Al di là della strada statale n. 3 Flaminia, in corrispondenza dell’ingresso sud di Spoleto, una scenografica scalinata conduce a San Pietro, una delle più importanti chiese dell’Umbria e uno dei maggiori esempi del romanico in Italia. In quest’area si estendeva una vasta necropoli arcaica e attendibili fonti storiche attestano che qui venne eretto un tempio dedicato a Pietro nei primi anni del V sec., in occasione del trasporto a Spoleto di reliquie delle catene del santo.
La forma attuale risale alla fine del XII – inizi del XIII sec., il periodo più florido dell’architettura romanica spoletina. Lo testimonia la preziosa facciata, unica superstite ai rifacimenti successivi che, alla fine del XVII sec., modificarono radicalmente l’interno. Essa presenta partiture orizzontali e verticali che incorniciano riquadri con bassorilievi figurati e motivi ornamentali. La decorazione scultorea appartiene alla stessa epoca, a parte i rilievi intorno alla porta centrale che sono riferibili all’avanzato XIII sec., come mostra la loro inclinazione al gotico.
Gli affascinanti rilievi illustrano, in modo ricco e complesso, scene relative alla vita del santo apostolo ed episodi di intento moralistico tratti dalla novellistica medievale (ad esempio: la morte del giusto, la morte del peccatore, il leone e il boscaiolo, la volpe finta morta e i corvi, il lupo studente e il montone, il leone combatte contro il dragone, ecc). Tutto corrisponde ad un preciso programma iconografico che merita di essere studiato e ammirato. Di queste figure, lo storico Cesare Brandi ebbe a dire che esse erano state “modellate in pasta di pane e, lievitando, hanno perso i contorni”.
Indirizzo: SS 3 / Strada di Monteluco