La Scuola di Teatro Teodelapio, organizza anche quest’anno delle lezioni aperte per gli studenti e per tutta la cittadinanza delle Lezioni Aperte. Gli incontri si svolgeranno alla Sala Pegasus alle ore 18 dei giovedì indicati in cartellone:
30 novembre 2017, ore 18.00
Anatomia del colpo di scena
Conferenza-spettacolo con Giuseppe Manfridi
Una riflessione su come l’imprevedibile e l’inatteso agiscono sulla natura umana, in un virtuosistico gioco di rimandi: da Cechov a Pirandello, da Dario Argento a Maradona.
21 dicembre 2017, ore 18.00
La lettura ad alta voce –la difficile arte del traduttore che crea
Con Anna Leonardi
Una devota e puntigliosa analisi della relazione tra lettura e scrittura.
22 marzo 2018, ore 18.00
Diversamente belle:
Vecchiaia eroica di Sarah Bernhardt
Più che bellezza di Eleonora Duse
con Laura Mariani, docente dell’Università di Bologna
Un’indagine sul potere di trasfigurazione della scena, sull’essenza speciale del fascino delle grandi attrici
Il saggio analizza il tema della bellezza dal punto di vista del teatro, presentando i casi paradigmatici delle due maggiori attrici fra Otto e Novecento: Sarah Bernhardt e Eleonora Duse. La prima ha subito in vecchiaia l’amputazione di una gamba, senza per questo rinunciare al suo lavoro; la seconda ha continuato a esibirsi coi capelli bianchi e senza trucco, andando oltre il personaggio per creare drammi dell’anima. Da un lato, si prefigurano così gli attuali Teatri d’interazione sociale che mettono in scena corpi segnati dall’handicap e dalla detenzione e, dall’altro, si afferma un diverso concetto di bellezza. A teatro il fascino nasce anzitutto dalla bravura, godendo dei poteri di trasfigurazione del palcoscenico. L’attrice parte da qui per costruire la sua immagine pubblica, acquisendo così strumenti per affrontare la vecchiaia e offrendo alle donne modelli stimolanti.
Secondo ciclo di conferenze di Raccontando la Storia, progettato dal Museo Archeologico e Teatro Romano di Spoleto in collaborazione con GraficArte Severini e Astra Onlus.
Novità di questo anno del ciclo di appuntamenti sono la realizzazione di sussidi didattici che verranno consegnati ai partecipanti ad ogni incontro e la predisposizione di un ebook per le conferenze dell’anno precedente.
Calendario prossimi incontri:
Venerdì 23 marzo
CARSULAE: I RISULTATI DELLE PIU’ RECENTI CAMPAGNE DI SCAVO
Luca Donnini, Massimiliano Gasperini – Associazione Astra
Venerdì 13 aprile
IL CARRO DI MONTELEONE DI SPOLETO
Francesco Roncalli – Università degli Studi Federico II di Napoli
Venerdì 16 maggio
L’ANTICA CITTA’ DI GUBBIO: NUOVI DATI PER LA CONOSCENZA
Luana Cenciaioli – Polo Museale dell?umbria, Musei Archeologici Nazionali di Perugia e Orvieto
Venerdì 1 giugno
TOMBE A FOSSA, A CASSONE E A CAMERA DALLA VALNERINA AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI SPOLETO
Chiara Procacci – Archeologo
Maria Angela Turchetti – Polo Museale dell’Umbria, Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto
Secondo ciclo di conferenze di Raccontando la Storia, progettato dal Museo Archeologico e Teatro Romano di Spoleto in collaborazione con GraficArte Severini e Astra Onlus.
Novità di questo anno del ciclo di appuntamenti sono la realizzazione di sussidi didattici che verranno consegnati ai partecipanti ad ogni incontro e la predisposizione di un ebook per le conferenze dell’anno precedente.
Calendario prossimi incontri:
Venerdì 13 aprile
IL CARRO DI MONTELEONE DI SPOLETO
Francesco Roncalli – Università degli Studi Federico II di Napoli
Venerdì 16 maggio
L’ANTICA CITTA’ DI GUBBIO: NUOVI DATI PER LA CONOSCENZA
Luana Cenciaioli – Polo Museale dell?umbria, Musei Archeologici Nazionali di Perugia e Orvieto
Venerdì 1 giugno
TOMBE A FOSSA, A CASSONE E A CAMERA DALLA VALNERINA AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI SPOLETO
Chiara Procacci – Archeologo
Maria Angela Turchetti – Polo Museale dell’Umbria, Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto
L’Accademia degli Ottusi presenta la Rassegna di Conferenze 2018:
Venerdì 13 aprile, ore 18
Per la scalinata di piazza Pianciani
Giovanna Martellotti, CBS restauro Roma
Marco Menegotto, Università di Roma La Sapienza
Giuliano Macchia, architetto
Venerdì 20 aprile, ore 17
Da Rossini a Rossini: intorno al Mosè – Moïse
Biancamaria Brumana, Università degli studi di Perugia
Venerdì 27 aprile, ore 17
Benedetto Egio da Spoleto: un grande ellenista alla corte del cardinale Alessandro Farnese
Ginette Vagenheim, Università di Rouen
Venerdì 4 maggio, ore 17
Presentazione del volume Diario di una giudice. I miei cinquant’anni in magistratura
di Gabriella Luccioli.
Roberto Laudenzi, Magistrato, Tribunale di Spoleto
Maria Rosaria Marella, Università degli studi di Perugia
Alfonso Marchese, giornalista
Mercoledì 9 maggio, ore 17
Le origini dell’uomo. Le ricerche dell’Università di Perugia sull’evoluzione umana in Africa.
Marco Cherin, Paleontologo, Università degli studi di Perugia
Mercoledì 23 maggio, ore 17
Il restauro della villa romana di Positano
Bruno Bruni, Coobec
Data da definire
Presentazione del n. 54.10 di Spoletium
L’Accademia degli Ottusi presenta la Rassegna di Conferenze 2018:
Venerdì 13 aprile, ore 18
Per la scalinata di piazza Pianciani
Giovanna Martellotti, CBS restauro Roma
Marco Menegotto, Università di Roma La Sapienza
Giuliano Macchia, architetto
Venerdì 20 aprile, ore 17
Da Rossini a Rossini: intorno al Mosè – Moïse
Biancamaria Brumana, Università degli studi di Perugia
Venerdì 27 aprile, ore 17
Benedetto Egio da Spoleto: un grande ellenista alla corte del cardinale Alessandro Farnese
Ginette Vagenheim, Università di Rouen
Venerdì 4 maggio, ore 17
Presentazione del volume Diario di una giudice. I miei cinquant’anni in magistratura
di Gabriella Luccioli.
Roberto Laudenzi, Magistrato, Tribunale di Spoleto
Maria Rosaria Marella, Università degli studi di Perugia
Alfonso Marchese, giornalista
Mercoledì 9 maggio, ore 17
Le origini dell’uomo. Le ricerche dell’Università di Perugia sull’evoluzione umana in Africa.
Marco Cherin, Paleontologo, Università degli studi di Perugia
Mercoledì 23 maggio, ore 17
Il restauro della villa romana di Positano
Bruno Bruni, Coobec
Data da definire
Presentazione del n. 54.10 di Spoletium
L’Accademia degli Ottusi presenta la Rassegna di Conferenze 2018:
Venerdì 13 aprile, ore 18
Per la scalinata di piazza Pianciani
Giovanna Martellotti, CBS restauro Roma
Marco Menegotto, Università di Roma La Sapienza
Giuliano Macchia, architetto
Venerdì 20 aprile, ore 17
Da Rossini a Rossini: intorno al Mosè – Moïse
Biancamaria Brumana, Università degli studi di Perugia
Venerdì 27 aprile, ore 17
Benedetto Egio da Spoleto: un grande ellenista alla corte del cardinale Alessandro Farnese
Ginette Vagenheim, Università di Rouen
Venerdì 4 maggio, ore 17
Presentazione del volume Diario di una giudice. I miei cinquant’anni in magistratura
di Gabriella Luccioli.
Roberto Laudenzi, Magistrato, Tribunale di Spoleto
Maria Rosaria Marella, Università degli studi di Perugia
Alfonso Marchese, giornalista
Mercoledì 9 maggio, ore 17
Le origini dell’uomo. Le ricerche dell’Università di Perugia sull’evoluzione umana in Africa.
Marco Cherin, Paleontologo, Università degli studi di Perugia
Mercoledì 23 maggio, ore 17
Il restauro della villa romana di Positano
Bruno Bruni, Coobec
Data da definire
Presentazione del n. 54.10 di Spoletium
Spoleto a Colori torna dal 29 aprile al 1 maggio 2018, con un programma ricco di iniziative per tutte le età.
DOMENICA 29 APRILE
Aperitivo dalle ore 18:00 alle 21:00
presso il Chiostro di San Nicolò con musica live e dj
LUNEDÌ 30 APRILE
Arte in Strada e poi Metamorphosis.
