Calendar

Ott
22
Sab
XIX Convegno Cure Palliative @ Albornoz Palace Hotel
Ott 22@09:00–17:00

La XIX edizione del Convegno Annuale dell’Aglaia dal titolo Testamento Biologico: questioni di fine vita tra Diritto, Clinica e Filosofia è stata organizzata dall’Associazione in collaborazione con il Servizio Formazione della UslUmbria2.

Il tema del Convegno sono le scelte che ognuno di noi può fare non solo al termine della propria vita e ha l’intento di informare concretamente su questo tema gli addetti ai lavori e la cittadinanza attraverso diversi punti di vista: la filosofia, la bioetica, il diritto e gli aspetti sociali e clinici.

Il premio Aglaia verrà consegnato quest’anno alla Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Umbre nella persona del Presidente Sergio Zinni per l’importante sostegno al progetto di miglioramento dell’Hospice La Torre sul Colle. All’interno della giornata interverrà l’Assessore regionale alla Sanità e al Welfare Luca Barberini.

In occasione del Convegno verrà montato un grande pannello sul quale ognuno potrà completare la frase Before I Die I Want To… per descrivere i propri sogni e le proprie idee. Il progetto è nato a New Orleans da un’idea dell’artista statunitense di origine taiwanese Candy Chang che, a seguito di un lutto familiare, ha creato uno spazio creativo anonimo di condivisione e riflessione, trasformando il muro esterno di una casa abbandonata in un enorme murale. Il progetto di Spoleto prevede un secondo momento analogo che sarà realizzato in uno spazio del centro storico, con tutta probabilità la Biblioteca Comunale.

Apr
7
Ven
OLIVOLIO – Innovazione di processo e di prodotto nella filiera olivicolo-olearia Italiana @ Complesso Monumentale di San Nicolò
Apr 7–Apr 8 giorno intero

Numerose le adesioni di partecipazione al convegno Innovazione di processo e di prodotto nella filiera olivicolo-olearia Italiana, organizzato per Olivolio dall’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio ed il Comune di Spoleto. L’incontro verrà ospitato, venerdì 7 e sabato 8 aprile, nella splendida cornice dell’antico chiostro di San Nicolò a Spoleto. Per due giorni ricercatori, esperti, imprenditori, giornalisti e operatori del settore si confronteranno sulle innovazioni nel campo delle tecnologie estrattive e nell’utilizzo delle acque di vegetazione e delle sanse vergini.

L’iniziativa è patrocinata dal Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), dalla Regione dell’Umbria, dal Comune di Spoleto, dall’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio, dalla SOI (Società di Ortoflorofrutticoltura italiana), da Sissg (Società italiana per lo studio delle sostanze grasse), dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, Sisg. Sono, inoltre, sponsor del convegno la Banca Popolare di Spoleto, Casse di Risparmio dell’Umbria, Alfa Laval, gruppo Pieralisi, Amenduni, Pellenc, Mori-Tem.

Al termine del convegno, sabato 8 aprile, si terrà una degustazione di olio extravergine d’oliva prodotto dalle aziende presenti, gratuita e aperta al pubblico, che avrà così l’opportunità di gustare ottimi olii extra-vergini dell’Umbria e non solo.

Mag
12
Ven
Convegno ”Ambiente sostenibilità e turismo” @ Rocca Albornoziana
Mag 12@09:30
<!--:it-->Convegno ”Ambiente sostenibilità e turismo” <!--:--> @ Rocca Albornoziana | Spoleto | Umbria | Italia

Spoleto, Comune EMAS, ente virtuoso in materia di tutela ambientale e di sviluppo sostenibile promuove, insieme a Sviluppumbria e alla Regione Umbria, il convegno Ambiente, sostenibilità e Turismo: risorse naturali e itinerari di mobilità dolce per la ricostruzione del tessuto economico e sociale. Un appuntamento per parlare di come il patrimonio e le risorse ambientali costituiscano il motore dell’economia di un territorio.

Il meeting, in programma venerdì 12 maggio nella suggestiva cornice della Rocca Albornoziana di Spoleto, si concentrerà sulle strategie messe in campo dagli enti pubblici per valorizzare il sistema naturalistico insieme a quello economico, assicurando un miglioramento continuo degli standard della qualità della vita.

PROGRAMMA

ore 9.30 – registrazione partecipanti e giornalisti
ore 10.00 – saluti del Sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli – della Presidente della Giunta Regionale regione Umbria, Catiuscia Marini e del Direttore Generale Sviluppumbria, Mauro Agostini
Moderatore: Toni Mira, giornalista
ore 10.30 – ASSISI – SPOLETO – NORCIA: L’ITINERARIO DELL’AMBIENTE UMBRO
Vincenza Campagnani, Assessore all’Ambiente, Trasporti e Mobilità alternativa del Comune di Spoleto
ore 10.50 – LA CICLABILITA’ MUOVE LA GREEN ECONOMY: QUANTO VALE LA BICICLETTA
Alberto Fiorillo, Responsabile Aree Urbane e Mobilità – Legambiente
ore 11.10 – CICLOTURISMO ORGANIZZATO E CICLOTURISMO INDIPENDENTE: OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO DI UN TERRITORIO
Pierpaolo Romio, CEO Girolibero
ore 11.30 – GLI EVENTI (GRANDI E PICCINI) QUALI MOTORI DI TURISMO E DI SOSTENIBILITA’
Gloria Zavatta, Esperta di Sostenibilità Ambientale
ore 11.50 – IL PAESAGGIO OLIVATO “ASSISI-SPOLETO”, SULLA VIA DI FRANCESCO COME OPPORTUNITA’ DI SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
Bernardino Sperandio, Sindaco di Trevi
ore 12.10 – STRATEGIE, INTERVENTI E AZIONI DEL PST 2017/2020
Antonella Tiranti, Dirigente al Turismo, Commercio e Sport, Regione Umbria
ore 12.30 – CONCLUSIONI
Carlo Maria Medaglia, Capo Segreteria Tecnica del Ministro, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Ufficio stampa Convegno
Martina Valentini – Ph & Whatsapp +39.338.91.80001 – Skype: martina.valentini.com – Email: mv.greenpress@gmail.com

Lug
5
Mer
Tavola rotonda “Il Festival dei Due Mondi e i festival del mondo” @ Rocca Albornoz-Museo Nazionale del Ducato
Lug 5@15:00–Lug 6@18:30
<!--:it--> Tavola rotonda "Il Festival dei Due Mondi e i festival del mondo"<!--:--> @ Rocca Albornoz-Museo Nazionale del Ducato | Spoleto | Umbria | Italia

La tavola rotonda Il Festival dei Due Mondi e i festival del mondo (Rocca Albornoz – Museo nazionale del Ducato, 5 e 6 luglio 2017) si inserisce nell’ambito delle iniziative volte a celebrare la storia del Festival dei Due Mondi a 60 anni dalla sua nascita.

La tavola rotonda, articolata in quattro sessioni, promuove un ampio dibattito sulla evoluzione dell’idea di festival. Gli incontri prendono in considerazione aspetti culturali, sociali ed economici emergenti da questo specifico “format” per discutere se e come i festival hanno mantenuto la loro natura di luoghi di innovazione, sperimentazione, propensione al rischio dal punto di vista della ricerca artistica; quanto lo sviluppo e la fortuna di diversi festival siano legati indissolubilmente alle città e ai territori che li ospitano, tanto che negli ultimi anni la formula festival è stata individuata come un dispositivo efficace per contribuire al place branding dei territori; come i festival hanno contributo ad allargare la platea degli spettatori, se hanno lavorato in termini di crescita e di avvicinamento a proposte culturalmente più sperimentali e quali sono oggi i modelli e gli approcci più interessanti di audience development e audience engagement; quale è il ruolo del giornalismo culturale oggi e se la carta stampata e i new media abbiano ruoli diversi e magari complementari per parlare di cultura e a quali pubblici; quali sono i confini tra giornalista culturale ed esperto della materia- critico e quanto si sovrappongono o siano assimilabili queste due figure. Se ne parla con direttori di festival italiani e stranieri, sociologi, economisti, giornalisti.

Organizzazione: Polo Museale dell’Umbria in collaborazione con la Fondazione Fitzcarraldo di Torino, Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, e con il sostegno dell’Associazione Rocca Albornoziana, Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Fondazione “Francesca, Valentina e Luigi Antonini”, il patrocinio dell’Ordine nazionale dei Giornalisti e dell’Associazione Amici di Spoleto. La Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia parteciperà agli eventi come media partner.

