Di fronte a piazza Pietro Fontana, sorta sul luogo di un orto privato e caratterizzata da una pregevole fontana cinquecentesca e da alcuni reperti di epoca romana (solo in parte visibili all’interno dei locali occupati dalla farmacia), si trova Palazzo Mauri, dimora gentilizia del XVII sec., già sede della prestigiosa Accademia Spoletina. Il palazzo apparteneva alla nobile famiglia Mauri, che ne promosse la costruzione nella prima metà del Seicento, ed è situato all’incrocio tra via Brignone e via dell’Arco di Druso, in un’area cittadina molto importante, prospiciente a Piazza del Mercato, l’antico foro romano.
Il palazzo è ora sede della Biblioteca Comunale ‘G. Carducci’, che annovera tra i suoi fondi un cospicuo materiale librario antico, acquisito a seguito della soppressione delle Congregazioni religiose. La nuovissima Biblioteca Comunale è anche dotata di una Ludoteca e di una ricca Sezione Multimediale.
Completamente rinnovato e restaurato (2009) l’edificio ha recuperato la funzionalità degli ambienti e le belle decorazioni delle sale di rappresentanza che si attribuiscono ai pittori Alessandro Bottoni (XVII sec.), Giuseppe Valeriani e Domenico Sergardi (XVIII sec.), noti e attivi in ambito locale.
Nel cortile interno del palazzo, protetto da una copertura trasparente, è stato creato un Caffè Letterario, con servizio di emeroteca e postazione internet, utilizzato anche per concerti, incontri e letture. Nel locale del Caffè è possibile ammirare un interessante mosaico del VI sec. emerso durante i lavori di ristrutturazione: la scoperta ha arricchito la comprensione della complessa stratificazione urbanistica cittadina, situandosi nei pressi dell’area destinata in età romana al Foro, che venne interessata da trasformazioni in epoca longobarda.
Attorno a palazzo Mauri corre, a ferro di cavallo, la via che prende nome da Fiordespina Lauri, risoluta dama spoletina che non esitò ad uccidere un focoso corteggiatore che la insidiava. La via che, attraverso vicolo delle Cantoncelle, consente di giungere nelle immediate adiacenze di viale Matteotti, conduce alla visione di uno degli scorci caratteristici della città, tra antiche case, archi e possenti murature a sostegno di splendidi giardini pensili. Fra questi si ricorda il cosiddetto giardino Piperno, dove si può vedere un tratto della cinta muraria romana con iscrizione a lettere capitali riportante i nomi delle due personalità che ne curarono il restauro nel I sec. a.C. (un calco dell’iscrizione è esposto nella sottostante sala d’arrivo del percorso meccanizzato che parte dal parcheggio sotterraneo della Spoletosfera).
Indirizzo: via Filippo Brignone, 14