• Laboratorio “Mettiamoci all’OPERA… Creando” dalle ore 16:00 alle ore 20:00 presso Piazza Pianciani
• Gonfiabili Auditorium della Stella dalle ore 15.30
• Artisti di strada per le vie della città dalle ore 15:30 (Corso Garibaldi, Piazzetta dell’Erba, Via Portafuga, Torre dell’Olio, Via Salaria e Via Minervio, Piazza del Mercato)
• Mega Baloon Show dalle ore 23.00 a Piazza del Mercato, un coinvolgente spettacolo con gli artisti di strada
• “METAMORPHOSIS: tra storia e tecnologia” dalle ore 23:30 alle ore 03:00 presso “Rocca Albornoziana” con “LO ZOO” di Radio 105.
MARTEDÌ 1 MAGGIO
• CREAttività presenta “L’Isola che non c’è” presso i giardinetti di Viale Trento e Trieste: laboratori per bambini da 0 a 99 anni.
• COLORbaby dalle ore 15:00 alle ore 18:30 con molte attrazioni per i più piccoli (animazione, gonfiabili, artisti di strada, sport, pony, agility dog)
• COLORmob: il primo evento in Italia di polveri colorate per ballare e divertirsi con gli amici e tutta la famiglia.
Inizio ore 18:00 fino alle 20:30 presso parcheggio “Ex ferrovia Spoleto-Norcia”
Tutte le informazioni su www.spoletoacolori.it
L’Accademia degli Ottusi presenta la Rassegna di Conferenze 2018:
Venerdì 13 aprile, ore 18
Per la scalinata di piazza Pianciani
Giovanna Martellotti, CBS restauro Roma
Marco Menegotto, Università di Roma La Sapienza
Giuliano Macchia, architetto
Venerdì 20 aprile, ore 17
Da Rossini a Rossini: intorno al Mosè – Moïse
Biancamaria Brumana, Università degli studi di Perugia
Venerdì 27 aprile, ore 17
Benedetto Egio da Spoleto: un grande ellenista alla corte del cardinale Alessandro Farnese
Ginette Vagenheim, Università di Rouen
Venerdì 4 maggio, ore 17
Presentazione del volume Diario di una giudice. I miei cinquant’anni in magistratura
di Gabriella Luccioli.
Roberto Laudenzi, Magistrato, Tribunale di Spoleto
Maria Rosaria Marella, Università degli studi di Perugia
Alfonso Marchese, giornalista
Mercoledì 9 maggio, ore 17
Le origini dell’uomo. Le ricerche dell’Università di Perugia sull’evoluzione umana in Africa.
Marco Cherin, Paleontologo, Università degli studi di Perugia
Mercoledì 23 maggio, ore 17
Il restauro della villa romana di Positano
Bruno Bruni, Coobec
Data da definire
Presentazione del n. 54.10 di Spoletium
L’Accademia degli Ottusi presenta la Rassegna di Conferenze 2018:
Venerdì 13 aprile, ore 18
Per la scalinata di piazza Pianciani
Giovanna Martellotti, CBS restauro Roma
Marco Menegotto, Università di Roma La Sapienza
Giuliano Macchia, architetto
Venerdì 20 aprile, ore 17
Da Rossini a Rossini: intorno al Mosè – Moïse
Biancamaria Brumana, Università degli studi di Perugia
Venerdì 27 aprile, ore 17
Benedetto Egio da Spoleto: un grande ellenista alla corte del cardinale Alessandro Farnese
Ginette Vagenheim, Università di Rouen
Venerdì 4 maggio, ore 17
Presentazione del volume Diario di una giudice. I miei cinquant’anni in magistratura
di Gabriella Luccioli.
Roberto Laudenzi, Magistrato, Tribunale di Spoleto
Maria Rosaria Marella, Università degli studi di Perugia
Alfonso Marchese, giornalista
Mercoledì 9 maggio, ore 17
Le origini dell’uomo. Le ricerche dell’Università di Perugia sull’evoluzione umana in Africa.
Marco Cherin, Paleontologo, Università degli studi di Perugia
Mercoledì 23 maggio, ore 17
Il restauro della villa romana di Positano
Bruno Bruni, Coobec
Data da definire
Presentazione del n. 54.10 di Spoletium
La Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto ospiterà un ciclo di incontri da venerdì 27 aprile a martedì 5 giugno 2018.
Le cinque conferenze di Mariarosaria Salvatore, Fabio Isman, Amedeo Feniello, Chiara Frugoni e Maria Grazia Nico verteranno sulla storia, la storia dell’arte, la cultura e il territorio spoletino.
L’iniziativa è organizzata dal Polo museale dell’Umbria, da Sistema Museo, dall’Associazione Rocca Albornoziana e da ANISA (Associazione Nazionale InsegnantiStoria dell’Arte).
Questo il programma:
27 aprile ore 17.00
Mariarosaria Salvatore
Il Museo del Ducato di Spoleto: suggestioni
11 maggio ore 17.00
Fabio Isman
Presentazione del volume L’Italia dell’arte perduta. Collezioni disperse, capolavori fuggiti
17 maggio ore 18.00
Amedeo Feniello
Il Medioevo nella “Storia mondiale dell’Italia”
25 maggio ore 17.00
Chiara Frugoni
Presentazione del volume Vivere nel Medioevo. Donne, uomini e soprattutto bambini
5 giugno ore 17.00
Maria Grazia Nico
Il Cardinale Albornoz e il sistema delle rocche
Ingresso libero
Secondo ciclo di conferenze di Raccontando la Storia, progettato dal Museo Archeologico e Teatro Romano di Spoleto in collaborazione con GraficArte Severini e Astra Onlus.
Novità di questo anno del ciclo di appuntamenti sono la realizzazione di sussidi didattici che verranno consegnati ai partecipanti ad ogni incontro e la predisposizione di un ebook per le conferenze dell’anno precedente.
Calendario prossimi incontri:
Venerdì 18 maggio
L’ANTICA CITTA’ DI GUBBIO: NUOVI DATI PER LA CONOSCENZA
Luana Cenciaioli – Polo Museale dell?umbria, Musei Archeologici Nazionali di Perugia e Orvieto
Venerdì 1 giugno
TOMBE A FOSSA, A CASSONE E A CAMERA DALLA VALNERINA AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI SPOLETO
Chiara Procacci – Archeologo
Maria Angela Turchetti – Polo Museale dell’Umbria, Museo Archeologico Nazionale e Teatro Romano di Spoleto
L’Accademia degli Ottusi presenta la Rassegna di Conferenze 2018:
Venerdì 13 aprile, ore 18
Per la scalinata di piazza Pianciani
Giovanna Martellotti, CBS restauro Roma
Marco Menegotto, Università di Roma La Sapienza
Giuliano Macchia, architetto
Venerdì 20 aprile, ore 17
Da Rossini a Rossini: intorno al Mosè – Moïse
Biancamaria Brumana, Università degli studi di Perugia
Venerdì 27 aprile, ore 17
Benedetto Egio da Spoleto: un grande ellenista alla corte del cardinale Alessandro Farnese
Ginette Vagenheim, Università di Rouen
Venerdì 4 maggio, ore 17
Presentazione del volume Diario di una giudice. I miei cinquant’anni in magistratura
di Gabriella Luccioli.
Roberto Laudenzi, Magistrato, Tribunale di Spoleto
Maria Rosaria Marella, Università degli studi di Perugia
Alfonso Marchese, giornalista
Mercoledì 9 maggio, ore 17
Le origini dell’uomo. Le ricerche dell’Università di Perugia sull’evoluzione umana in Africa.
Marco Cherin, Paleontologo, Università degli studi di Perugia
Mercoledì 23 maggio, ore 17
Il restauro della villa romana di Positano
Bruno Bruni, Coobec
Data da definire
Presentazione del n. 54.10 di Spoletium
Venerdì 1 giugno al Museo archeologico nazionale di Spoleto le archeologhe Chiara Procacci e Maria Angela Turchetti (direttrice di musei appartenenti al Polo museale della Toscana) parleranno, alle ore 17, del materiale trovato in alcune tombe a Fossa, Cassone e Camera, in Valnerina, conservato al museo spoletino. Tra il 1870 e il 1925 sono stati effettuati importanti rinvenimenti in Valnerina e a Norcia, in particolare nella necropoli nei pressi del Piano di Santa Scolastica.
Il materiale di Norcia, depositato presso il Museo nazionale romano, è stato trasferito dal Duemila al Museo archeologico nazionale di Spoleto dove attualmente è esposto. Gli scavi eseguiti da Giuseppe Sordini alla fine dell’Ottocento, quelli compiuti dalla Soprintendenza archeologica dell’Umbria in Valnerina, nonché donazioni come la Collezione Sapori hanno ulteriormente contribuito ad arricchire la sezione dedicata al territorio spoletino fornendo dati significativi per la ricostruzione della storia dell’alta valle del fiume Nera tra l’Età del Bronzo e la romanizzazione.
Chiara Procacci e Maria Angela Turchetti si soffermeranno sui materiali provenienti dagli scavi del piano di Santa Scolastica con una specifica attenzione a tipologie tombali, rituali funerari e classi di materiali. Si vuole in tal modo consentire una più compiuta definizione storica di Norcia e dell’Alta Sabina in attesa che vengano completati i lavori di restauro del Museo della Castellina, chiuso al pubblico dopo gli eventi sismici del 2016.