Mercoledì 5 luglio: 15.00-18.30
Giovedì 6 luglio: 9.00-18.30

Informazioni:
aciemmearte@gmail.com, mob. 339.5993281.
Comune di Spoleto – Piazza del Comune, 1- 06049 Spoleto (PG) – Office +39(0)743.218.249 – +39(0)743.218.276 – email: ufficio.stampa@comunespoleto.gov.it

Lug
14
Ven
COLTIVARE IL FUTURO “Arte, Cultura, Sport per una vita civile e solidale” @ Rocca Albornoziana
Lug 14 giorno intero
<!--:it-->COLTIVARE IL FUTURO  “Arte, Cultura, Sport per una vita civile e solidale”<!--:--> @ Rocca Albornoziana | Spoleto | Umbria | Italia

“ARTE, CULTURA, SPORT PER UNA VITA CIVILE

L’incontro intende promuovere e sviluppare le tematiche inserite nelle linee programmatiche dell’USacli tema del XV Congresso Nazionale: LO SPORT CHE VOGLIAMO.  Qui si richiama e valorizza lo sport nella sua funzione sociale, culturale, educativa, formativa, solidale e responsabile. Lo sport come ricchezza di opportunità, attento ai bisogni diversi di chi lo pratica, formato da una molteplicità di esperienze, di forme organizzative che interagendo possono stimolare comunità di pratiche, di idee, di abilità e di competenze. Una sottolineatura forte di uno sport che cura la relazione ancora prima del dato tecnico promuovendo la salute e la qualità della vita della persona. Un modello organizzativo di sport che sappia connettersi con il mondo esterno, che persegua l’obiettivo di “aprire” a tutti l’accesso alla pratica e in grado di facilitare l’educazione alla partecipazione coltivandone la crescita attraverso le attività sociali che si sviluppano nei territori.

Set
20
Mer
ESERCIZI DI PAESOLOGIA UMBRA – Con Franco Arminio, poeta e paesologo @ Spoleto
Set 20–Set 21 giorno intero
<!--:it-->ESERCIZI DI PAESOLOGIA UMBRA - Con Franco Arminio, poeta e paesologo<!--:--><!--:en-->EXERCISES OF VILLAGE STORYTELLING IN UMBRIA - With Franco Arminio, poet and village storyteller <!--:--> @ Spoleto

ESERCIZI DI PAESOLOGIA UMBRA
Con Franco Arminio, poeta e paesologo

Sarà il poeta e paesologo Franco Arminio il protagonista della due giorni intitolata Esercizi di paesologia umbra, in programma mercoledì 20 e giovedì 21 settembre.

Definito “il poeta italiano più seguito sulla rete”, Arminio animerà una serie di incontri, a Spoleto e a Sant’Anatolia di Narco, incentrati sul rapporto tra poesia e società (C’è un bisogno di poesia, di sacro che negli ultimi anni è stato trascurato) e sulla necessità di recuperare spazi e riappropriarsi del silenzio (Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza), il tutto attraverso appuntamenti dedicati all’arte, camminate alla scoperta di spazi riaperti e laboratori di paesologia.

L’iniziativa è organizzata dai Comuni di Spoleto e di Sant’Anatolia di Narco, insieme a Cittadinanza Attiva, il Museo della Canapa e la Biblioteca comunale “G. Carducci”.

Mercoledì 20 settembre

Biblioteca Comunale “G. Carducci”, ore 16.30
Coscienziosamente: Poesia e Società
Convegno con
Damiano Abeni, traduttore
Franco Arminio, poeta e paesologo
Moira Egan, poetessa
Coordina: Andrea Tomasini, giornalista
Saluti: Camilla Laureti, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Spoleto

Centro storico, ore 20.30
Tra silenzi da ascoltare, poesie da condividere e spazi da riaprire
Spoleto Cammina con Franco Arminio
Partenza da Edicola Concessione 5 – Piazza Torre dell’Olio

Giovedì 21 settembre

Sant’Anatolia di Narco, ore 10.00
Dalla Bottega di Gregorio agli affreschi di Giovanni Spagna
In cammino con Franco Arminio

Museo della Canapa di Sant’Anatolia di Narco, ore 18.00
Laboratorio di Paesologia
Saluti: Tullio Fibraroli, Sindaco di Sant’Anatolia di Narco

Set
22
Ven
I neuroni di Jac & Co. – Due giorni dedicati al fumetto e al cinema d’animazione @ Complesso Monumentale di San Nicolò
Set 22–Set 23 giorno intero

Come funziona il cervello degli autori di fumetti e di film d’animazione? Come funzionava quello del grande Jacovitti, che riusciva a realizzare i suoi fumetti senza sceneggiatura e senza aiuto della matita, e con il pennino partiva dalla pagina vuota per riempirla di tutti i suoi personaggi, le sue trovate, i dialoghi e le lische di pesce? Davvero i gemelli Cestaro riescono a realizzare un fumetto d’avventura realizzando uno la pagina pari e l’altro la dispari? Come fa un animatore a immaginare cosa ne è di un suo disegno che sarà visto per un solo attimo nel corso di una proiezione? Insomma, come funzionano i neuroni di Jac & co.?

Questo il tema che verrà affrontato a Spoleto, dal pomeriggio di venerdì 22 al pomeriggio di sabato 23 settembre, presso il Complesso Monumentale di San Nicolò da esperti di comunicazione, filosofi, biologi, con la testimonianza e la collaborazione (diretta e indiretta) di alcuni grandi autori.

Il convegno, ideato e organizzato dall’Associazione TEUDE insieme a Luca Raffaelli in collaborazione con il Comune di Spoleto – Assessorato alla Cultura, rappresenta l’avvio di un progetto molto articolato dal titolo SegnoSpoleto che ha l’ambizione di creare a Spoleto un Centro di Documentazione sul Fumetto e sul Cinema d’animazionee che vede coinvolte le più importanti Istituzioni culturali e museali della città.

Tra i partecipanti al convegno i professori di scienze della comunicazione Alberto AbruzzeseSergio BrancatoStefano Cristante, il filosofo della scienza Giulio Giorello, il maestro del montaggio cinematografico Roberto Perpignani, il designer Riccardo Falcinelli, il biologo e studioso del fumetto Pier Luigi Gaspa, lo studioso di fumetti ed esperto di Jacovitti Andrea Sani, il critico d’arte Gianluca Marziani (Direttore Museo Carandente, Palazzo Collicola – Arti Visive di Spoleto), il professore di logica ed esperto di illustrazione Mauro Nasti. Verrà intervistata Silvia Jacovitti, figlia del grande maestro, e verranno intervistati i gemelli Gianluca e Raul Cestaro, disegnatori di Tex e Dylan Dog. Tra gli autori presenti con una loro testimonianza registrata Simone Massi, Massimo Giacon, Sergio Staino e Silvia Ziche.

Aprirà il convegno una testimonianza dei protagonisti culturali della città di Spoleto: Mariangela Turchetti (Direttore del Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto)Paola Mercurelli Salari (Direttore Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto), Luigi Rambotti (Responsabile della Sezione di Spoleto dell’Archivio di Stato di Perugia) e Andrea Tomasini (giornalista).

in_chiostro

Per tutta la durata del Convegno, nel Complesso Monumentale di San Nicolò, sarà aperta la mostra In-Chiostro” che documenta la produzione recente di cinque talentuosi fumettisti e cartoonisti locali: Cosimo Brunetti, Samuele Coletti, Pietro Elisei , Carlo Laureti, Giacomo Metelli.

Nel corso del convegno uno dei cinque artisti, Cosimo Brunetti, si cimenterà nella realizzazione di disegni ed elzeviri suggeriti dagli argomenti dei relatori.

Inoltre, sabato 23 alle ore 18.00 e 21.30, nella Sala Pegasus verrà presentato il film d’animazione “Gatta Cenerentola” alla presenza del regista Marino Guarnieri e dei produttori Carolina Terzi Mauro Luchetti.

programma JAC

Ott
14
Sab
Le cure palliative a Spoleto – Convegno @ Rocca Albornoziana
Ott 14@09:00–17:00

Sabato 14 ottobre nella splendida cornice della Rocca Albornoziana si terrà il XX convegno di cure palliative organizzato da Aglaia in collaborazione con UslUmbria2.

L’occasione è davvero speciale perché quest’anno ricorrono i 30 anni delle cure palliative a Spoleto e i 10 anni dall’apertura dell’hospice La Torre sul Colle.

