mondo intero; si esibisce nei più prestigiosi teatri e sale da concerto dal Teatro alla Scala di Milano alla Carnegie Hall di New York al fianco di artisti quali Pretre, Giulini, Metha, Krivine, Sutherland, Bonynge, Rampal, Rojdestvenski, Levine, Lu-Ja, Ughi, Sado, Semkov e di Orchestre quali la Royal Philharmonic, la Berlin Symphony, la Munchner Rundfunkorchester, la Philharmonia di Londra, la New York Philharmonic, la Rai di Torino, la Dallas Symphony e la Los Angeles Philharmonic.

Nel 1991 il Presidente della Repubblica gli conferisce l’onorificenza di Cavaliere mentre nel 2003 quella di Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.

Esegue in prima mondiale nuove composizioni per flauto e orchestra appositamente scritte per il suo strumento da compositori tra cui Carlo Boccadoro, Fabrizio Festa, Ennio Morricone, Shigeaki Saegusa.

La sua attività artistica si arricchisce inoltre di collaborazioni con Luciano Pavarotti, Elton John, James Taylor, Bradford Marsalis e il leggendario Ian Anderson leader dei Jethro Tull.

La discografia comprende i concerti per flauto di Vivaldi e Mercadante (Decca) con la English Chamber Orchestra diretta da J.P.Rampal. Nel 2001 incide il disco Andrea Griminelli’s Cinema Italiano dove le più note colonne sonore dei film italiani, riarrangiate da Bacalov e Morricone, sono da lui reinterpretate assieme a Sting, Pavarotti, Lucio Dalla, Deborah Harry e Filippa Giordano.

Nel 1989 vince un Grammy Award con il CD Live in Modena, Piazza Grande.

Nel 2005-2006 si concentra in un’intensa produzione discografica con etichetta Decca: incide l’Opera Omnia per flauto di W.A.Mozart assieme alla Camerata Salzburg con la direzione di Sir Roger Norrington, un CD con musiche dell’Ottocento italiano per flauto e chitarra assieme a Filomena Moretti, incide le composizioni di Beethoven e Schubert per flauto e pianoforte con Gianluca Cascioli, i Quartetti di Rossini per quartetto di fiati e i quartetti per flauto e archi di W. A. Mozart con il Keller Quartet.

Nel 2006 si ricorda un tour del Sud America assieme al chitarrista italiano Emanuele Segre nelle principali città del Cile, Argentina, Uruguay e Brasile e il concerto per flauto e orchestra K313 di Mozart a Caracas con l’Orchestra giovanile “Simón Bolívar” sotto la direzione del Maestro Gustavo Dudamel.

Nel Settembre 2007 gli è stato conferito l’incarico di Presidente dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “A. Peri” di Reggio Emilia e nel Gennaio 2008 quella di Presidente dell’Istituto Musicale “Claudio Merulo” di Castelnuovo Monti (R.E.).

Continua regolarmente le sue tournèe nelle principali sale da concerto di tutto il mondo, si ricorda il concerto alla Hanoi Opera House in occasione dei concerti per la Hennessy Concert Series; il concerto a Petra, concerto in onore del Maestro Luciano Pavarotti che è stato successivamente trasmesso in mondovisione ed assieme all’Orchestra I Solisti di Mosca diretti da Yuri Bashmet; partecipa al concerto di chiusura del World Cup in Sud Africa nel 2010 mentre successivamente è in Giappone con la Tokyo Symphony Orchestra sotto la direzione del Maestro Naoto Otomo; inizia a collaborare attivamente con Andrea Bocelli esibendosi in tutto il mondo e partecipando a concerti memorabili tra cui quello a Napoli nella Piazza del Plebiscito, a Roma al Colosseo, nelle principali città del Sud America, Stati Uniti e Europa.

Spesso invitato a partecipare come membro di giuria nei più importanti concorsi internazionali per flauto, tra cui il Concorso internazionale Rampal a Parigi, il Concorso Carl Nielsen in Danimarca mentre nel 2012 è stato in giuria in Cina al Beijing International Music Competition BJIMC.

E’ uscita a Dicembre 2011 l’ incisione discografica con etichetta Decca delle Quattro Stagioni di Vivaldi , nella versione flautistica da lui espressamente curata, e dei Concerti Op. 10 per flauto con I Solisti Filarmonici Italiani. Nel 2014 è stato pubblicato il doppio CD DECCA del’opera omnia delle Sonate per flauto e basso continuo di J.S.Bach.

Si esibisce regolarmente in tour sia in recital per flauto e pianoforte sia come solista con orchestra nelle principali città degli Stati Uniti, Sud America, Italia, Europa, Sud-Est Asiatico, Giappone e India.

Ennio Morricone | è nato a Roma l’11 novembre del 1928. La sua lunga e fortunata carriera artistica abbraccia generi molto diversi che vanno dalla musica assoluta, che non ha mai smesso di comporre, alla musica applicata; ha lavorato come orchestratore e direttore d’orchestra nel campo discografico e successivamente come compositore per il teatro, la radio e il cinema. Nel 1946 si è diplomato in tromba e nel 1954 ha conseguito il diploma in Composizione al Conservatorio sotto la guida del maestro Goffredo Petrassi. Le sue prime composizioni per concerto risalgono alla fine degli anni 50 e successivamente ha lavorato come arrangiatore per la RAI e la RCA-Italia. La carriera di compositore per il cinema è iniziata ufficialmente nel 1961 con il film diretto da Luciano Salce Il Federale e la fama mondiale è arrivata con le musiche per i film western di Sergio Leone: Per un pugno di dollari (1964) Per qualche dollaro in più (1965), Il buono, il brutto e il cattivo (1966), C’era una volta il The West (1968) Giù la testa (1971).

Nel 1965 Morricone è entrato a far parte del gruppo d’improvvisazione “Nuova Consonanza”. A partire dal 1961, Morricone ha composto le musiche per più di 450 film collaborando con numerosi registi italiani e internazionali (tra cui ricordiamo Sergio Leone, Gillo Pontecorvo, Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Giuliano Montaldo, Lina Wertmuller, Giuseppe Tornatore, Brian De Palma, Roman Polanski, Warren Beatty, Adrian Lyne, Oliver Stone, Margarethe Von Trotta, Henry Verneuil, Pedro Almodovar e Roland Joffè). Tra i suoi film più famosi ricordiamo (oltre ai sopracitati film western italiani): La battaglia di Algeri; Sacco e Vanzetti; Nuovo Cinema Paradiso; La leggenda del pianista sull’oceano; Malena; The Untouchables; C’era una volta in America; Mission e U- Turn. La sua produzione di musica assoluta comprende più di 100 brani composti dal 1946 ad oggi tra i quali ricordiamo: Concerto per Orchestra n.1 (1957); Frammenti di Eros (1985); Cantata per L’Europa (1988); UT, per tromba, archi e percussioni (1991); Ombra di lontana presenza (1997); Voci dal silenzio (2002); Sicilo ed altri frammenti (2007); Vuoto d’anima piena (2008).

Nel 2001, Ennio Morricone ha iniziato un’intensa attività concertistica, dirigendo le sue composizioni per il cinema e la musica da concerto per orchestra sinfonica e coro polifonico tenendo più di 100 concerti in Europa, Asia, Stati Uniti, America Centrale e Sud America.

Nella sua lunga carriera di compositore di musica per il cinema, Ennio Morricone ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui ricordiamo il Leone d’oro e l’Oscar alla carriera, 8 Nastri D’argento, 5 BAFTA, 5 candidature agli Oscar, 7 David Di Donatello, 3 Golden Globes, 1 Grammy e 1 European Film Award. Nel 2009, l’allora presidente della Repubblica Francese, Nicolas Sarkozy, ha firmato un decreto con il quale ha nominato Ennio Morricone cavaliere dell’ordine della Legion d’Honneur.

In campo discografico, Morricone ha vinto 27 Dischi d’oro, 7 dischi di platino, 3 Golden Plates e il premio della “Critica discografica” per la musica del film Il Prato. La colonna sonora del film Il buono, il brutto e il cattivo è stata inserita nella Hall of Fame dei Grammy nel 2009. Nel 2010 è stato insignito del prestigioso premio Polar Music.

Tra le sue opere più recenti ricordiamo le musiche per le serie televisive Karol e The End of a Mystery, 72 Meters e Fateless. Nel 21° secolo, molte delle opere di Morricone sono state riutilizzate in televisione e al cinema, da artisti del calibro di Quentin Tarantino che ha inserito alcuni brani di Morricone in Kill Bill (2003), Death Proof (2007), Inglourious Basterds (2009) e Django Unchained (2012). Nel 2007, Morricone è stato insignito dell’Oscar alla carriera “per lo straordinario e variegato contributo all’arte della musica”.

Nel novembre del 2013, Morricone ha iniziato una tournée per celebrare i 50 anni di carriera nel cinema e ha diretto concerti in città quali Mosca (Crocus City Hall), Santiago del Cile, Berlino, (O2 World), Budapest e Vienna (Stadhalle). Il 6 febbraio del 2014 Riccardo Muti ha diretto la Chicago Symphony Orchestra nell’esecuzione di Voci dal silenzio di Ennio Morricone, una cantata da lui composta in risposta ai tragici eventi dell’11 settembre per dare voce alle vittime innocenti. Nell’autunno del 2014 Morricone ha partecipato alla registrazione di un documentario su di lui realizzato dal regista Giuseppe Tornatore, che sarà distribuito nel 2016.

Il tour europeo è ripreso tra febbraio e marzo 2015 con concerti in 20 città di 12 paesi diversi, nelle arene più grandi d’Europa tra cui la O2 di Londra e lo Ziggo Dome di Amsterdam. Con il tutto esaurito in quasi tutte le date e con un totale di 150.000 biglietti venduti, il tour europeo del Maestro Morricone My Life in Music ha riscosso un successo senza precedenti.

Il 12 giugno 2015, presso la Chiesa del Gesù di Roma, Morricone ha diretto una messa da lui composta in onore di Papa Francesco, a lui commissionata dall’Ordine dei Gesuiti per celebrare il 200° anniversario della Rifondazione dell’Ordine.

Il 2015 segna la prima collaborazione di Morricone con Quentin Tarantino per il quale ha scritto le musiche originali del film The Hateful Eight. Presentato in anteprima a Los Angeles il 7 dicembre, il giorno seguente il film ottiene la candidatura al Golden Globe per la Migliore Colonna sonora originale, e vince l’11 gennaio 2016.

La Corrispondenza di Giuseppe Tornatore, con le musiche originali di Morricone è uscito nelle sale italiane il 15 gennaio 2016.

Giu
24
Ven
59° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 24–Lug 10 giorno intero
<!--:it-->59° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->59th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto | Spoleto | Umbria | Italia

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e diretta dal 2007 da Giorgio Ferrara giunge alla sua 59° edizione. Dal 24 giugno al 10 luglio 2016 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

Il programma completo del 59°  Festival dei Due Mondi è disponibile sul sito ufficiale della manifestazione: www.festivaldispoleto.com

Giu
25
Sab
Mostre di Palazzo Collicola @ Palazzo Collicola Arti Visive
Giu 25–Ott 2 giorno intero

Julian Friedler (Retro Boz), Nicola Pucci (Vertigoland) e Pierpaolo Curti (White Corner): queste le proposte del direttore Gianluca Marziani per le mostre estive di Palazzo Collicola Arti Visive.

Le mostre sono state prorogate fino al 2 ottobre.

Julien Friedler è una figura singolare nel panorama dell’arte contemporanea. RETRO BOZ esplora la complessità dell’autore: oltre 150 opere per viaggiare dal 1998, anno dei lavori d’esordio, al 2016. Dipinti, sculture, installazioni, personaggi fantasmagorici dal carattere onirico e primitivo, un caleidoscopio espressivo che ricrea l’atmosfera del suo atelier belga, gigantesco laboratorio al cui centro campeggia la spettacolare installazione Les Innocents (2000), perfettamente ricostruita a Palazzo Collicola Arti Visive

Per la personale di Nicola Pucci non esisteva miglior spazio del Piano Nobile di Palazzo Collicola per (ri)ambientare gli stessi ambienti pittorici. Gli scenari di Pucci sono ambienti densi di energia, esistenti ma astratti nell’essere palcoscenico per fulminei incontri ravvicinati, diventando quinte kubrickiane di un fermo immagine tra Giacomo Balla e René Magritte. Una pittura misteriosa, drammaturgica, dinamica, ambigua, realistica eppure assurda…

Per raccontare Pierpaolo Curti bisogna iniziare dalla sua storia giovanile come calciatore professionista. Un’esperienza distante dal rigore ascetico che modula le solitudini dei suoi paesaggi pittorici. Ma lo sport è applicazione di metodo e disciplina, due input che definiscono la genetica figurativa di Curti. La struttura del campo calcistico ha influenzato, in termini subliminali, il meccanismo ottico di Curti. Quel rettangolo lo ritroviamo per indizi logici, segnali metaforici, direzioni tracciate.