La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 61° edizione.
Dal 29 giugno al 15 luglio 2018 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.
Questo il promo:
PROGRAMMA E INFO SUL SITO UFFICIALE DEL FESTIVAL: www.festivaldispoleto.com
COME ACQUISTARE
*Call Center Festival
+ 39 0743 77 64 44
+39 0743 22 28 89
*al costo della tariffa urbana
biglietteria@festivaldispoleto.com
Box Office Spoleto
– Via Filitteria, 1
– Piazza della Vittoria, 25
Christian De Sica, Giancarlo Giannini, Caparezza, David Riondino, la danza dei Kataklò e di Mauro Bigonzetti, il Gran Galà Internazionale di Danza “Tribute to Rudolf Nureyev”, l’appuntamento con Eine Kleine Musik del Teatro Lirico Sperimentale, i concerti dell’alba dell’Umbria Ensemble che omaggiano Leonard Bernstein e i Beatles: questi sono alcuni dei protagonisti e degli spettacoli che compongono il cartellone di “Le Quattro Stagioni – Spoleto d’Estate”, il contenitore di proposte culturali del Comune di Spoleto che propone tanti appuntamenti con la musica, la danza, il teatro, la letteratura. Nel programma – che accoglie anche i tanti eventi inseriti nel cartellone del 38° ferragosto Spoletino organizzato dalla PRO LOCO “A. Busetti” – anche conferenze, trekking urbani, momenti conviviali curate da diverse associazioni della città tra cui l’archivio di Stato di Perugia, Cinema Sala Pegasus, Spoleto Studi d’Arte, il Coro dei Laudesi Umbri. Molte anche le mostre, dagli appuntamenti di Palazzo Collicola Arti Visive, ai Capolavori del ‘300 alla Rocca di Albornoz, da quella dedicata al Festival del 1959 all’archivio di Stato all’istallazione di Giacomo Ramaccini, da Deposito d’autore a Casa Menotti fino a Figurazioni Musicali alla Galleria d’Arte e Tessuti.
Giancarlo Giannini apre il programma – venerdì 20 luglio (ore 21.15) al Teatro Romano – con il recital “LE PAROLE NOTE”, un incontro tra letteratura e musica che vede sul palco, insieme al grande attore, il Marco Zurzolo Quartet con ospite speciale il fisarmonicista Luciano Biondini. “Le Parole Note” è un evento I Love Spoleto.
Sabato 21 luglio sempre al Teatro Romano (ore 21.15) va in scena “MEDITERRANEA”, circumnavigazione coreografica attraverso la musica delle culture che si affacciano sul Mediterraneo. Uno spettacolo che nasce nel 1993 per il Balletto di Toscana e che ottiene subito uno strepitoso successo. Per i suoi quindici anni, nel 2008, viene ripreso e rimontato per la compagnia del Teatro alla Scala, segnando il primo debutto scaligero di Mauro Bigonzetti. Mediterranea è una produzione di Daniele Cipriani. Un evento I Love Spoleto. Sempre sabato 21 all’ex chiesa di S. Agata conferenza di Luigi Rambotti.
Altro appuntamento con la danza è quello con i Kataklò Athletic Dance Theatre che nella splendida cornice del Teatro romano venerdì 27 luglio alle ore 21.15 portano in scena “READY”, uno show appositamente pensato e costruito da Giulia Staccioli che popone le spettacolari coreografie tratte dalle produzioni Eureka (2016), Puzzle (2012) e Play (2008) mantenendo la linea dinamica, atletica, poetica e originale che ha reso i Kataklò la compagnia di athletic theatre italiana più amata e richiesta al mondo. Uno spettacolo I Love Spoleto.
Terzo appuntamento con la danza – sabato 28 luglio alle ore 21,15 ancora al Teatro Romano – è il Gran Gala Internazionale di Danza “tribute to Rudolf Nureyev, realizzato da Daniele Cipriani. A ottanta anni dalla nascita e a venticinque dalla scomparsa, lo spettacolo è un viaggio attraverso le tappe più significative della carriera dello straordinario artista. Sarà una rara registrazione, diretta da Nureyev, che accompagnerà le raffinate proiezioni multimediali del video artista Massimiliano Siccardi in apertura della serata. Uno spettacolo I Love Spoleto.
Il 4 agosto alla Sala Pegasus (ore 17) anteprima nazionale del film “Perfect. Il Re del Pugno”.
Domenica 5 agosto (ore 10) ad Acquaiura-Torrecola alla scoperte della tradizioni con raccolta di patate e colazione con bruschetta.
Doppio appuntamento – venerdì 10 e sabato 11 agosto – con il Teatro Lirico Sperimentale che per EINE KLEINE MUSIK 2018 propone, alle ore 18 al Teatro Caio Melisso, un omaggio musicale a “LA FRANCE“ con brani tratti da opere di Erik Satie, Gabriel Fauré, Francis Poulenc. A seguire, la celebre opera che ha segnato il primo grande successo di Jacques Offenbach “BA-TA-CLAN”, su libretto Ludovic Halévy. La Regia e l’allestimento sono di Giorgio Bongiovanni e Lisa Nava con i Solisti del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”. Sempre il 10 agosto alle 18 trekking urbano dal titolo “Aspettando le stelle Cadenti”.
Dall’11 agosto al 15 agosto si susseguono gli eventi del Ferragosto Spoletino a cura della PRO LOCO in piazza del Comune. Sabato 11 agosto (ore 21) “Danzando Sotto le Stelle” con Lorenzo Lupi e il ContemporaneaMENTE Gruppo Danza. Il 12 agosto “Emozioni e Note – concerto tributo a Cristian Panetto. Il 13 agosto (ore 21) “MAMMA LI TURCHI. Pizziche, tarantelle e tammuriate” . il 14 agosto (ore 21.30) la commedia dialettale “LA PUNTURA NO…NO…NO…” della Traussa. Il 15 agosto alle 19 concerto degli APACHE che precedono il classico appuntamento (alle ore 21.30) con la Tombola.
Sabato 18 agosto al Complesso Monumentale di San Nicolò (ore 21.30) David Riondino è protagonista di “IL DIO DENARO (NON AVRAI ALTRO DIO ALL’INFUORI DI ME) E ALTRE LETTURE”. Uno spettacolo, evento speciale della rassegna “Libro d’Ingresso”, che segna un’ulteriore tappa della collaborazione artistica tra David Riondino e il musicista Fabrizio De Rossi Re.
Giovedì 23 agosto al Complesso San Nicolò (ore 21.30) concerto a cura del Trio di Spoleto (Francioli-Scarabottini-Marino). Venerdì 24 agosto (ore 21.30) concerto corale alla Rocca di Albornoz a cura dei Laudesi Umbri e sempre martedì, ma alle 18.00 alla chiesa di San Ponziano, concerto per organo di Angelo Silvio Rosati e Roberto Petralia.
Sabato 25 agosto in piazza duomo (ore 21.15) Christian racconta Christian De Sica con la partecipazione di Pino Strabioli e l’Orchestra Big Band Universe. Un evento “I love Spoleto”.
Due i concerti dell’alba curati dal gruppo cameristico dell’Umbria Ensemble che si terranno entrambi alla Rocca Albornoziana: il primo sabato 11 agosto alle ore 6.10 è un omaggio al Leonard Bernstein in occasione del centenario della nascita del grande compositore di West Side Story . Il secondo – sabato 25 agosto alle ore 6.25 – si intitola “Da Vivaldi ai Beatles” è un excursus musicale tratto da brani di Vivaldi, Boccherini e il repertorio dei Beatles reinterpretato dal chitarrista Leo Brouwer.
Allo Stadio comunale, venerdì 31 agosto alle ore 21.30, fa tappa a Spoleto, unica data estiva in Umbria, il “Prisoner 709 Tour” che porta negli stadi e nelle arene d’Italia la musica di Caparezza. Il Tour promuove l’omonimo settimo album in studio del geniale artista, cantautore e rapper che fa della contaminazione stilistica e dell’eclettismo sonoro la sua più peculiare cifra espressiva. Uno spettacolo I Love Spoleto.
Tre gli appuntamenti con NOTE LETTERE, recital che nascono dalla collaborazione delle biblioteche Carducci e Carandente e il TLS: il 23 agosto (ore 18) a Monteluco, il 29 agosto alle Casette (ore 21) e il 31 agosto (ore 21) all’anfiteatro del Centro Civico di San Nicolò. Otto invece gli INCONTRI MUSICALI 2018 alla Rocca di Albornoz e alla ex Chiesa di Sant’Agata (curati da Spoleto Studi d’Arte). Il 15, 17, 19, 23, 24, 26, 30, 31 agosto e il 2 settembre.