La giornata è fortemente dedicata a tutta la città di Spoleto; attraverso immagini, video, narrazioni ed alcune sorprese verrà percorsa a ritroso la storia di questi trenta anni e saranno condivisi con la cittadinanza progetti e speranze per il futuro.

Tra le prime realtà italiane a comprendere il valore del prendersi cura di persone affette da malattie inguaribili e delle loro famiglie, Spoleto ha visto in questi 30 anni nascere e crescere un lungo percorso di solidarietà, competenza, formazione, progettazione e integrazione in risposta ai bisogni reali di moltissime famiglie.

Programma

Ott
30
Lun
Le politiche per il recupero ed il ripristino dei beni culturali messe in atto in Umbria dopo il sisma del 1997 @ Rocca Albornoziana - Museo Nazionale del Ducato
Ott 30@15:00

Convegno
Le politiche per il recupero ed il ripristino dei beni culturali messe in atto in Umbria dopo il sisma del 1997
Rocca Albornoziana – 30 ottobre, ore 15.00

Programma:

Ore 15.00 Saluti delle Autorità: Fabrizio Cardarelli – Sindaco del Comune di Spoleto, Catiuscia Marini – Presidente Regione Umbria, Stefano Mancini – Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia, Maria Luisa Guerrini – Presidente Ordine degli Architetti della Provincia di Perugia, Enzo Tonzani – Presidente Collegio dei geometri e geometri laureati della Provincia di Perugia
Coordina: Alfiero Moretti

PRIMA SESSIONE
Il recupero degli immobili soggetti alla tutela dei beni culturali

Introduzione: Filippo Battoni – Dirigente USR Umbria
Interventi:
“Le lezioni dei terremoti del 1997 e del 2016” Paolo Angeletti – Ingegnere, Presidente CTS sisma ‘97
“Il Salvataggio della Basilica Patriarcale di S. Francesco in Assisi” Paolo Rocchi – Architetto, prof. ordinario f.r. di Consolidamento degli Edifici Storici – Università La Sapienza di Roma
“Il terremoto del 1997 in Umbria e il nuovo approccio normativo all’analisi e al recupero strutturale del patrimonio storico
architettonico” Giovanni Cangi – Ingegnere “Associato di Ricerca CNR-ITABC”
“Sisma del 1997: una occasione di studio” Giuliano Macchia – Architetto

SECONDA SESSIONE
Le politiche per il recupero e la conservazione dei beni mobili
Introduzione: Ciro Becchetti – Direttore Politiche Culturali Regione Umbria
Interventi:
“Umbria – prevenzione e protezione per i beni culturali” Alessandro Severi – Già dirigente Servizio Protezione Civile regionale
“Attuazione e risultati degli accordi di Programma 2004 e 2007. L’attività del Laboratorio di diagnostica di Spoleto per la tutela e la prevenzione dei beni culturali in situazioni di rischio” Vittoria Garibaldi – Già Direttore regionale Umbria del MIBACT
“La messa in sicurezza dei beni mobili. Il Deposito di S.Chiodo: interventi di restauro e catalogazione” Marica Mercalli – Soprintendente MIBACT Umbria
“I vigili del fuoco per i BB.CC.” Francesco Notaro – Comandante provinciale Vigili del Fuoco di Perugia
Ore 18,00 Visita guidata per i convegnisti al deposito temporaneo delle opere mobili recuperate dopo il sisma 2016 a Santo Chiodo

Il 30 ed il 31 ottobre 2017 il deposito temporaneo delle opere mobili recuperate dopo il sisma 2016 a Santo Chiodo sarà aperto al pubblico. Per prenotarsi telefonare al seguente numero 0755741230, presso la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio
dell’Umbria, alla signora Melania Tordoni.

Nov
28
Mar
Convegno sulla ricostruzione post terremoto @ Complesso monumentale di San Nicolò
Nov 28@15:30
<!--:it-->Convegno sulla ricostruzione post terremoto<!--:--><!--:en-->Post-earthquake reconstruction conference<!--:--> @ Complesso monumentale di San Nicolò | Spoleto | Umbria | Italia

Convegno sulla ricostruzione post terremoto

Incontro con ingegneri, architetti e geometri per ragionare insieme sulla ricostruzione post sisma.

Interverranno il sindaco del comune di Spoleto Fabrizio Cardarelli, l’assessore all’urbanistica e all’edilizia Antonio Cappelletti, il coordinatore dell’ufficio speciale per la ricostruzione Alfiero MorettiFrancesca Pazzaglia dirigente USR ricostruzione privata, Filippo Battoni dirigente USR ricostruzione pubblica.

Dic
1
Ven
L’IDENTITA’ SALVATA – Il ruolo degli Archivi di Stato nell’emergenza del terremoto @ Archivio di Stato - sez. Spoleto
Dic 1 giorno intero

Venerdì 1 dicembre a partire dalle ore 9.00 e per tutta la giornata, presso la Sezione di Archivio di Stato di Spoleto, è in programma l’incontro L’IDENTITA’ SALVATA – Il ruolo degli Archivi di Stato nell’emergenza del terremoto.

Parteciperanno Donatella Porzi, presidente Assemblea legislativa Regione Umbria, Giovanna Giubbini, direttrice dell’Archivio di Stato di Perugia, Fabrizio Cardarelli, sindaco di Spoleto, Alfiero Moretti, dirigente del Servizio organizzazione e sviluppo della Protezione civile dell’Umbria, Raffaele Ruggiero, direttore regionale dei Vigili del fuoco, Aniello Gennaro Nasti, tenente colonnello comandante del Nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Perugia, Carlo Di Pasquale, Comandante task force Genio 2 dell’Esercito italiano, Letizia Sebastiani, direttrice dell’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario, Maura Sciri, direttrice dell’Archivio di stato di Ancona, Roberto Lorenzetti, direttore dell’Archivio di Stato di Rieti, Luigi Rambotti, responsabile sez. Spoleto Archivio di Stato di Perugia, Rita Chiaverini, ispettore archivistico onorario, Paolo Bianchi, funzionario sez. Spoleto Archivio di Stato di Perugia, Maria Paola Bianchi, funzionaria sez. Spoleto Archivio di Stato di Perugia, Egildo Spada, presidente Consorzio bacino imbrifero montano Nera e Velino.

Nella mattinata si parlerà dei beni archivistici nell’emergenza sisma del 2016, mentre nel pomeriggio l’attenzione sarà dedicata al ruolo degli Archivi di Stato nel recupero del patrimonio archivistico. Durante la pausa pranzo sarà possibile visitare a gruppi il deposito dove è conservato l’archivio storico comunale di Norcia. Negli Archivi di Stato di Spoleto, Rieti e Ancona sono stati ricoverati gli archivi rispettivamente di Norcia, Preci, Amatrice e Accumuli, Visso e Camerino. In questi giorni Spoleto ha, inoltre, ricevuto anche ciò che resta dell’archivio comunale di Arquata del Tronto.

Feb
9
Ven
Lo Spazio della luce: il convegno di Lightquake 2017 @ Rocca Albornoz - Museo Nazionale del Ducato di Spoleto
Feb 9@15:00
<!--:it-->Lo Spazio della luce: il convegno di Lightquake 2017<!--:--><!--:en-->The Space of Light: Lightquake 2017 conference<!--:--> @ Rocca Albornoz - Museo Nazionale del Ducato di Spoleto  | Spoleto | Umbria | Italia

In occasione della mostra Lightquake 2017, un incontro per dialogare su come la luce dia forma allo spazio urbano, esalti la valenza architettonica dell’edificio fino a diventare essa stessa segno libero nell’opera d’arte. Il convegno riconosce crediti formativi professionali per architetti e ingegneri.

In occasione della mostra Lightquake 2017 in corso a Spoleto, venerdì 9 febbraio si terrà il convegno The Space of Light, un incontro per dialogare su come la luce dia forma allo spazio urbano, esalti la valenza architettonica dell’edificio fino a diventare essa stessa segno libero nell’opera d’arte. L’incontro si svolgerà dalle ore 15 presso la Rocca Albornoz.