Per maggiori info, schede delle mostre e immagini: www.palazzocollicola.eu

Lug
13
Mer
ROBERTO BOLLE and FRIENDS @ Piazza Duomo
Lug 13@21:30
<!--:it-->ROBERTO BOLLE and FRIENDS<!--:--><!--:en-->ROBERTO BOLLE and FRIENDS<!--:--> @ Piazza Duomo | Spoleto | Umbria | Italia

Uno speciale fuoriprogramma quello offerto dal Festival dei Due Mondi e Artedanza srl.: il celebre ballerino Roberto Bolle si esibirà il 13 luglio in Piazza Duomo per la prima data del suo tour Roberto Bolle and Friends.

C’è ancora riserbo sul cast e il programma che lo stesso Roberto Bolle sta preparando, ma come sempre l’étoile della Scala – che è anche Principal Dancer dell’ABT di NY – non mancherà di coinvolgere alcuni tra i nomi più importanti del panorama tersicoreo internazionale per offrire al pubblico di Spoleto una serata di danza al suo massimo livello.

È una produzione Artedanza srl in collaborazione con il Festival dei 2Mondi.

BIGLIETTI:
Settore Gold: €121,00
Primo settore piazza: €107,00
Secondo settore piazza: €87,00
Terzo settore piazza: €59,00

PER INFO E ACQUISTI:
Acquisto online: www.ticketitalia.com
Punti vendita circuito TicketItalia
Box Office Piazza della Vittoria 25, Spoleto

Call Center:
+39 0743 77 64 44
+39 0743 22 28 89
biglietteria@festivaldispoleto.com

Dic
30
Ven
SALVATORE ACCARDO & FRIENDS Concerto di fine anno @ Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
Dic 30@20:30
<!--:it-->SALVATORE ACCARDO & FRIENDS  Concerto di fine anno<!--:--> @ Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti | Spoleto | Umbria | Italia

SALVATORE ACCARDO & FRIENDS
Concerto di fine anno del Festival di Spoleto

Teatro Gian Carlo Menotti
Venerdì 30 dicembre 2016 ore 20.30

Programma
Niccolò Paganini – Quartetto per archi in la minore no. 3.
Ernest Chausson – Concerto per violino, pianoforte e quartetto d’archi Op. 21.

Riconosciuto tra i più prestigiosi solisti e direttori d’orchestra della scena musicale internazionale, il celebre violinista Salvatore Accardo sarà accompagnato da un ensemble di artisti di primo piano – Laura Gorna violino, Crystelle Catalano violino, Francesco Fiore viola, Erica Piccotti violoncello, Laura Manzini pianoforte.

Gli appuntamenti di fine anno e di Pasqua, introdotti negli ultimi anni dal direttore della manifestazione Giorgio Ferrara, sono giunti alla terza edizione e sono divenuti una tradizione dedicata alla città di Spoleto che ospita una delle realtà culturali di spettacolo più famose al mondo.

Biglietti
Platea: € 20
Palchi di Platea e I Ordine Centrali: € 17
Palchi di Platea e I Ordine Laterali: € 15
Palchi di II e III Ordine Centrali: € 15
Palchi di II e III Ordine Laterali: € 10

Box Office
– Piazza della Vittoria 25, Spoleto
– Punti vendita TicketItalia
– Botteghino del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti:
dal 27 al 29 dicembre: ore 10.00 -13.00 / 16.00 – 19.00
30 dicembre: ore 10.00 – 13.00 / 16.00 – 20.30

Acquisto online: TicketItalia
Info e prenotazioni: +39 0743 22 28 89 –info@ticketitalia.com

Riduzione speciale del 30% per i residenti a Spoleto e per gli ospiti delle strutture ricettive dell’Umbria.

Apr
13
Gio
ASPETTANDOSPOLETO60 – Concerti da Camera
Apr 13@19:30

ASPETTANDOSPOLETO60
Gli appuntamenti di Pasqua del Festival dei Due Mondi

13 APRILE: CONCERTO DA CAMERA
Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, ore 19.30

W.A. Mozart
Quartetto per Flauto e Archi
in Re Maggiore, K.285
S. Karg-Elert
Chaconne per Flauto Solo, op.107 no.30
J. Brahms
Quintetto per Pianoforte e Archi
in fa minore, op.34

14 APRILE: CONCERTO DA CAMERA
Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, ore 19.30

T. Nikolayeva
Trio per Flauto, Viola e Pianoforte, op.18
L. Beethoven
Sonata per Violoncello e Pianoforte No.3
in La Maggiore, op.69
D. Shostakovich
Cinque Pezzi per Due Violini e Pianoforte

15 APRILE: CONCERTO DA CAMERA
Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, ore 19.30

J. Haydn
Quartetto per Archi
in Do Maggiore, op.20 no.2
B. Bartók
Sonata per Pianoforte, Sz. 80
A. Vivaldi
Concerto per Flauto in Do Maggiore
‘il Gardellino’, op.10 no.3 R.428

Jonathan Weiss (Israele) flauto
Fiachra Garvey (Irlanda) pianoforte
Niccolò Muti (Italia/USA) violino
Madelene Berg (Norvegia) violino
Ren Martin-Doike (USA) viola
Anne Yumino Weber (Germania) violoncello

organizzazione
Incontri Musicali e Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini – in collaborazione con Spoleto Festival dei 2Mondi

INFO E BIGLIETTI

Posto Unico: € 10

PUNTI VENDITA:
Acquista online su Boxol.it
Acquista online su TicketItalia.com

Box Office Festival via della Filitteria 1 , Spoleto
dal lunedì al venerdì ore 10.00 – 13.00 | 15.00 – 18.00 e sabato 15 aprile ore 10.00 – 13.00 | 15.00 – 18.00
Botteghino Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi dal 13 al 15 aprile ore 18.30 – 19.30
Box Office Piazza della Vittoria 25, Spoleto
Punti vendita TicketItalia

INFO E PRENOTAZIONI:
+39 0743 22 28 89 +39 0743 77 64 44
biglietteria@festivaldispoleto.com

Apr
14
Ven
ASPETTANDOSPOLETO60 – Concerti da Camera
Apr 14@19:30

ASPETTANDOSPOLETO60
Gli appuntamenti di Pasqua del Festival dei Due Mondi

13 APRILE: CONCERTO DA CAMERA
Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, ore 19.30

W.A. Mozart
Quartetto per Flauto e Archi
in Re Maggiore, K.285
S. Karg-Elert
Chaconne per Flauto Solo, op.107 no.30
J. Brahms
Quintetto per Pianoforte e Archi
in fa minore, op.34

14 APRILE: CONCERTO DA CAMERA
Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, ore 19.30

T. Nikolayeva
Trio per Flauto, Viola e Pianoforte, op.18
L. Beethoven
Sonata per Violoncello e Pianoforte No.3
in La Maggiore, op.69
D. Shostakovich
Cinque Pezzi per Due Violini e Pianoforte

15 APRILE: CONCERTO DA CAMERA
Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, ore 19.30

J. Haydn
Quartetto per Archi
in Do Maggiore, op.20 no.2
B. Bartók
Sonata per Pianoforte, Sz. 80
A. Vivaldi
Concerto per Flauto in Do Maggiore
‘il Gardellino’, op.10 no.3 R.428

Jonathan Weiss (Israele) flauto
Fiachra Garvey (Irlanda) pianoforte
Niccolò Muti (Italia/USA) violino
Madelene Berg (Norvegia) violino
Ren Martin-Doike (USA) viola
Anne Yumino Weber (Germania) violoncello

organizzazione
Incontri Musicali e Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini – in collaborazione con Spoleto Festival dei 2Mondi

INFO E BIGLIETTI

Posto Unico: € 10

PUNTI VENDITA:
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Box Office Festival via della Filitteria 1 , Spoleto
dal lunedì al venerdì ore 10.00 – 13.00 | 15.00 – 18.00 e sabato 15 aprile ore 10.00 – 13.00 | 15.00 – 18.00
Botteghino Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi dal 13 al 15 aprile ore 18.30 – 19.30
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Apr
15
Sab
ASPETTANDOSPOLETO60 – Concerti da Camera
Apr 15@19:30

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Gli appuntamenti di Pasqua del Festival dei Due Mondi

13 APRILE: CONCERTO DA CAMERA
Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, ore 19.30

W.A. Mozart
Quartetto per Flauto e Archi
in Re Maggiore, K.285
S. Karg-Elert
Chaconne per Flauto Solo, op.107 no.30
J. Brahms
Quintetto per Pianoforte e Archi
in fa minore, op.34

14 APRILE: CONCERTO DA CAMERA
Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, ore 19.30

T. Nikolayeva
Trio per Flauto, Viola e Pianoforte, op.18
L. Beethoven
Sonata per Violoncello e Pianoforte No.3
in La Maggiore, op.69
D. Shostakovich
Cinque Pezzi per Due Violini e Pianoforte

15 APRILE: CONCERTO DA CAMERA
Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, ore 19.30

J. Haydn
Quartetto per Archi
in Do Maggiore, op.20 no.2
B. Bartók
Sonata per Pianoforte, Sz. 80
A. Vivaldi
Concerto per Flauto in Do Maggiore
‘il Gardellino’, op.10 no.3 R.428

Jonathan Weiss (Israele) flauto
Fiachra Garvey (Irlanda) pianoforte
Niccolò Muti (Italia/USA) violino
Madelene Berg (Norvegia) violino
Ren Martin-Doike (USA) viola
Anne Yumino Weber (Germania) violoncello

organizzazione
Incontri Musicali e Fondazione Francesca, Valentina e Luigi Antonini – in collaborazione con Spoleto Festival dei 2Mondi

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Posto Unico: € 10

PUNTI VENDITA:
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dal lunedì al venerdì ore 10.00 – 13.00 | 15.00 – 18.00 e sabato 15 aprile ore 10.00 – 13.00 | 15.00 – 18.00
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Apr
17
Lun
CONCERTO DI PASQUA – Richard Galliano Sextet @ Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti
Apr 17@18:00
<!--:it-->CONCERTO DI PASQUA - Richard Galliano Sextet<!--:--><!--:en-->EASTER CONCERT - Richard Galliano Sextet<!--:--> @ Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti | Spoleto | Umbria | Italia

La star internazionale della fisarmonica Richard Galliano sarà protagonista del consueto Concerto di Pasqua organizzato dal Festival dei Due Mondi. Lo spettacolo, intitolato Du Tango Nuevo à la New Musette,  si svolgerà il 17 aprile alle ore 18 al Teatro Nuovo “Gian Carlo Menotti”.

L’appuntamento vedrà sul palco anche Bertrand Cervera (primo violino), Saskia Lethiec (violino), Jean Paul Minali Bella (viola), Eric Levionnois (violoncello), Sylvain le Provost (contrabbasso) e farà da apripista all’edizione numero 60 del Festival.

Programma

Richard Galliano 
PETITE SUITE FRANÇAISE 
Prélude, Aubade, Espiègle, Interlude, Waltz
Richard Galliano 
OPALE CONCERTO
2ème mouvement: Moderato malinconico
3ème mouvement: Allegro energico
Astor Piazzolla 
REGRESO AL AMOR: SUR
Astor Piazzolla 
ESCUALO 
 
Richard Galliano 
MILONGA – Extrait de la Suite «Contrastes» 
 
Richard Galliano 
LA VALSE À MARGAUX 
 
Richard Galliano 
TANGO POUR CLAUDE 
Brano dedicato a Claude Nougaro
INFO E BIGLIETTI

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BIGLIETTI:
Platea I settore: €35
Platea II settore: €30
Palchi di Platea e I Ordine Centrali: €27
Palchi di Platea e I Ordine Laterali: €24
Palchi di II e III Ordine Centrali: €20
Palchi di II e III Ordine Laterali: €16
Loggione: €10

PUNTI VENDITA:
Box Office Festival via Filitteria 1, Spoleto (dal 17 marzo aperto dal lunedì al venerdì con orario 10.00 – 13.00 e 15.00 – 18.00)
Box Office Piazza della Vittoria 25, Spoleto
Punti vendita TicketItalia
Botteghino del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti il 17 aprile ore 10.00 – 18.00

info e prenotazioni +39 0743 22 28 89 info@ticketitalia.com

Maggiori informazioni su www.festivaldispoleto.com
Giu
24
Sab
Mostre di Palazzo Collicola Arti Visive @ Palazzo Collicola Arti Visive, Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo
Giu 24–Ott 29 giorno intero
<!--:it-->Mostre di Palazzo Collicola Arti Visive<!--:--><!--:en-->Palazzo Collicola Arti Visive exhibitions<!--:--> @ Palazzo Collicola Arti Visive, Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo | Spoleto | Umbria | Italia

Camilla Ancilotto (Mutaforma), Giuseppe Biasio (Opere 1973-20..) Tommaso Pincio (Sfere Celesti) e Giuseppe Ripa (Home Ground) a Palazzo Collicola, Julien Friedler (La Forêt del âmes – 2010) alla chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, Dario Ghibaudo (Sculture da viaggio) alla Casa Romana: queste le proposte del direttore Gianluca Marziani per le mostre estive di Palazzo Collicola Arti Visive, inserite nel programma ufficiale del 60° Festival dei Due Mondi, inaugurate sabato 24 giugno.