IL PROGRAMMA COMPLETO
LE PAROLE NOTE Teatro Romano | 20/7 h 21.15
recital Giancarlo Giannini | con Marco Zurzolo Quartet e ARTeM String Quintet
special guest Luciano Biondini | un evento I Love Spoleto
LA STORIA DEL COMPLESSO DI SANT’AGATA da monastero a carcere
ex Chiesa di Sant’Agata | 21/07 h 18.00
conferenza | relatore Luigi Rambotti | a cura dell’Archivio di Stato di Perugia
Sezione di Spoleto
MEDITERRANEA Teatro Romano | 21/7 h 21.15
spettacolo di danza | coreografia di Mauro Bigonzetti | produzione Daniele Cipriani
Entertainment | un evento I Love Spoleto
READY – Kataklò Athletic Dance Theatre Teatro Romano | 27/07 h 21.15
danza acrobatica | ideazione e direzione artistica Giulia Staccioli | un evento
I Love Spoleto
GALA INTERNAZIONALE DI DANZA Teatro Romano | 28/07 h 21.00
tributo a Rudolf Nureyev in occasione dei 25 anni dalla sua scomparsa e 80 dalla
nascita | produzione di Daniele Cipriani Entertainment | un evento I Love Spoleto
PERFECT! IL RE DEL PUGNO Cinéma Sala Pegasus | 04/08 h 17.00
film-documentario sul mondo del chessboxing | anteprima nazionale e
cinematografica | regia e montaggio A. Mignacca | dibattito finale | 38° Ferragosto
Spoletino | Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’
PATATE: arcacciate, cotte e magnate Torrecola-Acquaiura | 05/08 h 10.00
38° Ferragosto Spoletino | alla scoperta delle tradizioni con raccolta delle patate
colazione con bruschetta e pane strusciato con il pomodoro | pranzo c/o il ristorante
‘La Luna Piena’ h 12.30 | info e prenotazioni Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’
EINE KLEINE MUSIK 2018 Teatro Caio Melisso ‘Spazio Carla Fendi’ | 10-11/08 h 18.00
LA FRANCE | musiche di E. Satie, G. Faurè, F. Poulenc
BA-TA-CLAN | libretto di Ludovic Halévy, musica J. Offenbach
72a Stagione Lirica Sperimentale del TLS di Spoleto ‘A. Belli’
ASPETTANDO LE STELLE CADENTI partenza da concordare | 10/08 h 18.00
trekking urbano con Irene Maturi, Caterina Sapori e Roberto Quirino | cena alla
terrazza del ristorante ‘Il Panciolle’ h 20.30 | 38° Ferragosto Spoletino | info e
prenotazioni Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’
CONCERTI DELL’ALBA Rocca Albornoz | 11/08 h 06.10
concerto omaggio a Leonard Bernstein in occasione del centenario della nascita
a cura di Umbria Ensemble
DANZANDO SOTTO LE STELLE Piazza del Comune | 11/08 h 21.00
spettacolo di danza con Lorenzo Lupi dell’Accademia Statale Opera di Vienna e il
ContemporaneaMENTE Gruppo Danza | 38° Ferragosto Spoletino | info e prenotazioni
Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’
EMOZIONI E NOTE concerto per Cristian Piazza del Comune | 12/08 h 21.00
una serata di musica e non solo, con tanti amici di Cristian
38° Ferragosto Spoletino | info e prenotazioni Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’
MAMMA LI TURCHI Piazza del Comune | 13/08 h 21.00
musica dal Sud Italia, pizziche, tarantelle, tammurriate
38° Ferragosto Spoletino | info e prenotazioni Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’
LA PUNTURA NO…NO…NO…!!! Piazza del Comune | 14/08 h 21.00
commedia dialettale della Compagnia Teatrale ‘La Traussa’
38° Ferragosto Spoletino | info e prenotazioni Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’
INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz, Sala Antonini | 15/08 h 18.00
musiche di Haydn, Delibes, Lutoslawski, Mozart | a cura di Spoleto Studi d’Arte
APACHE in concerto Piazza del Comune | 15/08 h 19.00
38° Ferragosto Spoletino | Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’
TOMBOLA E LOTTERIA DI FERRAGOSTO Piazza del Comune | 15/08 h 21.30
storico tabellone della tombola | 38° Ferragosto Spoletino | Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’
INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz | 17/08 h 18.00
musiche di Britten, Strauss, Rossini | a cura di Spoleto Studi d’Arte
IL DIO DENARO Complesso Monumentale di San Nicolò | 18/08 h 21.30
(non avrai altro Dio al di fuori di me) e altre letture
spettacolo di e con David Riondino | musica di Fabrizio De Rossi Re
speciale Libro | d’Ingresso | a cura di David Riondino
INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz, Sala Antonini | 19/08 h 18.00
musiche di Chausson, Beethoven, Bunch | a cura di Spoleto Studi d’Arte
INCONTRI MUSICALI 2018 ex Chiesa di Sant’Agata | 23/08 h 21.30
concerti brevi per famiglie con bambini | a cura di Spoleto Studi d’Arte
NOTE LETTERE Monteluco, prato piccolo | 23/08 h 18.00
Il flauto magico | parole, voci, bel canto e musica | recital a cura delle Biblioteche
Comunali ‘G. Carducci’ e ‘G. Carandente’ e del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto ‘A. Belli’
10 KM DI MUSICA Complesso Monumentale di San Nicolò | 23/08 h 21.30
concerto con musiche da R. Galliano a E. Morricone e R. Molinelli
a cura del Trio di Spoleto Gabriele Francioli, Gianni Scarabottini, Marco Marino
INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz, Sala Antonini | 24/08 h 18.00
Musiche di Reich, Barber, Ligeti, CPE Bach | a cura di Spoleto Studi d’Arte
CANTEMUS concerto corale Rocca Albornoz, Sala Antonini | 24/08 h 21.30
incontro di voci | Coro Jacobus Gallus-Trieste direttore dal M° Marko Sancin | Coro
Laudesi Umbri di Spoleto ‘Padre Antonio Giannone’ direttore Padre Matteo Ferraldeschi
IL SOLE DELLA SICILIA in concerto a Spoleto Chiesa di S. Ponziano | 24/08 h 18.00
concerto per organo | Angelo Silvio Rosati e Roberto Petralia | buffet a cura di
ConSpoleto | 38° Ferragosto Spoletino | prenotazioni Pro Loco Spoleto ‘A. Busetti’
CONCERTI DELL’ALBA Rocca Albornoz | 25/08 h 06.25
concerto da Vivaldi ai Beatles su musiche di Vivaldi, Boccherini,
Beatles/Brouwer | a cura di Umbria Ensemble
CHRISTIAN racconta CHRISTIAN DE SICA Piazza Duomo | 25/08 h 21.15
concerto con la straordinaria partecipazione di Pino Strabioli | orchestra Big
Band Universe diretta da Marco Tiso | pianoforte Riccardo Biseo | un evento
I Love Spoleto
INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz, Sala Antonini | 26/08 h 18.00
musiche di Monteverdi, Allegri, Stefani, Wennakowski, Brahms | a cura di
Spoleto Studi d’Arte
NOTE LETTERE Rione ‘Le Casette’
Piazza Donatori del Sangue | 29/08 h 21.00
Duchesse e Regine | parole, voci, bel canto e musica | recital a cura delle Biblioteche
Comunali ‘G. Carducci’ e ‘G. Carandente’ e del Teatro Lirico Sperimentale di
Spoleto ‘A. Belli’
INCONTRI MUSICALI 2018 ex Chiesa di Sant’Agata | 30/08 h 18.30
concerti brevi per famiglie con bambini | a cura di Spoleto Studi d’Arte
INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz, Sala Antonini | 31/08 h 18.00
Zante, Kreisler, Paganini, Duruflè, Vivaldi | a cura di Spoleto Studi d’Arte
NOTE LETTERE Anfiteatro Centro Civico di San Nicolò | 31/08 h 21.00
Don Giovanni | parole, voci, bel canto e musica | recital a cura delle Biblioteche
Comunali ‘G. Carducci’ e ‘G. Carandente’ e del Teatro Lirico Sperimentale di
Spoleto ‘A. Belli’