A quasi cento anni di distanza dalla pubblicazione del libro Verso una Architettura di Le Corbusier, dove il grande architetto svizzero parla della dualità della luce come essenziale per la vivibilità dello spazio e per la plasticità della forma architettonica dell’edificio, si è giunti negli ultimi anni a dare la stessa importanza qualitativa a ciò che la luce artificiale esprime. Scriveva Le Corbusier che “L’architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi sotto la luce”. Nell’arco di questo secolo si è stati spettatori dell’estensione temporale della qualità visiva quotidiana. L’oscurità è diventata la lavagna sulla quale disegnare nuove forme visive, guidando la tecnologia e la tecnica a rivoluzionare il concetto di illuminazione.

Apriranno il convegno i saluti istituzionali di Paola Mercurelli Salari Direttore della Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato Spoleto, Camilla Laureti Assessore alla Cultura del Comune di Spoleto, Gianluca Bellucci Presidente di Sistema Museo, Maria Luisa Guerrini Presidente dell’Ordine Architetti P.P.C. Perugia e Stefano Mancini Presidente dell’Ordine Ingegneri Perugia. Moderatore dell’incontro sarà l’architetto Fabio Fabiani di OFARCH Officina d’Architettura.

Seguiranno gli interventi: lo scenografo Sebastiano Romano con “Scenografie luminose nello spazio urbano”, il Lighting Designer Filippo Cannata di Cannata & Partners con “Le stanze della luce”, il professor ing. Marco Frascarolo dell’Università Roma Tre con “Illuminare la città e i suoi monumenti” e la professoressa arch. Gisella Gellini del Politecnico di Milano Scuola del Design con “LIGHT ART art-design-technology”.

Il convegno si concluderà con una visita guidata alla mostra Lightquake 2017 “Black Light Art – La luce che colora il buio”, con la co-curatrice dott.ssa Claudia Bottini e Sistema Museo.
L’Ordine degli architetti P.P.C. di Perugia riconosce 4 crediti formativi professionali per architetti; l’Ordine degli Ingegneri di Perugia riconosce 3 crediti formativi professionali per ingegneri.

“Illuminare” significa “svelare” una conoscenza che può essere quella di una città, dei suoi spazi aperti, delle relazioni di luci e di ombre tra gli edifici. “Illuminare” è mostrare una nuova comprensione dell’edificio fino a giungere, con la luce, a prendersi cura delle singolarità interne per ottenere quel comfort visivo che rende piacevolmente vivibile lo spazio. “Illuminare” è accendere un’idea, un segno formale libero, capace di far parlare con parole nuove sia le facciate degli edifici e il contesto urbano sia oggetti “disegnati” per accogliere luce.
Gli artisti contemporanei della light art e della black light art, oggetto della mostra Lightquake 2017, intrecciano alla tecnologia dei sistemi di illuminazione nuovi pigmenti colorati, creando opere in grado di esaltare tutte le sfumature artificiali della luce e dell’oscurità. Siamo testimoni di “un’architettura della luce” nel senso omnicomprensivo della disciplina dove il gioco sapiente, rigoroso e magnifico ha aggiunto un nuovo termine di paragone: “la luce” delle stelle.

L’evento è promosso da Ordine Architetti P.P.C. di Perugia, F.U.A. Fondazione Umbra per l’Architettura, Ordine degli Ingegneri di Perugia e OFARCH Officina d’Architettura.

Informazioni:
Sistema Museo cell. 340 5510813 – www.sistemamuseo.it
Facebook e Instagram Lightquake 2017 Spoleto-Gubbio

Feb
10
Sab
Origini e sviluppo del socialismo in Umbria tra XIX e XX secolo @ Biblioteca Comunale G. Carducci
Feb 10@16:00
<!--:it-->Origini e sviluppo del socialismo in Umbria tra XIX e XX secolo<!--:--><!--:en-->Origins and development of Socialism in Umbria between XIX and XX centuries<!--:--> @ Biblioteca Comunale G. Carducci | Spoleto | Umbria | Italia

Biblioteca Comunale G. Carducci, ore 16.00
Origini e sviluppo del socialismo in Umbria tra XIX e XX secolo

Introduzione:
Giorgio Benvenuto, Presidente Fondazione Nenni.

Intervengono:
Franco Bozzi, storico
Origini del socialismo nella zona di Perugia

Guido Farinelli
Pionieri del socialismo a Spoleto

Marco Venanzi, storico
Il socialismo a Terni

Conclusioni:
Giorgio Benvenuto

Apr
5
Gio
LXVI Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Albornoz Palace Hotel
Apr 5–Apr 11 giorno intero
<!--:it-->LXVI Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->LXVI Week of Study on the Early Middle Ages<!--:--> @ Albornoz Palace Hotel | Spoleto | Umbria | Italia

La LXVI Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 5 all’11 aprile 2018 presso l’Albornoz Palace Hotel e avrà come oggetto Le migrazioni nell’alto medioevo.

Le lezioni approfondiranno in particolare tre temi legati alle migrazioni: gli Aspetti Etno-antropologici, i Processi Migratori e i Trapianti e Sedimentazioni come Ricaduta delle Migrazioni che hanno caratterizzato l’epoca oggetto di studio.

La Fondazione Centro italiano di studi sull’alto medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

Programma Settimana 2018

Per informazioni sulla Settimana di Studi e su come partecipare:
Fondazione CISAM
Palazzo Arroni, via dell’Arringo – Spoleto
Tel. 0743 225630 – Fax 0743 49902
cisam@cisam.orgwww.cisam.org

Apr
21
Sab
Vino, olio e arte patrimonio della cultura italiana – Convegno @ Rocca Albornoziana
Apr 21@11:00

Sabato 21 aprile, con inizio alle ore 11, la Rocca Albornoz di Spoleto ospiterà un convegno dedicato a Vino, olio e arte patrimonio della cultura italiana. Maria Elena Bececco porterà i saluti del Comune di Spoleto. Interverranno Paolo Braconi dell’Università di Perugia, Paolo Baioletti dell’Icqrf, Ispettorato centrale per la tutela della qualità e la repressione delle frodi di prodotti agroalimentari, Ilaria Capaccioni, consulente imprese e Grande distribuzione organizzata.

Moderatore sarà Filippo Benedetti Valentini di Sapere Food.

Mag
12
Sab
L’Umbria ed il terremoto. Prevenzione e Recupero del Patrimonio culturale – Nuove opportunità per i giovani @ Palazzo Mauri
Mag 12@10:00
<!--:it-->L'Umbria ed il terremoto. Prevenzione e Recupero del Patrimonio culturale - Nuove opportunità per i giovani<!--:--> @ Palazzo Mauri | Spoleto | Umbria | Italia

Il Lions Club Spoleto presenta un convegno dal titolo “L’Umbria ed il terremoto – Prevenzione e recupero del patrimonio culturale. Nuove opportunità per i giovani

Il tema, dettato dalla sensibilità che il Lions Club Spoleto ha sempre manifestato nei confronti dei Giovani e del Territorio, vuole costituire un momento di riflessione per ricercare quanto di positivo possa ricavare anche da una disgrazia, quale è stato il terremoto che, nel periodo agosto 2016 – gennaio 2017, ha sconvolto il Centro Italia ed in particolare anche la nostra Regione. Restaurare e conservare le opere d’arte ed i documenti d’archivio provenienti da un territorio, che costituiscono un tassello dell’identità delle comunità, deve essere un obiettivo che cittadini e Amministrazioni debbono ricercare costantemente. Anche i Giovani possono contribuire attivamente al raggiungimento di questo scopo, preparandosi adeguatamente nella conoscenza delle opere d’arte e dei documenti d’archivio; ci sarà sempre più bisogno di esperti museali, restauratori, paleografi, archivisti, rilegatori ed anche di artigiani particolarmente preparati per effettuare interventi su opere murarie, lignee, metalliche, nonché di esperti nella realizzazione e gestione di banche dati ed applicazioni informatiche. Questi, sono soltanto pochi esempi di figure professionali, necessarie per conseguire i restauri e la conservazione del nostro Patrimonio culturale. Da parte delle Pubbliche Amministrazioni, servirà poi che si realizzino nuove sedi museali, nuove biblioteche, nuovi archivi o quantomeno si rendano sicure, da eventi sismici, tutte le vecchie sedi. Uno sforzo enorme che deve coinvolgere: Università, Scuole, Categoria professionali, Sovraintendenze, Comunità locali, Ministeri; tutta la Società ha l’obbligo di contribuire, per la salvaguardia del patrimonio culturale ed allo stesso tempo per assicurare alle nuove generazioni, il ricordo del passato e la speranza per il futuro.