Le mostre di Camilla Ancilotto, Giuseppe Ripa, Giuseppe Biasio e Tommaso Pincio proseguono fino a domenica 29 ottobre.

Camilla Ancilotto sarà protagonista estiva lungo la planimetria gentilizia del Piano Nobile di Palazzo Collicola Arti Visive. Le opere che presenta l’artista sono puzzle pittorici dalle molteplici chiavi compositive. In pratica, girando i singoli parallelepipedi (o altre forme geometriche) su un asse (il principio del pallottoliere) si completa una singola immagine o si mescolano assieme immagini diverse. Viene a crearsi un’interazione in cui il fruitore potrà cambiare l’ordine sequenziale e, soprattutto, entrare nel principio dinamico del pensiero originario, completando un’opera che richiede azioni manuali, tattilità, immaginazione attiva, orientamento della fantasia.

Giuseppe Biasio racconta una bella vicenda italiana dai risvolti ammirevoli. È la storia di un uomo che fin da giovane ha frequentato l’umanità internazionale dell’arte contemporanea, maestri come Robert Rauschenberg o Antoni Tàpies, molte Biennali veneziane in presa diretta, altri giganti come Julian Schnabel, Mario Schifano, Emilio Vedova… tutto ciò, inutile dirlo, ha poi trovato una forma propria, non limitando l’effetto al presenzialismo ma agendo sulle cause, sulle motivazioni, sull’ispirazione, nonché sui materiali e temi che ogni quadro affrontava e ancora affronta.

Palazzo Collicola Arti Visive presenta Giuseppe Ripa, di nuovo a Spoleto dopo la personale realizzata nel 2013 lungo le sale del Piano Nobile. Un ritorno che conferma la linea del direttore Marziani, deciso a coinvolgere alcuni artisti nel lungo periodo, così da sviluppare processi virtuosi di collaborazione, col fine di integrare l’autore nella metodologia dei programmi museali.

Sempre Palazzo Collicola Arti Visive ospita un inedito viaggio pittorico dello scrittore Tommaso Pincio. Lungo la Galleria del Piano Mostre scorre un orizzonte di ritratti, una quadreria in rigorosa linea retta che scandisce il ritmo figurativo lungo quasi trenta metri parietali. Il progetto, intitolato Sfere Celesti, è stato ben spiegato dall’autore su un numero della rivista Nuovi Argomenti. Inizialmente immaginato come una camera quadrata con le opere su quattro lati, la versione odierna riprende l’idea originaria delle Sfere, ovvero, una linea continua, collocata un pochino più in alto dell’occhio umano, ricreando così un’ideale zona di confine tra al di qua e aldilà, un limbo tra pura immagine e materia dell’immagine che è un’ambiguità tipica della pittura.

Lo scorso giugno Julien Friedler occupava Palazzo Collicola Arti Visive con una mostra che proponeva un insieme antologico di opere, dai primi quadri del 1998 alle ultime produzioni del 2016. L’evento riscosse un bel successo e accolse, in occasione del Festival dei Due Mondi e durante le settimane successive, oltre 40.000 visitatori.

Il terremoto del 24 agosto colpì il museo mentre era allestita la mostra di Julien Friedler – ha spiegato il direttore artistico Gianluca Marziani – L’unica opera danneggiata in tutto il Palazzo fu una scultura in vetro dell’artista belga: da qui l’idea di un risarcimento morale attraverso uno spin off espositivo, a un anno di distanza da quella mostra antologica. Assieme a Dominique Stella abbiamo scelto di riallestire una delle opere più complesse e moralmente universali di Friedler. Ed ecco la sua speciale foresta dentro una chiesa sconsacrata dalle fascinazioni medievali e dai contrasti che esaltano la natura multidisciplinare dell’artista”.

Dario Ghibaudo, dopo la sala che presentò nel 2012 presso la cappella del Palazzo Comunale, giunge oggi negli spazi spoletini della Casa Romana, luogo a dir poco ameno, spazio d’integrazione virtuosa tra la scultura contemporanea e i mosaici pavimentali del I secolo d.C. Il progetto s’intitola Sculture da Viaggio e offre una versione per valigia di alcuni animali in porcellana bianca. L’ibridazione faunistica caratterizza l’estro museografico di Ghibaudo, un’attitudine al fiabesco che si trasforma in zoologia speculativa tra ipotesi scientifica e veggenza intuitiva. La prima impressione coinvolge l’assurdo surreale, anche perché la minuziosa precisione dei manufatti rende plausibile il tema dell’improbabile; poi, però, capisci che esiste un glitch sotto la traccia onirica, una distorsione elettrica che pone il fatidico quesito: e se davvero esistesse un animale così? Che faremmo davanti ad ibridi come questi? Incarnano un futuro buono o pericoloso?

Giu
29
Gio
Presentazione del volume “Spoleto 1958, alle radici della storia. Il primo Festival dei Due Mondi” @ Rocca Albornoz
Giu 29@11:00
<!--:it-->Presentazione del volume "Spoleto 1958, alle radici della storia. Il primo Festival dei Due Mondi" <!--:--> @ Rocca Albornoz | Spoleto | Umbria | Italia

“Un festival di nuovo genere dove s’incontra la gioventù dei due mondi”. Così veniva presentato nel 1958 il Festival di Spoleto ideato e fondato da Gian Carlo Menotti. Una manifestazione destinata a mutare il corso della storia di una città e a rivoluzionare l’idea del fare cultura a livello nazionale ed internazionale.

Giovedì 29 giugno 2017, alle ore 11.00, presso la Rocca Albornoz-Museo Nazionale del Ducato verrà presentato il volume Spoleto 1958. Alle radici della storia. il primo Festival dei Due Mondi, a cura di Antonella Manni e Rosaria Mencarelli, edito da Nuova Eliografica Fiori con il sostegno di Fondazione “Francesca, Valentina e Luigi Antonini” e della Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto. Intervengono, Lorenzo Salveti, regista già direttore dell’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, e Gherardo Vitali Rosati, critico teatrale e drammaturgo. Modera, Italo Carmignani, giornalista.

Il volume

Perché Gian Carlo Menotti scelse Spoleto per realizzare il Festival dei Due Mondi? Come era la città nel 1958? Chi furono i protagonisti? Come era vista l’Italia dai corrispondenti americani arrivati al seguito di Menotti per assistere alla nascita del Festival? Giunti alla sessantesima edizione della manifestazione diretta dal 2007 da Giorgio Ferrara, “imprescindibile appuntamento per la scena italiana ed internazionale”, si è sentita l’esigenza di ripercorreregli esordi di una vicenda tanto affascinante quanto avventurosa.

Così è nata l’idea del volume Spoleto 1958. Alle radici della storia, il primo Festival dei Due Mondi, scritto a più mani e a cura di Antonella Manni e Rosaria Mencarelli, quale compendio e integrazione della ricerca iniziata nel 2007 con il volume Spoleto 1958. Cronache da un Festival, edito dal Circolo della Stampa di Spoleto. A Moreno Cerquetelli, giornalista Rai che per anni ha seguito la manifestazione spoletina, è stato assegnato il compito di tracciare un profilo artistico e organizzativo della prima edizione. Marco Rambaldi ha sviluppato una riflessione sul particolare punto di vista del maggiore quotidiano americano, il New York Times, all’impatto con una realtà tanto diversa da quella statunitense: “New festival in old town”, definì la manifestazione nel 1958 il giornalista Howard Taubman. Antonella Manni ha recuperato appunti e immagini del cronista Antonio Busetti conservati presso l’Archivio Storico Diocesano di Spoleto, facendo riemergere alcuni aspetti cui la città umbra si trovò a far fronte all’avvio del Festival. Infine, Paolo Bianchi della Sezione dell’Archivio di Stato di Spoleto che, riportando alla luce documenti inediti dell’Archivio Storico Comunale,ha riallacciato i fili della storia attraverso le lettere scambiate tra Gian Carlo Menotti, il primo sindaco del Festival, Giovanni Toscano, ed altri importanti protagonisti dell’epoca.

Presentazione mostra “1958-2017 – La città nel Festival un Festival nella città” @ Palazzo Mauri
Giu 29@17:30
<!--:it-->Presentazione mostra "1958-2017 - La città nel Festival un Festival nella città"<!--:--> @ Palazzo Mauri | Spoleto | Umbria | Italia

Giovedì 29 giugno, alle ore 17.30, presso Palazzo Mauri (I piano), verranno presentati gli eventi promossi dal Comune di Spoleto per celebrare i 60 anni del Festival dei Due Mondi.

Tra questi, 1958-2017 – La città nel Festival un Festival nella città, mostra diffusa sui percorsi urbani, ideata e realizzata da Emaki Immagine e comunicazione, con l’organizzazione e il coordinamento di Stefano Bonilli e la direzione artistica di Mario Brunetti. La sezione della mostra 1958: alle radici della storia è a cura di Antonella Manni e Rosaria Mencarelli con la collaborazione della Sezione di Archivio di Stato di Spoleto. La sezione 1958/2017 allestita nella Chiesa di S. Agata è in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale – Teatro Romano di Spoleto.

L’incontro proseguirà al Museo Archeologico Nazionale per un aperitivo-degustazione con i prodotti del territorio.

La Mostra

Spoleto ha accolto e condiviso la prima grande rassegna multidisciplinare di arte e spettacolo del Novecento, ideata da Gian Carlo Menotti, come campo di contaminazione culturale tra l’Europa e gli Stati Uniti d’America.

Per festeggiare il sessantesimo anniversario di questa fantastica creazione, la Città promuove una grande mostra diffusa.

Il percorso idealmente parte dalla Rocca Albornoz, con la sezione 1958: alle radici della storia, e si conclude negli spazi, riaperti per l’occasione, dell’ex chiesa di Sant’Agata, dove ci si trova immersi in un racconto evocativo degli accadimenti artistici di questi 60 anni. Frammenti di questo ampio e suggestivo racconto si dipanano in tutta la città lungo i percorsi meccanizzati di accesso al centro storico e nelle attività commerciali.

I luoghi della mostra:
Chiesa di S. Agata 1958/2017
Casa Menotti – Centro documentazione Festival dei Due Mondi
Percorsi della Mobilità Alternativa
Ponzianina / Rocca – 1958: alle radici della storia
Sezione dell’Archivio di Stato di Spoleto/Largo Giuseppe Ermini
Spoletosfera / Piazza della Libertà
Posterna / Piazza Campello
Attività commerciali del centro storico

Informazioni:
aciemmearte@gmail.com, mob. 339.5993281.
Comune di Spoleto – Piazza del Comune, 1- 06049 Spoleto (PG) – Office +39(0)743.218.249 – +39(0)743.218.276 – email: ufficio.stampa@comunespoleto.gov.it

Giu
30
Ven
60° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 30–Lug 16 giorno intero
<!--:it-->60° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->60th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto | Spoleto | Umbria | Italia

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e diretta dal 2007 da Giorgio Ferrara giunge alla sua 60° edizione.

Dal 30 giugno al 16 luglio 2017 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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dal 10 aprile tutti i giorni 10-13 | 15-18
dal 23 giugno tutti i giorni 10-19
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dal lunedì al sabato 9-13 | 16-20

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Mostra “1958-2017 – La città nel Festival un Festival nella città” @ Ex Chiesa di Sant'Agata
Giu 30 2017–Gen 14 2018 giorno intero
<!--:it-->Mostra "1958-2017 - La città nel Festival un Festival nella città"<!--:--><!--:en-->Exhibition "1958-2017 - The City in the Festival a Festival in the City"<!--:--> @ Ex Chiesa di Sant'Agata | Spoleto | Umbria | Italia

Spoleto ha accolto e condiviso la prima grande rassegna multidisciplinare di arte e spettacolo del Novecento, ideata da Gian Carlo Menotti, come campo di contaminazione culturale tra l’Europa e gli Stati Uniti d’America.