CAPAREZZA PRISONER 709 TOUR
Stadio Comunale | 31/08 h 21.30
concerto | un evento I Love Spoleto
INCONTRI MUSICALI 2018 Rocca Albornoz, Sala Antonini | 02/09 h 18.00
musiche di Roussel, Martinu, Stravinsky, Schumann | a cura di Spoleto
Studi d’Arte
___________
MOSTRE
CAPOLAVORI DEL TRECENTO. Il cantiere di Giotto, Spoleto e l’Appennino
24/06 – 04/11 | a cura di Vittoria Garibaldi e Alessandro Delpriori
Museo Diocesano Basilica di Sant’Eufemia, Rocca Albornoz, Museo Nazionale del Ducato
esposizione di circa 70 dipinti a fondo oro su tavola, sculture lignee policrome e miniature
altre sedi espositive: Trevi, Montefalco e Scheggino | www.capolavorideltrecento.it
MOSTRE DI PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE 30/06 – 07/10
a cura di Gianluca Marziani
Palazzo Collicola Arti Visive – Eugene Leway con ‘Ghost Witness Shadow’, Giorgio Ortona
con ‘F.I.C.O.’, Yigal Ozeri con ‘Where are we going?’, Andrea Pacanowski con ‘All’infuori
di Me’, Roberta Pizzorno con ‘Full of emptiness’, Giuseppe Pulvirenti con ‘Trademark SP’
e Giorgio Facchini con ‘Gioielli come sculture, sculture come gioielli’ (le mostre di Facchini
e Pulvirenti termineranno il 29 luglio) | 16/07 – 31/08 ven-dom 10.30-13.00 / 15.30-19.00
01/09 – 07/10 sab e dom 10.30-13.00 / 15.30-19.00
Casa Romana – Ttozoi con ‘Genius Loci (Reworks)’ | tutti i giorni 10.30-13.30 / 14.00-19.00
SPOLETO 1959 – Il Secondo Festival dei Due Mondi 28/06 – 20/09
a cura e presso Archivio di Stato di Perugia, Sezione di Spoleto (Largo Ermini)
mostra con fotografie originali, documenti d’archivio, articoli dell’epoca
lun-ven 8.30-13.30 | lun e giov 14.30-17.00 | ingresso libero
CARATTERI DI TESTA 28/06 – 02/09
installazione di Giacomo Ramaccini | Rocca Albornoz, Museo Naz.le del Ducato di Spoleto
mart-dom 9.30-19.30 | lun dalle 9.30 alle 13.30 | ultimo ingresso 45’ prima della chiusura
DEPOSITO D’AUTORE 30/06 – 31/08
a cura di Gianluca Marziani | Casa Menotti (Piazza Duomo)
10 artisti per raccontare il legame tra Giovanni Carandente e Spoleto
mar-dom 10.30-13.00 / 16.00-20.00 | ingresso libero
FIGURAZIONI MUSICALI 07/07 – 31/07
a cura di Maria Giuseppina Caldarola
Galleria Officina d’Arte&Tessuti (Via Plinio il Giovane)
allestimento di Piefrancesco Caprio | Giulia Carioti, Annamaria Castellan, Cristina Mariani,
Guido Nosa
Acquisto biglietti online:
Teatro Romano | Inizio spettacoli ore 21.15 – Gran Gala di Danza ore 21.00
20/07 | Giancarlo Giannini: https://bit.ly/2lrDYHr
21/07 | Mediterranea: https://bit.ly/2lnIXsM
27/07 | READY by Kataklò: https://bit.ly/2JXg0Tm
28/07 | GRAN GALA INTERNAZIONALE di DANZA: https://bit.ly/2MEJXW1
Stadio Comunale | Inizio concerto ore 21.30 (apertura cancelli ore 19)
04/08 | CAPAREZZA: https://bit.ly/2I8VHN3
25/08 | Christian racconta Christian de Sica: http://ilovespoleto.it/desica
Venerdì 20 luglio ore 21.15 – Teatro Romano
LE PAROLE NOTE
Con Giancarlo Giannini
letture con ORCHESTRA e il Marco Zurzolo Quartet
Con ARTeM String Quintet
Special guest Luciano Biondini
Il recital di Giancarlo Giannini è un singolare incontro di letteratura e musica. L’attore particolarmente
esperto nell’analisi della parola recita una serie di brani e poesie al grande pubblico da Pablo Neruda, Garcia
Lorca, Marquez, ai più classici come Shakespeare, Angiolieri, Salinas.
Vari autori e un unico tema: L’amore, la donna, la passione…La vita!
Giancarlo Giannini sarà accompagnato da una serie di brani inediti del sassofonista partenopeo: Marco
Zurzolo, suonati dal suo quartetto.
Giancarlo Giannini e la sua recitazione, la sua voce calda e penetrante condurrà gli spettatori in
“atmosfere”, mistiche, malinconiche, amorose, ed ironiche in un viaggio dal 200’ fino ad arrivare ai giorni
nostri.
Grandi emozioni, varie atmosfere.
“Le Parole Note” è un evento I Love Spoleto.
Biglietti: https://bit.ly/2lrDYHr
Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti | domenica 17 febbraio – ore 17.00
BISSE SOCIAL LIVE SHOW
Un “Contenitore di incontri” tra artisti provenienti da diverse parti del mondo (Europa, Asia, Medio oriente, Usa, Africa) che condivideranno il palco del Teatro Menotti di Spoleto con oltre ottanta elementi di coro e orchestra dell’Associazione Bisse.
Mediante la tecnologia della telepresenza, a questa “jam” si uniranno artisti a migliaia di chilometri di distanza, che suoneranno da New York a Seoul insieme ai musicisti presenti sul palco!
Prevendita biglietti:
da Lunedì a Venerdì dalle 17:30 alle 19:30 presso l’Atelier alla Sala Pegasus, Via delle Terme n.1, Spoleto;
Sabato 16 Febbraio e Domenica 17 Febbraio dalle ore 10:00 presso il botteghino del Teatro Nuovo G. Menotti di Spoleto.
Poltrone platea e Palchi di platea 20,00€ (2,00€ prevendita);
Palchi I, II e III Ord. 15,00 € (2,00€ prevendita);
Loggione 10,00€ (2,00€ prevendita)
Nuovo ciclo, organizzato dalla direttrice Paola Mercurelli Salari, di Incontriamoci alla Rocca.
Questo il programma:
1 marzo 2019 ore 17.00
Marina de Marchi
Fabbri e orefici nella società longobarda: produzioni a confronto
Saranno illustrati i punti di contatto delle manifatture dei ducati longobardi centromeridionali con quanto rinvenuto nelle regioni settentrionali della penisola. Se da un lato le armi e, talvolta, le guarnizioni di cintura relative sono identiche o simili, dimostrando l’ampia circolazione dei prodotti di fabbri ed orafi, dall’altro si riscontrano differenze marcate, in particolare per quanto riguarda alcuni equipaggiamenti guerrieri nelle estese necropoli di Nocera Umbra e di Castel Trosino. Tali differenze trovano motivazione nella posizione geografica dei territori. Se al Nord i contatti e gli scambi erano più intensi con le aree transalpine, nel Centrosud era al contrario molto forte il rapporto con le città bizantine (Roma, Pentapoli, Esarcato). I filtri di comunicazione tra artigiani itineranti o locali non erano così rigidi per la prossimità geografica e per i rapporti più fluidi con i dominati dell’Impero d’Oriente. Resta, in ogni modo, evidente il contatto tra Langobardia Major e Minor, almeno fintantoché durò il dominio longobardo di re Desiderio (774).
15 marzo 2019 ore 17.00
Stefano Gasparri
Il Ducato longobardo di Spoleto fra Pavia, Roma e i Franchi
29 marzo 2019 ore 17.00
Augusto Ancillotti
Parole da immigrati: i Longobardi parlano ancora
3 maggio 2019 ore 17.00
Francesco Paolo di Teodoro
Leonardo tra Architettura e Pittura
18 maggio 2019 ore 17.00
Presentazione del libro di Alessandra Necci
Isabella e Lucrezia, le due cognate. Donne di potere e di corte nell’Italia del Rinascimento
31 maggio 2019 ore 17.00
Presentazione spettacolo del volume di Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli
Storia del Mediterraneo in 20 oggetti
Per celebrare la Giornata Internazionale della Donna il Comune di Spoleto, in collaborazione con numerose associazioni del territorio, propone un ricco programma d’iniziative: incontri, concerti, letture, proiezioni e molto altro.