Relatori:
Mario Squadroni già Sovraintendente archivistico dell’Umbria e delle Marche
Luigi Rambotti  Direttore dell’Archivio di Stato di Perugia
Tiziana Biganti  Responsabile del Deposito dei Beni Culturali di Santo Chiodo nonché Direttrice del Museo Statale “Villa del Colle del Cardinale”
Luciano Giacchè  Direttore del CEDRAV, Centro per la Documentazione e Ricerca Antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica umbra
Romano Cordella  già docente di Francese, effettua per hobby da decenni numerosi lavori storici, artistici nella Valnerina e nel circondario di Spoleto
Alessandro Bianchi Funzionario archivista di Stato della Sovraintendenza archivistica Umbria –Marche, responsabile della tutela e della vigilanza dei beni archivistici della Valnerina

Coordina Mario Di Spirito  Presidente del Lions Club Spoleto
Intervengono Maria Elena Bececco  Sindaco f.f. di Spoleto, Donatella Porzi  Presidente del Consiglio Regionale dell’Umbria, Sabrina Mingarelli Direttrice della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria e delle Marche e Marica Mercalli  Direttrice della Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria.

Nov
30
Ven
Giornata di studio sulla riqualificazione e sul riuso dell’area dell’Anfiteatro di Spoleto @ Rocca Albornoz - Sala Antonini
Nov 30@10:30
<!--:it-->Giornata di studio sulla riqualificazione e sul riuso dell’area dell’Anfiteatro di Spoleto<!--:--> @ Rocca Albornoz - Sala Antonini

Giornata di studio sulla riqualificazione e sul riuso dell’area dell’Anfiteatro di Spoleto
Venerdì 30 novembre alla Rocca Albornoziana

Una giornata di studio e di approfondimento dedicata al riscatto di una vasta area del centro storico di Spoleto, da troppo tempo in abbandono. Una vera e propria città nella città che comprende i due ex monasteri della Stella e del Palazzo (con due notevoli chiostri), i ruderi dell’anfiteatro romano e un complesso sistema di ex caserme si sviluppa su una superficie di circa mq 16.000.

Venerdì 30 novembre a partire dalla ore 10.30, nella cornice della Sala Antonini della Rocca Albornoziana, illustri relatori, studiosi e tecnici si incontrano per parlare di questa area – conosciuta come area dell’anfiteatro romano – e della sua riqualificazione e riuso. Il convegno su quest’area sarà l’occasione non solo per far conoscere la complessità storica delle vicende del complesso e la qualità delle sue emergenze ma per prefigurarne tutte le opportunità legate alla sua riqualificazione.

Il convegno L’area dell’anfiteatro Romano e dei Monasteri della Stella e del Palazzo: riqualificazione e riuso è previsto alle ore 10.30. Dopo la proiezione del video sull’area dell’anfiteatro prodotto dal periodico “Spoleto’s”, i lavori si aprono con i saluti di Umberto de Augustinis, Sindaco di Spoleto, Paola Mercurelli Salari, Direttore Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, Don Giampiero Ceccarelli, Vicario Episcopale per la Ricostruzione, Marica Mercalli, Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Sergio Zinni, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e di un rappresentante della Regione Umbria.

Seguono alle ore 11.30 gli interventi: L’area nell’antichità e l’esito degli scavi recenti a cura di Nicola Bruni, Archeologo; Il rapporto tra l’area e la Città: venti secoli di storia a cura di Giuliano Macchia, Architetto; Progetti di restauro e di riuso a cura di Bruno Toscano, Professore Emerito Università di Roma Tre, Alessandro Monti, già Professore Università di Camerino e Matthias Quast, Presidente Associazione “Amphiteatrum”; Gli interventi compiuti e le opportunità di un cantiere-scuola a cura di Bruno Gori, Architetto.

La ripresa dei lavori è prevista alle ore 15 con Casi emblematici e una proposta a cura di Marco Tonelli, Critico d’Arte; Recupero e riuso dell’area: opportunità e sostegni finanziari a cura di Carlo Deodato, Capo di Gabinetto del Ministro per gli Affari Europei e Antonio Bartolini, Assessore Regione Umbria; La prevenzione del rischio sismico a cura di Umberto Moscato, Professore Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma. Seguirà dibattito. Le conclusioni, previste intorno alle ore 17.30, sono affidate al Sindaco di Spoleto, Umberto De Augustinis.
 
Il convegno è organizzato dal Comune di Spoleto. 

Apr
21
Gio
LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Albornoz Palace Hotel
Apr 21 giorno intero
<!--:it-->LXIX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->69th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Albornoz Palace Hotel | Spoleto | Umbria | Italia

La LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 21 al 27 aprile 2022 presso l’Albornoz Palace Hotel e avrà come oggetto I Franchi.

La cerimonia inaugurale avrà luogo il 21 aprile alle ore 10.30 presso il Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi e prevede la prolusione della Prof.ssa Rosamond McKitterick dell’Università di Cambridge. La cittadinanza è invitata a partecipare.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

Scarica il programma della LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo

Per informazioni sulla Settimana di Studi e su come partecipare:
Fondazione CISAM
Palazzo Arroni, via dell’Arringo – Spoleto
Tel. 0743 225630 – Fax 0743 49902
cisam@cisam.orgwww.cisam.org

Apr
22
Ven
LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Albornoz Palace Hotel
Apr 22 giorno intero
<!--:it-->LXIX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->69th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Albornoz Palace Hotel | Spoleto | Umbria | Italia

La LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 21 al 27 aprile 2022 presso l’Albornoz Palace Hotel e avrà come oggetto I Franchi.

La cerimonia inaugurale avrà luogo il 21 aprile alle ore 10.30 presso il Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi e prevede la prolusione della Prof.ssa Rosamond McKitterick dell’Università di Cambridge. La cittadinanza è invitata a partecipare.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

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Apr
23
Sab
LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Albornoz Palace Hotel
Apr 23 giorno intero
<!--:it-->LXIX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->69th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Albornoz Palace Hotel | Spoleto | Umbria | Italia

La LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 21 al 27 aprile 2022 presso l’Albornoz Palace Hotel e avrà come oggetto I Franchi.

La cerimonia inaugurale avrà luogo il 21 aprile alle ore 10.30 presso il Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi e prevede la prolusione della Prof.ssa Rosamond McKitterick dell’Università di Cambridge. La cittadinanza è invitata a partecipare.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

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Apr
24
Dom
LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Albornoz Palace Hotel
Apr 24 giorno intero
<!--:it-->LXIX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->69th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Albornoz Palace Hotel | Spoleto | Umbria | Italia

La LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 21 al 27 aprile 2022 presso l’Albornoz Palace Hotel e avrà come oggetto I Franchi.

La cerimonia inaugurale avrà luogo il 21 aprile alle ore 10.30 presso il Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi e prevede la prolusione della Prof.ssa Rosamond McKitterick dell’Università di Cambridge. La cittadinanza è invitata a partecipare.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

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Apr
25
Lun
LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Albornoz Palace Hotel
Apr 25 giorno intero
<!--:it-->LXIX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->69th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Albornoz Palace Hotel | Spoleto | Umbria | Italia

La LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 21 al 27 aprile 2022 presso l’Albornoz Palace Hotel e avrà come oggetto I Franchi.

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La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

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Apr
26
Mar
LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Albornoz Palace Hotel
Apr 26 giorno intero
<!--:it-->LXIX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->69th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Albornoz Palace Hotel | Spoleto | Umbria | Italia

La LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 21 al 27 aprile 2022 presso l’Albornoz Palace Hotel e avrà come oggetto I Franchi.

La cerimonia inaugurale avrà luogo il 21 aprile alle ore 10.30 presso il Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi e prevede la prolusione della Prof.ssa Rosamond McKitterick dell’Università di Cambridge. La cittadinanza è invitata a partecipare.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

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Apr
27
Mer
LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Albornoz Palace Hotel
Apr 27 giorno intero
<!--:it-->LXIX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->69th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Albornoz Palace Hotel | Spoleto | Umbria | Italia

La LXIX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 21 al 27 aprile 2022 presso l’Albornoz Palace Hotel e avrà come oggetto I Franchi.

La cerimonia inaugurale avrà luogo il 21 aprile alle ore 10.30 presso il Teatro Caio Melisso – Spazio Carla Fendi e prevede la prolusione della Prof.ssa Rosamond McKitterick dell’Università di Cambridge. La cittadinanza è invitata a partecipare.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

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Per informazioni sulla Settimana di Studi e su come partecipare:
Fondazione CISAM
Palazzo Arroni, via dell’Arringo – Spoleto
Tel. 0743 225630 – Fax 0743 49902
cisam@cisam.orgwww.cisam.org

Apr
13
Gio
LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Teatro Caio Melisso
Apr 13 giorno intero
<!--:it-->LXX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->70th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Teatro Caio Melisso | Spoleto | Umbria | Italia

La LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 13 al 19 aprile 2023 presso il Teatro Caio Melisso e avrà come oggetto Il tempo nell’alto medioevo.

