Descrizione
Il Comune di Spoleto, l’azienda AgriEuro e l’associazione Spoleto nel Cuore hanno conquistato il primo posto al Concorso Art Bonus 2025 indetto dal Ministero della Cultura per aver riportato, dopo 25 anni, sul palcoscenico del Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto il suo Sipario Storico, opera realizzata nel 1861 dal maestro Francesco Coghetti.
Grazie alla donazione di € 130.000 di AgriEuro srl e al cofinanziamento del Comune di Spoleto di circa € 80.000, il capolavoro del Maestro Coghetti è stato oggetto di un importante intervento di restauro che ha consentito di fermare i gravi problemi conservativi che compromettevano il Sipario – dall’umidità alle deformazioni della tela, fino alle scuciture – restituendo alla comunità un bene culturale dal forte valore identitario.
"L'art bonus va nella direzione che condividiamo, ovvero di creare un rapporto, un'alleanza tra pubblico e privato, perché siamo convinti che per sostenere la cultura in Italia, questo immenso patrimonio che abbiamo, occorre fare in modo che i soldi pubblici, le risorse pubbliche, facciano da innesto alle risorse private. Questo garantirebbe e garantisce una maggiore partecipazione alla cultura, che è il nostro obiettivo", ha commentato il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura On. Gianmarco Mazzi.
"La restituzione del Sipario Storico al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti rappresenta un momento di straordinaria importanza per tutta la città di Spoleto - ha dichiarato il sindaco Andrea Sisti - Non si tratta soltanto del recupero di un capolavoro artistico, ma del ritorno a casa di un simbolo identitario che appartiene alla nostra storia e alla nostra comunità. Il sostegno di AgriEuro, unito all’impegno dell’associazione Spoleto nel Cuore, dimostra quanto la collaborazione con il Comune, tra pubblico e privato, possa generare valore culturale e sociale duraturo. La cultura per noi è economia, è la matrice dello sviluppo ed è per questo che stiamo lavorando affinché il Piano della cultura e dei beni culturali sarà parte integrante del nostro Piano Regolatore Generale, un nuovo strumento di governo dei luoghi della città e del territorio”.
"Il restauro di questa straordinaria opera d'arte è stato un impegno che AgriEuro ha scelto di sostenere in virtù della responsabilità sociale che sentiamo di avere da sempre per il nostro territorio: l’obiettivo era contribuire alla rinascita di un simbolo culturale fortemente identitario per la città di Spoleto e l’Umbria intera e tramandare il suo valore alle generazioni future. AgriEuro crede in un nuovo modo di fare impresa, in cui l’obiettivo è generare non solo valore economico, ma anche valore sociale e culturale. Aver contribuito alla rinascita del Sipario Storico significa restituire alla città di Spoleto un pezzo della sua anima e noi siamo profondamente orgogliosi di averlo reso possibile", ha dichiarato il CEO di AgriEuro, Filippo Settimi.
Il Sipario Storico di Spoleto
Il Sipario ricco di pathos e dinamismo racconta in modo coinvolgente l’epos civico di quel periodo storico assumendo un alto valore etico ed educativo. Stefania Petrillo, docente di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università di Perugia e autrice della monografia “Sipari d’Italia”, lo annovera come uno degli esempi più spettacolari tra i Sipari Storici italiani.
La grande tela, realizzata nel 1861 da Francesco Coghetti (11,90 metri in altezza per 13,92 metri in larghezza), raffigura la scena storica di Annibale sconfitto sotto le mura di Spoleto. La composizione grafica dell’opera evidenzia un grande dinamismo, sottolineato dall’uso di colori intensi e vibranti, atti a enfatizzare la tensione dinamica.
L’episodio della sconfitta del Cartaginese è articolato in una narrazione disposta orizzontalmente su due registri: in quello inferiore si svolge la scena della battaglia, mentre in quello superiore compaiono diverse architetture locali, sovrastate da un bastione semicircolare. Da quest’ultimo la popolazione rovescia olio bollente sugli assalitori, secondo quanto tramandato dalla leggenda.
Nei 25 anni in cui il Sipario è stato lontano dalla scena, lo spettatore non ha potuto godere della funzione principale del Sipario stesso: intrattenere artisticamente e culturalmente il pubblico in attesa dello spettacolo.
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Ultimo aggiornamento: 2 dicembre 2025, 15:51