Il programma completo:
giovedì 7 Marzo
Palazzo Mauri, Biblioteca Comunale “G. Carducci” | ore 16.30
Convegno Donna e Cibo
intervengono: Simonetta Marucci, Maurizio Silvestri, Giulia De Iaco,
Emanuela Bisogni
a cura di: Associazione Il Girasole, Rotary Club
venerdì 8 Marzo
IPSEOASC “Giancarlo De Carolis” | ore 9.30
Conferenza I giovani e il lavoro
letture di poesie ed interventi di Isabella Caporaletti e Giuliana Rippo
a cura di: Centro Culturale Città Nuova
Museo del Tessuto e del Costume | ore 15.00
Rassegna Biennale Fiber Art Spoleto#Conoscere
Visita guidata alla mostra
a cura di: Officina d’Arte&Tessuti
Palazzo Collicola Arti Visive | ore 16.00
Lectio Magistralis Ascoltare la Musica del M° Salvatore Sciarrino
finissage della mostra Rassegna Biennale Fiber Art Spoleto#Conoscere
a cura di: Officina d’Arte&Tessuti,
Coopertiva Sistema Museo – Mezz’ora dopo la chiusura
Palazzo Mauri, Biblioteca Comunale “G. Carducci” | ore 17.30
Presentazione del libro Tutte le volte che ho pianto di Catena Fiorello
sarà presente l’autrice
a cura di: Inner Wheel Spoleto, FIDAPA BPW Italy Sez. di Spoleto
Cinéma Sala Pegasus | ore 21.30
Rosa Cenere ritratti di donne in un interno
rassegna Libro d’ingresso
di e con Anna Leonardi
Monica Pontini al violino, disegni di Anna Dell’Agata
a cura di: Comune di Spoleto, Cooperativa Immaginazione
sabato 9 Marzo
Palazzo Mauri, Caffè Letterario | 16.30
Audizione di dischi in bachelite di cantanti donne
letture di poesie Marina Antonini e Maurizio Armellini
a cura di: Centro Culturale Città Nuova
domenica 10 Marzo
Cinéma Sala Pegasus | ore 11.00
Concerto Musica al femminile
a cura di: Officina d’Arte e Tessuti
Palazzo Mauri, Caffè Letterario | ore 16.30
Premio Donna Sapiens a Romanella Gentili Bistoni
incontro su Maria Callas: la Divina, la Donna, la Madre
Premio Donna Sapiens a Laura Magnani in video conferenza
a cura di: FIDAPA BPW Italy Sez. di Spoleto,
Associazione Donne Contro la Guerra
martedì 12 Marzo
Cinéma Sala Pegasus | ore 21.30
Proiezione del film documentario
Dove bisogna stare
di Daniele Guaglianone e Stefano Collizzolli
a cura di: Cooperativa Immaginazione
prezzo ridotto € 5,00
venerdì 15 Marzo
Cinéma Sala Frau | ore 21.30
Proiezione del film Maria Regina di Scozia di Josie Rourke
a cura di: Associazione I Miei Tempi, ingresso gratuito
sabato 16 Marzo
Cinéma Sala Pegasus | ore 21.30
Il quaderno di Sonia con Sonia Bergamasco
rassegna Libro d’ingresso
musiche di Fabrizio Rossi Re, con Fabio Battistelli al clarinetto
a cura di: Comune di Spoleto, Cooperativa Immaginazione
Ingresso: intero € 10 – ridotto € 8
Prevendite presso la Sala Pegasus negli orari di apertura della sala
Infoline: 339 4012680
giovedì 21 Marzo
Cinéma Sala Frau | ore 21.30
proiezione del film Il cielo in me di Sabrina Bonaiti e Marco Ongania
un documentario sulla poetessa Antonia Pozzi
in occasione della Giornata Mondiale della Poesia
a cura di: Associazione I Miei Tempi, ingresso gratuito
giovedì 28 Marzo
Palazzo Mauri, Biblioteca Comunale “G. Carducci” | ore 17.00
Presentazione del libro
L’erba delle donne. Maghe, streghe, guaritrici
con Viviana del Carpio, erborista e nutrizionista
a cura di: Comune di Spoleto
venerdì 29 Marzo
Palazzo Mauri, Biblioteca Comunale “G. Carducci” | ore 17.00
Premio Donna Sapiens a Adriana Garbagnati
a cura di: Associazione Donne Contro la Guerra, FIDAPA BPW Italy
Sez. di Spoleto
8 marzo
Omaggio alle donne
Sconto del 10% negli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa
Assessorato alle Pari Opportunità | Assessorato alla Cultura
www.comune.spoleto.pg.it/turismoecultura
Nuovo ciclo, organizzato dalla direttrice Paola Mercurelli Salari, di Incontriamoci alla Rocca.
Questo il programma:
1 marzo 2019 ore 17.00
Marina de Marchi
Fabbri e orefici nella società longobarda: produzioni a confronto
Saranno illustrati i punti di contatto delle manifatture dei ducati longobardi centromeridionali con quanto rinvenuto nelle regioni settentrionali della penisola. Se da un lato le armi e, talvolta, le guarnizioni di cintura relative sono identiche o simili, dimostrando l’ampia circolazione dei prodotti di fabbri ed orafi, dall’altro si riscontrano differenze marcate, in particolare per quanto riguarda alcuni equipaggiamenti guerrieri nelle estese necropoli di Nocera Umbra e di Castel Trosino. Tali differenze trovano motivazione nella posizione geografica dei territori. Se al Nord i contatti e gli scambi erano più intensi con le aree transalpine, nel Centrosud era al contrario molto forte il rapporto con le città bizantine (Roma, Pentapoli, Esarcato). I filtri di comunicazione tra artigiani itineranti o locali non erano così rigidi per la prossimità geografica e per i rapporti più fluidi con i dominati dell’Impero d’Oriente. Resta, in ogni modo, evidente il contatto tra Langobardia Major e Minor, almeno fintantoché durò il dominio longobardo di re Desiderio (774).
15 marzo 2019 ore 17.00
Stefano Gasparri
Il Ducato longobardo di Spoleto fra Pavia, Roma e i Franchi
29 marzo 2019 ore 17.00
Augusto Ancillotti
Parole da immigrati: i Longobardi parlano ancora
3 maggio 2019 ore 17.00
Francesco Paolo di Teodoro
Leonardo tra Architettura e Pittura
18 maggio 2019 ore 17.00
Presentazione del libro di Alessandra Necci
Isabella e Lucrezia, le due cognate. Donne di potere e di corte nell’Italia del Rinascimento
31 maggio 2019 ore 17.00
Presentazione spettacolo del volume di Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli
Storia del Mediterraneo in 20 oggetti
Nuovo ciclo, organizzato dalla direttrice Paola Mercurelli Salari, di Incontriamoci alla Rocca.
Questo il programma:
1 marzo 2019 ore 17.00
Marina de Marchi
Fabbri e orefici nella società longobarda: produzioni a confronto
Saranno illustrati i punti di contatto delle manifatture dei ducati longobardi centromeridionali con quanto rinvenuto nelle regioni settentrionali della penisola. Se da un lato le armi e, talvolta, le guarnizioni di cintura relative sono identiche o simili, dimostrando l’ampia circolazione dei prodotti di fabbri ed orafi, dall’altro si riscontrano differenze marcate, in particolare per quanto riguarda alcuni equipaggiamenti guerrieri nelle estese necropoli di Nocera Umbra e di Castel Trosino. Tali differenze trovano motivazione nella posizione geografica dei territori. Se al Nord i contatti e gli scambi erano più intensi con le aree transalpine, nel Centrosud era al contrario molto forte il rapporto con le città bizantine (Roma, Pentapoli, Esarcato). I filtri di comunicazione tra artigiani itineranti o locali non erano così rigidi per la prossimità geografica e per i rapporti più fluidi con i dominati dell’Impero d’Oriente. Resta, in ogni modo, evidente il contatto tra Langobardia Major e Minor, almeno fintantoché durò il dominio longobardo di re Desiderio (774).
15 marzo 2019 ore 17.00
Stefano Gasparri
Il Ducato longobardo di Spoleto fra Pavia, Roma e i Franchi
29 marzo 2019 ore 17.00
Augusto Ancillotti
Parole da immigrati: i Longobardi parlano ancora
3 maggio 2019 ore 17.00
Francesco Paolo di Teodoro
Leonardo tra Architettura e Pittura
18 maggio 2019 ore 17.00
Presentazione del libro di Alessandra Necci
Isabella e Lucrezia, le due cognate. Donne di potere e di corte nell’Italia del Rinascimento
31 maggio 2019 ore 17.00
Presentazione spettacolo del volume di Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli
Storia del Mediterraneo in 20 oggetti
Nuovo ciclo, organizzato dalla direttrice Paola Mercurelli Salari, di Incontriamoci alla Rocca.
Questo il programma:
1 marzo 2019 ore 17.00
Marina de Marchi
Fabbri e orefici nella società longobarda: produzioni a confronto
Saranno illustrati i punti di contatto delle manifatture dei ducati longobardi centromeridionali con quanto rinvenuto nelle regioni settentrionali della penisola. Se da un lato le armi e, talvolta, le guarnizioni di cintura relative sono identiche o simili, dimostrando l’ampia circolazione dei prodotti di fabbri ed orafi, dall’altro si riscontrano differenze marcate, in particolare per quanto riguarda alcuni equipaggiamenti guerrieri nelle estese necropoli di Nocera Umbra e di Castel Trosino. Tali differenze trovano motivazione nella posizione geografica dei territori. Se al Nord i contatti e gli scambi erano più intensi con le aree transalpine, nel Centrosud era al contrario molto forte il rapporto con le città bizantine (Roma, Pentapoli, Esarcato). I filtri di comunicazione tra artigiani itineranti o locali non erano così rigidi per la prossimità geografica e per i rapporti più fluidi con i dominati dell’Impero d’Oriente. Resta, in ogni modo, evidente il contatto tra Langobardia Major e Minor, almeno fintantoché durò il dominio longobardo di re Desiderio (774).
15 marzo 2019 ore 17.00
Stefano Gasparri
Il Ducato longobardo di Spoleto fra Pavia, Roma e i Franchi
29 marzo 2019 ore 17.00
Augusto Ancillotti
Parole da immigrati: i Longobardi parlano ancora
3 maggio 2019 ore 17.00
Francesco Paolo di Teodoro
Leonardo tra Architettura e Pittura
18 maggio 2019 ore 17.00
Presentazione del libro di Alessandra Necci
Isabella e Lucrezia, le due cognate. Donne di potere e di corte nell’Italia del Rinascimento
31 maggio 2019 ore 17.00
Presentazione spettacolo del volume di Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli
Storia del Mediterraneo in 20 oggetti
Nuovo ciclo, organizzato dalla direttrice Paola Mercurelli Salari, di Incontriamoci alla Rocca.