Nel 2005 un articolo di Jean-Claude Schmitt (“Cahiers de Civilisation Médiévale”, 48, pp. 31-52) definiva il Tempo come “l’impensé de l’histoire”. Se è riconosciuto che, come scriveva Marc Bloch, la Storia è «la science des hommes dans le temps», sembra che in realtà le concezioni del Tempo e le loro manifestazioni nell’alto medioevo non abbiano mai costituito l’oggetto specifico di un incontro di studi o di una sintesi dell’ampiezza necessaria. Il bel congresso del Mittellateiner Komitee tenuto a Lione nel 2014 (con atti pubblicati nel 2017) era programmaticamente centrato su testi letterari, storici e filosofici nella sola lingua latina e relativi a tutto il periodo medievale, dedicando relativamente poco spazio ai primi secoli, mentre l’argomento del convegno CISAM di Roma-Subiaco 2017 era limitato alle comunità monastiche. Nonostante i fondamentali capitoli su alcuni secoli medievali (solitamente gli ultimi) in saggi di Ariès, von den Steinen, Gurevič, Le Goff, Martin, Baschet, Pomian, e gli articoli di Wolff e tanti altri, è forse solo con Arno Borst che il tempo e le sue definizioni e misurazioni nel Medioevo sono diventati argomento centrale di studi di ampio respiro fondati su una gigantesca base documentale anche sul piano della conoscenza astronomica, della tecnica computistica e dei suoi riflessi sociali e scientifici. È dunque da questo ancoraggio sicuro, e insieme dalla nuova idea di tempo come scansione ritmica introdotta proprio da Schmitt negli ultimi anni, che possiamo partire per comprendere con un raggio di osservazione il più esteso possibile la fenomenologia del tempo nell’alto medioevo. Per cogliere il “sentimento” del tempo di un’epoca diventano infatti fondamentali anche le analisi delle famiglie semantiche che lo rappresentano nelle diverse lingue medievali e il confronto con le concezioni di civiltà europee ed extraeuropee (comprese Bisanzio, l’Islam, l’Ebraismo) in contatto osmotico con l’Occidente, le percezioni che emergono dalle risultanze archeologiche e le rappresentazioni di mesi e stagioni nelle opere d’arte, l’“outillage mental” con cui gli uomini e le donne dell’Alto Medioevo definiscono e usano questa categoria, le articolazioni del tempo quotidiano, alimentare come giuridico e liturgico, le espressioni del tempo nei trattati grammaticali e nelle teorie e pratiche musicali, perfino nelle alternanze ritmiche delle scritture dei codici.

Su tutto questo la LXX Settimana CISAM del 2023 propone a trentacinque studiosi internazionali di presentare e discutere lezioni nelle aree di loro competenza, per confrontare opinioni consolidate e nuove acquisizioni, interpretazioni classiche e ipotesi recenti, coinvolgendo il più ampio numero possibile di testimonianze, discipline e civiltà altomedievali per avvicinarci così, in una eucronia nei limiti del possibile senza anacronismi, a una conoscenza più profonda possibile del tempo altomedievale.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

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Per informazioni sulla Settimana di Studi e su come partecipare:
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Palazzo Arroni, via dell’Arringo – Spoleto
Tel. 0743 225630 – Fax 0743 49902
cisam@cisam.orgwww.cisam.org

Apr
14
Ven
LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Teatro Caio Melisso
Apr 14 giorno intero
<!--:it-->LXX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->70th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Teatro Caio Melisso | Spoleto | Umbria | Italia

La LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 13 al 19 aprile 2023 presso il Teatro Caio Melisso e avrà come oggetto Il tempo nell’alto medioevo.

Nel 2005 un articolo di Jean-Claude Schmitt (“Cahiers de Civilisation Médiévale”, 48, pp. 31-52) definiva il Tempo come “l’impensé de l’histoire”. Se è riconosciuto che, come scriveva Marc Bloch, la Storia è «la science des hommes dans le temps», sembra che in realtà le concezioni del Tempo e le loro manifestazioni nell’alto medioevo non abbiano mai costituito l’oggetto specifico di un incontro di studi o di una sintesi dell’ampiezza necessaria. Il bel congresso del Mittellateiner Komitee tenuto a Lione nel 2014 (con atti pubblicati nel 2017) era programmaticamente centrato su testi letterari, storici e filosofici nella sola lingua latina e relativi a tutto il periodo medievale, dedicando relativamente poco spazio ai primi secoli, mentre l’argomento del convegno CISAM di Roma-Subiaco 2017 era limitato alle comunità monastiche. Nonostante i fondamentali capitoli su alcuni secoli medievali (solitamente gli ultimi) in saggi di Ariès, von den Steinen, Gurevič, Le Goff, Martin, Baschet, Pomian, e gli articoli di Wolff e tanti altri, è forse solo con Arno Borst che il tempo e le sue definizioni e misurazioni nel Medioevo sono diventati argomento centrale di studi di ampio respiro fondati su una gigantesca base documentale anche sul piano della conoscenza astronomica, della tecnica computistica e dei suoi riflessi sociali e scientifici. È dunque da questo ancoraggio sicuro, e insieme dalla nuova idea di tempo come scansione ritmica introdotta proprio da Schmitt negli ultimi anni, che possiamo partire per comprendere con un raggio di osservazione il più esteso possibile la fenomenologia del tempo nell’alto medioevo. Per cogliere il “sentimento” del tempo di un’epoca diventano infatti fondamentali anche le analisi delle famiglie semantiche che lo rappresentano nelle diverse lingue medievali e il confronto con le concezioni di civiltà europee ed extraeuropee (comprese Bisanzio, l’Islam, l’Ebraismo) in contatto osmotico con l’Occidente, le percezioni che emergono dalle risultanze archeologiche e le rappresentazioni di mesi e stagioni nelle opere d’arte, l’“outillage mental” con cui gli uomini e le donne dell’Alto Medioevo definiscono e usano questa categoria, le articolazioni del tempo quotidiano, alimentare come giuridico e liturgico, le espressioni del tempo nei trattati grammaticali e nelle teorie e pratiche musicali, perfino nelle alternanze ritmiche delle scritture dei codici.

Su tutto questo la LXX Settimana CISAM del 2023 propone a trentacinque studiosi internazionali di presentare e discutere lezioni nelle aree di loro competenza, per confrontare opinioni consolidate e nuove acquisizioni, interpretazioni classiche e ipotesi recenti, coinvolgendo il più ampio numero possibile di testimonianze, discipline e civiltà altomedievali per avvicinarci così, in una eucronia nei limiti del possibile senza anacronismi, a una conoscenza più profonda possibile del tempo altomedievale.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

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Per informazioni sulla Settimana di Studi e su come partecipare:
Fondazione CISAM
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Apr
15
Sab
LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Teatro Caio Melisso
Apr 15 giorno intero
<!--:it-->LXX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->70th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Teatro Caio Melisso | Spoleto | Umbria | Italia

La LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 13 al 19 aprile 2023 presso il Teatro Caio Melisso e avrà come oggetto Il tempo nell’alto medioevo.

