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Spoleto Jazz 2025. Il grande jazz internazionale ritorna nel cuore dell'Umbria

Dal 10 ottobre al 22 novembre a Spoleto quattro serate imperdibili firmate Visioninmusica, tra lirismo, swing e contemporaneità.

Data :

18 settembre 2025

Spoleto Jazz 2025. Il grande jazz internazionale ritorna nel cuore dell'Umbria
Municipium

Descrizione

La musica jazz torna protagonista nella città simbolo dell’eccellenza artistica italiana con la sesta edizione di Spoleto Jazz, in programma dal 10 ottobre al 22 novembre 2025 presso due teatri iconici della città: il Caio Melisso – Spazio Carla Fendi e il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti. Un progetto ideato, promosso e organizzato da Visioninmusica, con il contributo e la collaborazione del Comune di Spoleto, che conferma la vitalità e la visione di una rassegna capace di coniugare prestigio internazionale, programmazione originale e apertura al nuovo.

Dopo i successi delle precedenti edizioni, la rassegna si prepara a offrire al pubblico un viaggio sonoro ricco e trasversale, con quattro concerti che spaziano dalle atmosfere sofisticate dello swing alla potenza espressiva delle influenze latino-americane, passando per la sperimentazione vocale e la fusion d’autore.

«Spoleto Jazz è entrato ormai a pieno titolo tra gli appuntamenti più attesi e interessanti del nostro calendario culturale – dichiara il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti Questa sesta edizione, intitolata "Jazz not War", assume un significato ancora più forte e toccante perché celebra il potere universale della musica. In un'epoca segnata da tensioni e conflitti, il jazz, con la sua storia di fusione, improvvisazione e dialogo tra strumenti e culture diverse, incarna perfettamente questo messaggio di speranza e armonia. È anche l'affermazione del nostro impegno a promuovere la cultura come strumento di pace, a sostenere i valori di tolleranza e rispetto che sono l'essenza stessa della nostra città. Spoleto, con la sua storia millenaria e il suo patrimonio artistico, è da sempre un crocevia di incontri, un luogo in cui l'arte e la bellezza hanno sempre trionfato su qualsiasi forma di conflittualità. Ringrazio sinceramente la direttrice artistica Silvia Alunni, che grazie allo staff di Visionimusica e alla collaborazione con il nostro Comune celebra anche questa volta il potere della musica».

«Spoleto è storicamente sinonimo di teatro, musica classica e danza – afferma Silvia Alunni, direttrice artistica del festival – ma con Spoleto Jazz abbiamo scommesso su una nuova identità musicale, che in cinque anni ha saputo costruire un pubblico attento, trasversale e curioso. Il jazz qui non è solo suono: è ricerca, visione, narrazione. E quest’anno più che mai, con il titolo Jazz not war!, vogliamo affermare un principio profondo: la musica come linguaggio di pace, come spazio di dialogo e comprensione reciproca. Il jazz è nato per abbattere le barriere, non per erigerle; è una forma di espressione che unisce, che trasforma le differenze in armonia. Questo è il messaggio che portiamo sul palco, ed è la direzione che ci guida in ogni scelta artistica. Grazie alla fiducia delle istituzioni e all’appoggio del Comune, abbiamo potuto portare sul palco progetti originali, mai scontati, capaci di dialogare con il presente. E il pubblico ha risposto con entusiasmo fin dall’inizio, confermandoci numeri importanti e un’attenzione crescente da parte della stampa e degli operatori culturali».

A inaugurare la rassegna, venerdì 10 ottobre, sarà Lari Basilio, chitarrista brasiliana apprezzata a livello globale per la sua sensibilità e la sua tecnica fuori dal comune. Il suo progetto Redemption rappresenta una sintesi perfetta tra virtuosismo e narrazione emotiva, in un equilibrio sospeso tra jazz moderno, rock strumentale e suggestioni acustiche.

Venerdì 17 ottobre, sarà la volta di Michael Mayo, astro nascente del vocal jazz americano. Con FLY, l’artista ridefinisce il concetto di canto jazzistico fondendolo con elettronica, soul e sperimentazione timbrica. Dotato di una voce caleidoscopica e di un senso della performance magnetico, Mayo trasporta lo spettatore in un universo sonoro personale e profondamente innovativo.

Venerdì 7 novembre, il festival si sposterà al Teatro Nuovo per accogliere Anthony Strong e la Colours Jazz Orchestra, in un tributo elegante e coinvolgente al repertorio dei grandi crooner, da Cole Porter a Frank Sinatra. La big band marchigiana, celebre per la raffinatezza dei suoi arrangiamenti curati e diretti da Massimo Morganti, dialogherà con la voce calda e teatrale di Strong per dar vita a una serata che celebra l’eredità dorata dello swing con uno stile fresco e autentico.

A chiudere la rassegna, sabato 22 novembre, sarà l’esplosivo trio di Alfredo Rodriguez, pianista cubano tra i più acclamati della scena jazz internazionale. Coral Way è il nome del suo ultimo progetto, un tributo alle radici afro-cubane del jazz, arricchito da improvvisazione, groove e passione latina. Un concerto che promette energia pura e grande profondità artistica, in perfetta sintesi tra tradizione e modernità.

Un’unica anima per quattro concerti che sono un’autentica esperienza musicale immersiva, capace di unire artisti internazionali, nuove tendenze e rispetto per la grande tradizione. Un’occasione per (ri)scoprire la città sotto una luce diversa, dove l’arte del jazz incontra la bellezza dei luoghi, in un abbraccio perfetto tra storia e contemporaneità.

 

Ultimo aggiornamento: 18 settembre 2025, 14:15

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