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Viale Trento e Trieste

Il rettilineo di Viale Trento e Trieste, o della Stazione, è un esempio delle trasformazioni della viabilità operate nella città di Spoleto nel corso dell’Ottocento.

Viale Trento e Trieste
Municipium

Descrizione

L’apertura della via è diretta conseguenza della costruzione della stazione ferroviaria, intorno al 1860, e della necessità di creare con essa un collegamento viario.

La strada corre parallela alla via Cerquiglia, un’arteria più antica che percorreva il tracciato della via flaminia.

Il percorso, abbellito sin da allora da filari di alberature, è fiancheggiato sui due lati da numerosi edifici, ma l’impressione iniziale, desumibile dalle foto d’epoca, doveva essere di grande effetto per la visione dal basso della Rocca e dei principali monumenti presenti nel centro storico e avvistabili da quel punto.

Nel 1962, in occasione della mostra Sculture nella città. Spoleto 1962, il viale si arricchì di due importanti opere scultoree: il Teodelapio di Alexander Calder e La Colonna del Viaggiatore di Arnaldo Pomodoro.

Oltrepassando Largo Melvin Jones, dov’è collocata quest’ultima scultura, si può raggiungere facilmente via Cacciatori delle Alpi, al termine della quale si trova l’ingresso alle scale mobili che conducono al Giro della Rocca e alla Rocca Albornoz, nella parte alta del centro storico.

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Modalità d'accesso

Assenza di barriere architettoniche

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Indirizzo

Viale Trento e Trieste, 06049 Spoleto PG, Italia
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Punti di contatto

Centralino Comune di Spoleto : 0743 2181

Ultimo aggiornamento: 23 aprile 2025, 13:08

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