Nel 2005 un articolo di Jean-Claude Schmitt (“Cahiers de Civilisation Médiévale”, 48, pp. 31-52) definiva il Tempo come “l’impensé de l’histoire”. Se è riconosciuto che, come scriveva Marc Bloch, la Storia è «la science des hommes dans le temps», sembra che in realtà le concezioni del Tempo e le loro manifestazioni nell’alto medioevo non abbiano mai costituito l’oggetto specifico di un incontro di studi o di una sintesi dell’ampiezza necessaria. Il bel congresso del Mittellateiner Komitee tenuto a Lione nel 2014 (con atti pubblicati nel 2017) era programmaticamente centrato su testi letterari, storici e filosofici nella sola lingua latina e relativi a tutto il periodo medievale, dedicando relativamente poco spazio ai primi secoli, mentre l’argomento del convegno CISAM di Roma-Subiaco 2017 era limitato alle comunità monastiche. Nonostante i fondamentali capitoli su alcuni secoli medievali (solitamente gli ultimi) in saggi di Ariès, von den Steinen, Gurevič, Le Goff, Martin, Baschet, Pomian, e gli articoli di Wolff e tanti altri, è forse solo con Arno Borst che il tempo e le sue definizioni e misurazioni nel Medioevo sono diventati argomento centrale di studi di ampio respiro fondati su una gigantesca base documentale anche sul piano della conoscenza astronomica, della tecnica computistica e dei suoi riflessi sociali e scientifici. È dunque da questo ancoraggio sicuro, e insieme dalla nuova idea di tempo come scansione ritmica introdotta proprio da Schmitt negli ultimi anni, che possiamo partire per comprendere con un raggio di osservazione il più esteso possibile la fenomenologia del tempo nell’alto medioevo. Per cogliere il “sentimento” del tempo di un’epoca diventano infatti fondamentali anche le analisi delle famiglie semantiche che lo rappresentano nelle diverse lingue medievali e il confronto con le concezioni di civiltà europee ed extraeuropee (comprese Bisanzio, l’Islam, l’Ebraismo) in contatto osmotico con l’Occidente, le percezioni che emergono dalle risultanze archeologiche e le rappresentazioni di mesi e stagioni nelle opere d’arte, l’“outillage mental” con cui gli uomini e le donne dell’Alto Medioevo definiscono e usano questa categoria, le articolazioni del tempo quotidiano, alimentare come giuridico e liturgico, le espressioni del tempo nei trattati grammaticali e nelle teorie e pratiche musicali, perfino nelle alternanze ritmiche delle scritture dei codici.

Su tutto questo la LXX Settimana CISAM del 2023 propone a trentacinque studiosi internazionali di presentare e discutere lezioni nelle aree di loro competenza, per confrontare opinioni consolidate e nuove acquisizioni, interpretazioni classiche e ipotesi recenti, coinvolgendo il più ampio numero possibile di testimonianze, discipline e civiltà altomedievali per avvicinarci così, in una eucronia nei limiti del possibile senza anacronismi, a una conoscenza più profonda possibile del tempo altomedievale.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

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Per informazioni sulla Settimana di Studi e su come partecipare:
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Apr
16
Dom
LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Teatro Caio Melisso
Apr 16 giorno intero
<!--:it-->LXX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->70th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Teatro Caio Melisso | Spoleto | Umbria | Italia

La LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 13 al 19 aprile 2023 presso il Teatro Caio Melisso e avrà come oggetto Il tempo nell’alto medioevo.

Nel 2005 un articolo di Jean-Claude Schmitt (“Cahiers de Civilisation Médiévale”, 48, pp. 31-52) definiva il Tempo come “l’impensé de l’histoire”. Se è riconosciuto che, come scriveva Marc Bloch, la Storia è «la science des hommes dans le temps», sembra che in realtà le concezioni del Tempo e le loro manifestazioni nell’alto medioevo non abbiano mai costituito l’oggetto specifico di un incontro di studi o di una sintesi dell’ampiezza necessaria. Il bel congresso del Mittellateiner Komitee tenuto a Lione nel 2014 (con atti pubblicati nel 2017) era programmaticamente centrato su testi letterari, storici e filosofici nella sola lingua latina e relativi a tutto il periodo medievale, dedicando relativamente poco spazio ai primi secoli, mentre l’argomento del convegno CISAM di Roma-Subiaco 2017 era limitato alle comunità monastiche. Nonostante i fondamentali capitoli su alcuni secoli medievali (solitamente gli ultimi) in saggi di Ariès, von den Steinen, Gurevič, Le Goff, Martin, Baschet, Pomian, e gli articoli di Wolff e tanti altri, è forse solo con Arno Borst che il tempo e le sue definizioni e misurazioni nel Medioevo sono diventati argomento centrale di studi di ampio respiro fondati su una gigantesca base documentale anche sul piano della conoscenza astronomica, della tecnica computistica e dei suoi riflessi sociali e scientifici. È dunque da questo ancoraggio sicuro, e insieme dalla nuova idea di tempo come scansione ritmica introdotta proprio da Schmitt negli ultimi anni, che possiamo partire per comprendere con un raggio di osservazione il più esteso possibile la fenomenologia del tempo nell’alto medioevo. Per cogliere il “sentimento” del tempo di un’epoca diventano infatti fondamentali anche le analisi delle famiglie semantiche che lo rappresentano nelle diverse lingue medievali e il confronto con le concezioni di civiltà europee ed extraeuropee (comprese Bisanzio, l’Islam, l’Ebraismo) in contatto osmotico con l’Occidente, le percezioni che emergono dalle risultanze archeologiche e le rappresentazioni di mesi e stagioni nelle opere d’arte, l’“outillage mental” con cui gli uomini e le donne dell’Alto Medioevo definiscono e usano questa categoria, le articolazioni del tempo quotidiano, alimentare come giuridico e liturgico, le espressioni del tempo nei trattati grammaticali e nelle teorie e pratiche musicali, perfino nelle alternanze ritmiche delle scritture dei codici.

Su tutto questo la LXX Settimana CISAM del 2023 propone a trentacinque studiosi internazionali di presentare e discutere lezioni nelle aree di loro competenza, per confrontare opinioni consolidate e nuove acquisizioni, interpretazioni classiche e ipotesi recenti, coinvolgendo il più ampio numero possibile di testimonianze, discipline e civiltà altomedievali per avvicinarci così, in una eucronia nei limiti del possibile senza anacronismi, a una conoscenza più profonda possibile del tempo altomedievale.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

Scarica il programma della LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo

Per informazioni sulla Settimana di Studi e su come partecipare:
Fondazione CISAM
Palazzo Arroni, via dell’Arringo – Spoleto
Tel. 0743 225630 – Fax 0743 49902
cisam@cisam.orgwww.cisam.org

Apr
17
Lun
LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Teatro Caio Melisso
Apr 17 giorno intero
<!--:it-->LXX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->70th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Teatro Caio Melisso | Spoleto | Umbria | Italia

La LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 13 al 19 aprile 2023 presso il Teatro Caio Melisso e avrà come oggetto Il tempo nell’alto medioevo.

Nel 2005 un articolo di Jean-Claude Schmitt (“Cahiers de Civilisation Médiévale”, 48, pp. 31-52) definiva il Tempo come “l’impensé de l’histoire”. Se è riconosciuto che, come scriveva Marc Bloch, la Storia è «la science des hommes dans le temps», sembra che in realtà le concezioni del Tempo e le loro manifestazioni nell’alto medioevo non abbiano mai costituito l’oggetto specifico di un incontro di studi o di una sintesi dell’ampiezza necessaria. Il bel congresso del Mittellateiner Komitee tenuto a Lione nel 2014 (con atti pubblicati nel 2017) era programmaticamente centrato su testi letterari, storici e filosofici nella sola lingua latina e relativi a tutto il periodo medievale, dedicando relativamente poco spazio ai primi secoli, mentre l’argomento del convegno CISAM di Roma-Subiaco 2017 era limitato alle comunità monastiche. Nonostante i fondamentali capitoli su alcuni secoli medievali (solitamente gli ultimi) in saggi di Ariès, von den Steinen, Gurevič, Le Goff, Martin, Baschet, Pomian, e gli articoli di Wolff e tanti altri, è forse solo con Arno Borst che il tempo e le sue definizioni e misurazioni nel Medioevo sono diventati argomento centrale di studi di ampio respiro fondati su una gigantesca base documentale anche sul piano della conoscenza astronomica, della tecnica computistica e dei suoi riflessi sociali e scientifici. È dunque da questo ancoraggio sicuro, e insieme dalla nuova idea di tempo come scansione ritmica introdotta proprio da Schmitt negli ultimi anni, che possiamo partire per comprendere con un raggio di osservazione il più esteso possibile la fenomenologia del tempo nell’alto medioevo. Per cogliere il “sentimento” del tempo di un’epoca diventano infatti fondamentali anche le analisi delle famiglie semantiche che lo rappresentano nelle diverse lingue medievali e il confronto con le concezioni di civiltà europee ed extraeuropee (comprese Bisanzio, l’Islam, l’Ebraismo) in contatto osmotico con l’Occidente, le percezioni che emergono dalle risultanze archeologiche e le rappresentazioni di mesi e stagioni nelle opere d’arte, l’“outillage mental” con cui gli uomini e le donne dell’Alto Medioevo definiscono e usano questa categoria, le articolazioni del tempo quotidiano, alimentare come giuridico e liturgico, le espressioni del tempo nei trattati grammaticali e nelle teorie e pratiche musicali, perfino nelle alternanze ritmiche delle scritture dei codici.

