Descrizione
Un appuntamento che ha rappresentato l’occasione per raccontare alla giuria la visione e la forza del progetto “Foligno–Spoleto in Contemporanea”, una candidatura nata dalla collaborazione tra due città che condividono una lunga tradizione artistica e culturale e che oggi si presentano unite sotto un’unica prospettiva: quella dell’arte come strumento di dialogo e coesione territoriale.
L’audizione si è aperta con la proiezione del video istituzionale “Foligno–Spoleto in Contemporanea”, una sintesi visiva dei luoghi, delle persone e delle energie che hanno dato vita al progetto, seguita dagli interventi dei rappresentanti delle istituzioni e dei partner coinvolti.
Sono intervenuti, nell’ordine:
Saverio Verini, direttore artistico dei Musei Civici di Spoleto, che ha illustrato la visione culturale del dossier e il valore simbolico dell’unione tra le due città;
Emanuele De Donno, consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, che ha approfondito il ruolo delle fondazioni bancarie come motori di progettualità e sostegno al contemporaneo;
Roberta Farinelli, dirigente del Dipartimento Cultura del Comune di Spoleto che ha presentato il modello organizzativo e il sistema di rete su cui si fonda la candidatura;
Francesca Rossi, dirigente dell’Area Cultura, Turismo e Sport del Comune di Foligno, che ha illustrato la parte economico-finanziaria del progetto;
Cristiano Antonietti, Segretario generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, che ha illustrato le linee strategiche e la sostenibilità del progetto;
i Sindaci di Foligno e Spoleto, Stefano Zuccarini e Andrea Sisti, che hanno concluso gli interventi istituzionali ribadendo la valenza simbolica e territoriale della candidatura, testimonianza di una collaborazione che supera i confini amministrativi e rafforza l’identità culturale umbra.
La sessione si è chiusa con il momento delle domande della giuria, seguito dall’intervento finale di Italo Tommasoni, Direttore Artistico del CIAC di Foligno.
Il progetto “Foligno–Spoleto in Contemporanea” si fonda su tre assi narrativi – tempo, spazio e relazioni – e propone un modello culturale policentrico e sostenibile, che intende valorizzare il territorio umbro come laboratorio diffuso di arte contemporanea, partecipazione e innovazione sociale.
Indipendentemente dall’esito finale, la candidatura rappresenta un traguardo condiviso e un punto di partenza: un’esperienza che ha rafforzato legami, generato visioni comuni e reso visibile una comunità viva, che crede nella cultura come ecosistema e bene collettivo.
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Ultimo aggiornamento: 16 ottobre 2025, 17:22