Questo il programma:
1 marzo 2019 ore 17.00
Marina de Marchi
Fabbri e orefici nella società longobarda: produzioni a confronto
Saranno illustrati i punti di contatto delle manifatture dei ducati longobardi centromeridionali con quanto rinvenuto nelle regioni settentrionali della penisola. Se da un lato le armi e, talvolta, le guarnizioni di cintura relative sono identiche o simili, dimostrando l’ampia circolazione dei prodotti di fabbri ed orafi, dall’altro si riscontrano differenze marcate, in particolare per quanto riguarda alcuni equipaggiamenti guerrieri nelle estese necropoli di Nocera Umbra e di Castel Trosino. Tali differenze trovano motivazione nella posizione geografica dei territori. Se al Nord i contatti e gli scambi erano più intensi con le aree transalpine, nel Centrosud era al contrario molto forte il rapporto con le città bizantine (Roma, Pentapoli, Esarcato). I filtri di comunicazione tra artigiani itineranti o locali non erano così rigidi per la prossimità geografica e per i rapporti più fluidi con i dominati dell’Impero d’Oriente. Resta, in ogni modo, evidente il contatto tra Langobardia Major e Minor, almeno fintantoché durò il dominio longobardo di re Desiderio (774).
15 marzo 2019 ore 17.00
Stefano Gasparri
Il Ducato longobardo di Spoleto fra Pavia, Roma e i Franchi
29 marzo 2019 ore 17.00
Augusto Ancillotti
Parole da immigrati: i Longobardi parlano ancora
3 maggio 2019 ore 17.00
Francesco Paolo di Teodoro
Leonardo tra Architettura e Pittura
18 maggio 2019 ore 17.00
Presentazione del libro di Alessandra Necci
Isabella e Lucrezia, le due cognate. Donne di potere e di corte nell’Italia del Rinascimento
31 maggio 2019 ore 17.00
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Storia del Mediterraneo in 20 oggetti
Nuovo ciclo, organizzato dalla direttrice Paola Mercurelli Salari, di Incontriamoci alla Rocca.
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Saranno illustrati i punti di contatto delle manifatture dei ducati longobardi centromeridionali con quanto rinvenuto nelle regioni settentrionali della penisola. Se da un lato le armi e, talvolta, le guarnizioni di cintura relative sono identiche o simili, dimostrando l’ampia circolazione dei prodotti di fabbri ed orafi, dall’altro si riscontrano differenze marcate, in particolare per quanto riguarda alcuni equipaggiamenti guerrieri nelle estese necropoli di Nocera Umbra e di Castel Trosino. Tali differenze trovano motivazione nella posizione geografica dei territori. Se al Nord i contatti e gli scambi erano più intensi con le aree transalpine, nel Centrosud era al contrario molto forte il rapporto con le città bizantine (Roma, Pentapoli, Esarcato). I filtri di comunicazione tra artigiani itineranti o locali non erano così rigidi per la prossimità geografica e per i rapporti più fluidi con i dominati dell’Impero d’Oriente. Resta, in ogni modo, evidente il contatto tra Langobardia Major e Minor, almeno fintantoché durò il dominio longobardo di re Desiderio (774).
15 marzo 2019 ore 17.00
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Il Ducato longobardo di Spoleto fra Pavia, Roma e i Franchi
29 marzo 2019 ore 17.00
Augusto Ancillotti
Parole da immigrati: i Longobardi parlano ancora
3 maggio 2019 ore 17.00
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Leonardo tra Architettura e Pittura
18 maggio 2019 ore 17.00
Presentazione del libro di Alessandra Necci
Isabella e Lucrezia, le due cognate. Donne di potere e di corte nell’Italia del Rinascimento
31 maggio 2019 ore 17.00
Presentazione spettacolo del volume di Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli
Storia del Mediterraneo in 20 oggetti
La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.
Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.
PROGRAMMA 2019 DISPONIBILE SUL SITO UFFICIALE DEL FESTIVAL: www.festivaldispoleto.com
COME ACQUISTARE
*Call Center Festival
+39 0743 77 64 44
+39 0743 22 28 89
*al costo della tariffa urbana
biglietteria@festivaldispoleto.com
Box Office Spoleto
– Via Filitteria, 1
– Piazza della Vittoria, 25
Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:
La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.
Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.
PROGRAMMA 2019 DISPONIBILE SUL SITO UFFICIALE DEL FESTIVAL: www.festivaldispoleto.com
COME ACQUISTARE
*Call Center Festival
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*al costo della tariffa urbana
biglietteria@festivaldispoleto.com
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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:
La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.
Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.
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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:
La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.
Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.
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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:
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Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.
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– Piazza della Vittoria, 25
Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:
La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 62° edizione.
Dal 28 giugno al 14 luglio 2019 Spoleto si trasformerà come ogni anno in un grande palcoscenico, ospitando spettacoli di opera, musica, teatro e danza, mostre, appuntamenti cinematografici e incontri con artisti di fama internazionale.
PROGRAMMA 2019 DISPONIBILE SUL SITO UFFICIALE DEL FESTIVAL: www.festivaldispoleto.com
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Il promo del 62° Festival dei Due Mondi:
La manifestazione fondata dal M° Gian Carlo Menotti e oggi diretta da Giorgio Ferrara giunge alla sua 63a edizione.
Inizialmente prevista nel consueto periodo (fine giugno-inizio luglio), a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 la rassegna è stata spostata ai weekend 20-23 agosto e 27-30 agosto.
Saranno quindi otto i giorni di programmazione (20-23 e 27-30 agosto 2020) e altrettanti gli spettacoli che si terranno al Teatro Romano e a Piazza Duomo, per una capienza massima, rispettivamente, di 250 e 400 posti.
La prima del 63° Festival dei Due Mondi si terrà giovedì 20 agosto (ore 20.30) in Piazza Duomo, con ORFEO di Claudio Monteverdi e l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi.
Venerdì 21 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) è in programma lo spettacolo-concerto I MESSAGGERI per la regia di Emma Dante. Canti e musica dei Fratelli Mancuso.
Sabato 22 agosto in Piazza Duomo spazio al teatro musicale di Silvia Colasanti con ARIANNA, FEDRA, DIDONE, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio. L’Orchestra Giovanile Italiana sarà diretta da Roberto Abbado, mentre l’International Opera Choir sarà affidato al maestro Gea Garatti.
Il primo weekend si concluderà domenica 23 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) con il concerto della giovane pianista Beatrice Rana, Premio Abbiati come miglior solista nel 2016.
Giovedì 27 agosto, sempre al Teatro Romano con inizio previsto alle ore 20.30, si terrà MARIA CALLAS. LETTERE E MEMORIE con Monica Bellucci. Testi e regia di Tom Volf.
Venerdì 28 agosto in Piazza Duomo (ore 20.30) la Fondazione Carlo Felice di Genova presenta il concerto in forma scenica LE CREATURE DI PROMETEO | LE CREATURE DI CAPUCCI (musica di Ludwig van Beethoven e costumi originali di Roberto Capucci), con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Andrea Battistoni.
Sabato 29 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) Luca Zingaretti legge LA SIRENA, dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Come annunciato il concerto di chiusura del 63° Festival dei Due Mondi, in programma domenica 30 agosto, sarà affidato a Riccardo Muti che, in Piazza Duomo, dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.
Per informazioni e approfondimenti: www.festivaldispoleto.com
I biglietti saranno in vendita solo online a partire dal 10 luglio 2020.
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Inizialmente prevista nel consueto periodo (fine giugno-inizio luglio), a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 la rassegna è stata spostata ai weekend 20-23 agosto e 27-30 agosto.
Saranno quindi otto i giorni di programmazione (20-23 e 27-30 agosto 2020) e altrettanti gli spettacoli che si terranno al Teatro Romano e a Piazza Duomo, per una capienza massima, rispettivamente, di 250 e 400 posti.
La prima del 63° Festival dei Due Mondi si terrà giovedì 20 agosto (ore 20.30) in Piazza Duomo, con ORFEO di Claudio Monteverdi e l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi.
Venerdì 21 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) è in programma lo spettacolo-concerto I MESSAGGERI per la regia di Emma Dante. Canti e musica dei Fratelli Mancuso.
Sabato 22 agosto in Piazza Duomo spazio al teatro musicale di Silvia Colasanti con ARIANNA, FEDRA, DIDONE, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio. L’Orchestra Giovanile Italiana sarà diretta da Roberto Abbado, mentre l’International Opera Choir sarà affidato al maestro Gea Garatti.
Il primo weekend si concluderà domenica 23 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) con il concerto della giovane pianista Beatrice Rana, Premio Abbiati come miglior solista nel 2016.
Giovedì 27 agosto, sempre al Teatro Romano con inizio previsto alle ore 20.30, si terrà MARIA CALLAS. LETTERE E MEMORIE con Monica Bellucci. Testi e regia di Tom Volf.
Venerdì 28 agosto in Piazza Duomo (ore 20.30) la Fondazione Carlo Felice di Genova presenta il concerto in forma scenica LE CREATURE DI PROMETEO | LE CREATURE DI CAPUCCI (musica di Ludwig van Beethoven e costumi originali di Roberto Capucci), con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Andrea Battistoni.