Su tutto questo la LXX Settimana CISAM del 2023 propone a trentacinque studiosi internazionali di presentare e discutere lezioni nelle aree di loro competenza, per confrontare opinioni consolidate e nuove acquisizioni, interpretazioni classiche e ipotesi recenti, coinvolgendo il più ampio numero possibile di testimonianze, discipline e civiltà altomedievali per avvicinarci così, in una eucronia nei limiti del possibile senza anacronismi, a una conoscenza più profonda possibile del tempo altomedievale.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

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Per informazioni sulla Settimana di Studi e su come partecipare:
Fondazione CISAM
Palazzo Arroni, via dell’Arringo – Spoleto
Tel. 0743 225630 – Fax 0743 49902
cisam@cisam.orgwww.cisam.org

Apr
18
Mar
LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Teatro Caio Melisso
Apr 18 giorno intero
<!--:it-->LXX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->70th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Teatro Caio Melisso | Spoleto | Umbria | Italia

La LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 13 al 19 aprile 2023 presso il Teatro Caio Melisso e avrà come oggetto Il tempo nell’alto medioevo.

Nel 2005 un articolo di Jean-Claude Schmitt (“Cahiers de Civilisation Médiévale”, 48, pp. 31-52) definiva il Tempo come “l’impensé de l’histoire”. Se è riconosciuto che, come scriveva Marc Bloch, la Storia è «la science des hommes dans le temps», sembra che in realtà le concezioni del Tempo e le loro manifestazioni nell’alto medioevo non abbiano mai costituito l’oggetto specifico di un incontro di studi o di una sintesi dell’ampiezza necessaria. Il bel congresso del Mittellateiner Komitee tenuto a Lione nel 2014 (con atti pubblicati nel 2017) era programmaticamente centrato su testi letterari, storici e filosofici nella sola lingua latina e relativi a tutto il periodo medievale, dedicando relativamente poco spazio ai primi secoli, mentre l’argomento del convegno CISAM di Roma-Subiaco 2017 era limitato alle comunità monastiche. Nonostante i fondamentali capitoli su alcuni secoli medievali (solitamente gli ultimi) in saggi di Ariès, von den Steinen, Gurevič, Le Goff, Martin, Baschet, Pomian, e gli articoli di Wolff e tanti altri, è forse solo con Arno Borst che il tempo e le sue definizioni e misurazioni nel Medioevo sono diventati argomento centrale di studi di ampio respiro fondati su una gigantesca base documentale anche sul piano della conoscenza astronomica, della tecnica computistica e dei suoi riflessi sociali e scientifici. È dunque da questo ancoraggio sicuro, e insieme dalla nuova idea di tempo come scansione ritmica introdotta proprio da Schmitt negli ultimi anni, che possiamo partire per comprendere con un raggio di osservazione il più esteso possibile la fenomenologia del tempo nell’alto medioevo. Per cogliere il “sentimento” del tempo di un’epoca diventano infatti fondamentali anche le analisi delle famiglie semantiche che lo rappresentano nelle diverse lingue medievali e il confronto con le concezioni di civiltà europee ed extraeuropee (comprese Bisanzio, l’Islam, l’Ebraismo) in contatto osmotico con l’Occidente, le percezioni che emergono dalle risultanze archeologiche e le rappresentazioni di mesi e stagioni nelle opere d’arte, l’“outillage mental” con cui gli uomini e le donne dell’Alto Medioevo definiscono e usano questa categoria, le articolazioni del tempo quotidiano, alimentare come giuridico e liturgico, le espressioni del tempo nei trattati grammaticali e nelle teorie e pratiche musicali, perfino nelle alternanze ritmiche delle scritture dei codici.

Su tutto questo la LXX Settimana CISAM del 2023 propone a trentacinque studiosi internazionali di presentare e discutere lezioni nelle aree di loro competenza, per confrontare opinioni consolidate e nuove acquisizioni, interpretazioni classiche e ipotesi recenti, coinvolgendo il più ampio numero possibile di testimonianze, discipline e civiltà altomedievali per avvicinarci così, in una eucronia nei limiti del possibile senza anacronismi, a una conoscenza più profonda possibile del tempo altomedievale.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

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Per informazioni sulla Settimana di Studi e su come partecipare:
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Tel. 0743 225630 – Fax 0743 49902
cisam@cisam.orgwww.cisam.org

Apr
19
Mer
LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo @ Teatro Caio Melisso
Apr 19 giorno intero
<!--:it-->LXX Settimana di Studi sull'Alto Medioevo<!--:--><!--:en-->70th Study Week on the Early Middle Ages<!--:--> @ Teatro Caio Melisso | Spoleto | Umbria | Italia

La LXX Settimana di Studi sull’Alto Medioevo, organizzata dal CISAM, si terrà dal 13 al 19 aprile 2023 presso il Teatro Caio Melisso e avrà come oggetto Il tempo nell’alto medioevo.

Nel 2005 un articolo di Jean-Claude Schmitt (“Cahiers de Civilisation Médiévale”, 48, pp. 31-52) definiva il Tempo come “l’impensé de l’histoire”. Se è riconosciuto che, come scriveva Marc Bloch, la Storia è «la science des hommes dans le temps», sembra che in realtà le concezioni del Tempo e le loro manifestazioni nell’alto medioevo non abbiano mai costituito l’oggetto specifico di un incontro di studi o di una sintesi dell’ampiezza necessaria. Il bel congresso del Mittellateiner Komitee tenuto a Lione nel 2014 (con atti pubblicati nel 2017) era programmaticamente centrato su testi letterari, storici e filosofici nella sola lingua latina e relativi a tutto il periodo medievale, dedicando relativamente poco spazio ai primi secoli, mentre l’argomento del convegno CISAM di Roma-Subiaco 2017 era limitato alle comunità monastiche. Nonostante i fondamentali capitoli su alcuni secoli medievali (solitamente gli ultimi) in saggi di Ariès, von den Steinen, Gurevič, Le Goff, Martin, Baschet, Pomian, e gli articoli di Wolff e tanti altri, è forse solo con Arno Borst che il tempo e le sue definizioni e misurazioni nel Medioevo sono diventati argomento centrale di studi di ampio respiro fondati su una gigantesca base documentale anche sul piano della conoscenza astronomica, della tecnica computistica e dei suoi riflessi sociali e scientifici. È dunque da questo ancoraggio sicuro, e insieme dalla nuova idea di tempo come scansione ritmica introdotta proprio da Schmitt negli ultimi anni, che possiamo partire per comprendere con un raggio di osservazione il più esteso possibile la fenomenologia del tempo nell’alto medioevo. Per cogliere il “sentimento” del tempo di un’epoca diventano infatti fondamentali anche le analisi delle famiglie semantiche che lo rappresentano nelle diverse lingue medievali e il confronto con le concezioni di civiltà europee ed extraeuropee (comprese Bisanzio, l’Islam, l’Ebraismo) in contatto osmotico con l’Occidente, le percezioni che emergono dalle risultanze archeologiche e le rappresentazioni di mesi e stagioni nelle opere d’arte, l’“outillage mental” con cui gli uomini e le donne dell’Alto Medioevo definiscono e usano questa categoria, le articolazioni del tempo quotidiano, alimentare come giuridico e liturgico, le espressioni del tempo nei trattati grammaticali e nelle teorie e pratiche musicali, perfino nelle alternanze ritmiche delle scritture dei codici.

Su tutto questo la LXX Settimana CISAM del 2023 propone a trentacinque studiosi internazionali di presentare e discutere lezioni nelle aree di loro competenza, per confrontare opinioni consolidate e nuove acquisizioni, interpretazioni classiche e ipotesi recenti, coinvolgendo il più ampio numero possibile di testimonianze, discipline e civiltà altomedievali per avvicinarci così, in una eucronia nei limiti del possibile senza anacronismi, a una conoscenza più profonda possibile del tempo altomedievale.

La Fondazione Centro italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto, oltre alla pubblicazione di volumi sul medioevo, rappresenta un solido punto di riferimento nella ricerca medievistica mondiale e, attraverso la Settimana di Studi, fornisce un’occasione di incontro e di dibattito scientifico di altissimo livello.

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Per informazioni sulla Settimana di Studi e su come partecipare:
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Tel. 0743 225630 – Fax 0743 49902
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