Per festeggiare il sessantesimo anniversario di questa fantastica creazione, la Città promuove una grande mostra diffusa dal titolo 1958-2017 – La città nel Festival un Festival nella città.

Il percorso idealmente parte dalla Rocca Albornoz, con la sezione 1958: alle radici della storia, e si conclude negli spazi, riaperti per l’occasione, dell’ex chiesa di Sant’Agata, dove ci si trova immersi in un racconto evocativo degli accadimenti artistici di questi 60 anni. Frammenti di questo ampio e suggestivo racconto si dipanano in tutta la città lungo i percorsi meccanizzati di accesso al centro storico e nelle attività commerciali.

Ideata e realizzata da Emaki Immagine e comunicazione, con l’organizzazione e il coordinamento di Stefano Bonilli e la direzione artistica di Mario Brunetti. La sezione della mostra 1958: alle radici della storia è a cura di Antonella Manni e Rosaria Mencarelli con la collaborazione della Sezione di Archivio di Stato di Spoleto. La sezione 1958/2017 allestita nella Chiesa di S. Agata è in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale – Teatro Romano di Spoleto.

Inaugurazione: giovedì 29 giugno ore 17.30 c/o Palazzo Mauri

I luoghi della mostra:
Chiesa di S. Agata 1958/2017
Casa Menotti – Centro documentazione Festival dei Due Mondi
Percorsi della Mobilità Alternativa
Ponzianina / Rocca – 1958: alle radici della storia
Sezione dell’Archivio di Stato di Spoleto/Largo Giuseppe Ermini
Spoletosfera / Piazza della Libertà
Posterna / Piazza Campello
Attività commerciali del centro storico

Mappa

Informazioni:
aciemmearte@gmail.com, mob. 339.5993281.
Museo Nazionale del Ducato tel. 0743.224952 – info@museoducato.it
Comune di Spoleto – Piazza del Comune, 1- 06049 Spoleto (PG) – Office +39(0)743.218.249 – +39(0)743.218.276 – email: ufficio.stampa@comunespoleto.gov.it

Lug
5
Mer
Tavola rotonda “Il Festival dei Due Mondi e i festival del mondo” @ Rocca Albornoz-Museo Nazionale del Ducato
Lug 5@15:00–Lug 6@18:30
<!--:it--> Tavola rotonda "Il Festival dei Due Mondi e i festival del mondo"<!--:--> @ Rocca Albornoz-Museo Nazionale del Ducato | Spoleto | Umbria | Italia

La tavola rotonda Il Festival dei Due Mondi e i festival del mondo (Rocca Albornoz – Museo nazionale del Ducato, 5 e 6 luglio 2017) si inserisce nell’ambito delle iniziative volte a celebrare la storia del Festival dei Due Mondi a 60 anni dalla sua nascita.

La tavola rotonda, articolata in quattro sessioni, promuove un ampio dibattito sulla evoluzione dell’idea di festival. Gli incontri prendono in considerazione aspetti culturali, sociali ed economici emergenti da questo specifico “format” per discutere se e come i festival hanno mantenuto la loro natura di luoghi di innovazione, sperimentazione, propensione al rischio dal punto di vista della ricerca artistica; quanto lo sviluppo e la fortuna di diversi festival siano legati indissolubilmente alle città e ai territori che li ospitano, tanto che negli ultimi anni la formula festival è stata individuata come un dispositivo efficace per contribuire al place branding dei territori; come i festival hanno contributo ad allargare la platea degli spettatori, se hanno lavorato in termini di crescita e di avvicinamento a proposte culturalmente più sperimentali e quali sono oggi i modelli e gli approcci più interessanti di audience development e audience engagement; quale è il ruolo del giornalismo culturale oggi e se la carta stampata e i new media abbiano ruoli diversi e magari complementari per parlare di cultura e a quali pubblici; quali sono i confini tra giornalista culturale ed esperto della materia- critico e quanto si sovrappongono o siano assimilabili queste due figure. Se ne parla con direttori di festival italiani e stranieri, sociologi, economisti, giornalisti.

Organizzazione: Polo Museale dell’Umbria in collaborazione con la Fondazione Fitzcarraldo di Torino, Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, e con il sostegno dell’Associazione Rocca Albornoziana, Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Fondazione “Francesca, Valentina e Luigi Antonini”, il patrocinio dell’Ordine nazionale dei Giornalisti e dell’Associazione Amici di Spoleto. La Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia parteciperà agli eventi come media partner.

Mercoledì 5 luglio: 15.00-18.30
Giovedì 6 luglio: 9.00-18.30

Informazioni:
aciemmearte@gmail.com, mob. 339.5993281.
Comune di Spoleto – Piazza del Comune, 1- 06049 Spoleto (PG) – Office +39(0)743.218.249 – +39(0)743.218.276 – email: ufficio.stampa@comunespoleto.gov.it

Set
29
Ven
Mezz’ora dopo la chiusura – 60 ANNI DI EMOZIONI – 1958 – 2017 La città nel Festival, un Festival nella città @ Ex Chiesa Sant'Agata
Set 29@19:00
<!--:it-->Mezz'ora dopo la chiusura - 60 ANNI DI EMOZIONI - 1958 - 2017 La città nel Festival, un Festival nella città<!--:--> @ Ex Chiesa Sant'Agata | Spoleto | Umbria | Italia

Mezz’ora dopo la chiusura #207

60 ANNI DI EMOZIONI
1958 – 2017 La città nel Festival, un Festival nella città
Ex Chiesa di Sant’Agata

Mezz’ora dopo la chiusura, l’evento a cura di Sistema Museo in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale e Teatro romano di Spoleto, vi aspetta venerdì 29 settembre alle ore 19.00 con un appuntamento speciale che si terrà presso la Ex Chiesa di Sant’Agata, sede della mostra diffusa 1958-2017 La città nel Festival, un Festival nella città, organizzata per festeggiare il sessantesimo anniversario del Festival di Spoleto.

Gli ambienti di una delle più antiche chiese spoletine, scelta come luogo simbolo insieme all’annesso teatro romano della storia del Festival, fanno da cornice ad una video installazione che ripercorre i momenti più salienti della prima grande rassegna multidisciplinare di arte e spettacolo del Novecento.

La serata è preceduta da una conferenza dal titolo I culti del Trasimeno, a cura di Paolo Bruschetti, che si terrà presso la sala conferenze del Museo Archeologico alle 17,00 – Ingresso gratuito alla conferenza.

L’evento prosegue con una degustazione di prodotti tipici della tradizione spoletina e vede la collaborazione del Con Spoleto – Consorzio Albergatori di Spoleto.

Quota di partecipazione
Visita guidata € 5,00
Apericena € 5,00
Il Museo per sottolineare l’importanza della 60° edizione del Festival di Spoleto offre in questa occasione l’ingresso gratuito ai partecipanti.

INFO
Ai fini organizzativi è gradita la prenotazione entro le ore 13:00 di venerdì 29 settembre
news.spoletomusei@sistemamuseo.it – 0743 46434

Giu
29
Ven
61° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 29–Lug 15 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 61° edizione.

Dal 29 giugno al 15 luglio 2018 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

Questo il promo:

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Giu
28
Ven
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 28 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Giu
29
Sab
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 29 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Giu
30
Dom
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 30 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Lug
1
Lun
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 1 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Lug
2
Mar
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 2 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Lug
3
Mer
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 3 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Lug
4
Gio
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 4 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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5
Ven
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 5 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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6
Sab
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 6 giorno intero

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Lug
7
Dom
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 7 giorno intero

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*Call Center Festival
+39 0743 77 64 44
+39 0743 22 28 89
*al costo della tariffa urbana
biglietteria@festivaldispoleto.com

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– Via Filitteria, 1
– Piazza della Vittoria, 25

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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Lug
8
Lun
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 8 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Lug
9
Mar
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 9 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Lug
10
Mer
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 10 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Lug
11
Gio
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 11 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Lug
12
Ven
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 12 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Lug
13
Sab
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 13 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Lug
14
Dom
62° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 14 giorno intero

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.

Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.

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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Ago
20
Gio
63° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Ago 20–Ago 23 giorno intero
<!--:it-->63° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->63rd FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto | Spoleto | Umbria | Italia

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 63a edizione.

Inizialmente prevista nel consueto periodo (fine giugno-inizio luglio), a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 la rassegna è stata spostata ai weekend 20-23 agosto e 27-30 agosto.

Saranno quindi otto i giorni di programmazione (20-23 e 27-30 agosto 2020) e altrettanti gli spettacoli che si terranno al Teatro Romano e a Piazza Duomo, per una capienza massima, rispettivamente, di 250 e 400 posti.

La prima del 63° Festival dei Due Mondi si terrà giovedì 20 agosto (ore 20.30) in Piazza Duomo, con ORFEO di Claudio Monteverdi e l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi.

Venerdì 21 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) è in programma lo spettacolo-concerto I MESSAGGERI per la regia di Emma Dante. Canti e musica dei Fratelli Mancuso.

Sabato 22 agosto in Piazza Duomo spazio al teatro musicale di Silvia Colasanti con ARIANNA, FEDRA, DIDONE, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio. L’Orchestra Giovanile Italiana sarà diretta da Roberto Abbado, mentre l’International Opera Choir sarà affidato al maestro Gea Garatti.

Il primo weekend si concluderà domenica 23 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) con il concerto della giovane pianista Beatrice Rana, Premio Abbiati come miglior solista nel 2016.

Giovedì 27 agosto, sempre al Teatro Romano con inizio previsto alle ore 20.30, si terrà MARIA CALLAS. LETTERE E MEMORIE con Monica Bellucci. Testi e regia di Tom Volf.

Venerdì 28 agosto in Piazza Duomo (ore 20.30) la Fondazione Carlo Felice di Genova presenta il concerto in forma scenica LE CREATURE DI PROMETEO | LE CREATURE DI CAPUCCI (musica di Ludwig van Beethoven e costumi originali di Roberto Capucci), con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Andrea Battistoni.

Sabato 29 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) Luca Zingaretti legge LA SIRENA, dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Come annunciato il concerto di chiusura del 63° Festival dei Due Mondi, in programma domenica 30 agosto, sarà affidato a Riccardo Muti che, in Piazza Duomo, dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.

Per informazioni e approfondimenti: www.festivaldispoleto.com

I biglietti saranno in vendita solo online a partire dal 10 luglio 2020.

Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Ago
27
Gio
63° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Ago 27 giorno intero
<!--:it-->63° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->63rd FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto | Spoleto | Umbria | Italia

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 63a edizione.

Inizialmente prevista nel consueto periodo (fine giugno-inizio luglio), a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 la rassegna è stata spostata ai weekend 20-23 agosto e 27-30 agosto.

Saranno quindi otto i giorni di programmazione (20-23 e 27-30 agosto 2020) e altrettanti gli spettacoli che si terranno al Teatro Romano e a Piazza Duomo, per una capienza massima, rispettivamente, di 250 e 400 posti.

La prima del 63° Festival dei Due Mondi si terrà giovedì 20 agosto (ore 20.30) in Piazza Duomo, con ORFEO di Claudio Monteverdi e l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi.

Venerdì 21 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) è in programma lo spettacolo-concerto I MESSAGGERI per la regia di Emma Dante. Canti e musica dei Fratelli Mancuso.

Sabato 22 agosto in Piazza Duomo spazio al teatro musicale di Silvia Colasanti con ARIANNA, FEDRA, DIDONE, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio. L’Orchestra Giovanile Italiana sarà diretta da Roberto Abbado, mentre l’International Opera Choir sarà affidato al maestro Gea Garatti.

Il primo weekend si concluderà domenica 23 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) con il concerto della giovane pianista Beatrice Rana, Premio Abbiati come miglior solista nel 2016.

Giovedì 27 agosto, sempre al Teatro Romano con inizio previsto alle ore 20.30, si terrà MARIA CALLAS. LETTERE E MEMORIE con Monica Bellucci. Testi e regia di Tom Volf.

Venerdì 28 agosto in Piazza Duomo (ore 20.30) la Fondazione Carlo Felice di Genova presenta il concerto in forma scenica LE CREATURE DI PROMETEO | LE CREATURE DI CAPUCCI (musica di Ludwig van Beethoven e costumi originali di Roberto Capucci), con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Andrea Battistoni.

Sabato 29 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) Luca Zingaretti legge LA SIRENA, dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Come annunciato il concerto di chiusura del 63° Festival dei Due Mondi, in programma domenica 30 agosto, sarà affidato a Riccardo Muti che, in Piazza Duomo, dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.