Sabato 29 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) Luca Zingaretti legge LA SIRENA, dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Come annunciato il concerto di chiusura del 63° Festival dei Due Mondi, in programma domenica 30 agosto, sarà affidato a Riccardo Muti che, in Piazza Duomo, dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.
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Inizialmente prevista nel consueto periodo (fine giugno-inizio luglio), a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 la rassegna è stata spostata ai weekend 20-23 agosto e 27-30 agosto.
Saranno quindi otto i giorni di programmazione (20-23 e 27-30 agosto 2020) e altrettanti gli spettacoli che si terranno al Teatro Romano e a Piazza Duomo, per una capienza massima, rispettivamente, di 250 e 400 posti.
La prima del 63° Festival dei Due Mondi si terrà giovedì 20 agosto (ore 20.30) in Piazza Duomo, con ORFEO di Claudio Monteverdi e l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi.
Venerdì 21 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) è in programma lo spettacolo-concerto I MESSAGGERI per la regia di Emma Dante. Canti e musica dei Fratelli Mancuso.
Sabato 22 agosto in Piazza Duomo spazio al teatro musicale di Silvia Colasanti con ARIANNA, FEDRA, DIDONE, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio. L’Orchestra Giovanile Italiana sarà diretta da Roberto Abbado, mentre l’International Opera Choir sarà affidato al maestro Gea Garatti.
Il primo weekend si concluderà domenica 23 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) con il concerto della giovane pianista Beatrice Rana, Premio Abbiati come miglior solista nel 2016.
Giovedì 27 agosto, sempre al Teatro Romano con inizio previsto alle ore 20.30, si terrà MARIA CALLAS. LETTERE E MEMORIE con Monica Bellucci. Testi e regia di Tom Volf.
Venerdì 28 agosto in Piazza Duomo (ore 20.30) la Fondazione Carlo Felice di Genova presenta il concerto in forma scenica LE CREATURE DI PROMETEO | LE CREATURE DI CAPUCCI (musica di Ludwig van Beethoven e costumi originali di Roberto Capucci), con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Andrea Battistoni.
Sabato 29 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) Luca Zingaretti legge LA SIRENA, dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
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Inizialmente prevista nel consueto periodo (fine giugno-inizio luglio), a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 la rassegna è stata spostata ai weekend 20-23 agosto e 27-30 agosto.
Saranno quindi otto i giorni di programmazione (20-23 e 27-30 agosto 2020) e altrettanti gli spettacoli che si terranno al Teatro Romano e a Piazza Duomo, per una capienza massima, rispettivamente, di 250 e 400 posti.
La prima del 63° Festival dei Due Mondi si terrà giovedì 20 agosto (ore 20.30) in Piazza Duomo, con ORFEO di Claudio Monteverdi e l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi.
Venerdì 21 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) è in programma lo spettacolo-concerto I MESSAGGERI per la regia di Emma Dante. Canti e musica dei Fratelli Mancuso.
Sabato 22 agosto in Piazza Duomo spazio al teatro musicale di Silvia Colasanti con ARIANNA, FEDRA, DIDONE, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio. L’Orchestra Giovanile Italiana sarà diretta da Roberto Abbado, mentre l’International Opera Choir sarà affidato al maestro Gea Garatti.
Il primo weekend si concluderà domenica 23 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) con il concerto della giovane pianista Beatrice Rana, Premio Abbiati come miglior solista nel 2016.
Giovedì 27 agosto, sempre al Teatro Romano con inizio previsto alle ore 20.30, si terrà MARIA CALLAS. LETTERE E MEMORIE con Monica Bellucci. Testi e regia di Tom Volf.
Venerdì 28 agosto in Piazza Duomo (ore 20.30) la Fondazione Carlo Felice di Genova presenta il concerto in forma scenica LE CREATURE DI PROMETEO | LE CREATURE DI CAPUCCI (musica di Ludwig van Beethoven e costumi originali di Roberto Capucci), con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Andrea Battistoni.
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Saranno quindi otto i giorni di programmazione (20-23 e 27-30 agosto 2020) e altrettanti gli spettacoli che si terranno al Teatro Romano e a Piazza Duomo, per una capienza massima, rispettivamente, di 250 e 400 posti.
La prima del 63° Festival dei Due Mondi si terrà giovedì 20 agosto (ore 20.30) in Piazza Duomo, con ORFEO di Claudio Monteverdi e l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone. Regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi.
Venerdì 21 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) è in programma lo spettacolo-concerto I MESSAGGERI per la regia di Emma Dante. Canti e musica dei Fratelli Mancuso.
Sabato 22 agosto in Piazza Duomo spazio al teatro musicale di Silvia Colasanti con ARIANNA, FEDRA, DIDONE, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio. L’Orchestra Giovanile Italiana sarà diretta da Roberto Abbado, mentre l’International Opera Choir sarà affidato al maestro Gea Garatti.
Il primo weekend si concluderà domenica 23 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) con il concerto della giovane pianista Beatrice Rana, Premio Abbiati come miglior solista nel 2016.
Giovedì 27 agosto, sempre al Teatro Romano con inizio previsto alle ore 20.30, si terrà MARIA CALLAS. LETTERE E MEMORIE con Monica Bellucci. Testi e regia di Tom Volf.
Venerdì 28 agosto in Piazza Duomo (ore 20.30) la Fondazione Carlo Felice di Genova presenta il concerto in forma scenica LE CREATURE DI PROMETEO | LE CREATURE DI CAPUCCI (musica di Ludwig van Beethoven e costumi originali di Roberto Capucci), con l’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova diretta da Andrea Battistoni.
Sabato 29 agosto al Teatro Romano (ore 20.30) Luca Zingaretti legge LA SIRENA, dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
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25 giugno – 11 luglio 2021
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Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:
S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.
Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.
Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.
Per maggiori informazioni: www.festivaldispoleto.com
E-mail: info@festivaldispoleto.com
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com
Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:
S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.
Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
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S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.
Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.
Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.
Per maggiori informazioni: www.festivaldispoleto.com
E-mail: info@festivaldispoleto.com
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com
Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:
S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.
Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.
Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.
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S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.
Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.
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Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.
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Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
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Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.
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Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.
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Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
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Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.
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Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.
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Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:
S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.
Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.
Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.
Per maggiori informazioni: www.festivaldispoleto.com
E-mail: info@festivaldispoleto.com
25 giugno – 11 luglio 2021
www.festivaldispoleto.com
Dal sito ufficiale www.festivaldispoleto.com:
S’inaugura venerdì 25 giugno 2021 la sessantaquattresima edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, la prima a firma della direttrice artistica Monique Veaute. Il Festival delle arti performative più antico d’Italia, ideato da Gian Carlo Menotti nel 1958, trasforma ancora una volta la città in palcoscenico. La missione fondante rimane senza tempo, così come l’atmosfera del luogo che per tre settimane mescola la realtà con la finzione, la quotidianità con la magia del teatro, gli artisti con gli spettatori: 60 spettacoli, tutti in prima italiana, con più di 500 artisti da 13 paesi in 15 sedi sono i numeri di una proposta interdisciplinare che dal 25 giugno all’11 luglio mette in relazione Musica, Opera, Danza, Teatro, Arte attraverso la creatività dei migliori artisti e delle migliori compagnie internazionali.
Gli appuntamenti si susseguono da mattina a sera, in una combinazione di generi e forme che permette al pubblico di scoprire l’inatteso. Gli spettacoli e gli incontri con gli artisti, gli appuntamenti collaterali, gli approfondimenti, i dibattiti scrivono il racconto della nostra contemporaneità, svelano il volto della nostra società e ci restituiscono la complessità del nostro vivere affrontandone i grandi temi: la Rai presenta a Spoleto il primo Festival per il sociale, la sostenibilità ambientale ed economica sono al centro del dibattito culturale, e della nuova organizzazione del Festival, così come la coesione e l’inclusione, il ruolo delle donne, quello delle nuove generazioni e il valore della memoria.
Dante, Stravinskij, Strehler, Pina Bausch così come i grandi classici sono il ponte tra passato e futuro, proiettati in avanti dalla visione artistica dei grandi nomi che compongono il cartellone: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, dalla Budapest Festival Orchestra all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen, dai contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, così come dalle residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open o dell’Accademia Silvio d’Amico.
L’artista Daniel Buren firma il Manifesto della 64° Edizione mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completano la proposta d’arte. Sullo sfondo, gli approfondimenti culturali di Fondazione Carla Fendi, i concerti da Casa Menotti e i numerosi appuntamenti collaterali sono finestre sul nostro tempo e sui meravigliosi luoghi della città.
Il 64° Festival dei Due Mondi segna il ritorno alla socialità in assoluta sicurezza e affianca alla proposta dal vivo, offline, anche un calendario di appuntamenti online sul Digital Stage, per permettere di assistere agli spettacoli già programmati che non possono andare in scena per le limitazioni ancora imposte dall’emergenza sanitaria.
Un festival che torna a dialogare con il territorio e le realtà che lo animano facendosene promotore, un festival che torna a far dialogare il pubblico e le persone, creando nuove occasioni di incontro.
Per maggiori informazioni: www.festivaldispoleto.com
E-mail: info@festivaldispoleto.com