Per informazioni e approfondimenti: www.festivaldispoleto.com

I biglietti saranno in vendita solo online a partire dal 10 luglio 2020.

Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Ago
28
Ven
63° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Ago 28 giorno intero
<!--:it-->63° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->63rd FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto | Spoleto | Umbria | Italia

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 63a edizione.

Inizialmente prevista nel consueto periodo (fine giugno-inizio luglio), a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 la rassegna è stata spostata ai weekend 20-23 agosto e 27-30 agosto.

Saranno quindi otto i giorni di programmazione (20-23 e 27-30 agosto 2020) e altrettanti gli spettacoli che si terranno al Teatro Romano e a Piazza Duomo, per una capienza massima, rispettivamente, di 250 e 400 posti.

La prima del 63° Festival dei Due Mondi si terrà giovedì 20 agosto (ore 20.30) in Piazza Duomo, con ORFEO di Claudio Monteverdi e l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi.

Venerdì 21 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) è in programma lo spettacolo-concerto I MESSAGGERI per la regia di Emma Dante. Canti e musica dei Fratelli Mancuso.

Sabato 22 agosto in Piazza Duomo spazio al teatro musicale di Silvia Colasanti con ARIANNA, FEDRA, DIDONE, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio. L’Orchestra Giovanile Italiana sarà diretta da Roberto Abbado, mentre l’International Opera Choir sarà affidato al maestro Gea Garatti.

Il primo weekend si concluderà domenica 23 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) con il concerto della giovane pianista Beatrice Rana, Premio Abbiati come miglior solista nel 2016.

Giovedì 27 agosto, sempre al Teatro Romano con inizio previsto alle ore 20.30, si terrà MARIA CALLAS. LETTERE E MEMORIE con Monica Bellucci. Testi e regia di Tom Volf.

Venerdì 28 agosto in Piazza Duomo (ore 20.30) la Fondazione Carlo Felice di Genova presenta il concerto in forma scenica LE CREATURE DI PROMETEO | LE CREATURE DI CAPUCCI (musica di Ludwig van Beethoven e costumi originali di Roberto Capucci), con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Andrea Battistoni.

Sabato 29 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) Luca Zingaretti legge LA SIRENA, dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Come annunciato il concerto di chiusura del 63° Festival dei Due Mondi, in programma domenica 30 agosto, sarà affidato a Riccardo Muti che, in Piazza Duomo, dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.

Per informazioni e approfondimenti: www.festivaldispoleto.com

I biglietti saranno in vendita solo online a partire dal 10 luglio 2020.

Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Ago
29
Sab
63° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Ago 29 giorno intero
<!--:it-->63° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->63rd FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto | Spoleto | Umbria | Italia

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 63a edizione.

Inizialmente prevista nel consueto periodo (fine giugno-inizio luglio), a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 la rassegna è stata spostata ai weekend 20-23 agosto e 27-30 agosto.

Saranno quindi otto i giorni di programmazione (20-23 e 27-30 agosto 2020) e altrettanti gli spettacoli che si terranno al Teatro Romano e a Piazza Duomo, per una capienza massima, rispettivamente, di 250 e 400 posti.

La prima del 63° Festival dei Due Mondi si terrà giovedì 20 agosto (ore 20.30) in Piazza Duomo, con ORFEO di Claudio Monteverdi e l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi.

Venerdì 21 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) è in programma lo spettacolo-concerto I MESSAGGERI per la regia di Emma Dante. Canti e musica dei Fratelli Mancuso.

Sabato 22 agosto in Piazza Duomo spazio al teatro musicale di Silvia Colasanti con ARIANNA, FEDRA, DIDONE, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio. L’Orchestra Giovanile Italiana sarà diretta da Roberto Abbado, mentre l’International Opera Choir sarà affidato al maestro Gea Garatti.

Il primo weekend si concluderà domenica 23 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) con il concerto della giovane pianista Beatrice Rana, Premio Abbiati come miglior solista nel 2016.

Giovedì 27 agosto, sempre al Teatro Romano con inizio previsto alle ore 20.30, si terrà MARIA CALLAS. LETTERE E MEMORIE con Monica Bellucci. Testi e regia di Tom Volf.

Venerdì 28 agosto in Piazza Duomo (ore 20.30) la Fondazione Carlo Felice di Genova presenta il concerto in forma scenica LE CREATURE DI PROMETEO | LE CREATURE DI CAPUCCI (musica di Ludwig van Beethoven e costumi originali di Roberto Capucci), con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Andrea Battistoni.

Sabato 29 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) Luca Zingaretti legge LA SIRENA, dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Come annunciato il concerto di chiusura del 63° Festival dei Due Mondi, in programma domenica 30 agosto, sarà affidato a Riccardo Muti che, in Piazza Duomo, dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.

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I biglietti saranno in vendita solo online a partire dal 10 luglio 2020.

Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Ago
30
Dom
63° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Ago 30 giorno intero
<!--:it-->63° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->63rd FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto | Spoleto | Umbria | Italia

La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 63a edizione.

Inizialmente prevista nel consueto periodo (fine giugno-inizio luglio), a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 la rassegna è stata spostata ai weekend 20-23 agosto e 27-30 agosto.

Saranno quindi otto i giorni di programmazione (20-23 e 27-30 agosto 2020) e altrettanti gli spettacoli che si terranno al Teatro Romano e a Piazza Duomo, per una capienza massima, rispettivamente, di 250 e 400 posti.

La prima del 63° Festival dei Due Mondi si terrà giovedì 20 agosto (ore 20.30) in Piazza Duomo, con ORFEO di Claudio Monteverdi e l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi.

Venerdì 21 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) è in programma lo spettacolo-concerto I MESSAGGERI per la regia di Emma Dante. Canti e musica dei Fratelli Mancuso.

Sabato 22 agosto in Piazza Duomo spazio al teatro musicale di Silvia Colasanti con ARIANNA, FEDRA, DIDONE, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio. L’Orchestra Giovanile Italiana sarà diretta da Roberto Abbado, mentre l’International Opera Choir sarà affidato al maestro Gea Garatti.

Il primo weekend si concluderà domenica 23 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) con il concerto della giovane pianista Beatrice Rana, Premio Abbiati come miglior solista nel 2016.

Giovedì 27 agosto, sempre al Teatro Romano con inizio previsto alle ore 20.30, si terrà MARIA CALLAS. LETTERE E MEMORIE con Monica Bellucci. Testi e regia di Tom Volf.

Venerdì 28 agosto in Piazza Duomo (ore 20.30) la Fondazione Carlo Felice di Genova presenta il concerto in forma scenica LE CREATURE DI PROMETEO | LE CREATURE DI CAPUCCI (musica di Ludwig van Beethoven e costumi originali di Roberto Capucci), con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Andrea Battistoni.

Sabato 29 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) Luca Zingaretti legge LA SIRENA, dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Come annunciato il concerto di chiusura del 63° Festival dei Due Mondi, in programma domenica 30 agosto, sarà affidato a Riccardo Muti che, in Piazza Duomo, dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.

Per informazioni e approfondimenti: www.festivaldispoleto.com

I biglietti saranno in vendita solo online a partire dal 10 luglio 2020.

Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:

Giu
25
Ven
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 25 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:

S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

Per maggiori informazioni: www.festivaldispoleto.com
E-mail: info@festivaldispoleto.com

Giu
26
Sab
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 26 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:

S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

Per maggiori informazioni: www.festivaldispoleto.com
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Giu
27
Dom
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 27 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:

S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

Per maggiori informazioni: www.festivaldispoleto.com
E-mail: info@festivaldispoleto.com

Giu
28
Lun
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 28 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:

S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

Per maggiori informazioni: www.festivaldispoleto.com
E-mail: info@festivaldispoleto.com

Giu
29
Mar
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 29 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:

S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

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Giu
30
Mer
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 30 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

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S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

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Lug
1
Gio
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 1 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

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S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

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Lug
2
Ven
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 2 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

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S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

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Lug
3
Sab
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 3 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

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S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

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Lug
4
Dom
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 4 giorno intero
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64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

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S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

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Lug
5
Lun
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 5 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

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S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

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Lug
6
Mar
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 6 giorno intero
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64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:

S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

Per maggiori informazioni: www.festivaldispoleto.com
E-mail: info@festivaldispoleto.com

Lug
7
Mer
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 7 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:

S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

Per maggiori informazioni: www.festivaldispoleto.com
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Lug
8
Gio
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 8 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:

S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

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Lug
9
Ven
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 9 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

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S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

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Lug
10
Sab
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 10 giorno intero
<!--:it-->64° FESTIVAL DEI DUE MONDI<!--:--><!--:en-->64th FESTIVAL OF TWO WORLDS<!--:--> @ Spoleto

64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

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S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

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Lug
11
Dom
64° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Lug 11 giorno intero
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64° Festival dei Due Mondi
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com

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S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.

Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.

Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.

L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.

Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.

Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.

Per maggiori informazioni: www.festivaldispoleto.com
E-mail: info@festivaldispoleto.com

Giu
24
Ven
65° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 24 giorno intero

La 65a edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto si terrà dal 24 giugno al 10 luglio 2022

Per il secondo anno alla direzione artistica, Monique Veaute segue la sua vocazione multidisciplinare e internazionale e tesse una tela di relazioni trasversali alle singole arti che si condensano intorno a tre linee programmatiche: la musica dei due Mondi, la voce delle donne e i nuovi modi di raccontare la musica.

Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito www.festivaldispoleto.com


Musica dei Due Mondi

La programmazione musicale guarda alla relazione tra le due sponde dell’oceano, legame di cui da sempre Gian Carlo Menotti è stato promotore, e lo fa con una proposta artistica che abbraccia molteplici linguaggi grazie anche alla presenza delle due orchestre in residenza, la Budapest Festival Orchestra, accompagnata dal direttore principale Iván Fischer (24–26 giugno, Piazza Duomo e Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi), e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Antonio Pappano (2 e 10 luglio, Piazza Duomo e Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi). Al centro del cartellone musicale c’è sicuramente il soprano e direttrice d’orchestra Barbara Hannigan, a Spoleto per tre concerti: in Piazza Duomo (2 luglio) è protagonista, nel suo duplice ruolo, della Voix Humaine di Francis Poulenc, che dirige insieme a Metamorphosen di Strauss con la compagine di Santa Cecilia. Al Teatro Romano (3 luglio) il soprano che ha dato voce a oltre cento nuove “premiere” del repertorio contemporaneo, molte delle quali scritte appositamente per lei, spinge ancora oltre il limite della sua maestria come interprete del ciclo Jumalattaret del prolifico musicista John Zorn, accompagnata dal pianista Stephen Gosling. Infine, nel concerto sinfonico finale (10 luglio, Piazza Duomo) diretto da Sir Antonio Pappano, interpreta Knoxville: Summer of 1915, brano per voce e orchestra di Samuel Barber, compositore americano legato da un profondo sodalizio di amicizia con Menotti. Nel concerto di apertura, Iván Fischer dirige un programma bipartito in cui accosta la musica di Bach a quella di Philip Glass, capofila dei compositori minimalisti dallo stile più propriamente volto al sinfonismo americano. Di Glass Fischer dirige il grande oratorio The Passion of Ramakrishna (per la prima volta eseguito in Italia). Pappano chiude il Festival con la Sinfonia n. 3 di Aaron Copland. I programmi completi, i cast e tutti gli altri appuntamenti musicali saranno annunciati prossimamente con una conferenza stampa dedicata.


La voce delle donne

La presenza di Barbara Hannigan al Festival si inserisce pienamente nel percorso che la sessantacinquesima edizione sviluppa con le figure femminili che hanno dato un nuovo corso alle arti performative, lavorando al confine tra danza, musica e teatro, per trovare in esso soluzioni artistiche sempre innovative. Alle inesauribili possibilità della caleidoscopica voce di Barbara Hannigan fa eco la passione e la voce carica di vibrazioni che ha permesso alla cantante portoghese Mariza (30 giugno, Piazza Duomo)di portare il fado da fenomeno locale al grande pubblico. A Spoleto, l’artista che ha raccolto l’eredità della “regina del Fado” Amália Rodrigues festeggia i suoi venti anni di carriera con un concerto speciale e celebra orgoglio e malinconia di un genere musicale che è patrimonio intangibile dell’umanità.

La coreografa Germaine Acogny reinterpreta The Rite of Spring, opera cardine dell’estetica di Pina Bausch (24–27 giugno, Teatro Romano), concepita nel 1975 per il Tanztheater Wuppertal, divenuta rivoluzionaria anche per la dura invettiva sulla condizione della donna nella società. La fondatrice dell’École des Sables, Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 2021, nota per essere la “madre della danza africana contemporanea”, porta in scena trentotto ballerini africani, selezionati in un processo di audizione senza precedenti, provenienti da quattordici nazioni di tutto il continente.

Ginnasta, ballerina, coreografa e regista, oggi la spagnola Blanca Li incarna come poche l’incontro di esperienze artistiche diverse e la capacità di indirizzare il cambiamento. Lo dimostra con l’ultima creazione in cui coesistono l’universo reale e quello virtuale: il suo Le Bal de Paris (24 giugno–10 luglio, Sala XVII Settembre, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti) è lo spettacolo immersivo in realtà aumentata la cui anticipazione alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha vinto il Leone d’Oro nella sezione “Venice VR Expanded”. Un’esperienza di trentacinque vertiginosi minuti che conduce lo spettatore a vivere fisicamente e virtualmente la storia ideata dalla stessa coreografa.

A cinque anni dalla scomparsa, il Festival dei Due Mondi rende omaggio alla coreografa newyorkese Trisha Brown, icona della post-modern dance. Il côté intellettuale era tutt’uno con l’evidenza fisica del corpo per la capofila di una generazione di artisti che ha dato un notevole impulso ai sommovimenti in grado di cambiare il corso del Novecento. La creatività di Trisha Brown ha frequentato sperimentazione e avanguardia e, fin dagli esordi, “luoghi alternativi” al palcoscenico. A Spoleto, la Trisha Brown Dance Company riporta in scena Astral Converted e Working Title (1–2 luglio, Teatro Romano) insieme con gli abbacinanti Early Works (3 luglio, Palazzo Collicola).


Nuovi modi di raccontare la musica

Sempre più artisti si confrontano con l’esperienza musical-teatrale in un modo che ben difficilmente potrebbe essere considerato melodramma. Eppure il loro approccio sembra affermare che l’Opera vada cercata dappertutto. Mystery Sonatas / for Rosa (7–9 luglio, Teatro Romano) è il nuovo spettacolo di Anne Teresa De Keersmaeker coprodotto dal Festival di Spoleto con Rosas, De Munt/La Monnaie (Brussels), Concertgebouw (Bruges) e Dance Reflections by Van Cleef&Arpels. La rivoluzionaria coreografasi addentra nella ricchezza mistica e geometrica delle Sonate del Rosario del compositore Heinrich Ignaz Franz vonBiber – eseguite dall’ensemble barocco Gli Incogniti con la direzione musicale di Amandine Beyer – come era già successo con le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach o agli esordi di carriera con Fase, Four Movements to the Music of Steve Reich.

Tratto dall’opera barocca Dido and Aeneas di Henry Purcell, lo spettacolo Le Crocodile trompeur (24–26 giugno, San Simone) dei registi Jeanne Candel e Samuel Achache intreccia il teatro shakespeariano e il dramma musicale; gli attori, che sono anche ottimi cantanti e musicisti di cultura jazz, passano continuamente da un genere all’altro. Lo spazio scenico, liberamente ispirato al dipinto di Brueghel L’allegoria dell’udito, è al contempo simbolico e reale, mentre la musica di Purcell è volontariamente destrutturata, eseguita con la direzione musicale di Florent Hubert che nel prologo-ouverture disvela, a guisa di personaggio menandreo, i temi sotterranei della rappresentazione.

Con la stessa attenzione per la musica, Jeanne Candel, con Caroline Darchen e Lionel Dra e la compagnia La vie brève, firma anche lo spettacolo Demi-Véronique(30 giugno–3 luglio, Auditorium della Stella), un’epopea musicale a partire dalla Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler, attratta dalla umanità sconfinata e al tempo stesso dalla amara ironia che la pervadono. Mahler usa elementi appartenenti alla memoria collettiva come echi che evocano le profondità dell’anima. Tutto può rapidamente trasformarsi, come accade ai toreri con la figura della mezza veronica che dà il titolo allo spettacolo. Così, da una distruzione, un altro mondo in gestazione si ricompone.


Il Teatro

Del regista tedesco Thomas Ostermeier il Festival dei Due Mondi presenta lo spettacolo History of Violence (8–10 luglio, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti), adattamento fatto con l’autore dell’autobiografico racconto di Édouard Louis. Un tentativo di comprensione delle forze sociali e politiche che plasmano e trasformano le biografie di coloro ai quali la società non dà spazio, da parte di uno dei massimi protagonisti teatrali del nuovo secolo che da sempre rifiuta l’omologazione culturale del teatro con la consapevolezza che del teatro non si possa fare a meno.

Lo sguardo sulla nuova generazione di drammaturghi italiani riporta Leonardo Lidi al Festival di Spoleto, dopo il successo della sua Signorina Giulia. Il regista mette in scena Il gabbiano di Anton Čechov (7–9 luglio, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi) e si confronta con un grande classico con la sensibilità volta al presente che da sempre contraddistingue i suoi lavori.

Drammaturgo, attore, regista e romanziere, Davide Enia ha vinto il Premio Maschere del Teatro 2019 come Miglior Interprete di Monologo per L’Abisso, spettacolo che ha contato centinaia di rappresentazioni. A Spoleto Enia arriva con Italia-Brasile 3 a 2 Il ritorno (1–3 luglio, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi) e festeggia venti anni di carriera con il monologo del suo debutto teatrale avvenuto nel 2002.

Il programma completo della 65a edizione del Festival dei due mondi è disponibile sul sito ufficiale della manifestazione: www.festivaldispoleto.com


PROMOZIONI E INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA

È possibile prenotare i biglietti per gli spettacoli sul sito del Festival www.festivaldispoleto.com, tramite il Call Center al numero +39 0743 222 889 oppure presso i punti vendita autorizzati.

Tante le formule di accessibilità, con riduzioni dedicate ai giovani, agli ospiti delle strutture ricettive convenzionate e ai Residenti del Comune di Spoleto. Le modalità di acquisto, i prezzi e le riduzioni dei biglietti degli spettacoli sono consultabili sul sito del Festival.

Con la 65a edizione il Festival intende rendere sempre più stretti e interattivi i rapporti con la propria community. Quest’anno sarà disponibile la Due Mondi Card, che darà diritto ai suoi possessori di godere di sconti e di altre esperienze esclusive. Per gli iscritti alla newsletter, per i nuovi iscritti e per chi acquisterà un biglietto entro il 31 marzo, la Due Mondi Card sarà gratuita. Per scoprire e partecipare a tutte le iniziative riservate è possibile registrarsi alla newsletter del Festival sul sito www.festivaldispoleto.com

Il Festival di Spoleto è promosso dal Ministero della Cultura, con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Spoleto. È realizzato con il sostegno di Fondazione Carla Fendi, Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Banco Desio e molti altri partner e sponsor tecnici.

Giu
25
Sab
65° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 25 giorno intero

La 65a edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto si terrà dal 24 giugno al 10 luglio 2022

Per il secondo anno alla direzione artistica, Monique Veaute segue la sua vocazione multidisciplinare e internazionale e tesse una tela di relazioni trasversali alle singole arti che si condensano intorno a tre linee programmatiche: la musica dei due Mondi, la voce delle donne e i nuovi modi di raccontare la musica.

Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito www.festivaldispoleto.com


Musica dei Due Mondi

La programmazione musicale guarda alla relazione tra le due sponde dell’oceano, legame di cui da sempre Gian Carlo Menotti è stato promotore, e lo fa con una proposta artistica che abbraccia molteplici linguaggi grazie anche alla presenza delle due orchestre in residenza, la Budapest Festival Orchestra, accompagnata dal direttore principale Iván Fischer (24–26 giugno, Piazza Duomo e Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi), e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Antonio Pappano (2 e 10 luglio, Piazza Duomo e Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi). Al centro del cartellone musicale c’è sicuramente il soprano e direttrice d’orchestra Barbara Hannigan, a Spoleto per tre concerti: in Piazza Duomo (2 luglio) è protagonista, nel suo duplice ruolo, della Voix Humaine di Francis Poulenc, che dirige insieme a Metamorphosen di Strauss con la compagine di Santa Cecilia. Al Teatro Romano (3 luglio) il soprano che ha dato voce a oltre cento nuove “premiere” del repertorio contemporaneo, molte delle quali scritte appositamente per lei, spinge ancora oltre il limite della sua maestria come interprete del ciclo Jumalattaret del prolifico musicista John Zorn, accompagnata dal pianista Stephen Gosling. Infine, nel concerto sinfonico finale (10 luglio, Piazza Duomo) diretto da Sir Antonio Pappano, interpreta Knoxville: Summer of 1915, brano per voce e orchestra di Samuel Barber, compositore americano legato da un profondo sodalizio di amicizia con Menotti. Nel concerto di apertura, Iván Fischer dirige un programma bipartito in cui accosta la musica di Bach a quella di Philip Glass, capofila dei compositori minimalisti dallo stile più propriamente volto al sinfonismo americano. Di Glass Fischer dirige il grande oratorio The Passion of Ramakrishna (per la prima volta eseguito in Italia). Pappano chiude il Festival con la Sinfonia n. 3 di Aaron Copland. I programmi completi, i cast e tutti gli altri appuntamenti musicali saranno annunciati prossimamente con una conferenza stampa dedicata.


La voce delle donne

La presenza di Barbara Hannigan al Festival si inserisce pienamente nel percorso che la sessantacinquesima edizione sviluppa con le figure femminili che hanno dato un nuovo corso alle arti performative, lavorando al confine tra danza, musica e teatro, per trovare in esso soluzioni artistiche sempre innovative. Alle inesauribili possibilità della caleidoscopica voce di Barbara Hannigan fa eco la passione e la voce carica di vibrazioni che ha permesso alla cantante portoghese Mariza (30 giugno, Piazza Duomo)di portare il fado da fenomeno locale al grande pubblico. A Spoleto, l’artista che ha raccolto l’eredità della “regina del Fado” Amália Rodrigues festeggia i suoi venti anni di carriera con un concerto speciale e celebra orgoglio e malinconia di un genere musicale che è patrimonio intangibile dell’umanità.

La coreografa Germaine Acogny reinterpreta The Rite of Spring, opera cardine dell’estetica di Pina Bausch (24–27 giugno, Teatro Romano), concepita nel 1975 per il Tanztheater Wuppertal, divenuta rivoluzionaria anche per la dura invettiva sulla condizione della donna nella società. La fondatrice dell’École des Sables, Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 2021, nota per essere la “madre della danza africana contemporanea”, porta in scena trentotto ballerini africani, selezionati in un processo di audizione senza precedenti, provenienti da quattordici nazioni di tutto il continente.

Ginnasta, ballerina, coreografa e regista, oggi la spagnola Blanca Li incarna come poche l’incontro di esperienze artistiche diverse e la capacità di indirizzare il cambiamento. Lo dimostra con l’ultima creazione in cui coesistono l’universo reale e quello virtuale: il suo Le Bal de Paris (24 giugno–10 luglio, Sala XVII Settembre, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti) è lo spettacolo immersivo in realtà aumentata la cui anticipazione alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha vinto il Leone d’Oro nella sezione “Venice VR Expanded”. Un’esperienza di trentacinque vertiginosi minuti che conduce lo spettatore a vivere fisicamente e virtualmente la storia ideata dalla stessa coreografa.

A cinque anni dalla scomparsa, il Festival dei Due Mondi rende omaggio alla coreografa newyorkese Trisha Brown, icona della post-modern dance. Il côté intellettuale era tutt’uno con l’evidenza fisica del corpo per la capofila di una generazione di artisti che ha dato un notevole impulso ai sommovimenti in grado di cambiare il corso del Novecento. La creatività di Trisha Brown ha frequentato sperimentazione e avanguardia e, fin dagli esordi, “luoghi alternativi” al palcoscenico. A Spoleto, la Trisha Brown Dance Company riporta in scena Astral Converted e Working Title (1–2 luglio, Teatro Romano) insieme con gli abbacinanti Early Works (3 luglio, Palazzo Collicola).


Nuovi modi di raccontare la musica

Sempre più artisti si confrontano con l’esperienza musical-teatrale in un modo che ben difficilmente potrebbe essere considerato melodramma. Eppure il loro approccio sembra affermare che l’Opera vada cercata dappertutto. Mystery Sonatas / for Rosa (7–9 luglio, Teatro Romano) è il nuovo spettacolo di Anne Teresa De Keersmaeker coprodotto dal Festival di Spoleto con Rosas, De Munt/La Monnaie (Brussels), Concertgebouw (Bruges) e Dance Reflections by Van Cleef&Arpels. La rivoluzionaria coreografasi addentra nella ricchezza mistica e geometrica delle Sonate del Rosario del compositore Heinrich Ignaz Franz vonBiber – eseguite dall’ensemble barocco Gli Incogniti con la direzione musicale di Amandine Beyer – come era già successo con le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach o agli esordi di carriera con Fase, Four Movements to the Music of Steve Reich.

Tratto dall’opera barocca Dido and Aeneas di Henry Purcell, lo spettacolo Le Crocodile trompeur (24–26 giugno, San Simone) dei registi Jeanne Candel e Samuel Achache intreccia il teatro shakespeariano e il dramma musicale; gli attori, che sono anche ottimi cantanti e musicisti di cultura jazz, passano continuamente da un genere all’altro. Lo spazio scenico, liberamente ispirato al dipinto di Brueghel L’allegoria dell’udito, è al contempo simbolico e reale, mentre la musica di Purcell è volontariamente destrutturata, eseguita con la direzione musicale di Florent Hubert che nel prologo-ouverture disvela, a guisa di personaggio menandreo, i temi sotterranei della rappresentazione.

Con la stessa attenzione per la musica, Jeanne Candel, con Caroline Darchen e Lionel Dra e la compagnia La vie brève, firma anche lo spettacolo Demi-Véronique(30 giugno–3 luglio, Auditorium della Stella), un’epopea musicale a partire dalla Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler, attratta dalla umanità sconfinata e al tempo stesso dalla amara ironia che la pervadono. Mahler usa elementi appartenenti alla memoria collettiva come echi che evocano le profondità dell’anima. Tutto può rapidamente trasformarsi, come accade ai toreri con la figura della mezza veronica che dà il titolo allo spettacolo. Così, da una distruzione, un altro mondo in gestazione si ricompone.


Il Teatro

Del regista tedesco Thomas Ostermeier il Festival dei Due Mondi presenta lo spettacolo History of Violence (8–10 luglio, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti), adattamento fatto con l’autore dell’autobiografico racconto di Édouard Louis. Un tentativo di comprensione delle forze sociali e politiche che plasmano e trasformano le biografie di coloro ai quali la società non dà spazio, da parte di uno dei massimi protagonisti teatrali del nuovo secolo che da sempre rifiuta l’omologazione culturale del teatro con la consapevolezza che del teatro non si possa fare a meno.

Lo sguardo sulla nuova generazione di drammaturghi italiani riporta Leonardo Lidi al Festival di Spoleto, dopo il successo della sua Signorina Giulia. Il regista mette in scena Il gabbiano di Anton Čechov (7–9 luglio, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi) e si confronta con un grande classico con la sensibilità volta al presente che da sempre contraddistingue i suoi lavori.

Drammaturgo, attore, regista e romanziere, Davide Enia ha vinto il Premio Maschere del Teatro 2019 come Miglior Interprete di Monologo per L’Abisso, spettacolo che ha contato centinaia di rappresentazioni. A Spoleto Enia arriva con Italia-Brasile 3 a 2 Il ritorno (1–3 luglio, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi) e festeggia venti anni di carriera con il monologo del suo debutto teatrale avvenuto nel 2002.

Il programma completo della 65a edizione del Festival dei due mondi è disponibile sul sito ufficiale della manifestazione: www.festivaldispoleto.com


PROMOZIONI E INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA

È possibile prenotare i biglietti per gli spettacoli sul sito del Festival www.festivaldispoleto.com, tramite il Call Center al numero +39 0743 222 889 oppure presso i punti vendita autorizzati.

Tante le formule di accessibilità, con riduzioni dedicate ai giovani, agli ospiti delle strutture ricettive convenzionate e ai Residenti del Comune di Spoleto. Le modalità di acquisto, i prezzi e le riduzioni dei biglietti degli spettacoli sono consultabili sul sito del Festival.

Con la 65a edizione il Festival intende rendere sempre più stretti e interattivi i rapporti con la propria community. Quest’anno sarà disponibile la Due Mondi Card, che darà diritto ai suoi possessori di godere di sconti e di altre esperienze esclusive. Per gli iscritti alla newsletter, per i nuovi iscritti e per chi acquisterà un biglietto entro il 31 marzo, la Due Mondi Card sarà gratuita. Per scoprire e partecipare a tutte le iniziative riservate è possibile registrarsi alla newsletter del Festival sul sito www.festivaldispoleto.com

Il Festival di Spoleto è promosso dal Ministero della Cultura, con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Spoleto. È realizzato con il sostegno di Fondazione Carla Fendi, Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Banco Desio e molti altri partner e sponsor tecnici.

Giu
26
Dom
65° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 26 giorno intero

La 65a edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto si terrà dal 24 giugno al 10 luglio 2022

Per il secondo anno alla direzione artistica, Monique Veaute segue la sua vocazione multidisciplinare e internazionale e tesse una tela di relazioni trasversali alle singole arti che si condensano intorno a tre linee programmatiche: la musica dei due Mondi, la voce delle donne e i nuovi modi di raccontare la musica.

Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito www.festivaldispoleto.com


Musica dei Due Mondi

La programmazione musicale guarda alla relazione tra le due sponde dell’oceano, legame di cui da sempre Gian Carlo Menotti è stato promotore, e lo fa con una proposta artistica che abbraccia molteplici linguaggi grazie anche alla presenza delle due orchestre in residenza, la Budapest Festival Orchestra, accompagnata dal direttore principale Iván Fischer (24–26 giugno, Piazza Duomo e Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi), e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Antonio Pappano (2 e 10 luglio, Piazza Duomo e Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi). Al centro del cartellone musicale c’è sicuramente il soprano e direttrice d’orchestra Barbara Hannigan, a Spoleto per tre concerti: in Piazza Duomo (2 luglio) è protagonista, nel suo duplice ruolo, della Voix Humaine di Francis Poulenc, che dirige insieme a Metamorphosen di Strauss con la compagine di Santa Cecilia. Al Teatro Romano (3 luglio) il soprano che ha dato voce a oltre cento nuove “premiere” del repertorio contemporaneo, molte delle quali scritte appositamente per lei, spinge ancora oltre il limite della sua maestria come interprete del ciclo Jumalattaret del prolifico musicista John Zorn, accompagnata dal pianista Stephen Gosling. Infine, nel concerto sinfonico finale (10 luglio, Piazza Duomo) diretto da Sir Antonio Pappano, interpreta Knoxville: Summer of 1915, brano per voce e orchestra di Samuel Barber, compositore americano legato da un profondo sodalizio di amicizia con Menotti. Nel concerto di apertura, Iván Fischer dirige un programma bipartito in cui accosta la musica di Bach a quella di Philip Glass, capofila dei compositori minimalisti dallo stile più propriamente volto al sinfonismo americano. Di Glass Fischer dirige il grande oratorio The Passion of Ramakrishna (per la prima volta eseguito in Italia). Pappano chiude il Festival con la Sinfonia n. 3 di Aaron Copland. I programmi completi, i cast e tutti gli altri appuntamenti musicali saranno annunciati prossimamente con una conferenza stampa dedicata.


La voce delle donne

La presenza di Barbara Hannigan al Festival si inserisce pienamente nel percorso che la sessantacinquesima edizione sviluppa con le figure femminili che hanno dato un nuovo corso alle arti performative, lavorando al confine tra danza, musica e teatro, per trovare in esso soluzioni artistiche sempre innovative. Alle inesauribili possibilità della caleidoscopica voce di Barbara Hannigan fa eco la passione e la voce carica di vibrazioni che ha permesso alla cantante portoghese Mariza (30 giugno, Piazza Duomo)di portare il fado da fenomeno locale al grande pubblico. A Spoleto, l’artista che ha raccolto l’eredità della “regina del Fado” Amália Rodrigues festeggia i suoi venti anni di carriera con un concerto speciale e celebra orgoglio e malinconia di un genere musicale che è patrimonio intangibile dell’umanità.

La coreografa Germaine Acogny reinterpreta The Rite of Spring, opera cardine dell’estetica di Pina Bausch (24–27 giugno, Teatro Romano), concepita nel 1975 per il Tanztheater Wuppertal, divenuta rivoluzionaria anche per la dura invettiva sulla condizione della donna nella società. La fondatrice dell’École des Sables, Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 2021, nota per essere la “madre della danza africana contemporanea”, porta in scena trentotto ballerini africani, selezionati in un processo di audizione senza precedenti, provenienti da quattordici nazioni di tutto il continente.

Ginnasta, ballerina, coreografa e regista, oggi la spagnola Blanca Li incarna come poche l’incontro di esperienze artistiche diverse e la capacità di indirizzare il cambiamento. Lo dimostra con l’ultima creazione in cui coesistono l’universo reale e quello virtuale: il suo Le Bal de Paris (24 giugno–10 luglio, Sala XVII Settembre, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti) è lo spettacolo immersivo in realtà aumentata la cui anticipazione alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha vinto il Leone d’Oro nella sezione “Venice VR Expanded”. Un’esperienza di trentacinque vertiginosi minuti che conduce lo spettatore a vivere fisicamente e virtualmente la storia ideata dalla stessa coreografa.

A cinque anni dalla scomparsa, il Festival dei Due Mondi rende omaggio alla coreografa newyorkese Trisha Brown, icona della post-modern dance. Il côté intellettuale era tutt’uno con l’evidenza fisica del corpo per la capofila di una generazione di artisti che ha dato un notevole impulso ai sommovimenti in grado di cambiare il corso del Novecento. La creatività di Trisha Brown ha frequentato sperimentazione e avanguardia e, fin dagli esordi, “luoghi alternativi” al palcoscenico. A Spoleto, la Trisha Brown Dance Company riporta in scena Astral Converted e Working Title (1–2 luglio, Teatro Romano) insieme con gli abbacinanti Early Works (3 luglio, Palazzo Collicola).


Nuovi modi di raccontare la musica

Sempre più artisti si confrontano con l’esperienza musical-teatrale in un modo che ben difficilmente potrebbe essere considerato melodramma. Eppure il loro approccio sembra affermare che l’Opera vada cercata dappertutto. Mystery Sonatas / for Rosa (7–9 luglio, Teatro Romano) è il nuovo spettacolo di Anne Teresa De Keersmaeker coprodotto dal Festival di Spoleto con Rosas, De Munt/La Monnaie (Brussels), Concertgebouw (Bruges) e Dance Reflections by Van Cleef&Arpels. La rivoluzionaria coreografasi addentra nella ricchezza mistica e geometrica delle Sonate del Rosario del compositore Heinrich Ignaz Franz vonBiber – eseguite dall’ensemble barocco Gli Incogniti con la direzione musicale di Amandine Beyer – come era già successo con le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach o agli esordi di carriera con Fase, Four Movements to the Music of Steve Reich.

Tratto dall’opera barocca Dido and Aeneas di Henry Purcell, lo spettacolo Le Crocodile trompeur (24–26 giugno, San Simone) dei registi Jeanne Candel e Samuel Achache intreccia il teatro shakespeariano e il dramma musicale; gli attori, che sono anche ottimi cantanti e musicisti di cultura jazz, passano continuamente da un genere all’altro. Lo spazio scenico, liberamente ispirato al dipinto di Brueghel L’allegoria dell’udito, è al contempo simbolico e reale, mentre la musica di Purcell è volontariamente destrutturata, eseguita con la direzione musicale di Florent Hubert che nel prologo-ouverture disvela, a guisa di personaggio menandreo, i temi sotterranei della rappresentazione.

Con la stessa attenzione per la musica, Jeanne Candel, con Caroline Darchen e Lionel Dra e la compagnia La vie brève, firma anche lo spettacolo Demi-Véronique(30 giugno–3 luglio, Auditorium della Stella), un’epopea musicale a partire dalla Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler, attratta dalla umanità sconfinata e al tempo stesso dalla amara ironia che la pervadono. Mahler usa elementi appartenenti alla memoria collettiva come echi che evocano le profondità dell’anima. Tutto può rapidamente trasformarsi, come accade ai toreri con la figura della mezza veronica che dà il titolo allo spettacolo. Così, da una distruzione, un altro mondo in gestazione si ricompone.


Il Teatro

Del regista tedesco Thomas Ostermeier il Festival dei Due Mondi presenta lo spettacolo History of Violence (8–10 luglio, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti), adattamento fatto con l’autore dell’autobiografico racconto di Édouard Louis. Un tentativo di comprensione delle forze sociali e politiche che plasmano e trasformano le biografie di coloro ai quali la società non dà spazio, da parte di uno dei massimi protagonisti teatrali del nuovo secolo che da sempre rifiuta l’omologazione culturale del teatro con la consapevolezza che del teatro non si possa fare a meno.

Lo sguardo sulla nuova generazione di drammaturghi italiani riporta Leonardo Lidi al Festival di Spoleto, dopo il successo della sua Signorina Giulia. Il regista mette in scena Il gabbiano di Anton Čechov (7–9 luglio, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi) e si confronta con un grande classico con la sensibilità volta al presente che da sempre contraddistingue i suoi lavori.

Drammaturgo, attore, regista e romanziere, Davide Enia ha vinto il Premio Maschere del Teatro 2019 come Miglior Interprete di Monologo per L’Abisso, spettacolo che ha contato centinaia di rappresentazioni. A Spoleto Enia arriva con Italia-Brasile 3 a 2 Il ritorno (1–3 luglio, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi) e festeggia venti anni di carriera con il monologo del suo debutto teatrale avvenuto nel 2002.

Il programma completo della 65a edizione del Festival dei due mondi è disponibile sul sito ufficiale della manifestazione: www.festivaldispoleto.com


PROMOZIONI E INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA

È possibile prenotare i biglietti per gli spettacoli sul sito del Festival www.festivaldispoleto.com, tramite il Call Center al numero +39 0743 222 889 oppure presso i punti vendita autorizzati.

Tante le formule di accessibilità, con riduzioni dedicate ai giovani, agli ospiti delle strutture ricettive convenzionate e ai Residenti del Comune di Spoleto. Le modalità di acquisto, i prezzi e le riduzioni dei biglietti degli spettacoli sono consultabili sul sito del Festival.

Con la 65a edizione il Festival intende rendere sempre più stretti e interattivi i rapporti con la propria community. Quest’anno sarà disponibile la Due Mondi Card, che darà diritto ai suoi possessori di godere di sconti e di altre esperienze esclusive. Per gli iscritti alla newsletter, per i nuovi iscritti e per chi acquisterà un biglietto entro il 31 marzo, la Due Mondi Card sarà gratuita. Per scoprire e partecipare a tutte le iniziative riservate è possibile registrarsi alla newsletter del Festival sul sito www.festivaldispoleto.com

Il Festival di Spoleto è promosso dal Ministero della Cultura, con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Spoleto. È realizzato con il sostegno di Fondazione Carla Fendi, Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Banco Desio e molti altri partner e sponsor tecnici.

Giu
27
Lun
65° FESTIVAL DEI DUE MONDI @ Spoleto
Giu 27 giorno intero

La 65a edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto si terrà dal 24 giugno al 10 luglio 2022

Per il secondo anno alla direzione artistica, Monique Veaute segue la sua vocazione multidisciplinare e internazionale e tesse una tela di relazioni trasversali alle singole arti che si condensano intorno a tre linee programmatiche: la musica dei due Mondi, la voce delle donne e i nuovi modi di raccontare la musica.

Il programma completo della manifestazione è disponibile sul sito www.festivaldispoleto.com


Musica dei Due Mondi

La programmazione musicale guarda alla relazione tra le due sponde dell’oceano, legame di cui da sempre Gian Carlo Menotti è stato promotore, e lo fa con una proposta artistica che abbraccia molteplici linguaggi grazie anche alla presenza delle due orchestre in residenza, la Budapest Festival Orchestra, accompagnata dal direttore principale Iván Fischer (24–26 giugno, Piazza Duomo e Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi), e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Antonio Pappano (2 e 10 luglio, Piazza Duomo e Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi). Al centro del cartellone musicale c’è sicuramente il soprano e direttrice d’orchestra Barbara Hannigan, a Spoleto per tre concerti: in Piazza Duomo (2 luglio) è protagonista, nel suo duplice ruolo, della Voix Humaine di Francis Poulenc, che dirige insieme a Metamorphosen di Strauss con la compagine di Santa Cecilia. Al Teatro Romano (3 luglio) il soprano che ha dato voce a oltre cento nuove “premiere” del repertorio contemporaneo, molte delle quali scritte appositamente per lei, spinge ancora oltre il limite della sua maestria come interprete del ciclo Jumalattaret del prolifico musicista John Zorn, accompagnata dal pianista Stephen Gosling. Infine, nel concerto sinfonico finale (10 luglio, Piazza Duomo) diretto da Sir Antonio Pappano, interpreta Knoxville: Summer of 1915, brano per voce e orchestra di Samuel Barber, compositore americano legato da un profondo sodalizio di amicizia con Menotti. Nel concerto di apertura, Iván Fischer dirige un programma bipartito in cui accosta la musica di Bach a quella di Philip Glass, capofila dei compositori minimalisti dallo stile più propriamente volto al sinfonismo americano. Di Glass Fischer dirige il grande oratorio The Passion of Ramakrishna (per la prima volta eseguito in Italia). Pappano chiude il Festival con la Sinfonia n. 3 di Aaron Copland. I programmi completi, i cast e tutti gli altri appuntamenti musicali saranno annunciati prossimamente con una conferenza stampa dedicata.


La voce delle donne

La presenza di Barbara Hannigan al Festival si inserisce pienamente nel percorso che la sessantacinquesima edizione sviluppa con le figure femminili che hanno dato un nuovo corso alle arti performative, lavorando al confine tra danza, musica e teatro, per trovare in esso soluzioni artistiche sempre innovative. Alle inesauribili possibilità della caleidoscopica voce di Barbara Hannigan fa eco la passione e la voce carica di vibrazioni che ha permesso alla cantante portoghese Mariza (30 giugno, Piazza Duomo)di portare il fado da fenomeno locale al grande pubblico. A Spoleto, l’artista che ha raccolto l’eredità della “regina del Fado” Amália Rodrigues festeggia i suoi venti anni di carriera con un concerto speciale e celebra orgoglio e malinconia di un genere musicale che è patrimonio intangibile dell’umanità.

La coreografa Germaine Acogny reinterpreta The Rite of Spring, opera cardine dell’estetica di Pina Bausch (24–27 giugno, Teatro Romano), concepita nel 1975 per il Tanztheater Wuppertal, divenuta rivoluzionaria anche per la dura invettiva sulla condizione della donna nella società. La fondatrice dell’École des Sables, Leone d’oro alla Biennale di Venezia del 2021, nota per essere la “madre della danza africana contemporanea”, porta in scena trentotto ballerini africani, selezionati in un processo di audizione senza precedenti, provenienti da quattordici nazioni di tutto il continente.

Ginnasta, ballerina, coreografa e regista, oggi la spagnola Blanca Li incarna come poche l’incontro di esperienze artistiche diverse e la capacità di indirizzare il cambiamento. Lo dimostra con l’ultima creazione in cui coesistono l’universo reale e quello virtuale: il suo Le Bal de Paris (24 giugno–10 luglio, Sala XVII Settembre, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti) è lo spettacolo immersivo in realtà aumentata la cui anticipazione alla 78a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha vinto il Leone d’Oro nella sezione “Venice VR Expanded”. Un’esperienza di trentacinque vertiginosi minuti che conduce lo spettatore a vivere fisicamente e virtualmente la storia ideata dalla stessa coreografa.

A cinque anni dalla scomparsa, il Festival dei Due Mondi rende omaggio alla coreografa newyorkese Trisha Brown, icona della post-modern dance. Il côté intellettuale era tutt’uno con l’evidenza fisica del corpo per la capofila di una generazione di artisti che ha dato un notevole impulso ai sommovimenti in grado di cambiare il corso del Novecento. La creatività di Trisha Brown ha frequentato sperimentazione e avanguardia e, fin dagli esordi, “luoghi alternativi” al palcoscenico. A Spoleto, la Trisha Brown Dance Company riporta in scena Astral Converted e Working Title (1–2 luglio, Teatro Romano) insieme con gli abbacinanti Early Works (3 luglio, Palazzo Collicola).


Nuovi modi di raccontare la musica

Sempre più artisti si confrontano con l’esperienza musical-teatrale in un modo che ben difficilmente potrebbe essere considerato melodramma. Eppure il loro approccio sembra affermare che l’Opera vada cercata dappertutto. Mystery Sonatas / for Rosa (7–9 luglio, Teatro Romano) è il nuovo spettacolo di Anne Teresa De Keersmaeker coprodotto dal Festival di Spoleto con Rosas, De Munt/La Monnaie (Brussels), Concertgebouw (Bruges) e Dance Reflections by Van Cleef&Arpels. La rivoluzionaria coreografasi addentra nella ricchezza mistica e geometrica delle Sonate del Rosario del compositore Heinrich Ignaz Franz vonBiber – eseguite dall’ensemble barocco Gli Incogniti con la direzione musicale di Amandine Beyer – come era già successo con le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach o agli esordi di carriera con Fase, Four Movements to the Music of Steve Reich.

Tratto dall’opera barocca Dido and Aeneas di Henry Purcell, lo spettacolo Le Crocodile trompeur (24–26 giugno, San Simone) dei registi Jeanne Candel e Samuel Achache intreccia il teatro shakespeariano e il dramma musicale; gli attori, che sono anche ottimi cantanti e musicisti di cultura jazz, passano continuamente da un genere all’altro. Lo spazio scenico, liberamente ispirato al dipinto di Brueghel L’allegoria dell’udito, è al contempo simbolico e reale, mentre la musica di Purcell è volontariamente destrutturata, eseguita con la direzione musicale di Florent Hubert che nel prologo-ouverture disvela, a guisa di personaggio menandreo, i temi sotterranei della rappresentazione.

Con la stessa attenzione per la musica, Jeanne Candel, con Caroline Darchen e Lionel Dra e la compagnia La vie brève, firma anche lo spettacolo Demi-Véronique(30 giugno–3 luglio, Auditorium della Stella), un’epopea musicale a partire dalla Sinfonia n. 5 di Gustav Mahler, attratta dalla umanità sconfinata e al tempo stesso dalla amara ironia che la pervadono. Mahler usa elementi appartenenti alla memoria collettiva come echi che evocano le profondità dell’anima. Tutto può rapidamente trasformarsi, come accade ai toreri con la figura della mezza veronica che dà il titolo allo spettacolo. Così, da una distruzione, un altro mondo in gestazione si ricompone.


Il Teatro

Del regista tedesco Thomas Ostermeier il Festival dei Due Mondi presenta lo spettacolo History of Violence (8–10 luglio, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti), adattamento fatto con l’autore dell’autobiografico racconto di Édouard Louis. Un tentativo di comprensione delle forze sociali e politiche che plasmano e trasformano le biografie di coloro ai quali la società non dà spazio, da parte di uno dei massimi protagonisti teatrali del nuovo secolo che da sempre rifiuta l’omologazione culturale del teatro con la consapevolezza che del teatro non si possa fare a meno.

Lo sguardo sulla nuova generazione di drammaturghi italiani riporta Leonardo Lidi al Festival di Spoleto, dopo il successo della sua Signorina Giulia. Il regista mette in scena Il gabbiano di Anton Čechov (7–9 luglio, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi) e si confronta con un grande classico con la sensibilità volta al presente che da sempre contraddistingue i suoi lavori.

Drammaturgo, attore, regista e romanziere, Davide Enia ha vinto il Premio Maschere del Teatro 2019 come Miglior Interprete di Monologo per L’Abisso, spettacolo che ha contato centinaia di rappresentazioni. A Spoleto Enia arriva con Italia-Brasile 3 a 2 Il ritorno (1–3 luglio, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi) e festeggia venti anni di carriera con il monologo del suo debutto teatrale avvenuto nel 2002.

Il programma completo della 65a edizione del Festival dei due mondi è disponibile sul sito ufficiale della manifestazione: www.festivaldispoleto.com


PROMOZIONI E INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA

È possibile prenotare i biglietti per gli spettacoli sul sito del Festival www.festivaldispoleto.com, tramite il Call Center al numero +39 0743 222 889 oppure presso i punti vendita autorizzati.

Tante le formule di accessibilità, con riduzioni dedicate ai giovani, agli ospiti delle strutture ricettive convenzionate e ai Residenti del Comune di Spoleto. Le modalità di acquisto, i prezzi e le riduzioni dei biglietti degli spettacoli sono consultabili sul sito del Festival.

Con la 65a edizione il Festival intende rendere sempre più stretti e interattivi i rapporti con la propria community. Quest’anno sarà disponibile la Due Mondi Card, che darà diritto ai suoi possessori di godere di sconti e di altre esperienze esclusive. Per gli iscritti alla newsletter, per i nuovi iscritti e per chi acquisterà un biglietto entro il 31 marzo, la Due Mondi Card sarà gratuita. Per scoprire e partecipare a tutte le iniziative riservate è possibile registrarsi alla newsletter del Festival sul sito www.festivaldispoleto.com

Il Festival di Spoleto è promosso dal Ministero della Cultura, con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Spoleto. È realizzato con il sostegno di Fondazione Carla Fendi, Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Banco Desio e molti altri partner e sponsor tecnici.

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